Il Comune di Bedizzole dovrà affrontare una spesa di oltre centomila euro per ripristinare le mura del cimitero di San Rocco, vandalizzate durante la notte tra il 29 e il 30 aprile. Le scritte, che coprivano l’intero perimetro del cimitero, erano cariche di deliri su vaccini e 5G e includevano pesanti accuse contro il sindaco Giovanni Cottini, definito «complice del sistema criminale». Il primo cittadino ha espresso grande indignazione, sottolineando che il gesto ha colpito un luogo sacro, un simbolo di memoria per la comunità.
Il 30 aprile, l’amministrazione comunale ha immediatamente denunciato l’accaduto ai carabinieri. Successivamente, è stata aperta una pratica assicurativa e inviata un’informativa alla Soprintendenza di Brescia, responsabile del controllo sui beni tutelati, chiedendo indicazioni sulle modalità di pulizia. Il cimitero, essendo vincolato, richiede interventi che rispettino rigide direttive e che vengano eseguiti solo previa autorizzazione della Soprintendenza.
Tra il 30 e il 31 maggio, la restauratrice Maria Cristina Regini della ditta Cremona Restauri ha condotto prove di campionatura per individuare le tecniche più adeguate sui vari materiali delle mura, come marmo, cemento armato e intonaco. I risultati sono stati successivamente inviati alla Soprintendenza, che ha fornito le linee guida per l’elaborazione di un progetto di risanamento conservativo.
Sebbene i vandali abbiano danneggiato solo i primi tre metri delle mura, l’intervento di riqualificazione riguarderà l’intera altezza delle pareti. Questo per garantire un risultato uniforme e evitare differenze visibili tra le parti restaurate e quelle originali. L’architetto Nicola Bollani è stato incaricato di redigere il progetto, presentato ufficialmente il 5 agosto, il quale prevede lavori di manutenzione straordinaria e restauro per un totale stimato di oltre centomila euro.
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