A suo tempo non sono più riuscito a farne un post, ciò non toglie che ne meriti uno. Parlo della prestazione degli studenti del coro dell’università, l’UniChoir. Ora che ho alcune fotografie che ha fatto Verena (in esclusiva nei confronti del flyer su cui saranno pubblicate nel prossimo numero) non posso più rimandare.
Chiunque era presente concorderà che i ragazzi sono stati bravissimi. Se non fosse per i miei impegni, penso che ora sarei là a rimpinguare le fila dei bassi che erano appena in tre. Non credo che ci siano registrazioni in giro per l’uni, quindi mi limiterò a pubblicare un video da YouTube della canzone più bella presentata, che è stata anche riproposta nel bis dopo un breve intermezzo di gospel presentato da un gruppetto di studentesse afro-americane.
Chiunque era presente concorderà che i ragazzi sono stati bravissimi. Se non fosse per i miei impegni, penso che ora sarei là a rimpinguare le fila dei bassi che erano appena in tre. Non credo che ci siano registrazioni in giro per l’uni, quindi mi limiterò a pubblicare un video da YouTube della canzone più bella presentata, che è stata anche riproposta nel bis dopo un breve intermezzo di gospel presentato da un gruppetto di studentesse afro-americane.
Il video è della canzone Goodnight Sweetheart, Well it’s time to go [un grazie a Karin per avermi dato il titolo]. Attenzione però: ascoltata anche una sola volta rimarrà impressa nella vostra mente per un giorno e non riuscerete a fare a meno di sbottare fuori luogo con qualche tududududù di tanto in tanto. Buon ascolto!
Vai articolo originale: http://danielcolm.blogspot.com/2009/01/unichoir-il-coro-della-lub.html