Vittoriale, addio alle «catene»: restauro record per i 100 anni

L’anno del centenario, il 2021, sarebbe dovuto essere quello del superamento del tetto dei 300mila visitatori. Il Covid, invece, ha terribilmente complicato le cose, ma per il Vittoriale degli Italiani, la cittadella monumentale di Gabriele D’Annunzio, si è chiuso un anno comunque positivo. Sia per i numeri riguardanti gli ingressi, che per le realizzazioni e le iniziative. «Un anno di traguardi raggiunti», scrive la Fondazione dannunziana, alla cui presidenza il ministro Dario Franceschini ha riconfermato, per il quarto mandato quinquennale, Giordano Bruno Guerri.

Cominciamo dagli ingressi. Nel 2021 i visitatori sono stati 179.047. Centomila in meno del 2019 (quando furono 279.328), ma 66mila più del 2020 (113.700). «Sono circa – dice Guerri – gli stessi che avemmo nel 2013, otto anni fa, ma ci hanno permesso di chiudere l’anno con un bilancio ancora sano». Ai visitatori si aggiungono i 108 studiosi che hanno frequentato gli archivi della Fondazione, costantemente arricchiti grazie a continue donazioni e acquisizioni. Il 2021 si è chiuso peraltro con una significativa novità: il Vittoriale ha festeggiato la sua entrata nell’Aici, l’Associazione Istituti di Cultura Italiani che raggruppa fondazioni ed enti culturali di grande prestigio in tutta Italia, con i quali il Vittoriale potrà fare rete.

Tanti altri sono i traguardi raggiunti nel corso del 2021, nonostante il Covid. Tra i più significativi si ricordano l’apertura del nuovo Museo della Santa Fabbrica Gian Carlo Maroni; la sepoltura dell’ultimo compagno voluto da D’Annunzio nel suo Mausoleo; il restauro delle facciate, delle piazze, degli oggetti; le celebrazioni che hanno felicemente incrociato il centenario del Vittoriale con i 700 anni dalla morte di Dante; gli interventi su luoghi esterni al Vittoriale, ma ugualmente legati alla sua storia, come la crescita di GardaMusei e il restauro della tomba di Luisa Baccara a Venezia.

E ancora concerti, opere teatrali, mostre, festival e conferenze ospitati nel nuovo anfiteatro e in tutti gli spazi rinnovati e riaperti al pubblcio: un’offerta raddoppiata per venire incontro alle esigenze di un pubblico dimezzato dal distanziamento. «Catene, catene, catene ovunque – commenta il presidente Guerri – affliggevano il Vittoriale degli Italiani, per impedire l’accesso dei visitatori a questa o a quella zona. Oggi – finalmente – non ci sono più, a parte qualcuna disposta non per impedire, ma per guidare la visita al parco. È questa la straordinaria conquista del Vittoriale in questo periodo sfortunato: sono sicuro che nei prossimi anni – liberi tutti noi dall’oppressione del Covid – il Vittoriale riprenderà e migliorerà lo slancio degli Anni Dieci».

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