Una Retrospettiva Eccezionale: Mario Giacomelli alla Rocca Viscontea di Lonato del Garda

Scopri l’Arte Straordinaria di Mario Giacomelli nella Sala del Capitano

Dal 7 luglio al 29 ottobre 2023, la Sala del Capitano nella Rocca viscontea veneta di Lonato del Garda ospiterà una retrospettiva imperdibile dedicata a Mario Giacomelli, uno dei più grandi fotografi italiani del Novecento. Questo eccezionale evento, curato da Filippo Maggia con la collaborazione dell’Archivio Mario Giacomelli, offre un’opportunità unica per immergersi nel mondo artistico di un maestro della fotografia.

Le immagini dell’inaugurazione

Eravamo presenti all’inaugurazione e abbiamo raccolto le interviste dell’Assessore al turismo e cultura di Lonato del Garda Mariangela Musci, del sindaco Roberto Tardani, del presidente della Fondazione Ugo da Como Sergio Onger e del curatore della mostra Filippo Maggia.

Un Patrimonio Fotografico Straordinario

La retrospettiva presenta ben 81 fotografie, selezionate con cura tra le 101 opere di proprietà del Comune di Lonato del Garda. Queste immagini rappresentano le famose serie fotografiche realizzate da Mario Giacomelli, tra cui i seminaristi, i paesaggi a volo d’uccello e gli scatti di Scanno.

Un Linguaggio Fotografico Unico

Le opere esposte in questa collezione testimoniano lo stile distintivo che contraddistingue la fotografia di Giacomelli. Una delle immagini più rappresentative è “La fotomodella” del 1955, caratterizzata da un taglio plastico e una composizione pittorica che affascinano lo spettatore. L’uso audace del bianco e nero, quasi fluorescente, nella celebre fotografia del bambino di Scanno crea un impatto visivo straordinario, frutto di una lunga e ragionata attesa.

Margio Giacomelli mostra

Il Potere dell’Innovazione Artistica

Giacomelli è stato un pioniere nel campo della fotografia, creando un linguaggio visivo completamente nuovo e sorprendente. Le sue fotografie in bianco e nero altamente contrastate si distinguevano dagli standard dell’epoca, caratterizzati da tonalità di grigio più discrete. Inizialmente considerato un “errore” tecnico, il suo stile audace ha aperto nuove strade espressive e ha svelato “pezzi di reale” mai visti prima, nonostante l’ambiente artistico dominato dal Neorealismo.

Un Viaggio Emozionale

Ogni opera esposta nella retrospettiva di Mario Giacomelli rappresenta un’opportunità per immergersi in un’esperienza emozionale unica. I giovani seminaristi ripresi dall’alto, che sembrano sospesi nel vuoto su un pavimento privo di tracce, incantano lo sguardo con la loro suggestiva composizione. L’immagine di una donna anziana che emerge dalle figure scure in movimento è una rappresentazione straordinaria del “volto della morte”, creata attraverso l’uso di due negativi sovrapposti.

Margio Giacomelli mostra

Oltre la Superficie

Giacomelli ha saputo cogliere la profondità e la complessità dell’esistenza umana attraverso le sue fotografie. In un’opera, un bambino sfocato guarda direttamente l’obiettivo, mentre una ragazzina nitida è collocata sullo sfondo. Questo accorgimento tecnico costringe lo spettatore a spostare l’attenzione tra piani prospettici differenti, creando un coinvolgimento attivo e stimolante.

Margio Giacomelli mostra

Una Celebrazione della Natura

La serie “Presa di coscienza sulla natura” degli anni 1976–1984 rappresenta una delle parti più affascinanti della retrospettiva. Attraverso immagini contrastate e severe, Giacomelli esplora il rapporto essenziale e primitivo tra l’uomo e la natura. Queste fotografie offrono una visione profonda e riflessiva sull’importanza di preservare e rispettare l’ambiente circostante.

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