Quello che propone Save the Children per quest’anno lo trovate spiegato nel video che segue. Sembra strano, ma è proprio uno yak che invitano a regalare. Magari qualcuno non sa neanche cos’è uno yak. Per costoro ho inserito apposta questo link a Wikipedia.
Posso però capire l’imbarazzo di chi trova l’iniziativa lodevole e vorrebbe aderirvi piuttosto che regalare un tagliere tirolese o un mattarello andino o un set di cartelli che indicano le uscite di sicurezza. E se al mio nipotino non interessasse regalare uno yak ad un altro? (Certo che se lo ricevesse proprio lui ne sarebbe entusiasta, sono sicuro. Ecco, sua madre forse un po’ meno!)
A tal proposito avrei una proposta: sarà chi riceve l’attestato di donazione ad esplicitare il desiderio di ricevere uno yak per Save the Children! E mi ci metto anche io!
Caro Gesù Bambino,
sono disposto a rinunciare ad un regalo in cambio di uno yak per Save the Children.
Daniel
(Magari qualcuno che ha qualche capacità tecnica in più di me potrebbe preparare un bel bannerino per chi è disposto a ricevere uno yak come me. Io la butto lì…)
Quello che segue è del comunicato stampa relativo all’iniziativa:
Il simpatico bue tibetano che per le famiglie di questo Paese significa latte nutriente, lana per vestirsi e un indispensabile aiuto nell’aratura dei campi. Ma ci sono regali per tutte le tasche e adatti a dare libero sfogo alla nostra fantasia e voglia di novità: dalle caprette ai vaccini, da un kit di assistenza per il parto all’aula di una scuola materna per un villaggio.
Ecco, io onestamente non so se gli yak sono simpatici. Non ne conosco molti, me se lo dicono loro sarà vero!
Se qualcuno desiderasse più materiale, mi mandi una mail, che ne ho a megabyte! Per informazioni può andare su desideri.savethechildren.it.
Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://danielcolm.blogspot.com/2008/12/save-children-con-uno-yak.html