Oggi sono stato a Cremona a filmare il violoncello Maggini originale nei suoi, forse, ultimi giorni di permanenza in Italia.
Già il salone di Eric Blot aveva un’atmosfera di grande austerità, quasi di rispetto per strumenti così unici che passano di lì, e io non riuscivo a decidermi cosa o come riprenderlo.
Ho deciso alla fine per i dettagli che ho imparato a riconoscere grazie alle spiegazioni di Filippo e poi ho pensato bene di raccoglierne la voce.
Anche se suonavo solo a corda vuota, far passare l’archetto e risvegliare una voce che da quattrocento anni risponde alla richiesta di chi la sollecita, mi ha dato grande emozione, tanto che non riuscivo a nascondere un leggero tremore.
Riguardando i filmati : forse dovevo aspettare di più tra una nota e l’altra o forse dovevo portarmi qualche violoncellista “vero”, che non si emozionasse così facilmente ma alla fine la voce l’ho raccolta.
Dopo quattrocento anni è ancora così possente e calda che davvero scuote le ossa a chi tiene lo strumento appoggiato al petto.
(doppio click per far partire il fimato)
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