Tag: Varie

Un piacevole scambio di parole

Sono stato molto contento di essere uscito, ieri pomeriggio, con il mio ex professore di Greco al Liceo. È stata l’occasione per parlare un po’ dell’università e della scuola in generale, ma anche di pedagogia, didattica e paleografia. Si perché tr…

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://iltempiodelmoralizzatore.blogspot.com/2008/09/un-piacevole-scambio-di-parole.html

Un piacevole scambio di parole


Sono stato molto contento di essere uscito, ieri pomeriggio, con il mio ex professore di Greco al Liceo. È stata l’occasione per parlare un po’ dell’università e della scuola in generale, ma anche di pedagogia, didattica e paleografia. Si perché trovo nel prof. Roncella uno dei pochi interlocutori “ad hoc” per elucubrare e discutere riguardo a codesta nobile materia, troppo demandata a polverosi quanto ingrati lidi..


Ho apprezzato molto il libro che mi ha regalato: Frittate D’Autore, di Maria Grazia Accorsi, che, non appena il tempo me lo consentirà, non mancherò subito di leggere.
Mi ha fatto anche molto piacere leggere la sua impressione su di me che ho letto questa mattina sul forum del mio ex liceo , impressione che riporto testuale.

Io vorrei ringraziare Silvio (a parte il Futuro, nel quale effettivamente so che mi darà molte soddisfazioni!) per il Passato.
Perché??

Beh, non perché il Greco sia stato mai lo chef-d’œuvre de la maison (costì non si sta facendo un’agiografia e poi si vorrebbe evitare di andare all’Inferno) ma per tutte le doti umane, morali ed etiche con cui il Nostro ha seguito il Triennio degli Studi Superiori.
Se è vero come è vero che le style fait l’homme il ringraziamento va all’enorme senso dell’educazione, dell’humanitas e della mesòtes del Nostro, alla sua costante well-behaviour and polite manner che lo ha sempre ed universalmente distinto da tutte le altre pecore matte, alla classe dimostrata in ogni occasione, soprattutto nel metabolizzare con grandissima disinvoltura la malvagità del Docente e praesertim tutta una serie di battute del medesimo, in special modo durante la Terza Liceale, che attribuivano, colla consueta ed imbarazzante …come dire… franchezza di linguaggio, il suo decalage nei risultati della Disciplina ad un momento particolarmente caliente, bohemien e “creativo” dovuto all’impegno dispiegato in partite giocate su ben altri tavoli!

Mai potrò dimenticare come il Nostro frequentò DA SOLO un intero corso pomeridiano, senza mai fare motto o elevare lamento e senza mai mancare una volta, benché certo non fosse stato l’unico convocato!

Grazie, dunque, di tutto questo e, come sempre, ad maiora, ad meliora, ad plura!

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://iltempiodelmoralizzatore.blogspot.com/2008/09/un-piacevole-scambio-di-parole.html

Un piacevole scambio di parole


Sono stato molto contento di essere uscito, ieri pomeriggio, con il mio ex professore di Greco al Liceo. È stata l’occasione per parlare un po’ dell’università e della scuola in generale, ma anche di pedagogia, didattica e paleografia. Si perché trovo nel prof. Roncella uno dei pochi interlocutori “ad hoc” per elucubrare e discutere riguardo a codesta nobile materia, troppo demandata a polverosi quanto ingrati lidi..


Ho apprezzato molto il libro che mi ha regalato: Frittate D’Autore, di Maria Grazia Accorsi, che, non appena il tempo me lo consentirà, non mancherò subito di leggere.
Mi ha fatto anche molto piacere leggere la sua impressione su di me che ho letto questa mattina sul forum del mio ex liceo , impressione che riporto testuale.

Io vorrei ringraziare Silvio (a parte il Futuro, nel quale effettivamente so che mi darà molte soddisfazioni!) per il Passato.
Perché??

Beh, non perché il Greco sia stato mai lo chef-d’œuvre de la maison (costì non si sta facendo un’agiografia e poi si vorrebbe evitare di andare all’Inferno) ma per tutte le doti umane, morali ed etiche con cui il Nostro ha seguito il Triennio degli Studi Superiori.
Se è vero come è vero che le style fait l’homme il ringraziamento va all’enorme senso dell’educazione, dell’humanitas e della mesòtes del Nostro, alla sua costante well-behaviour and polite manner che lo ha sempre ed universalmente distinto da tutte le altre pecore matte, alla classe dimostrata in ogni occasione, soprattutto nel metabolizzare con grandissima disinvoltura la malvagità del Docente e praesertim tutta una serie di battute del medesimo, in special modo durante la Terza Liceale, che attribuivano, colla consueta ed imbarazzante …come dire… franchezza di linguaggio, il suo decalage nei risultati della Disciplina ad un momento particolarmente caliente, bohemien e “creativo” dovuto all’impegno dispiegato in partite giocate su ben altri tavoli!

Mai potrò dimenticare come il Nostro frequentò DA SOLO un intero corso pomeridiano, senza mai fare motto o elevare lamento e senza mai mancare una volta, benché certo non fosse stato l’unico convocato!

Grazie, dunque, di tutto questo e, come sempre, ad maiora, ad meliora, ad plura!

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://iltempiodelmoralizzatore.blogspot.com/2008/09/un-piacevole-scambio-di-parole.html

58a CENTOMIGLIA DEL GARDAAi nastri di partenza

Sono 293, in rappresentanza di 19 nazioni, le barche a vela di varie classi libera, monotipi e crociere, iscritte alla 58a edizione della Centomiglia del lago di Garda, alla 3a MultiCento e alla CentoPeople, 3 gare della più anziana regata in Italia, la più ambita in acque non marine, una delle più importanti a […]

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://www.gardablog.it/?p=593

Democrazia in rete

E’ impressionante vedere come la rete possa essere un vero strumento di democrazia e partecipazione. Prendete l’esempio di Rivolta Kulturale, associazione giovanile politica nata da circa un anno, che grazie al suo blog ha potuto farsi conoscere anche in varie parti d’Italia, oltre che a numero maggiore di persone. Oltre ai post quotidiani c’è anche un chat, e per approfondire le discussioni che nascevano in chat è appena nato il forum dell’associazione, un altro canale per comunicare, conoscersi, discutere, anche litigare, tutte cose che permettono di aprirsi agli altri, crescere intellettualmente e conoscere opinioni diverse.
E pensare che c’è chi ritiene che la rete sia frequentata dal peggio del nostro paese. Guarda caso questa persona è un giornalista de Il Giornale e Mediaset, Filippo Facci. Interesse o stupidità? Credo tutte e due.
Certo che se questa volontà di partecipare è il peggio del paese mi aspetto un radioso futuro per l’Italia!

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://filisetti.blogspot.com/2008/09/democrazia-in-rete.html

Discussione informata – Regolamento mediateca

Già avevo parlato di e21, progetto “costola” di OnDe. Affianco alle discussioni geolocalizzate sulla CityMap di Desenzano, ecco «uno spazio dove la partecipazione è più strutturata ed è articolata in fasi.
La prima fase, detta “discussione informata”, ha l’obiettivo di raccogliere idee e proposte per aggiornare il regolamento della sala informatica presso la Biblioteca Civica di villa Brunati.
Nella seconda fase le proposte verranno elaborate in un documento di sintesi che verrà preso formalmente in esame per la preparazione del dibattito in Consiglio comunale».

«L’amministrazione comunale, nel progetto di riassetto e allineamento della Biblioteca di villa Brunati con le indicazioni della Regione Lombardia e del Sistema interbibliotecario Brescia Est, intende acquisire elementi utili per aggiornarne il regolamento, nello specifico, in merito ai servizi offerti dalla sala informatica.
[…]
La discussione informata è infatti uno strumento analogo ad un forum, che consente la discussione ed elaborazione collaborativa di proposte e produce in un tempo definito un documento di sintesi frutto degli interventi dei partecipanti.

L’esito della discussione verrà presentato come contributo alla prima Commissione consiliare, che lo prenderà formalmente in esame in preparazione del dibattito in Consiglio comunale.»

Penso che sia un dovere partecipare o almeno essere coscienti della rielaborazione del regolamento della mediateca di Desenzano, ma la partecipazione è utile se informata a mio avviso e dunque ecco qualche consiglio per documentarsi velocemente su cosa è la Mediateca o, magari, cosa dovrebbe essere:

«La Mediateca è uno spazio pubblico in cui e’ possibile conoscere e provare diversi prodotti multimediali. Lo scopo è quello di far scoprire le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie nell’apprendimento e nella cultura.
È un’iniziativa che si rivolge sia alle famiglie che ai professionisti ed agli insegnanti che possono trovare supporto innovativo al proprio lavoro. È una biblioteca multimediale, ma anche un luogo dove ci si incontra per dialogare con altri cittadini della nuova Società dell’Informazione.
La Mediateca dispone di una dotazione di materiale multimediali, che potrà essere ulteriormente ampliata anche attraverso le donazioni , che possono essere consultati direttamente su computer messi a disposizione degli utenti. Nella sezione video trovano posto produzioni didattico scientifiche a fianco di opere di registi locali.
[…]
Il Laboratorio di Informatica Civica è un luogo di sperimentazione e di apprendimento, di lavoro e di scoperta. I computer multimediali collegati in rete e le varie attrezzature sono a disposizione degli utenti per svolgere lavori particolari o semplicemente per familiarizzare con i nuovi strumenti informatici, per collegarsi alla Rete Civica o alla rete Internet. È un’iniziativa che si rivolge a tutti i cittadini che non dispongono di strumenti informatici propri ma che vogliono essere utilizzatori consapevoli delle nuove tecnologie. Il Laboratorio di informatica civica e’ una specie di palestra dove ci si allena all’innovazione.» – www.onde.net

Quanto segue è invece tratto dalla presentazione della Mediateca di Flemington (NJ), costruita secondo il modello di quella di Desenzano:

  • To give middle and high school students a wholesome, safe, supervised, fun, highly social option in the after school hours
  • To provide access to powerful technology to anyone, for as many hours as possible
  • To give other groups in Flemington a high-tech meeting place where they can have access to a large screen projector, reliable Internet access and meeting facilitation software
  • To give the parents of younger children a place to borrow software, video games and technology toys
  • To provide a smart learning lab resource to any member of the community with free access to a variety of computer-aided instruction resources
  • To provide a national model for others, who want to create similar centers in their towns.

Mi pare inutile dire quanto sia innovativo questo modo di pensare. Partire da una discussione informata per redarre il regolamento di un servizio comunale! Credo che sia la forma di democrazia più diretta che io abbia mai visto. Non mi resta dunque che lasciare il link per la registrazione a e21 per tutti i desenzanesi che passassero di qui.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://danielcolm.blogspot.com/2008/09/discussione-informata-regolamento.html

America, we cannot turn back

With profound gratitude and great humility, I accept your nomination for the presidency of the United States.Con queste parole Barack Obama ha accettato la candidatura alla presidenza degli Stati Uniti, il primo afro americano, scrivendo quindi un’altr…

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://iltempiodelmoralizzatore.blogspot.com/2008/08/america-we-cannot-turn-back.html

America, we cannot turn back


With profound gratitude and great humility, I accept your nomination for the presidency of the United States.

Con queste parole Barack Obama ha accettato la candidatura alla presidenza degli Stati Uniti, il primo afro americano, scrivendo quindi un’altra pagina di storia di questo controverso paese.



America, we cannot turn back. Not with so much work to be done. Not with so many children to educate, and so many veterans to care for. Not with an economy to fix and cities to rebuild and farms to save. Not with so many families to protect and so many lives to mend. America, we cannot turn back. We cannot walk alone. At this moment, in this election, we must pledge once more to march into the future. Let us keep that promise – that American promise – and in the words of Scripture hold firmly, without wavering, to the hope that we confess.

(testo integrale qui)

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://iltempiodelmoralizzatore.blogspot.com/2008/08/america-we-cannot-turn-back.html

America, we cannot turn back


With profound gratitude and great humility, I accept your nomination for the presidency of the United States.

Con queste parole Barack Obama ha accettato la candidatura alla presidenza degli Stati Uniti, il primo afro americano, scrivendo quindi un’altra pagina di storia di questo controverso paese.



America, we cannot turn back. Not with so much work to be done. Not with so many children to educate, and so many veterans to care for. Not with an economy to fix and cities to rebuild and farms to save. Not with so many families to protect and so many lives to mend. America, we cannot turn back. We cannot walk alone. At this moment, in this election, we must pledge once more to march into the future. Let us keep that promise – that American promise – and in the words of Scripture hold firmly, without wavering, to the hope that we confess.

(testo integrale qui)

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://iltempiodelmoralizzatore.blogspot.com/2008/08/america-we-cannot-turn-back.html

Pullman democratico con le ruote sgonfie

Volevo riportarmi con uno scrollone nella nostra cara vecchia politica casereccia: lo faccio con le parole dell’editoriale di Famiglia Cristiana di questa settimana, che dopo aver canzonato il “presidente spazzino”, ora se la prende con le ruote sgonfi…

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://iltempiodelmoralizzatore.blogspot.com/2008/08/pullman-democratico-con-le-ruote.html

Pullman democratico con le ruote sgonfie


Volevo riportarmi con uno scrollone nella nostra cara vecchia politica casereccia: lo faccio con le parole dell’editoriale di Famiglia Cristiana di questa settimana, che dopo aver canzonato il “presidente spazzino”, ora se la prende con le ruote sgonfie del pullman di Topo Gigio.


(dall’editoriale) Su temi che dovrebbero esserle più congeniali, la Sinistra latita e balbetta confusamente. Piuttosto che varare una solida politica familiare, il Pd si “fa male da solo” tra personalismi, incomprensioni e “guerre” tra centro e periferie.
Così da rendere perfettamente inutile (se non imbarazzante) il “giro d’Italia” veltroniano. Il pullman “Salva l’Italia” ha già le ruote sgonfie, è partito senza entusiasmo.
Non è affatto una risposta ai problemi degli italiani, forse potrà servire a Veltroni in cerca di consensi per una leadership mai del tutto accettata dai suoi, e ora tornata ancora in discussione.

E ancora…

In attesa di un colpo d’ala, prima che il Pd imploda per schizofrenia o depressione sia della classe dirigente che dei suoi stessi elettori, è meglio un confronto serrato (congresso?) per una chiara linea comune, che non sia contraddetta ogni giorno. La gente di bizantinismi politici e lotte personali non ne può più, anche quelli che avevano creduto al Pd come a una forza nuova e innovativa, trasformatasi però in una torre di Babele” (in attesa del diluvio).

Nonostante i toni a mio parere relativamente semplicistici (si sa che a noi di sinistra piace individuare sempre una causa sociale e trasformarla in una tautologica sfilza di burocratici paroloni), la situaazione e le impressioni mi sembra ni evidenti e condivise.
E’ questa la concezione di progressismo riformista che hanno i politici italiani?

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://iltempiodelmoralizzatore.blogspot.com/2008/08/pullman-democratico-con-le-ruote.html

Pullman democratico con le ruote sgonfie


Volevo riportarmi con uno scrollone nella nostra cara vecchia politica casereccia: lo faccio con le parole dell’editoriale di Famiglia Cristiana di questa settimana, che dopo aver canzonato il “presidente spazzino”, ora se la prende con le ruote sgonfie del pullman di Topo Gigio.


(dall’editoriale) Su temi che dovrebbero esserle più congeniali, la Sinistra latita e balbetta confusamente. Piuttosto che varare una solida politica familiare, il Pd si “fa male da solo” tra personalismi, incomprensioni e “guerre” tra centro e periferie.
Così da rendere perfettamente inutile (se non imbarazzante) il “giro d’Italia” veltroniano. Il pullman “Salva l’Italia” ha già le ruote sgonfie, è partito senza entusiasmo.
Non è affatto una risposta ai problemi degli italiani, forse potrà servire a Veltroni in cerca di consensi per una leadership mai del tutto accettata dai suoi, e ora tornata ancora in discussione.

E ancora…

In attesa di un colpo d’ala, prima che il Pd imploda per schizofrenia o depressione sia della classe dirigente che dei suoi stessi elettori, è meglio un confronto serrato (congresso?) per una chiara linea comune, che non sia contraddetta ogni giorno. La gente di bizantinismi politici e lotte personali non ne può più, anche quelli che avevano creduto al Pd come a una forza nuova e innovativa, trasformatasi però in una torre di Babele” (in attesa del diluvio).

Nonostante i toni a mio parere relativamente semplicistici (si sa che a noi di sinistra piace individuare sempre una causa sociale e trasformarla in una tautologica sfilza di burocratici paroloni), la situaazione e le impressioni mi sembra ni evidenti e condivise.
E’ questa la concezione di progressismo riformista che hanno i politici italiani?

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://iltempiodelmoralizzatore.blogspot.com/2008/08/pullman-democratico-con-le-ruote.html

Euroclub Mondolibri

Ormai da un po’ di tempo volevo disdire il contratto con Euroclub, così domenica ho inviato una mail al Servizio Soci e sono receduto. Penso che dopo il libro “La filosofia del Dr. House” non possano più esserci libri che possano cogliere la mia attenzione. Su internet si trovano moltissimi commenti negativi nei riguradi di Euroclub Mondolibri e mi chiedo cosa aspettino a essere più trasparenti nei dettagli del contratto o fare qualcosa per smentire tutte le voci che girano. Perché se sperano di fare soldi ingabolando gente, allora fossi in loro mi aspetterei una class action.

Il contratto a me lo hanno fatto firmare in stazione a Brescia e mi pare di capire che succede così a molti. Dicono che ci sono molti vantaggi ad essere soci perché i libri che vendono sono molto scontati. La tessera socio può anche essere prestata a non soci, visto che non è nominale. Sono tra l’altro scontati dvd e cd. A quanto pare sembra tutto bello. Spediscono anche a domicilio le ordinazioni con € 3,50 in più, indifferentemente dal volume dell’acquisto.

Delle magagne uno se ne accorge quando dopo un po’ si rende conte che magari i suoi gusti non rientrano nella ristretta scelta che offrono, che in fondo si trovano sconti simili su internet senza la costrizione di un acquisto ogni due mesi (più o meno) e che la consegna impiega un casino di tempo (due settimane o più anche se non sono mai stato a cronometrare).

Dai titoli che propongono le varie riviste che vengono inviate a casa m pare di capire che gli unici titoli validi sono i romanzi best seller, gialli e simili. La saggistica non mi pare molto “classica”. Ruota più o meno intorno al libro citato prima come Dr. House e altri argomenti molto commerciali e poco scientifici.

Se uno avesse sottoscritto il contratto e poi non si trovasse d’accordo con i termini e le clausole può sempre disdire tutto entro 10 giorni dalla redazione del contratto. Altrimenti resterà vincolato per 10 acquisti o per due anni circa.

Personalmente devo dire di non essere stato molto soddisfatto del servizio. La disdetta l’ho mandata per e-mail dopo più di un anno. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano altri “soci”.
Qui il modulo di rescissione.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://danielcolm.blogspot.com/2008/08/euroclub-mondolibri.html

Escursione intorno al Brenta

Per concludere i miei trip montani di agosto, l’altro ieri siamo andati in 6 ragazzi più il vecchio e il nuovo curato in val Brenta a scarpinare due giorni su e giù per i monti nel parco naturale. Siamo partiti per le 7 e qualcosina perché il don era un po’ in ritardo col pullimino, ma c’era la sorpresa del nuovo curato, don Daniele, cui è stato subito appioppato il soprannome di DonDì da parte di Enrico che facceva a cazzotti con il “lei” rispettoso con cui gli rivolgeva la parola.

Saranno state le dieci quando abbiamo parcheggiato al Vivaio Brenta da cui siamo partiti alla volta del rifugio Brentei e poi Alimonta, dove abbiamo dormito. Alle 4.30 il don (e con don intendo sempre don Luca) ci sveglia e in 5, inclusi i due preti, partiamo per la ferrata delle Bocchette centrali. Gli altri tre, furbetti!, hanno dormito placidamente ancora qualche oretta per poi aspettarci direttamente al Brentei.

Il nostro gruppetto di mattinieri, nonostante le prime difficoltà a seguire il sentiero nel buio in mezzo alla sassaia e a lingue di ghiaccio, raggiunge gli altri con un po’ di ritardo. In cambio abbiamo fatto un giro davvero bello e panoramico a 2700 m di altezza, beccando l’alba ormai in quota.

Per il ritorno, dal Brentei siamo scesi al Casinei, rispolverando gli “antichi ricordi” del mio primo camposcuola grazie al quale ho fatto consocenza con la val Brenta. Da lì poi ci siamo diretti per la via più breve al Vallesinella e poi, passando presso la vecchia casa parrocchiale, siamo scesi al furgone.

Mi è spiaciuto un po’ non vedere le varie cascate del Sarca (?) però il tempo stringeva e non potevamo permetterci molte deviazioni. La gita in sé è stata comunque molto bella.

Per le foto potete fare riferimento alla raccolta che il don ha fatto delle foto sue, di Matteo e mie, finché non si conclude il mese di agosto e io possa caricarne di nuove sul mio Flickr. Le due foto in fondo nel post credo le abbia scattate il don, la prima io.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://danielcolm.blogspot.com/2008/08/escursione-intorno-al-brenta.html

Non fate i bambini, tornate bambini

Le Olimpiadi di Beijing 2008 sono belle da vedere, ben organizzate e appassionanti, guardatele. Seriamente, la varietà di discipline presenti, l’insolita passione espressa dagli atleti e certi commentatori (come il mitico Cassani) fanno riconciliare con lo sport, quindi perchè perdersi uno spettacolo del genere? considerata la penuria televisiva (in Estate poi…), sarebbe un vero peccato.

Ah già, il boicottaggio, i diritti umani, il Tibet…(come dire: la borghesia, il proletariato, la lotta di classe, cazzo!) giusto, giusto. Peccato eh? però per i diritti umani si combatte, sennò è inutile che ci mettiamo a fare i pistolotti sulla democrazia. Però è un peccato davvero…ma aspettate, allora dobbiamo fare la stessa cosa verso gli altri paesi trasgressori dei diritti umani, no? Io non sono un appassionato delle serie tv americane, ma la terza serie di Heroes l’avrei vista volentieri…e noi Italiani? intanto vi voglio vedere a boicottare dall’interno, ma ad ogni modo mica scherziamo in quanto a discriminazioni sociali e religiose. Dite che “si vabbè però la Cina di più“? ma questa non era una questione di principio? le questioni di principio mica si pesano sulla bilancia, tali sono sempre e comunque, indipendentemente dalla “quantità”.

O credete che possa servire a qualcosa? Intendo, non vedere le olimpiadi, non mandare rappresentanti istituzionali, addirittura non mandare gli atleti? e invece non serve a nulla di nulla, tranne forse a mettere a posto, non so bene come, una specie di coscienza collettiva del paese. E io sono più per gli atti concreti, le questioni di immagine mi annoiano. Credete che ignorare il bambino cattivo di turno, fare quelli che “io con te non ci gioco”, possa servire a placare le sue malefatte? andiamo, non ha mai funzionato da bambini, figurarsi quando si tratta non di provocazioni infantili quanto di una maniera di portare avanti la prima o seconda Superpotenza mondiale.

Ma allora manifestare le proprie idee non serve a niente?

Ma certo che serve, sciocchini, ma solo quando può cambiare le cose, o perlomeno in una maniera tale da almeno provarci, a cambiare le cose. Per questo ha senso (tanto per fare un esempio un po’ datato) manifestare contro l’invio di contingenti italiani in Irak ma non ne ha il manifestare contro Saddam Hussein: nel primo caso si cerca di influenzare attivamente la politica di un governo che in teoria dovrebbe ascoltare il popolo sovrano (e che è comunque una democrazia, pertanto sensibile, si spera, al sentire della gente), nel secondo è solo una presa di posizione fine a sè stessa, tanto per mettere bene in chiaro a non si sa bene chi che si sta dalla parte dei buoni.

Volete sapere cosa si potrebbe fare di utile per sfruttare queste olimpiadi? Voialtri appassionati difensori dei diritti umani (mi ci dovrei infilare dentro, ma io tengo ancora troppo alla mia pelle, mentre voi parlate come se il martirio fosse una prospettiva allettante, dopotutto) prendete tutti un bel volo e andate a Pechino. Una volta li, visto che grazie alle olimpiadi la Cina ha qualche riflettore in più del solito puntato addosso e non può permettersi tutto quello che presumibilmente si permette di solito, tirate su una gigantesca manifestazione (cinesi scontenti ne trovate a palate, scommettete?), o qualche azione di boicottaggio seria, ma ai danni degli sfruttatori cinesi, non delle olimpiadi. E lasciate in pace chi vuole solo godersi un po’ di sport ad alti livelli, nell’unica occasione in cui sembra ancora una passione e non un mercato.

Anzi, facciamo così: mentre aspettate il giorno della partenza per Pechino, nelle pause tra una seduta di pianificazione e l’altra, seguitevi qualche gara. Ce n’è per tutti i gusti, e sicuramente qualcuno di questi sport lo avete pure praticato (e al massimo c’è sempre il calcio), cosa vi costa sedervi un paio d’ore sul divano tra amici e guardarvi qualche gara? Io oggi sono riuscito ad appassionarmi di tiro con l’arco, ed è tutto dire. Le olimpiadi tirano fuori (e per quanto mi riguarda è l’unico grande evento sportivo che ci riesce) il bambino che c’è in noi, quello per il quale lo sport è davvero solo un grande gioco e alla fine vincono tutti, anche chi non sale sul podio. Ai suoi occhi, già essere li a giocare è un privilegio da vivere con gioia.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://paguropagano.blogspot.com/2008/08/non-fate-i-ragazzini-e-tornate-bambin.html