Oggi 21 aprile è il compleanno di Piero ma è anche la data ufficiale di nascita del nuovo violoncello che nasce sotto il segno del Toro (chiederò il significato a Marina).
Ho passato la giornata da Filippo Fasser per filmare gli ultimi passaggi, per mettere a punto gli ultimi dettagli e ci sono stati anche momento molto belli e simbolici, oltre al fatto che ho imaprato ancora un sacco di cose.
Il momento simbolico per eccellenza secondo me, l’inserimento dell’ "anima", il cilindretto di legno di abete che mette in contatto diretto la tavola armonica con lo schienale dello strumento e gioca un ruolo importantissimo nella produzione del suono, tanto che nella messa a punto Filippo è intervenuto proprio spostando di pochi millimetri l’anima per ampliare il suono.
Nome quanto mai evocativo perchè dare l’anima al violoncello significa di fatto dargli vita.
Ultima marchiatura, quella del ponticello e relativa messa a punto e poi la prova di suono.
Le corde sono nuove e sono molto squillanti ma la "voce" che avevamo già ascoltato prima della verniciatura, è sempre forte e molto particolare.
Adesso ci vorrà almeno un mese se non due perchè il suono si faccia più equilibrato e sicuro.
Rispetto al mio violoncello attuale, le differenze sono molto evidenti: le "effe" sono più grandi e centrali per avere un suono più profondo, le "C", le anse al centro, sono più piccole ,entre le spalle e la parte di sotto sono più squadrate e possenti, come pure più decise sono le bombature come fossero un megafono.
Adesso bisogna solo suonarlo e dato che oggi ci sono le prove d’orchestra, cominciamo subito.
Filippo ha comunque fatto un lavoro magnifico e continua a ricevere complimenti su Facebook dove ha pubblicato le foto, adesso sono in molti che vogliono provare il neonato "Maggini" e in fondo a me va bene: dato che uno strumento di questo tipo "impara" da chi lo suona, più gente brava lo suonerà e meglio sarà per me.
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