Il Consiglio regionale lombardo ha approvato le modifiche alla legge 26/2003 sul servizio idrico integrato. Il testo è stato approvato con il voto a favore di Sinistra Democratica (Arturo Squassina!!!) poiché sono state accolte le richieste dei comuni lombardi che avevano chiesto un referendum. I comuni hanno avuto il riconoscimento delle loro ragioni e quindi non ci sarà bisogno di indire una consultazione referendaria: l’acqua rimarrà pubblica!
Il forte impegno e il riconoscimento delle proposte di Sinistra Democratica in Consiglio regionale permetteranno ai comuni di essere liberi di scegliere le modalità di gestione più opportune, anche in forma pubblica.
L’aspetto essenziale è che è stato riaffermato il principio secondo cui le reti e gli impianti di distribuzione devono rimanere di proprietà interamente pubblica.
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