Turismo e cultura sono un binomio vincente, se è vero che secondo un sondaggio realizzato da Aria Lombardia, proprio arte e cultura rappresentano il principale volàno di attrattività della Lombardia.
“La cultura quest’anno è la grande protagonista della BIT, un evento di fondamentale importanza che offre alla Lombardia l’opportunità di promuovere il proprio territorio a livello internazionale e di mettere in risalto le sue eccellenze”, ha spiegato l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso, a margine della presentazione di ‘OperaLombardia‘, lunedì 5 febbraio mattina allo stand di Regione Lombardia, alla BIT di Milano.
Poco prima dell’incontro, si è tenuta la performance del tenore Vincenzo Spinelli e del soprano Nina Zazijants.
OperaLombardia
“La Lombardia – ha proseguito Caruso – si distingue per il suo ricco e unico patrimonio culturale, possedendo tutte le caratteristiche necessarie per essere attrattiva anche fuori dai confini regionali. Questo anche grazie a progetti di eccellenza come ‘OperaLombardia’ che costituisce un modello nazionale, un esperimento unico in Italia di coproduzione e diffusione di opere liriche sul territorio, grazie a un’efficiente collaborazione tra enti e teatri”.
Esperimento unico in Italia
L’iniziativa, sostenuta da Regione Lombardia insieme a Fondazione Cariplo, coinvolge il Teatro Donizetti di Bergamo, il Teatro Grande di Brescia, il Teatro Sociale di Como, il Teatro Ponchielli di Cremona e il Teatro Fraschini di Pavia. E vede la partecipazione dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali e la collaborazione dell’Accademia del Teatro alla Scala per gli allestimenti. Un esempio di sinergia virtuosa, unica in Italia.
Obiettivo ampliare la platea della lirica
“La messa in rete degli spettacoli del circuito ‘OperaLombardia – ha spiegato l’assessore – rende possibile la promozione dello spettacolo lirico a un pubblico sempre più ampio e diversificato. In questo modo si ottimizzano le risorse, condividendo le idee e creando produzioni di altissima qualità. Cinque città e cinque teatri – che diventano, di fatto, un unico grande teatro da 4.200 posti”.
Siti Unesco
Fare rete è proficuo anche per altre alleanze. Ne sono un esempio Bergamo e Brescia, che unite hanno consentito di portare nuovamente in Lombardia nel 2023 il riconoscimento di Capitale italiana della Cultura. È la testimonianza di come la capacità di fare sistema sia un valore aggiunto per il patrimonio culturale.
Lo stesso modello si rivela vincente a livello territoriale con la costruzione di intese specifiche per far convergere su un obiettivo comune tutte le componenti pubbliche e private coinvolte nella gestione dei siti Unesco. Regione Lombardia ha avviato un percorso di sottoscrizione di intese specifiche per i riconoscimenti Unesco. Ciò ha portato nel dicembre 2023 a due importanti accordi per la governance e la promozione dei siti di Mantova e Sabbioneta e di Crespi d’Adda.
“Portare alla BIT l’attenzione sui nostri siti Unesco è la testimonianza di quanto il turismo culturale sia fondamentale per l’attrattività della Lombardia”, ha sottolineato Caruso.
I 10 siti Unesco in Lombardia
“La nostra regione – ha aggiunto l’assessore – rappresenta una fetta importante tra i siti Unesco, ben 10, che devono essere utilizzati come leva per il turismo. Di recente abbiamo siglato accordi per Mantova, Sabbioneta e Crespi d’Adda, coinvolgendo attori diversi per progetti su misura. La cultura è l’essenza del turismo. Questo binomio è un ottimo modo per valorizzare al meglio la bellezza della Lombardia con i suoi paesaggi e le sue meraviglie storiche e artistiche”.
Mazzali: Lombardia mosaico di bellezze
“La Lombardia è un mosaico di bellezze naturalistiche e culturali, che contano su siti Unesco dal valore straordinario”, ha dichiarato l’assessore a Turismo, Moda e Marketing territoriale, Barbara Mazzali. Luoghi unici che rendono la nostra Regione una destinazione turistica eccezionale”.
“Le città di Mantova e Sabbioneta – ha proseguito Mazzali – sono state entrambe dichiarate Patrimonio dell’Umanità, così come i Sacri Monti di Varese e Tremezzina. Ma anche piazza del Duomo a Milano e l’arte rupestre della Valle Camonica. E la chiesa milanese di Santa Maria delle Grazie che custodisce ‘L’Ultima Cena’, frutto del genio di Leonardo da Vinci. Quelli che ho citato, così come altri luoghi e monumenti – ha aggiunto – sono simboli iconici nel mondo della nostra Regione. La Lombardia regala ai turisti viaggi affascinanti, dalla Preistoria al Rinascimento, fino al luccicante mondo della moda e del design che qui trovano casa e industria. Il tutto – ha concluso Mazzali – all’insegna dello stile lombardo, uno stile unico, in una terra unica”.
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