InfinitaMente e Alchimie dell’Arte
Via Galileonet (1 e 2) segnalo due appuntamenti veronesi interessanti in particolare per chi si appassiona a Mente e Cervello, ma che potrebbero risvegliare l’interesse anche di molti profani.
InfinitaMente è un festival di Arti e Scienze giunto alla sua seconda edizione dedicato al Cervello e alla Coscienza, che si terrà dal 28 al 31 Gennaio e che prevede ben 35 conferenze, tra gli altri: Edoardo Boncinelli del San Raffaele di Milano, Paolo Legrenzi, Mario Allegri, Gianfranco Biondi ed Emanuele Severino. Tra i grandi nomi “ospiti” anche Paolo Conte (parla delle “follie dell’arte” e potrebbe uscirne anche qualcosa di buono, a me lui piace come artista e chissà).
Il programma sembra molto vario ma (a parte la prima giornata dedicata a (???) Leonardo da Vinci decisamente “brain geek“, ma ve lo lascio scoprire sul sito del festival.
sul sito del comune di Verona trovate qualche altra informazione utile, in particolare salta all’occhio la proiezione di tutti gli episodi della prima serie di “Ai confini della realtà” (“the Twilight Zone“) di Rod Serling come evento collaterale alle conferenze (e non è l’unico).
Alchimie dell’Arte apre oggi e dura fino al 31 Gennaio (quindi volendo potete mettere assieme le due cose se venite da fuori Verona come me) e mette in mostra oltre 400 opere di 43 artisti diversi accumunati da un particolare: tutti quanti erano sotto cura psichiatrica quando hanno dipinto i quadri (immagino che molti lo siano tuttora peraltro). Il compito di allestire questa insolita esposizione è stato affidato a Daniela Rosi dell’Osservatorio di Outsider Art dell’Accademia di Belle Arti di Verona, che ha letteralmente pescato questi quadri dalle “collezioni private” di neurologi e psichiatri, che spesso utilizzano delle forme d’arte come terapia. La curatrice ci tiene a precisare che il criterio di selezione delle opere è stato puramente artistico e che “Si tratta delle varie manifestazioni del talento artistico e non di altro. E’ difficile rinvenire l’elemento patologico nei quadri di questi artisti e anche dove c’è la reiterazione ossessiva di un elemento sembrerebbe più ovvio parlare di esercizio di stile piuttosto che di mania”; sia quel che sia, sono sicuramente opere molto diverse da quelle che si possono trovare in un atelier convenzionale.
Vai articolo originale: http://scienzology.blogspot.com/2010/01/verona-arte-e-cervello.html