A proposito delle mie riflessioni sulla situazione greca, con il senno di poi mi viene da sorridere a riguardare le immagini dello strano personaggio che nel 2004 “alloggiava” di fronte alla mia porta in pieno centro di Atene, Tom, un signore nord-irlandese dall’età indefinibile che occupava un angolo di una antica casa neoclassica diroccata e crollata a 50 metri dalla Plaka, e si era costruito un alloggio (dove viveva) con tutti oggetti di recupero.
Eccolo seduto a sinistra con il suo strano cappello, cliccate sull’immagine e osservate tutti i particolari, ci sono sorprese divertenti, come i due piedi che escono da sotto il maggiolino o il Bin Laden cafè …
Ricordo era abbastanza scorbutico, soprattutto con i greci (chissà perché era quindi finito ad abitare ad Atene se non li sopportava, mah), mentre con me stranamente no, io lo salutavo ogni mattina e mi fermavo a fare due chiacchiere.
Ogni giorno mi ripeteva coloritamente che era necessario impararare l’arte del riciclo, recuperare oggetti per utilizzarli per altre funzioni, imparare a vivere con poco, perché questo consumismo ci avrebbe portato alla catastrofe.
Beh, strano era strano senza ombra di dubbio, però alla luce della situazione odierna non aveva completamente torto.
A me divertiva troppo vederlo ogni giorno lucidare e cavalcare soddisfatto una vecchia moto … ehm … da fermo però, perché evidentemente da anni non funzionava.
Chissà se c’è ancora, qualcuno l’ha visto ancora?
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