Tentato omicidio a Sirmione: massacra a calci e pugni la madre al culmine di una lite

Nerina Fontana, 72 anni, è in ospedale in fin di vita. Le sue condizioni sono disperate. Suo figlio Ruben Andreoli, di 45 anni, è in caserma in stato di arresto. Accusato del tentato omicidio della madre.

Basta uno sguardo alla facciata della palazzina di Lugana di Sirmione in cui i due vivono insieme alla moglie di lui per capire quanto l’aggressione subita dall’anziana sia stata brutale. Una violenza cieca e per ora senza una chiara spiegazione.

Dal giardino, alzando gli occhi sull’appartamento del primo piano del piccolo condominio al civico 16 di via XXIV Maggio, dove fino a tarda notte si sono mosse le tute bianche della scientifica dei carabinieri, restano le tracce di quanto accaduto poco prima. L’aggressione, cominciata in salotto, è proseguita anche sul balcone. Il sangue della vittima è finito dappertutto, arrivando ad imbrattare anche la tenda da sole dell’appartamento al piano inferiore. Un immagine che resta impressa negli occhi dei vicini e degli inquirenti. Che spiega più di ogni parola la brutalità dell’accaduto.

La ricostruzione

Le indagini sono affidate al sostituto procuratore Ettore Tisato della Procura della Repubblica di Brescia che coordina il lavoro dei carabinieri di Sirmione, Desenzano e della Sezione Investigazioni Scientifiche. A lanciare l’allarme, attorno alle 18.30, sono stati i vicini che hanno sentito gridare e che, affacciatisi ai balconi, hanno visto l’uomo accanirsi con calci e pugni sull’anziana madre.

Per tutta la notte in caserma si è cercato di capire cosa abbia provocato quella furia senza trovare, almeno per ora, una chiara spiegazione. La famiglia Andreoli abita in quella schiera da sempre, da quando è stata costruita all’inizio degli anni ’80. Prima Nerina con il marito e il figlio, poi la moglie di lui e quando il padre è morto tutti sono rimasti a vivere sotto lo stesso tetto. Negli archivi delle forze di polizia non ci sono interventi in quella casa, la famiglia è sconosciuta anche ai servizi sociali. Riservati ma tranquilli. Una situazione apparentemente stabile.

La lite

La furia di Ruben Andreoli sarebbe scoppiata all’improvviso. Lui e la moglie, di nazionalità ucraina, stavano programmando un viaggio nel paese d’origine di lei. L’anziana madre di Ruben avrebbe voluto dare la sua opinione. Difficile capire cosa sia accaduto con precisione, come il 45enne abbia percepito le preoccupazioni della madre. Servirà tempo per capire come e perchè la furia sia scoppiata. Quello che purtroppo è certo è che in un istante l’uomo ha letteramente perso il controllo e si è accanito sulla madre: l’ha colpita con una violenza cieca e brutale, calci e pugni che non si sono fermati neppure quando era già a terra, irriconoscibile per le percosse subite.

I soccorsi sono stati rapidi: mentre i carabinieri portavano in caserma l’uomo, medici e infermieri di Areu hanno portato la donna alla Poliambulanza in elisoccorso. Le sue speranze di superare le prossime ore sono pochissime. Per tutta la notte sono proseguiti gli accertamenti nell’appartamento, alla ricerca di una spiegazione per un gesto che lascia tutti senza parole. 

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