Vogliono i suoi bitcoin, lo aspettano a casa e lo torturano con il taser

Un assicuratore di 30 anni è stato aggredito nella sua casa di Manerba sul Garda durante una rapina. I malviventi puntavano a derubalrlo, oltre che sei suoi gioielli, anche dei suoi bitcoin. In carcere, dopo la convalida del suo arresto avvenuto poche ore dopo la brutale rapina nei pressi del residence nel quale vive l’assicuratore, si trova un 25enne nato a Brescia, emigrato a Londra e tornato in Italia a luglio.

L’uomo è stato riconosciuto da una vicina della vittima, indosso aveva un walkie talkie e guanti di lattice blu compatibili con quelli trovati sull’insanguinata scena del crimine. È in cella con l’accusato di rapina, lesione e porto abusivo di arma. Difeso dall’avvocato Luigistelio Becheri, nel corso dell’interrogatorio di convalida, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Al momento è in custodia cautelare a Canton Mombello.

L’aggressione

Al rientro a casa il broker, che lavora in uno studio di Brescia, si è trovato addosso due sconosciuti, vestiti di nero, incappucciati, con guanti di lattice blu alle mani e, tra le dita, un arsenale di strumenti che non promettvae nulla di buono. Nel buio non è riuscito nemmeno ad intuire la direzione dei colpi. E tanto meno a contarli: sono troppi. Ne ha presi al volto, al costato. Sulla schiena. In testa. Ad un certo punto si è ritrovato seduto ad una sedia, con le mani legate. Malconcio, ma presente quanto basta per sentire le numerose scosse elettriche che i due, armati di taser, gli scaricano al collo, all’addome, nelle parti più intime. 

Si cerca il complice

I carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Erica Battaglia, stanno cercando il suo complice, per non dire l’ideatore del blitz criminale. Si tratta di un 25enne di origini nordafricane da anni di casa in città. La vittima ne avrebbe riconosciuta la voce. Si tratterebbe di un suo ex collaboratore che ad inizio anno si era fatto vivo al telefono chiedendo provvigioni per contratti conclusi e non correttamente retribuiti.

Il giovane agente se ne sarebbe andato dal residence di Manerba con un iPhone 13, e due braccialetti tennis in oro, ma non con il suo obiettivo principale. Nonostante la violenza non è riuscito a mettere mano ai codici del trading online del suo ex datore di lavoro. Voleva impossessarsi dei suoi bitcoin, ma la vittima ha resistito anche alle scariche elettriche e li ha salvati, insieme al Rolex d’oro portato al polso.

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