Tag: web

Recensione di Google Wave

La mattina del 23 novembre apro la mia Gmail e mi trovo con grande sorpresa una mail che aspettavo da parecchio: Google Wave [link: Wikipedia] mi ha inserito nella sempre meno ristretta cerchia di prescelti per l’utilizzo in beta di questo nuovo prodotto/servizio di Google. Quando l’ho detto in giro ai miei amici nessuno sapeva cos’era. Un po’ meglio le reazioni sui social network sul piano nozionistico (almeno lì c’era qualcuno che sapeva di cosa si trattava a spanne), un po’ meno sul piano… empatico. A quanto pare chi l’ha provato ne è rimasto un po’ deluso.

Forse il megavideo di presentazione, sì quello da un’ora e venti (anche quelli di Google hanno capito che era un’esagerazione e ne hanno fatto uno identico ma di otto minuti), aveva creato aspettavive troppo alte. In effetti, anche quando ho cercato di spiegare di cosa si trattava credo di non essere stato chiaro, visto che il feedback è stato: “quindi in pratica un tipo di mail?”.

Google Wave in realtà non è niente di quello che finora abbiamo utilizzato e contemporaneamente non è nulla di nuovo. In parole povere è un misciotto di alcuni degli odierni strumenti comunicativi e collaborativi: ci trovi i vantaggi del wiki, della mail, della chat, del filesharing e forse anche di altro, ma non ho avuto moltissimo tempo per giochicchiarci sufficientemente.

Considerate una mail non inviata al destinatario ma caricata su un server e dare accesso al destinatario alla mail. La differenza è che la risposta a questa mail, non è una nuova mail, ma la modifica della stessa mail direttamente sul server integrando al messaggio di andata quello di ritorno. Forse è più facile capirlo con un esempio. Ammettiamo che io utilizzi una pagina privata di Wikipedia con i miei amici per scambiarci informazioni.
Io scrivo ad esempio: “vi va di andare a vedere un film domani sera?”
Un mio amico (autorizzato da me) aggiunge sotto alla domanda l’elenco dei film in programmazione nel cinema più vicino. Un altro aggiunge sotto al titolo del secondo film che l’ha già visto e fa schifo. Accanto io apro una chatbox visibile solo a me e al mio primo amico in cui possiamo sparlare del secondo amico che ha già visto il film, che lui se la tira che li vede prima di tutti, che fa l’espertone ecc. Il tutto in un unico luogo.

Questi sono solo esempi di quello che ho provato a fare finora con l’aiuto di Christian e Rudi. Come vedete è un misto di un wiki (un sito collaborativo), una mail, una chat. Voi potete obiettare che finora le serate al cinema le organizzavate scambiandovi mail. Sì, anch’io, ma in genere quando si è più di due, si va a finire che ci sono più versioni della stessa mail che girano. Mai capitato? Diventa poi un bordello riunire le opinioni di tutti in maniera ordinata. Con G Wave non capita, perché si lavora tutti sullo stesso file, se così si può definire.

Tra l’altro si può lavorare sul documento contemporaneamente (e vedere in tempo reale gli altri digitare il testo! Una ganzata!) o lavorare in maniera asincrona (le modifiche avvenute in nostra assenza vengono evidenziate quando riapriamo il documento).

Poi se vi guardate uno dei video in alto vi verranno spiegati i dettagli dai creatori di questo sistema. Fatto sta che credo che Google Wave si dimostrerà così comodo quando gli utenti impareranno ad utilizzarlo, che inizieranno a snobbare un po’ Facebook. Ovviamente non lo sostituisce, ma certe cose, come appunto l’organizzare un’uscita o una vacanza, si fanno meglio su Wave che su Facebook.

Spero di aver chiarito le idee a qualcuno. Altrimenti stimolatemi pure coi commenti.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/IrdjRIDoiNw/recensione-di-google-wave.html

Suedtirol.info

Cercavo un po’ di info da mettere sul giornalino universitario, il flyer, sui mercatini di Natale in Alto Adige. Per ogni numero intendiamo inserire una cartina adatta al periodo di uscita. Così sono andato sul sito www.suedtirol.info per vedere un po’ cosa si trovava.

Intanto devo dire il sito è proprio bello, soprattutto se si pensa che è di un’ente pubblico (che non so perché, ma in genere le istituzioni pubbliche hanno la capacità di far male tutto online). Cos’ha di bello il sito? Intanto i contenuti sono di qualità. Ogni post, descrizione, didascalia, promozione… sono tutti attuali, aggiornati, interessanti. Il sito è pensato per i turisti senza ombra di dubbio. Informazioni che esulano da questo ambito stanno altrove. A proposito di questo mi viene da osservare che forse il dominio suedtirol.info non è proprio facile da memorizzare. Chissà perché non .it.

Ho dato un’occhiata alla sezione mercatini con uno spot che tale non si può definire se ci riferiamo all’immagine che tutti abbiamo in testa con slogan e musichette orecchiabili che non ti cavi più dalla testa. Solo immagini di mercatini e una colonna sonora melensa che si adatta benissimo, anche se io avrei scelto qualcosa di natalizio, seppur non banale come Jingle Bells o cose simili.

Se voleste spararvelo, dura abbastanza poco (2 min).

Il vero colpo di genio però è secondo me la suoneria scaricabile dell’Alto Adige. Sì, avete letto bene. La suoneria scaricabile dell’Alto Adige. Ah, perché ogni provincia o regione (l’Alto Adige vive in questa condizione di né carne né pesce, un po’ come Balto che sa solo quello che non è) ha una suoneria sua? Certo che no. La Provincia Autonoma di Bolzano però si. Se volete dunque scaricarvela, cliccate qui. È gratis. (Ormai quando leggo le parole “suoneria”+”gratis” cerco subito di scovare l’asterischino o la scritta in piccolo con l’inganno. E invece stavolta no. Pensa te!)

E per i veri geek, che trovano sempre il “io l’avrei fatto meglio con qualche servizio gratuito che si trova in rete”, sappiate che c’è anche il bottoncino Twitter e Facebook per iscriversi. Mi sono appena iscritto a entrambi. Tutto in italiano. Ci dev’essere da qualche parte il doppione in tedesco, ne sono sicuro. E c’hanno pure il canale YouTube!
Dalla loro pagina Twitter tra l’altro vedo che ci sono alcune imprese della zona anch’esse su Twitter. Lo segnalo perché ogni tanto su Friendfeed c’è qualcuno che chiede quali imprese italiane usano i social media. Beh, per poco, ma sono ancora italiane.

Visto che inizio a divagare mi fermo qui. Lo scopo del post era semplicemente di fare un po’ di pubblicità disinteressata al sito www.suedtirol.info.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/Qni8m0fTO84/suedtirolinfo.html

Suedtirol.info

Cercavo un po’ di info da mettere sul giornalino universitario, il flyer, sui mercatini di Natale in Alto Adige. Per ogni numero intendiamo inserire una cartina adatta al periodo di uscita. Così sono andato sul sito www.suedtirol.info per vedere un po’ cosa si trovava.

Intanto devo dire il sito è proprio bello, soprattutto se si pensa che è di un’ente pubblico (che non so perché, ma in genere le istituzioni pubbliche hanno la capacità di far male tutto online). Cos’ha di bello il sito? Intanto i contenuti sono di qualità. Ogni post, descrizione, didascalia, promozione… sono tutti attuali, aggiornati, interessanti. Il sito è pensato per i turisti senza ombra di dubbio. Informazioni che esulano da questo ambito stanno altrove. A proposito di questo mi viene da osservare che forse il dominio suedtirol.info non è proprio facile da memorizzare. Chissà perché non .it.

Ho dato un’occhiata alla sezione mercatini con uno spot che tale non si può definire se ci riferiamo all’immagine che tutti abbiamo in testa con slogan e musichette orecchiabili che non ti cavi più dalla testa. Solo immagini di mercatini e una colonna sonora melensa che si adatta benissimo, anche se io avrei scelto qualcosa di natalizio, seppur non banale come Jingle Bells o cose simili.

Se voleste spararvelo, dura abbastanza poco (2 min).

Il vero colpo di genio però è secondo me la suoneria scaricabile dell’Alto Adige. Sì, avete letto bene. La suoneria scaricabile dell’Alto Adige. Ah, perché ogni provincia o regione (l’Alto Adige vive in questa condizione di né carne né pesce, un po’ come Balto che sa solo quello che non è) ha una suoneria sua? Certo che no. La Provincia Autonoma di Bolzano però si. Se volete dunque scaricarvela, cliccate qui. È gratis. (Ormai quando leggo le parole “suoneria”+”gratis” cerco subito di scovare l’asterischino o la scritta in piccolo con l’inganno. E invece stavolta no. Pensa te!)

E per i veri geek, che trovano sempre il “io l’avrei fatto meglio con qualche servizio gratuito che si trova in rete”, sappiate che c’è anche il bottoncino Twitter e Facebook per iscriversi. Mi sono appena iscritto a entrambi. Tutto in italiano. Ci dev’essere da qualche parte il doppione in tedesco, ne sono sicuro. E c’hanno pure il canale YouTube!
Dalla loro pagina Twitter tra l’altro vedo che ci sono alcune imprese della zona anch’esse su Twitter. Lo segnalo perché ogni tanto su Friendfeed c’è qualcuno che chiede quali imprese italiane usano i social media. Beh, per poco, ma sono ancora italiane.

Visto che inizio a divagare mi fermo qui. Lo scopo del post era semplicemente di fare un po’ di pubblicità disinteressata al sito www.suedtirol.info.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/Qni8m0fTO84/suedtirolinfo.html

Entriamo nella rete

Ultimamente continuo a riflettere sul post di Roberto Venturini “Internet? Dovrebbe essere più stupida” su Apogeonline. In realtà è un pensiero ricorrente, che emerge sempre dopo aver parlato di internet a qualcuno di quel 50% di italiani che non capisce l’utilità di connettere un computer ad una connessione DSL. E non pensate che siano tutti anziani! O magari frequentano internet regolarmente, ma mai oltre al controllo della mail, alla frequentazione di Facebook e poco altro. Spesso si tratta anche di giovani, che semplicemente non c’avevano pensato ad usare internet.

Come può internet diventare più stupida (semplice)?

In realtà credo che sia già semplice da usare. Non dico da capire. Ma l’utilizzo della rete si sta già semplificando nell’utilizzo quotidiano. Penso a Twitter, Dropbox, Friendfeed, Wikipedia, Google, Youtube. Prendiamo ad esempio quest’ultimo. Dato per scontato che uno sappia accendere il computer e muovere il mouse, alla fine basta aprire il browser, scrivere l’indirizzo www.youtube.com sulla barra degli indirizzi, inserire una parola chiave nella barra di ricerca e cliccare sul thumbnail che più ci aggrada. Facile? Sì!

La vera barriera tra i cosidetti utonti e la rete spesso è semplicemente la pigrizia nell’affrontare il nuovo, la scarsa curiosità, l’atrofizzazione del cervello ad una routine di procedure per sbrigare le faccende quotidiane. Per sfondare questo muro serve qualcosa/qualcuno che la gente meno informatizzata già conosce e di cui si fida: Microsoft. Chi ha installato Linux o si è comprato un Mac, in genere ha già qualche anno alle spalle di computeristica. Microsoft invece è nelle case di tutti gli altri, quelli che per la prima volta di affacciano al mondo virtuale. E la gente, checché se ne dica, si fida, perché quelli che si lamentano, lo fanno solo perché conoscono le alternative sul mercato, e dunque rientrano già nella categorie di “esperti”. Come può aiutare Microsoft un paese come l’Italia ad entrare nelle maglie della rete?

Non solo il browser deve essere più semplice, intuitivo e pulito, ma l’intero sistema operativo Windows dovrebbe sbilanciarsi di più. Potrebbe chiederti se il documento che hai appena terminato di scrivere lo vuoi allegare ad una nuova mail. Potrebbe invitarti al termine della visione del film di lasciare un commento su MyMovies.it. Potrebbe sfidarti a pubblicare il tuo risultato ad un videogame su una classifica pubblica.
In questa maniera, volente o nolente, l’utonto si rende conto di quanto è limitato il suo uso del computer e si incuriosisce, pretende di conoscere meglio internet e magari ad abbonarsi ad una connessione più veloce.

L’ultimo numero di Wired (ottobre 2009) in un articolo, descrivendo le mire di Ray Ozzie per il futuro di Microsoft, mi ha fatto sperare che una cosa del genere sia possibile in breve tempo. Vediamo se Windows Azure basterà per trascinare con sé gli scettici nella rete.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/byu09mOexjY/entriamo-nella-rete.html

YouCATT: la webtv degli studenti

Mi capita raramente di parlare del mio lavoro, ma questa era un’idea a cui tenevo e che finalmente in università siamo riusciti a far partire.
Si tratta di  YouCATT (www.youcatt.it) una webtv (o meglio una sorta di youtube) dell’Università Cattolica a cui abbiamo dato il via ufficialmente circa una settimana fa.
Ma dove sta la novità rispetto […]

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://garda2o.wordpress.com/2009/10/09/youcatt-la-webtv-degli-studenti/

E’ morto ZioBlog

Mi ha scritto Tony che ieri è morto Mario Mazzola, lo zio di Damiano. Avevo chiesto a Damiano di farmi conoscere il suo mitico zio, che alla sua veneranda età si era messo a studiare blogging e faceva del suo ZioBlog uno strumento per dare agli amici e ai nipotini…

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://blog.gigitaly.it/2009/09/e-morto-zioblog.html

WebTv : Cooperazione.TV

Interessante WebTv con le notizie della Cooperazione Trentina. Sono presentati servizi video riguardanti notizie della cooperazione ma anche notizie riguadanti il sociale della provincia di Trento.

Link : Cooperazione WebTv


Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/EventiENotizieDellaltoGarda/~3/bTICG5DT-LA/webtv-cooperazionetv.html

Perché abbandonare Internet Explorer 6

Blogger mi segnala che sono arrivato al mio millesimo post su questo blog. Il contatore include anche i post non pubblicati, quindi per il lettore questo è il 985° post e dunque non costituisce nessuna ricorrenza particolare. Almeno per la stragrande maggiornaza dell’umanità che usa il sistema decimale per contare. Siccome preferisco considerare come pietra miliare il numero di post pubblicati, rimanderò il post celebrativo, ma colgo l’occasione di questo post per pubblicizzare un’iniziativa degna di nota per la salute del web.

L’upgrade a Internet Explorer 8 comporterà la donazione di 8 pasti agli indigenti negli Stati Uniti d’America!

Per quanto l’atto di beneficienza in sé possa essere un buon motivo per alcuni per aggiornare il proprio browser, trovo che ci sia da fare un po’ di educazione civica internettiana. A meno che non sussistano seri motivi, l’utente medio dovrebbe aggiornare il prima possibile i suoi programmi non solo per migliorare la propria esperienza al computer, che sia online o meno, ma per migliorare quella di tutti gli altri navigatori.

Il fatto che ancora in così tanti viaggino con browser obsoleti, implica che i siti debbano essere compatibili anche con questi, costringendo chi lavora online a incrementare il proprio lavoro e con questo il peso delle pagine, rendendo più lenta la navigazione a tutti gli altri. IE6 deve morire per lo sviluppo del web.

Pensiamo alle automobili: se ciascuno avesse un’auto della larghezza che vuole servirebbero parcheggi di varie dimensioni, incasinando la programmazione dei parcheggi cittadini in maniera notevole. Ecco perché solo auto omologate possono circolare sulle strade pubbliche. Lo svantaggio di avere un’automobile troppo larga non è solo del conducente che non trova un parcheggio sufficientemente grande, ma di tutti gli altri, dato che intralcia il traffico e magari avremmo un sistema multicolore per delimitare i parcheggi lungo i margini delle strade che colpirebbe in primo luogo i poveri daltonoci come me.

In un ambito così permeato dallo scambio di informazioni come quello informatico (da qualche parte l’avrà pur preso il nome “informatico” per un motivo) è indispensabile trovare degli standard comuni ed è bene essere coscienti del fatto che questi standard cambiano col tempo, soprattutto in questo settore, dove lo sviluppo è velocissimo. Non dico che si debba passare necessariamente a Firefox (anche se lo consiglio, rispetto a Explorer), ma almeno aggiornate il vostro Explorer per il bene di tutti! Qui trovate 14 alternative a IE6 proposte da Mashable.

Per quanto riguarda l’upgrade a Microsoft Explorer 8 mi pare che non ci sia altro da aggiungere. Ora riflettendoci trovo interessante notare quante finestre si aprono parlando di omologazine e differenziazione in ambito tecnologico. Non tratterò questi aspetti in questo blog, o almeno non prossimamente, perché mi pare che si potrebbe incentrare un’intera tesi di laurea su questo.

Ah, dimenticavo: passare a IE8 è gratis e potrete travasare bona parte delle vostre impostazioni personalizzate senza problemi!

[L’immagine in cima me la sono arrubata da qui]

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/z0enb1w8bcs/perche-abbandonare-internet-explorer-6.html

Mostra di Pittura a Cologna di Tenno

Esposizione del Maestro Luigi Meregalli Sabato 22 agosto alle ore 18.,30 presso le ex Scuole di Cologna. Presentazione a cura del Presidente “Gruppo Amici dell’Arte” Roberto Piazza.
L’esposizione rimarrà aperta sabato fino alle ore 24.00 e domenica 23 agosto dalle ore 17.00 alle ore 24.00


Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/EventiENotizieDellaltoGarda/~3/ajV4bDHJLjM/mostra-di-pittura-cologna-di-tenno.html

Orari messe della Diocesi di Verona

Dando un’occhiata sul sito della Diocesi di Verona (niente male!) ho scoperto che ci sarebbe la possibilità di avere una pagina dedicata per parrocchia, nella quale già ci sono gli orari delle messe. Qui quella di San Zeno, la mia. Parecchie nella propria pagina non hanno messo altro, ma basta fare richiesta per l’accesso via mail allo scopo di strutturare un po’ meglio le pagine e di inserire ulteriori contenuti.

Ma già trovare gli orari delle messe è una cosa abbastanza utile. Da qui potete selezionare la parrocchia all’interno della diocesi per vedere quale è più comoda per voi. La divisione è in base al vicariato che a sua volta è diviso in parrocchie. Desenzano, cone le sue quattro comunità, si trova sotto il vicariato del Lago bresciano.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/JX_hF3Lk6ss/orari-messe-della-diocesi-di-verona.html

Flock – il social browser

Mentre Firefox esce con la sua versione 3.5 e Twitter si lustra le penne davanti allo sguardo affamato del nuovo motore di ricerca di casa Microsoft, per i più appassionati Mashable ha stilato una classifica delle venti applicazioni più comode per l’integrazione dei due servizi.
Anch’io voglio dare un mio piccolo contributo aiutare chi vuole navigare online tenendo sottomano i propri social network preferiti. Parlo non di Firefox ma di Flock.

È un po’ di tempo che uso Flock come unico browser sul mio Mac e ora mi sento di consigliarlo a chi passa parecchio tempo navigando tra social network et similia.


Vantaggi:
Flock dispone di un menù di 10 icone facilmente accessibile che permette di navigare tra i propri social network, vedere gli aggiornamenti degli amici, visualizzare foto, video, scrivere post su varie piattaforme, caricare immagini, condividere link ecc. Ecco perché si definisce, a ragione, un social browser.
La riduzione dello spazio della finestra del browser con le barre che si aprono è compensata dalla comodità di questi strumenti.

Ecco il video ufficiale di presentazione della “social bar” (1 min – engl)

Non citata, ma a mio avviso molto importante è la barra inferire del browser che comprende la chat di Facebook e il cartellino delle notifiche, così potete essere reperibili in chat anche se siete su un’altra pagina evitando che parta una chat senza che voi ve ne accorgiate (a me capitava quasi sempre).

Per chi poi è veramente 2.0, cioè un blogger, ci sono poi le comodità del postare direttamente dal browser. (1 min – engl)

Questo dev’essere solo un assaggio per incuriosire, ma di implementazioni interessanti ce ne sono parecchie. Alcune le ho solo provate, altre devo ancora scoprirle. Per molti aspetti poi è simile a Firefox, del resto è “powered by Mozilla”. Non ne dovreste sentire la mancanza. I shortcut sono sempre quelli ed è parimenti comodo nella gestione dei preferiti come il suo fratello maggiore.

Svantaggi:
Ma quello che veramente conta in una recensione di un blogger sono i lati malvagi dei prodotti, perché i vantaggi li decantano le presentazioni ufficiali. Premetto che lo consiglio nonostante tutto.

La mia prima critica è rivolta al numero di social network supportati. Manca Friendfeed, che nel mio microcosmo di tempo sprecato online ricopre una fetta pari a Facebook. Devo poi ancora capire se c’è la possibilità di cambiare status su Twitter e Facebook. Flock è comodo come strumento di lettura e di interazione (replies, commenti, like ecc), ma mi pare che manchi la possibilità di inserire un aggiornamento ex novo.

La seconda critica riguarda il blog editor, che non tiene conto delle personalizzazioni che avete apportato ai vostri post (nel mio caso l’antprima con il link alla continuazione). Ecco perché questo post l’ho realizzato direttamente da blogger. L’editor di Flock risulta comodo dunque solo con post brevi, nel mio caso.

La terza invece colpisce la barra di ricerca dei media. È si comodo poter scegliere se cercare in Flickr, YouTube o altri, ma sarebbe ancora meglio se tra questa scelte ci posse la ricerca immagini glbale di Google Images o quella dei video di Google Video, così da poter includere immagini catalogate e non in un’unica ricerca.

Qualcuno ha altre osservazioni da fare?

Qui potete scaricarvelo in un po’ di lingue, tra le quali anche in italiano.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/ktf1WGFAwp4/flock-il-social-browser.html

Il caso San Felice sui media

Anche i media locali oggi hanno dato ampio spazio al caso dell’acqua dell’acquedotto inquinata a San Felice.
Eccovi i link agli articoli apparsi oggi sul Giornale di Brescia e sul Bresciaoggi con anche alcune voci ufficiali delle autorità competenti.
Inoltre anche i TG della sera di Teletutto e di Brescia Punto TV hanno dato ampia copertura con interviste.
Consiglio […]

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://garda2o.wordpress.com/2009/06/17/il-caso-san-felice-sui-media/

Questionario di gradimento

Questo è il questionario di gradimento distribuito dalla Scuola Secondaria di primo grado (scuola media) “Trebeschi-Catullo” di Desenzano del Garda (BS). Credo che non servano commenti. Che vergogna!


E non perdetevi l’utilissimo blog della Scuola, ricco di contenuti utili come gif animate e il meteo di ogni angolo d’Italia elegantemente embeddato. Peccato manchi un qualcunque post. Ma non sono mica quelli che contano in un blog, no?

Blogged with the Flock Browser

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/vft2B18GErA/untitled.html

Trucchi per foto hdr – nikon d90

 2009-06-16 22:01:32

Quanto ho imparato da alcuni shot con la recente Nikon D90 per quanto riguarda la fotografia HDR.

1) Scegliere al massimo un bracketing di 3 scatti, -1 EV, 0 EV, +1 EV.

2) ISO BASSI!!!!

3) Usare il cavalletto (treppiede) o fissare la macchina molto saldamente ad un supporto.

4) Impostare l’esposizione posticipata, abbassa lo specchio prima di scattare ed evita il micromosso.

5) Spegnere il VR sull’obiettivo

6) Impostare lo scatto automatico con 3 scatti ed un ritardo di 5 secondi, sufficienti a far sì che le vibrazioni sul cavalletto di smorzino.

7) Tappare con l’apposito pezzo di plastica il mirino per evitare luce parassita

8) Evitare di fotografare piante, alberi ed oggetti mossi dal vento.

 

Purtroppo la meravigliosa Nikon D90 ha un leggero difetto, il bracketing ha al massimo 3 scatti. A questo si può ovviare con la seguente regol, ricordandosi che una differenza di un EV corrisponde ad uno step di tempo (ad esempio se 0EVcorrispondono a 1/125 @F8, allora -1EV corrisponde a 1/250@F8)

a) Determinare la corretta esposizione per una data profondità di campo ad esempio F8.

b) Se  l’esposizione corretta (si vede dal fatto che l’istogramma è centrato o che, in modalità manuale, nell’esposimetro dentro il mirino la linea fra – e + è centrale) è 1/125 @F8 allora impostare il bracketing ad -1 , 0, +1 EV e scattare 3 foto. Queste 3 foto avranno rispettivamente i tempi:

1/250 —-> -1 EV

1/125 —-> 0 EV

1/60 —-> +1 EV

 

Ecco alcuni scatti fatti nel weekend trascorso in Val Venosta in Alto Adige

c)  E’ facile capire che se si imposta per la nuova serie di scatti, un tempo 1/1000 si avrà (mantenendo il bracketing -1,0,+1)

1/500    —-> -2 EV

1/1000  —-> -3 EV

1/2000  —-> -4 EV

mentre la terza ed ultima tornata di scatti si farà con 

1/30  —-> +2 EV

1/15  —-> +3 EV

1/8    —-> +4 EV

 

Le 9 fotografie risultanti potranno essere fuse in uno splendido HDR con un range dinamico molto elevato

[HDR]Tablà - Schleidertal

[HDR] Lungo la ciclabile della val Venosta - Fiume Adige

[HDR] Clouds over Naturn

Le mie foto sono su Alpidia, la community indipendente per viaggiatori:

http://alpidia.com/presentation/resource.php?id=1866

{jumi [adsense/adsense428.html]}

ed anche su Flickr

http://www.flickr.com/photos/35478750@N03/

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://carlonicolini.altervista.org/index.php/Fotografia/High-Dynamic-Range-Imaging-HDR/trucchi-per-foto-hdr-nikon-d90.html

Messaggio sponsorizzato Relax Hotels RADIO-GRAFIE @ ART’INHOTEL

Dopo “Black Star“,  Art’inHotel in collaborazione con Astoria Park Hotel presenta il nuovo appuntamento artistico “Radio-Grafie”, la mostra di Luca Lischetti, Maurizio Soffientini, Frank Cianuro, Federico Bianchi e Luigi Ronchi.
L’esposizione, in mostra a partire dal 20 giugno fino al 10 luglio, si basa sull’importanza dell’arte come mezzo comunicativo d’eccellenza. Dai primi disegni rupestri […]

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://www.gardablog.it/?p=1152