Tag: Varie

Charta ’91 e le elezioni che fervono

Non credo di aver mai accettato al fatto che in università collaboro ormai da qualche tempo con la lista Charta ’91, Unione della sinistra universitaria.
Dato che tra qualche settimana ci sono le elezioni, da tempo fervono i preparativi, culminati nella presentazione delle liste la settimana scorsa.

Per questa tornata, che dovrà eleggere quasi tutti gli organi amministrativi dell’ateneo, parteciperò con la mia candidatura al CDF di Lettere, al CASU, al CAD di storia e al Consiglio di Biblioteca.

Presto (si spera) metterò online il nuovo blog di Charta, ma intanto invito tutti gli atesini che mi seguono e che si riconoscono nei valori della sinistra ad iscriversi al gruppo che ho creato su Facebook.

A presto


Continua a leggere..

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://iltempiodelmoralizzatore.blogspot.com/2008/10/charta-91-e-le-elezioni-che-fervono.html

Charta ’91 e le elezioni che fervono

Non credo di aver mai accettato al fatto che in università collaboro ormai da qualche tempo con la lista Charta ’91, Unione della sinistra universitaria. Dato che tra qualche settimana ci sono le elezioni, da tempo fervono i preparativi, culminati nel…

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Charta ’91 e le elezioni che fervono

Non credo di aver mai accettato al fatto che in università collaboro ormai da qualche tempo con la lista Charta ’91, Unione della sinistra universitaria.
Dato che tra qualche settimana ci sono le elezioni, da tempo fervono i preparativi, culminati nella presentazione delle liste la settimana scorsa.

Per questa tornata, che dovrà eleggere quasi tutti gli organi amministrativi dell’ateneo, parteciperò con la mia candidatura al CDF di Lettere, al CASU, al CAD di storia e al Consiglio di Biblioteca.

Presto (si spera) metterò online il nuovo blog di Charta, ma intanto invito tutti gli atesini che mi seguono e che si riconoscono nei valori della sinistra ad iscriversi al gruppo che ho creato su Facebook.

A presto


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FESTA DELLA CASTAGNA Fino al 2 novembre a San Zeno

Si apre il 19 ottobre a San Zeno la 36° Festa delle Castagne e la 5° del Marrone DOP . Si tratta di un appuntamento da non perdere, che prevede un susseguirsi di eventi e assaggi gastronomici all’insegna del marrone. Per tre fine settimana di seguito (18-19 Ottobre, 25-26 Ottobre e 1-2 Novembre), sarà possibile […]

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http://www.gardablog.it/?p=665

Contro quale Natura?

Tormentone tra i tormentoni, la condanna di “innaturalità” è da sempre (o perlomeno da che io ricordi) una delle più efficaci armi d’offesa nel dibattito pubblico. Chissà poi perchè, in fondo non c’è in giro molta gente così determinata a tornare nel proprio Eden ideale. È probabile che, più o meno consciamente, la Natura tirata in ballo sia in effetti una costruzione narrativa, mitologica, una maniera per raccontarsela ed evitare di affrontare direttamente ciò che sfugge alla propria manichea versione del mondo, a ciò che è ambiguo e in quanto ambiguo da sempre tabù.

Il motivo della tirata di qua sopra è che dal 7 ottobre 2008 al 7 gennaio 2009 Genova (dove peraltro si terrà il Gay Pride 2009) ospiterà la mostra “Against Nature”, dove prevalentemente per mezzo di cartelloni esplicativi (ma si sa mai che si riesca a vedere anche qualche filmato, cari lettori zoofili) verrà trattato in maniera decisamente esaustiva il tema dell’omosessualità nel mondo animale.

“Dalla pletora di casi portati si deduce che l’atto sessuale negli animali sociali esuli dalla mera riproduzione e sia piuttosto praticato per trarne piacere. Più gli animali sono sociali più questi presentano varietà di comportamenti sessuali, di cui l’omosessualità è il più diffuso. La causa dell’omosessualità, probabilmente, non è univoca e può risiedere sia in componenti genetiche che ambientali. In entrambi i casi si tratterebbe di processi che avverrebbero normalmente in natura.” (dal già linkato articolo di Pikaia)

Ricordo che quando ero alle scuole medie un amico mi disse che di tutti gli animali apprezzava soprattutto umani e delfini, poichè unici a godersi l’amplesso (non conosceva la famosa storiella sui maiali, pare), a quanto sembra sbagliava per difetto se i casi documentati di “specie omosessuali” (e che quindi praticano il sesso anche al di fuori di logiche riproduttive), in continuo aumento, sono oltre 1500.

Ora, appurato che l’omosessualità non è “contro natura” nel senso più letterale del termine (ovvero: prodotto di una o più culture umane, in questo caso “deviate”), sono andato in cerca delle critiche di routine che eventi come questi suscitano per trovare eventuali altre fandonie da sfatare. Ho scoperto, con mia sorpresa, solo questo articolo dell’Occidentale che porta tuttavia avanti le sue argomentazioni in una maniera interessante, vediamo:

è il termine ‘natura’ che viene equivocato dai nemici-di-tutti-i-pregiudizi. Per il giusnaturalismo classico, natura non è tutto ciò che è oggetto di esperienza […] ma ogni vita che si svolge nel segno della conservazione della specie e che, pertanto, adempie tanto meglio al suo fine quanto più cresce sana e gagliarda. Il problema non sta nel registrare quel che c’è ma nello stabilire se quel che c’è è sano o patologico.[…]Il vero contenzioso tra modernisti e tradizionalisti sta in ciò che per i primi la distinzione tra il normale e il patologico è molto problematica se non arbitraria mentre per i secondi vi è una ‘recta ratio’ iscritta ‘in rerum natura’ che consente di affermare che certi prodotti sono ben conformati mentre altri presentano evidenti difetti. Entrambe le posizioni stanno nel regno dei ‘giudizi di valore’ e, pertanto, non possono esibire il lasciapassare della scienza.[…] basta, però, che non si pretenda di imporre a tutti le stesse ‘concezioni del mondo’( o meglio le stesse ‘filosofie della natura’) attraverso una mirata riforma morale e intellettuale dell’insegnamento e, quel che è peggio, di farlo in nome della Scienza

L’argomentazione è più sottile di quella che mi aspettavo (già, non mi aspettavo granchè) ma come al solito in questi casi denota un’ignoranza di fondo, o perlomeno una cattiva fede sottesa (se non entrambe). Innanzitutto non coglie l’importanza di documentare l’incredibile diffusione di una pratica che prima si credeva, al di fuori del genere Homo e dei bonobo, quantomeno episodica (perlomeno per quanto riguarda l’opinione pubblica, e di una mostra stiamo parlando): se un comportamento del genere è così diffuso è probabile, difatti, che banalmente “serva” a qualcosa. È questo a smontare l’argomentazione di Cofrancesco (il giornalista dell'”Occidentale”), perchè proprio questa diffusione esclude la possibilità che l’omosessualità sia un comportamento patologico e la pone nel novero delle strategie disponibili per l’organizzazione della vita animale. Se volete è un po’ lo stesso motivo (qui però potrei attirarmi le antipatie anche di qualche scienziato più dawkinsiano di me) per cui la ricerca sulle supposte cause dell’omosessualità brancola tanto nel buio: non si tratta tanto di un’eccezione alla norma, quanto di una delle carte che si possono pescare nel mazzo, e pertanto è probabilmente correlata biologicamente solo a fattori di “preferenza” (che sono stati più o meno individuati a più riprese), un po’ come la passione per le bionde e statuarie nordiche o per le focose e tascabili latine.

Certo, se fosse scelta dalla totalità di una specie questa non supererebbe la prima generazione, ma questo ha importanza? In qualche maniera il comportamento omosessuale si protrae presumibilmente da sempre in un numero vertiginoso di specie, questo dovrebbe bastare ad assicurargli la patente di comportamento non-patologico e probabilmente utile (ad esempio ad assicurare cure parentali aggiuntive in un eventuale threesome animalesco, tanto per fare un esempio fantasioso). Questa è semmai l’unica “recta ratio inscritta in rerum natura” tanto sbandierata da Cofrancesco: la conservazione della specie va oltre la semplice equazione xx+xy=andate, moltiplicatevi e morta lì.

Per chiudere (sperando di continuare nei commenti come nel pezzo su Darwin), vorrei far presente quanto poco sopporti chiose conclusive come quella di Cofrancesco. Chi impone ad altri le proprie concezioni del mondo è proprio quella schiera di “naturalisti fai-da-te”, che nel nome della propria libertà limitano quella altrui, arrogandosi il diritto di decidere cosa sia giusto e insegnabile e cosa sia sbagliato e perlomeno da nascondere, visto che per generosa concessione hanno smesso (a parole) di vietare e perseguitare.

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http://paguropagano.blogspot.com/2008/10/contro-quale-natura.html

Il Terzo Mondo contro Kyoto

Questo post che riporto in parte è interessante per chi si interessa di Macroeconomia. Bisogna sempre tenere conto che problemi a livello globale non si possono risolvere pensando semplicemente al primo gradino di conseguenze di un determinato provvedimento. D’altro canto un economista sa anche che la Mano Invisibile offre sempre una soluzione più semplice di quanto ci si immaginasse.

“Dal congresso è emerso che i leader delle comunità indigene, provenienti da varie parti del pianeta, sono pronti a ribellarsi ai piani per combattere le regole del Protocollo di Kyoto e, più in particolare, quelle che riguardano direttamente i loro cittadini. Secondo i rappresentanti infatti le misure di forestazione e riforestazione agiscono negativamente sulla loro qualità di vita: viene impedito loro uno sviluppo locale indipendente a causa della creazione di aree protette nel loro territorio che li obbliga spesso ad abbandonare i luoghi.”

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http://danielcolm.blogspot.com/2008/10/il-terzo-mondo-contro-kyoto.html

D-u e la superarma

Ma cosa succede ultimamente nel covo di D-u e Rudi Babà? Matricole e laureandi indifferentemente mi fermano per strada (sapendo che sono molto amico di Super-D) e mi chiedono che cosa succede lassù nell’appartamentino che si affaccia su piazza Domenicani.
Sono giorni di avvio, bisogna sistemare la megaspesa di Rudi Babà che tra le varie cose ha portato anche un microonde. Sì un microonde!

Si spiega da sé che l’attività da molti percepita è dovuta a questa innovazione nel nostro rifugio. In realtà il forno l’abbiamo cavato stamattina dall’imballaggio, ma la cosa richiedeva una lunga preparazione psicologica alla rivoluzione che si sta avverando: non dovrò più lavare il pentolino con cui riscaldo il latte visto che lo preparerò direttamente nella tazza in microonde!

Abbiamo anche già impostato l’ora sulla bestia da cucina e presto avrò il piacere di raccontare dei primi piatti sfornati grazie a questo dono tecnologico.

Tra le altre cose Rudi Babà ha portato un’enorme cesta di uva fragola che ormai ha spanto un delizioso profumo nell’appartamento (sono bastati 17,56 secondi perché si riempisse tutto, date le dimensioni della nostra reggia). Il problema è che lui non la mangia e io da solo non riesco a fare concorrenza a tutte le drosofile melanogaster che si stanno autoinvitando a casa nostra, quindi se tra i miei lettori c’è qualcuno interessato a prendersene 2 o 3 dozzine di grappoli, mi lasci un commento, altrimenti dovrò ricorrere a Ebay.

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CONGRESSI A RIVA DEL GARDA: Una stagione di successi, un futuro di sviluppo

Con 110.000 presenze congressuali, 71 congressi e l’obiettivo di budget raggiunto già nel mese di giugno 2008, Riva del Garda Fierecongressi spa sigla il proprio bilancio congressuale con una serie di successi.
Le presenze sono aumentate rispetto al 2007 del 26%, il fatturato sfiora un aumento del 30%. Soltanto nel periodo autunnale, grazie ad un […]

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Quinto raduno nazionale del Sie-L a Trento

Quest’anno il quinto raduno nazionale del Sie-L si terrà nella sede di economia dell’università degli studi di Trento., dall’8 all’11 ottobre.Data la possibilità che offre l’università ai suoi studenti (ingresso gratuito per tutti i quattro giorni)…

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://iltempiodelmoralizzatore.blogspot.com/2008/09/quinto-raduno-nazionale-del-sie-l.html

Quinto raduno nazionale del Sie-L a Trento


Quest’anno il quinto raduno nazionale del Sie-L si terrà nella sede di economia dell’università degli studi di Trento., dall’8 all’11 ottobre.
Data la possibilità che offre l’università ai suoi studenti (ingresso gratuito per tutti i quattro giorni) ho pensato bene di iscrivermi per partecipare all’evento.


Per chi non la conosce, la Sie-L (società italiana di e-learning) si occupa di (citando dallo statuto):

> Favorire ed incoraggiare esperienze di didattica on line;
> Promuovere il riconoscimento del ruolo e della qualificazione professionale delle persone che operano nel settore;
> Curare lo scambio di informazioni e le relazioni fra i vari Enti, pubblici e privati, nazionali ed internazionali, in particolare dell’ambito universitario, che coltivano tale ordine di studi e di applicazioni;
> Favorire la ricerca scientifica e la costituzione di gruppi e progetti di ricerca;
> Curare pubblicazioni di carattere scientifico e divulgativo, congressi, seminari e workshop sui temi dell’e-Learning.

Come socio dell’AICA, non potevo certo mancare 😉
Le iscrizioni sono aperte a tutti, per chi vuole partecipare (per gli studenti universitari, come già detto, la partecipazione è gratuita, previa esibizione di un documento attestante la frequentazione della stessa).
Per ulteriori informazioni ecco il sito dell’evento

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http://iltempiodelmoralizzatore.blogspot.com/2008/09/quinto-raduno-nazionale-del-sie-l.html

Quinto raduno nazionale del Sie-L a Trento


Quest’anno il quinto raduno nazionale del Sie-L si terrà nella sede di economia dell’università degli studi di Trento., dall’8 all’11 ottobre.
Data la possibilità che offre l’università ai suoi studenti (ingresso gratuito per tutti i quattro giorni) ho pensato bene di iscrivermi per partecipare all’evento.


Per chi non la conosce, la Sie-L (società italiana di e-learning) si occupa di (citando dallo statuto):

> Favorire ed incoraggiare esperienze di didattica on line;
> Promuovere il riconoscimento del ruolo e della qualificazione professionale delle persone che operano nel settore;
> Curare lo scambio di informazioni e le relazioni fra i vari Enti, pubblici e privati, nazionali ed internazionali, in particolare dell’ambito universitario, che coltivano tale ordine di studi e di applicazioni;
> Favorire la ricerca scientifica e la costituzione di gruppi e progetti di ricerca;
> Curare pubblicazioni di carattere scientifico e divulgativo, congressi, seminari e workshop sui temi dell’e-Learning.

Come socio dell’AICA, non potevo certo mancare 😉
Le iscrizioni sono aperte a tutti, per chi vuole partecipare (per gli studenti universitari, come già detto, la partecipazione è gratuita, previa esibizione di un documento attestante la frequentazione della stessa).
Per ulteriori informazioni ecco il sito dell’evento

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TiRiciclo – Tetra Pak

Non so in quanti si siano mai chiesti come riciclare i Tetra Pak dopo l’uso. Io sì. Anche perché in Germania sono stato abituato a differenziare più o meno qualunque cosa e i Tetra Pak rientrano tra gli scarti riciclabili. In Germania. Adesso però anche in Italia è possibile “ridare vita” ai cartoni del latte con il marchio Tetra Pak che mi pare riportino in cima alla confezione. Basta cercarlo che si trova.

Da qualche giorno sento alla radio la pubblicità del sito e finalmente mi sono ricordato di metterlo sul blog. Allora, se abitate in una delle province indicate dal sito TiRiciclo.it accessibile anche da www.tetrapak.it, non avrete sulla coscienza quei due kg di rifiuti-tetrapak che in media ciascuno di noi produce in un anno (se la mia fonte è affidabile). Riporto dalle FAQ:

“Il protocollo Comieco/Tetra Pak indica le diverse modalità con cui attivare la raccolta differenziata degli imballaggi poliaccoppiati.
La raccolta dei cartoni per bevande nei contenitori destinati alla raccolta differenziata di carta e cartone, può essere fatta laddove le Cartiere di riferimento abbiano dato il loro consenso a Comieco e il Comune abbia attivato una campagna informativa ad hoc.
In alternativa, i cartoni per bevande possono essere conferiti nelle varie tipologie di raccolta differenziata multimateriale, ad esempio insieme a plastica e metalli, per essere poi conferiti ad una Piattaforma di selezione.”

Qualcuno è venuto a conoscenza di campagne ad hoc finora? Io no. Né a Bolzano né a Desenzano ma aspetto e spero.
In ogni caso si può anche fare a meno del Tetra Pak e di ogni altra confezione ricorrendo ai distributori di latte crudo. Clicca qui per consultare la mappa e qui per più informazioni sul latte crudo.

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http://danielcolm.blogspot.com/2008/09/tiriciclo-tetra-pak.html

MAGNALONGA Torna l’appuntamento con l’ abbuffata di Costermano

Seconda edizione della passeggiata enogastronomica sui sentieri di Costermano, il 21 settembre alla scoperta dei prodotti della cucina nostrana. La manifestazione, che dura l’intera giornata, si svolgerà lungo un percorso diviso in varie tappe, nel corso delle quali verrà servito un piatto tipico della cucina veronese. La partenza verrà scaglionata a gruppi di 150 persone […]

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Ancora tanto rumore, ancora tanto nulla

Finalmente la Lega rompe gli indugi e impone qualcosa a questo governo foriero, per ora, solo di specchietti per le verdi allodole padane. Finalmente si fa per dire, ovvio, ma forse non è tutto oro quel che luccica, nè pallottola quel che esce da bocche di fuoco più metaforiche che reali.

Da capo: finalmente la Lega impone il federalismo fiscale! “basta dar via schei ai teroni che poi i se li magna con quella roba unta che usa lì, zioboia! Da ancoi ognuno se rangia con quel che l’è bon da far su e amen, ziocan!” (il mio dialetto trentino è un po’ claudicante, perdono) basta con l’assistenzialismo, la cassa del mezzogiorno e i soldi a pioggia ai tenutari di clientele politiche varie, anzi, basta soldi fuori dalla regione, no?

Esatto, no.

Bossi ha spiegato ai militanti leghisti radunati in riva dei Sette Martiri che il federalismo fiscale «cerca di mettere a posto uno Stato che non ha un soldo come l’Italia», e poi ha aggiunto che il senso e il principio del federalismo è quello che le regioni più ricche aiutino quelle più povere, perchè «la Costituzione garantisce che scuola, sanità e assistenza siano uguali in tutte le regioni del Paese. L’aiuto va bene ma questo non deve essere fatto attraverso la spesa storica, ma attraverso quella standardizzata. (fonte ilCorriere.it)

Lasciamo perdere che il concetto non dovrebbe essere tanto “le regioni ricche aiutano quelle povere” ma “si deve fare in modo che le regioni povere raggiungano il livello di sviluppo di quelle ricche” (non chiedo tanto alle capacità linguistiche del Senatur), quanto vi suona “leghista” questo periodo? a me, niente. Il testo è passato solo dal consiglio dei ministri quindi non è ancora consultabile, ma azzardo la previsione che sarà decisamente molto poco soddisfacente per un elettorato leghista che si aspetta la Luna, e rischia di vedersi recapitare una forma di grana. Meglio così? certamente, ma sarà interessante vedere come verrà descritta (male) dai media una riforma tanto importante, anche solo da un mero punto di vista elettorale.

Il significato dell’intera vicenda, se le mie previsioni sono azzeccate, è però già abbastanza chiaro: la Lega e il Pdl hanno trovato un nuovo accordo, ovvero un testo ad un tempo spacciabile per la vittoria dell’eterna battaglia leghista e innocuo per le clientele meridionali berlusconiane. Staremo a vedere.

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Airbee: l’ape bresciana non vola più!

 I bresciani rimangono a terra per almeno 3 settimane. Questo è il succo del comunicato stampa che da un paio di giorni è comparso sul sito del vettore bresciano.
Le cause che hanno determinato tale decisione hanno tenuto conto della fase di start-up aziendale in cui versa la compagnia aerea, così come del delicato momento che […]

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http://www.spedale.com/e-life/580-airbee-i-bresciani-rimangono-a-terra/