Viadotto di Desenzano illuminato: con i led si accende anche la polemica

A chi scalda il cuore, a chi «si poteva anche stare senza», a chi preoccupa: «Speriamo che i soldi accantonati dal Comune per prevenire il caro energia non servano per illuminare il viadotto tutto l’inverno». Parola di Andrea Spiller, consigliere comunale all’opposizione per il Movimento Cinque Stelle e per l’Altra Desenzano. La replica del sindaco Guido Malinverno, però, è immediata: «A meno di contingenze eccezionali, il viadotto è spento».

Spiller non è l’unico ad aver notato il viadotto acceso nelle ultime settimane e il suo riferimento alla maxi-installazione rientra nel più vasto discorso sul risparmio energetico, tema che peraltro ha voluto approfondire con un’interpellanza volta a «chiarire quali siano le iniziative messe in campo per ridurre i consumi energetici e contenere l’impatto degli aumenti che si riverseranno sul bilancio e quindi sulle tasche dei cittadini».

La critica

EMBED [Leggi anche]Detto che appena qualche settimana fa il Consiglio comunale ha deliberato di accantonare oltre un milione di euro per far fronte agli eventuali aumenti in bolletta, «rinunciando così – per Spiller – a investimenti», il consigliere punta i riflettori sul viadotto. L’illuminazione che lo colora di tricolore ormai da qualche mese si dice possa essere la più grande d’Europa. Ed è stata, anche questa, una iniziativa deliberata dal Consiglio comunale, e all’unanimità: in piena pandemia era stata proposta dal consigliere di Forza Italia Emanuel Piona e sposata dall’intero consesso. Di fatto, però, non ha mai smesso di essere oggetto di polemiche, in particolare per il suo costo: sono serviti circa centomila euro per realizzarla.

Spiller ora ci torna su, perché «passando in orario serale nei pressi del viadotto è ancora possibile vederlo completamente illuminato: magari sarà anche suggestivo e di impatto, ma allo stesso tempo poco adeguato a un periodo di ristrettezze economiche e di crisi energetica come quello che stiamo attraversando. È inutile adoperarsi per ridurre i consumi magari anche nell’ambito di servizi essenziali se poi non si riesce a fare economia su installazioni che di essenziale non hanno nulla».

La replica

All’osservazione di Spiller risponde il sindaco Malinverno, in primo luogo specificando che «il viadotto non è illuminato ogni sera, ma solo in occasioni particolari e dietro mia esplicita richiesta. L’ultima volta è stato acceso tre ore, domenica sera, per il passaggio del treno del Milite ignoto». E chi lo vede acceso più spesso? «Fermo restando che i costi sono molto ridotti perché le luci sono tutte led (per tre ore meno di 50 euro), se rimane acceso vuol dire che c’è qualcosa che non va nel temporizzatore, un po’ come può succedere per i lampioni. E allora è bene segnalarlo agli uffici comunali. Il viadotto – precisa ancora – si accende solo quando lo decidiamo noi».

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