Trafugata dalla chiesetta di Terzago una tela del ‘700 da migliaia di euro

Nessuno si è accorto di niente fino a venerdì, quando il custode della chiesetta di Terzago si è reso conto che la tela che prima campeggiava a sinistra della navata era sparita. Quando l’opera di Zaddei sia stata trafugata è però difficile dirlo. Facile, invece, risulta immaginare la matrice del furto, eseguito senza dubbio alcuno su commissione: per portarsi via l’ingombrante tela, sono di certo entrati in azione dei professionisti. A indirizzare i malviventi, dunque, certo qualcuno che sapeva con certezza che la minuscola chiesetta intitolata a San Filippo Neri custodiva «L’Immacolata»: l’unico «pezzo» di pregio presente nell’edificio ecclesiastico.

L’opera

Si tratta di una grande tela alta quasi due metri e larga più di uno, dipinta a olio nel 1770 dal pittore Giovanni Antonio Zaddei, attivo nella nostra provincia durante la seconda metà del XVIII secolo. Alcune sue pale d’altare si possono per esempio trovare a Coccaglio, Preseglie, Gottolengo, nella chiesa del borgo di Portese, a San Felice del Benaco. E una delle sue tele la si poteva trovare fino alla settimana scorsa a Terzago di Calvagese, nella chiesetta ubicata in una stretta corte sulla quale affacciano anche le porte di ingresso di un paio di abitazioni e il portone della Fondazione Guido Piccini. 

EMBED [«L’immacolata» di Zaddei]

La denuncia

Nessun sistema d’allarme, niente telecamere, nessuna precauzione particolare, anche perché la chiesetta viene di rado utilizzata per le messe, pur essendo aperta ai fedeli ogni giorno. Nessun segno di effrazione è stato riscontrato. Venerdì, venuto a conoscenza della sparizione del dipinto, il parroco don Aurelio Cirelli ha presentato formale denuncia ai Carabinieri di Bedizzole, competenti anche sul territorio di Calvagese, e ora «L’Immacolata» risulta nell’elenco dei beni artistici trafugati del Nucleo Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale. Un elenco che, giusto per comprendere l’entità del fenomeno ed esclusivamente per quanto riguarda gli oggetti rubati nei luoghi di culto, conta 586 voci solo per il 2021. 

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L’indagini 

Sono in corso, poi, le indagini utili a comprendere come il furto sia stato concretizzato. Come, insomma, i malviventi siano riusciti a far sparire una tela tanto voluminosa passando del tutto inosservati. Se nelle intenzioni dei trafugatori ci fosse la volontà di metterla in vendita al mercato nero, l’opera potrebbe fruttar loro decine di migliaia di euro. Zaddei, infatti, è autore parecchio quotato e, stando alle stime del settore, anche piuttosto richiesto: le sue opere, sul mercato antiquario «legittimo», possono in via approssimativa essere valutate da un minimo di cinquemila euro fino a un massimo di quindicimila euro.

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