L’Assessore al Turismo Francesca Cerini analizza la situazione del comparto turistico del recente passato e del prossimo futuro: ottimismo e soddisfazione per quanto è stato fatto; confronto e progettualità per vincere la paura da Coronavirus.
Confronto, strategia e programmazione: sono questi gli ingredienti con cui l’Amministrazione di Desenzano del Garda e l’Assessorato al Turismo vogliono riportare il focus sul comparto turistico, nonostante gli attuali ostacoli imposti dai contagi del nuovo Coronavirus.
Una crisi che il nostro paese sta attraversando, in particolar modo per quanto riguarda i Comuni del nord Italia, ma che l’Assessore Francesca Cerini non intende affrontare passivamente: “Vi informo – spiega Cerini — che in qualità di assessore al Turismo, insieme ai paesi limitrofi, sto portando avanti un confronto per cercare tutti insieme di arginare la crisi e promuovere il nostro territorio in vista dell’imminente apertura della stagione turistica”.
Una speranza alimentata dunque dalla progettualità che i Comuni del lago vogliono mettere in campo: quella stessa volontà che nei due anni passati ha portato sul territorio, dati della Regione alla mano, a 983.000 presenze per il 2018 (circa 3000 in più rispetto al 2017); mentre per il 2019 Desenzano, secondo i dati forniti dalla tassa di soggiorno (ad oggi unico dato certo e disponibile), ha registrato 796.000 presenze, con un aumento di 11.000 unità rispetto alla tassa di soggiorno del 2018 e di 15.000 unità rispetto al 2017. Non ultimo, i numeri dei posti letto sul territorio sono aumentati di 800 unità.
“Questo vuol dire che il comparto, per quel che riguarda il 2019, è stato sano, florido e in crescita, — sostiene l’Assessore — non solo a livello di presenze ma anche per l’offerta ricettiva. Per questo ritengo che anche l’ipotesi che l’aumento dell’imposta di soggiorno potesse penalizzare i Cav, si è rivelata infondata, in quanto questi ultimi sono aumentati e le presenze pure”.
Risultati e numeri inconfutabili per una Desenzano che piace e continua a piacere ai turisti. Merito dovuto anche a quel “tavolo tecnico” rappresentato dalla Consulta, che dal 2017 è aumentata di numero e di rappresentanza con 8 membri all’attivo. Una Consulta che, oggi, vede al suo interno la rappresentanza sia delle Cav che dell’Associazione Commercianti desenzanese nell’ottica di uno sviluppo sempre maggiore del territorio e della sua promozione.
Prosegue Cerini: “A tal proposito, grazie alla sollecitazione da parte sia dei commercianti che degli albergatori, da quest’anno inizierà uno studio sulla nostra località affidato ad un’agenzia importante, che collabora con realtà turistiche come la Toscana, Regione Lombardia, Mibact e Regione Abruzzo. Mai come in questo momento è fondamentale utilizzare tutte le risorse e le nuove tecnologie per studiare le dinamiche che muovono i turisti di oggi e Desenzano vuole rimanere al passo con i tempi. Insieme infatti valuteremo i nostri punti di forza e di debolezza, analizzeremo, partendo dai dati, la reputazione della nostra località non solo dal punto di vista del turista, ma anche dal punto di vista del residente”.
In conclusione l’Assessore si sofferma sul fattore mediatico che, come sempre, ha il potere di influenzare in positivo o in negativo l’attrattività di una determinata località, in particolare in questo momento di difficoltà a causa del Coronavirus: “In un periodo così delicato chiedo gentilmente a tutte le forze politiche della nostra Città una maggior attenzione alle dichiarazioni che si fanno per non creare svantaggio ad un comparto che oggi più che mai ha bisogno di essere sostenuto e valorizzato. Stiamo parlando di migliaia di posti di lavoro che la politica ha il dovere di tutelare e non di sminuire per colpa di dichiarazioni erronee o fallaci”.
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