Un’importante operazione dei Carabinieri di Trento ha portato alla luce una vasta truffa legata alle carte carburante, con numerose vittime anche nella zona del Lago di Garda. L’inchiesta, denominata “Free Fuel”, ha visto l’emissione di 27 misure cautelari contro un’organizzazione criminale specializzata nella clonazione di carte carburante e nel furto di carburante.
Le indagini sono state avviate dopo una segnalazione da parte della società Eni, che aveva rilevato un numero anomalo di transazioni sospette su carte intestate ad aziende. Queste carte venivano clonate e utilizzate per rifornire veicoli in maniera fraudolenta o per prelevare carburante da rivendere successivamente. Si stima che questo sistema illecito generasse profitti mensili pari a circa 60mila euro.
Un’Organizzazione Criminale Ben Strutturata
L’organizzazione criminale responsabile della truffa contava collaboratori non solo in Italia ma anche all’estero. Gli arresti sono scattati in varie località nell’ambito dell’operazione “Free Fuel”, con accuse che vanno dall’associazione a delinquere transnazionale al furto e alla clonazione delle carte carburante.
Modalità della Truffa
Il modus operandi era sofisticato: le carte aziendali venivano clonate e poi usate dai malviventi per fare rifornimento gratuito o per prelevare grandi quantità di carburante, che veniva successivamente rivenduto. Questo schema ha permesso ai truffatori di accumulare ingenti somme, stimando guadagni illeciti intorno ai 60mila euro al mese.
Le Vittime sul Territorio Benacense
Numerose sono le vittime registrate nel territorio benacense, colpite da questa rete criminale ben organizzata.
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