Sulle prime i carabinieri si sono allarmati e hanno disposto un pattuglione di controllo. Poi hanno capito come le cose fossero andare realmente e hanno capito che non ci fosse nessuna banda di rapinatori da cercare ma solo un marito pasticcione da denunciare.
L’episodio è accaduto l’altra notte a Salò quando un 50enne si è presentato in caserma, dolorante, raccontando di essere stato accerchiato e rapinato in un parcheggio e di essere stato costretto a sfondare la sbarra per fuggire.
A chiarire la questione sono stati i risultati degli accertamenti medici e i filmati delle telecamere di sorveglianza del parcheggio oltre al rinvenimento, con tutti i soldi dentro, del portafogli della sedicente vittima. Una volta in pronto soccorso, diverse ore dopo la finta rapina, aveva ancora un tasso alcolemico di 1.9 microgrammi per litro quando il limite per guidare è 0.5
Messo alle strette l’uomo ha confessato: ubriaco è caduto nel parcheggio, procurandosi una frattura al polso e contusioni al volto oltre a perdere il portafogli. Messosi alla guida della vettura ha sfondato la sbarra per cercare di andare a casa dove, per paura delle reazioni della moglie, ha inventato la storia della rapina.
Per lui è scattata la denuncia per procurato allarme e simulazione di reato.
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