Ascolto buona musica per scacciare la tristezza che ho nel pensare alle ragazze uccise a Brindisi.
Provo a circondarmi di armonia e dolcezza per allentare il groppo in gola.
Portammo fiori dai giardini di Desenzano, chiedendoli casa per casa,
quando scoppiò la bomba di Piazza della Loggia,
il dolore e la rabbia allora ebbe la determinazione di un petalo che si oppone ai colpi della grandine.
Per darmi coraggio penso ai ragazzi che ogni giorno vengono a suonare e cantare
e mi dico che questa è la via: coltivare fiori, aiutare a renderli forti di bellezza.
Camminammo in silenzio allora con la nostra tinozza ricolma
la gente capiva e regalava lacrime perchè le ripulissimo con il profumo della nostra giovinezza.
Questa sera alla Festa di San Zeno i ragazzi suoneranno per altri ragazzi:
asciugheranno lacrime con il vento del suono.
E sarà come allora.
Non cercheremo i colpevoli, già sappiamo chi sono,
cercheremo il coraggio di far sentire la nostra voce,
la forza di cantare il nostro dolore.
Troveremo la certezza che non è inutile guardare all'alba
quando la notte sembra non finire.
Non serve vedere il fiore per sapere che esiste: ti basta sentirne il profumo.
Non serve vedere il futuro per saperlo migliore quando ascolti i ragazzi suonare.
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