Valentini (Mimit): “Transizione green sostenibile e graduale, no alla deindustrializzazione”

Durante l’Assemblea di Federchimica a Milano, il Viceministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini, ha richiamato l’attenzione sull’importanza di una transizione ecologica sostenibile e graduale. Valentini ha sottolineato che la transizione non può essere sinonimo di deindustrializzazione, ricordando come i cambiamenti energetici nella storia abbiano richiesto 50-60 anni, con la coesistenza di diverse fonti di energia. Questa gradualità, ha affermato, non implica un negazionismo climatico, bensì un approccio realistico ed economicamente sostenibile.

La transizione energetica in Italia

Valentini ha evidenziato come l’Italia, negli ultimi anni, abbia dovuto affrontare una complessa transizione delle fonti energetiche, cambiando fornitori e aumentando i costi senza però ottenere maggior sicurezza delle fonti stesse. In questo contesto, il settore chimico rappresenta un elemento chiave: “non solo il volano del Made in Italy ma il Made in Italy stesso”, ha dichiarato, evidenziando le difficoltà affrontate da questa industria nel far fronte all’aumento dei costi e dei tassi di interesse, oltre a una serie di normative europee percepite come troppo ambiziose e rapide.

Neutralità tecnologica e visione europea

Il vice ministro ha poi criticato una visione post-industriale delle istituzioni di Bruxelles, che non avrebbe tenuto sufficientemente conto delle esigenze dell’industria. Ha affermato la necessità di proseguire con la transizione ambientale, data l’evidenza dell’impatto ambientale globale, ma ha ribadito che ciò deve avvenire in tempi sostenibili, garantendo la neutralità tecnologica. Valentini ha sottolineato che, al momento, non è possibile prevedere quale sarà la tecnologia predominante nel mix energetico del futuro.

Necessità di un approccio comune in Europa

Concludendo il suo intervento, Valentini ha invitato a superare le divisioni ideologiche in Europa, mettendo al centro l’interesse nazionale e difendendo l’industria italiana. “Spesso, quando ci uniamo sulle battaglie per le nostre imprese, riusciamo a ottenere risultati anche nelle questioni europee”, ha affermato, evidenziando l’importanza di una politica unitaria a livello europeo per affrontare le sfide della transizione ecologica.

foto da sito Mimit

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