So che è un desiderio di impossibile applicazione, ma spesso mi auguro che tutti i partiti attualmente in Parlamento smettano di esserci. Non nel senso grillino che poi tutto vada in mano a quei quattro o cinque elettori che non hanno abbastanza da fare da stare a votare ogni bazzecola su un qualche portale online. I partiti trovo che restino fondamentali per un sano dialogo politico.
Quello che ci vorrebbe sono campagne elettorali come si deve: un confronto tra le personalità e i programmi che costituiscono ogni partito.
Così poi nessuno potrà nascondersi dietro a motivi del tipo perché lo facevano i loro genitori, o perché il partito invitava quel gruppettino musicale tanto carino alle feste in piazza, o perché ripubblica i manifestini di attività proposte da qualche associazione culturale non schierata su FB, o perché ormai io-sono-un-elettore-di-XY-caschi-il-mondo, o perché odio i comunisti. Tutti questi elettori cui pare sia stato asportato il cervello si troveranno dover a confrontare i veri programmi, le vere competenze di chi guida i partiti perché non ci sono più i vecchi simboli e i vecchi nomi.
Se togliessimo dal vocabolario politico i termini destra/centro/sinistra, probabilmente metà degli elettori dovrebbe rivedere le sue idee perché questa (falsa) semplificazione li ha prosciugati di ogni capacità critica.
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