Tag: università

Bergab e bergauf

“Da qui in poi è tutto in discesa”. È quello che ho appena detto al mio coinquilino, o almeno è quello che volevo esprimere, perché forse ho trovato come affrontare la prima domanda del mio take-home exam. Così ho tradotto questa forma idiomatica …

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La crisi in esame

Circa nove ore fa è iniziato il mio esame. Finirà fra circa 38 ore. Non parlo di una prova per la vita vera o robe del genere. Parlo di un esame universitario. Di quelli classici con la consegna di qualcosa di prodotto in riferimento al programma svo…

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Diventa imprenditore anche tu

Il Gruppo Giovani Imprenditori dell’Associazione Industriale Bresciana  e di Confartigianato – Unione di Brescia in collaborazione con Camera di Commercio di Brescia, CSMT, IBAN, Isfor 2000, UBI Banco di Brescia e Università degli Studi di Brescia, ha indetto un concorso che potrebbe rendere concretamente possibile la realizzazione di un progetto imprenditoriale. Il concorso è aperto giovani fino a […]

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Quello che manca a Google Wave

Su Friendfeed e su Meemi (dove gira la gente informata) sembra che ci si aspettasse di più da Google Wave. Io lo sto usando per lavorare online con i miei compagni di corso con cui stiamo seguendo alcuni progetti per i nostri corsi in università. Che sia meglio della mail, non si discute. Che sia meglio di un wiki…
Di vantaggioso rispetto al wiki è che è più facile convincere un non-geek ad estendere il suo account Google anche a Wave, piuttosto che crearsi un account nuovo su Wikispaces o altro. In più la conversazione resta privata, e non devi aprire un nuovo wiki per ogni argomento (nel senso che aprire una nuova Wave è indubbiamente più comodo e veloce).
È pensato per aggiungere interlocutori con la semplicità di una mail, anzi forse è più facile ancora per via del drag&drop.

Il fatto è che tutti questi vantaggi vengono sottovalutati dai geek (con geek intendo quel ristretto gruppo di internauti che non vanno in panico quando c’è da iscriversi a un nuovo social network, ma anzi si entusiasmano e che nel 90% ce l’hanno già un account in quello o quell’altro social network prima ancora che glielo chiedi). Perché i geek se ne stanno tra loro, parlano tra loro e lavorano tra loro. Dunque Google Wave arriva in un mercato dove il bisogno si è sentito poco. E guarda caso, la maggior parte degli inviti sono in mano loro (soprattutto all’inizio), perché erano loro i primi ad essersi informati e ad essersi messi in fila per l’attivazione sul proprio account.

Dobbiamo però aspettare che esca dalla beta e che ne parlino un po’ gli altri media e che parta un po’ di pubblicità da Mountain View.

Google in generale si è conquistata ormai la fiducia di molti, geek e non. Ecco perché penso che potrebbe cambiare in meglio l’esperienza online di tutti. Perché sia però davvero rivoluzionaria a suo stesso vantaggio per incrementare la diffusione, finora ho riscontrato due gravi handicap:
– l’assenza di una desktop application (che tra l’altro la differenzierebbe ancor più da un banale wiki)
– la mancata integrazione con gli altri servizi Google, in particolare Google Docs e Chrome (che sono i due che uso maggiormente).

Forse sono io che non ho ancora capito come metterli in comunicazione, forse arriveranno quando uscirà dalla beta. Sta di fatto che io mi aspetto grandi vantaggi, in particolare dal momento in cui non servirà più un invito per accedervi. Aspettiamo che si esca dalla beta e poi ne riparliamo.

YouCATT: la webtv degli studenti

Mi capita raramente di parlare del mio lavoro, ma questa era un’idea a cui tenevo e che finalmente in università siamo riusciti a far partire.
Si tratta di  YouCATT (www.youcatt.it) una webtv (o meglio una sorta di youtube) dell’Università Cattolica a cui abbiamo dato il via ufficialmente circa una settimana fa.
Ma dove sta la novità rispetto […]

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