Tag: Sport

Si parte per Koblenz

Domattina alle 6.00 si parte per Coblenza. Vallendar per essere precisi. Una cinquantina scarsa di studenti dell’Università di Bolzano, ovviamente tutti membri dello SCUB, partono per un viaggio di circa 10 ore o più in pullman per partecipare come ogni anno ai WHU-Euromaster, il più grande evento sportivo per studenti in Europa. SCUB gareggerà nel calcetto, basket, pallavolo, canottaggio e staffetta. Niente cheerleader per noi, quindi. Io corro la staffetta.

Oltre alla macchina fotografica mi porterò dietro il computer, così magari con un po’ di fortuna trovo una connessione e farò un po’ di cronaca nei momenti liberi tra gare e feste. In fondo sono o non sono il responsabile per la comunicazione dello SCUB?

Sotto trovate il video degli Euromaster dell’anno scorso. Sul loro sito comunque si trova tutto.

WHU Euromasters 2007 – The official video – MyVideo

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://danielcolm.blogspot.com/2008/11/si-parte-per-koblenz.html

Intervista a Patrick Amici

Ho deciso di intervistare Patrick Oliver Amici per documentare un po’ il Red Bull Can You Make It perché hanno partecipato amici miei sia come organizzatori che come competitori. Inoltre il tutto ha avuto luogo anche nella nostra università.

Patrick, di cos’è che ti occupi all’interno dell’uni?
Da più di un mese ho fondato insieme ad altri ragazzi uni-party, un’associazione che si occupa principalmente di eventi serali a Bolzano. Le feste sono la risposta al nostro desiderio di far divertire i ragazzi senza farli spendere troppo. E questo non solo una volta alla settimana! Assenzio e Boulevard [due locali in centro a Bolzano, ndr] fanno ogni giorno sconti a studenti con la tessera universitaria. La nostra sede operativa è all’interno dell’uni nella stanza C4.6.

E qual’è il tuo rapporto con RedBull?
La mia qualifica ufficiale con RB è Student Brand Manager. Ciò non significa essere parte attiva nelle vendite ma dare un contributo all’organizzazione di eventi all’interno dell’università. Con RB ci scambiamo idee su cosa organizzare e da loro otteniamo poi il supporto. Ad esempio agli Snowdays RB ci tiene molto a collaborare dando un contributo sul piano logistico e organizzativo. RB vede negli Snowdays una forma di divertimento per gli studenti. Io personalmente non ho orari fissi, né deadline da rispettare. Sono molto flessibile e se ci sono eventi all’università che non partono direttamente da me sono sempre disponibile a collaborare.

Cosa ti ha spinto a portare il Red Bull Can You Make It a Bolzano?
L’idea pazzesca di muovere studenti da 15 paesi europei senza che essi abbiano con sé soldi, carte di credito né documenti mi ha subito fatto decidere di offrire un checkpoint qui.

Cosa dovevano fare i team che passavano da Bolzano?
Io, in qualità di Checkpoint leader, ho ideato tre prove delle quali ogni team se ne sceglieva una: a) trovare vestiti tipici sudtirolesi e riprende un piccolo giro per piazza Walter così vestiti con una telecamera, b) trovare cinque panifici diversi e portare da ciascuno del pane tipico dandone prova via foto, c) (questa ha coinvolto anche gli studenti di Bolzano) trovare tre biciclette per se e altri tre sfondanti, studenti appunto, e fare una gara di velocità con itinerario a scelta loro.
Se non portavano a termine la prova non beccavano niente. “Work hard, play hard” è il motto del RBCYMI. Il premio era una cassa di Red Bull con cui poi avrebbero dovuto finanziarsi il viaggio.

Quanti team erano in tutto e quanti di questi sono passati da Bolzano?
Sono passati 22 team. Alcuni di questi provenivano dall’Italia, altri dalla Svizzera, Ungheria, Spagna e anche dagli Stati Uniti su un totale di 99 team. Principalmente le squadre erano di ragazzi ma in due o tre team c’erano anche ragazze, che è stato positivo perché in qualche modo… hanno coinvolto la community studentesca.

Chi ti ha aiutato nell’organizzazione dell’evento? L’università come ha reagito?
All’interno dell’associazione [uni-party, ndr] ho avuto un consenso immediato così come anche da SCUB e Alumni. Kikero invece ha tardato in questo. Anzi, ha dato disdetta il giorno stesso dell’apertura dell’evento che avevamo prima programmato nel social club dell’università. Sarebbe stata gradita una risposta in anticipo. Il checkpoint è poi stato spostato nel nostro ufficio.

[Nell’immagine parte del team organizzativo]

Che cosa ha funzionato bene e cosa invece ha dato problemi?
La gestione del posto ha funzionato benissimo, perché tanti ragazzi mi hanno aiutato, in particolare i ragazzi di uni-party, ma anche esterni. Di cose che non hanno funzionato non saprei… Forse solo il fatto che ogni tanto era difficile dar trovare il checkpoint ai team, visto che c’era chi toglieva i cartelli nell’uni.

C’è qualcosa che vuoi aggiungere in generale?
Sì. A breve (la data è ancora da stabilirsi) ci sarà il Red Bull Paper Wings e invito tutti gli studenti a partecipare. L’evento, se tutto va bene, sarà ospitato da SCUB e uni-party nella zona sportiva dell’università. L’appuntamento costituisce le qualificazioni per la finale nel Red Bull Hangar 7 a Salisburgo in Austria.

Ringrazio Patrick per la disponibilità. A breve spero di riuscire a fare anche un’intervista ai Grazing Cows o come minimo ad un loro membro.

[Nell’immagine in alto Patrick è quello sdraiato con una scarpa sulla testa insieme ad alcuni team e altri dell’organizzazione]

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http://danielcolm.blogspot.com/2008/11/intervista-patrick-amici.html

Il prestito ponte

La direzione generale dei Trasporti e dell’Energia della Commissione europea ha proposto al collegio dei commissari Ue di considerarlo come un aiuto di Stato «illegittimo» che deve essere restituito, ma ha anche proposto di considerare che fra la vecchia compagnia e quella che nascerà c’è la necessaria «discontinuità». Ciò significa che, se la proposta della […]

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http://blog.zuin.info/?p=904

Climbing con lo SCUB

Martedì sono andato alla prima lezione di arrampicata. Di certo non me lo immaginavo così faticoso, ma sapevo che era bello. E, infatti, al di là del dolore agli avambracci, mi sono divertito un casino. Intanto AlbA, Master of Finance e io (D-u) siamo arrivati un po’ in ritardo perché AlbA e io avevamo una riunione con altre associazioni dell’uni che naturalmente è finita ben oltre l’atteso e si è detto meno di quanto sperato. Poi il pullman era in ritardo, ma alla fine siamo arrivati lo stesso alla palestra.

Ci siamo persi la prima spiegazione. Vabbe’. Eravamo una decina di persona, per lo più membri dello S.C.U.B. perché il corso di Climbing è organizzato da noi. Abbiamo fatto un primo giro arrampicandoci lateralmente, senza salire, ma rimanendo paralleli al suolo, per evitare di ammazzarci cadendo. Ottima idea, visto che a metà parete non riuscivo manco più a piegare le dita e a distendere il braccio destro. Un salto felino ed ero di nuovo a terra.

In salita si fa meno fatica. Immagino perché lavorano di più le gambe e meno le braccia. Adesso non vedo l’ora che arrivi martedì prossimo per vedere se mi si spezzeranno di nuovo le braccia. Intanto rifletto se è il caso di comprare le scarpette.

Nell’immagine D-u che si arrampica sugli specchi.

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http://danielcolm.blogspot.com/2008/10/climbing-con-lo-scub.html

La tragedia

Ricevo e pubblico. Perchè se ogni tanto non si ride, si muore!

L’Onorevole Silvio Berlusconi, sta visitando una scuola elementare.
Una delle classi e’ nel bel mezzo di una discussione legata alle parole ed al loro significato.
L’insegnante chiede all’illustre ospite se desidera portare avanti la spiegazione sulla parola ‘tragedia’.
Così Berlusconi chiede alla classe un esempio di una […]

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http://blog.zuin.info/?p=902

Parliamo dell’effetto Ahranov-Bohm

Come no, tutti lo conoscono!

L’effetto Ahranov-Bohm, eponimo dei suoi scopritori, è un effetto quantistico che si manifesta come un “azione” dei potenziali sulle particelle cariche anche dove i campi sono nulli.

L’esperimento che mostra questo effetto è il seguente:

Consideriamo un pennello di elettroni che sia separato in due fasci divisi. I due fasci elettronici in assenza di elementi posti dietro alle fenditure creeranno delle figure di interferenza (diffrazione di elettroni) mostrando dei picchi.

Se ora poniamo dietro le aperture un solenoide in cui sia fatta fluire corrente distante dai percorsi dei due fasci, nonostante gli elettroni non attraversino le linee di campo magnetico che risultano confinate solamente all’interno del solenoide, la figura di interferenza subirà un cambiamento.

 

 

Setup sperimentale. La zona B è la zona in cui è presente il campo magnetico (un solenoide).
 
Com’è possibile ciò? Gli elettroni, in quanto particelle cariche, non risentono della forza di Lorentz? Se B=0 allora anche la forza di Lorentz sarà nulla!
 
In realtà le particelle quantistiche non interagiscono con il campo magnetico ma con il potenziale vettore di questo campo, A, \mathbf{B}=\nabla \times \mathbf{A}, quindi in qualche modo lo “sfuggente” potenziale vettore influenza la fase dell’elettrone.
 
Si dimostra, partendo dalla sostituzione minimale nell’equazione di Schroedinger, che la fase accumulata nel percorso dell’elettrone è fornita da
 
 
creando una differenza di fase fra due percorsi data dall’interessante formula
 
 
Quest’ultima equazione coinvolge il flusso del campo magnetico (calcolato con il teorema di Stokes) attraverso l’area compresa fra i due percorsi.
 
Ma ora viene da chiedersi come sia possibile l’interazione fra particella e potenziale vettore A.
 
La trattazione rigorosa prevede lo studio dell’equazione di Schroedinger in presenza di campo elettromagnetico e lo studio della sua invarianza di gauge, tuttavia qualcosa sfugge ancora alla piena comprensione del fenomeno.
 
Questi studi hanno portato Bohm a formulare un’interpretazione ontologica della meccanica quantistica.
 
Molto brevemente, i punti principali di questa interpretazione possono essere riassunti a partire da alcune considerazione sull’equazione di Schrodinger. Riscrivendo la funzione d’onda in forma polare

\psi = R \exp{(iS/h)}

l’equazione di Schrodinger in presenza di un potenziale V assume la forma di due equazioni per il modulo R e la fase S/h della funzione d’onda:

\[ \begin{array}{l} \frac{{\partial S}}{{\partial t}} + \frac{{\left( {\nabla S} \right)^2 }}{{2m}} + V - \frac{{\hbar ^2 }}{{2m}}\frac{{\nabla ^2 R}}{R} = 0 \\ \frac{{\partial R^2 }}{{\partial t}} + \nabla \cdot \left( {R^2 \frac{{\nabla S}}{m}} \right) = 0 \\ \end{array} \]

La prima equazione nel limite h->0 (limite classico) restituisce le equazioni di Hamilton Jacobi (qundi il moto classico-deterministico) mentre la seconda, più interessante si può leggere come una conservazione della probabilità in un “ensemble” di particelle, aventi un movimento normale allo stesso fronte d’onda con una densità di probabilità P=R^2 dove R è l’ampiezza della funzione d’onda (modulo).

Qui sembra emergere la descrizione di particella che conosciamo nella vita di tutti i giorni, senza tutte le ambiguità della meccanica quantistica, principi di indeterminazione, collasso della funzione d’onda etc.

Una particella alla quale `e stata attribuita una “realtà” oggettiva, cioè un corpo mareriale di una certa massa, carica e momento che descrive una traiettoria visualizzabile come una successione causale di punti nello spazio.

Che la visione classica ontologica non si possa estendere al dominio quantistico grazie a questa interpretazione? Ovvero, le equazioni di Hamilton Jacobi possono essere estese alla meccanica quantistica con l’aggiunta di un nuovo termine, detto potenziale quantistico?

Il potenziale quantistico si comporta da tramite per trasportare informazione, come una sorta di onda pilota? Attraverso questa nuova nozione, è possibile interpretare l’esperimento di interferenza dicendo che gli elettroni hanno l’abilità di compiere lavoro sotto l’influenza dell’informazione attiva descritta dal campo quantistico.

Il problema che noto io è che la teoria delle onde pilota si pone come una teoria a variabile nascosta (in questo caso il potenziale quantistico) e proprio Bell ha confermato grazie al suo teorema che le teoria a variabile nascosta sono incompatibili con le predizioni della meccanica quantistica.

http://it.wikipedia.org/wiki/Teorema_di_Bell

 


Referenze:

J.Griffith – Introduzione alla meccanica quantistica.

Schiff – Quantum Mechanics

Cristiano Fidani – L’effetto Ahranov Bohm e il potenziale quantistico. http://ulisse.sissa.it/biblioteca/saggio/2007/Ubib070622s001

http://en.wikipedia.org/wiki/Aharonov-Bohm_effect

 
P.S.Un’implicazione è inoltre la quantizzazione del flusso di campo magnetico in multipli di \hbar /2e.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://carlonicolini.altervista.org/index.php/Fisica-e-scienze/Meccanica-quantistica/parliamo-delleffetto-ahranov-bohm.html

Parliamo dell’effetto Ahronov-Bohm

Come no, tutti lo conoscono!

L’effetto Ahronov-Bohm, eponimo dei suoi scopritori, è un effetto quantistico che si manifesta come un “azione” dei potenziali sulle particelle cariche anche dove i campi sono nulli.

L’esperimento che mostra questo effetto è il seguente:

Consideriamo un pennello di elettroni che sia separato in due fasci divisi. I due fasci elettronici in assenza di elementi posti dietro alle fenditure creeranno delle figure di interferenza (diffrazione di elettroni) mostrando dei picchi.

Se ora poniamo dietro le aperture un solenoide in cui sia fatta fluire corrente distante dai percorsi dei due fasci, nonostante gli elettroni non attraversino le linee di campo magnetico che risultano confinate solamente all’interno del solenoide, la figura di interferenza subirà un cambiamento.

 

 

Setup sperimentale. La zona B è la zona in cui è presente il campo magnetico (un solenoide).
 
Com’è possibile ciò? Gli elettroni, in quanto particelle cariche, non risentono della forza di Lorentz? Se B=0 allora anche la forza di Lorentz sarà nulla!
 
In realtà le particelle quantistiche non interagiscono con il campo magnetico ma con il potenziale vettore di questo campo, A, \mathbf{B}=\nabla \times \mathbf{A}, quindi in qualche modo lo “sfuggente” potenziale vettore influenza la fase dell’elettrone.
 
Si dimostra, partendo dalla sostituzione minimale nell’equazione di Schroedinger, che la fase accumulata nel percorso dell’elettrone è fornita da
 
 
creando una differenza di fase fra due percorsi data dall’interessante formula
 
 
Quest’ultima equazione coinvolge il flusso del campo magnetico (calcolato con il teorema di Stokes) attraverso l’area compresa fra i due percorsi.
 
Ma ora viene da chiedersi come sia possibile l’interazione fra particella e potenziale vettore A.
 
La trattazione rigorosa prevede lo studio dell’equazione di Schroedinger in presenza di campo elettromagnetico e lo studio della sua invarianza di gauge, tuttavia qualcosa sfugge ancora alla piena comprensione del fenomeno.
 
Questi studi hanno portato Bohm a formulare un’interpretazione ontologica della meccanica quantistica.
 
Molto brevemente, i punti principali di questa interpretazione possono essere riassunti a partire da alcune considerazione sull’equazione di Schrodinger. Riscrivendo la funzione d’onda in forma polare

\psi = R \exp{(iS/h)}

l’equazione di Schrodinger in presenza di un potenziale V assume la forma di due equazioni per il modulo R e la fase S/h della funzione d’onda:

\[ \begin{array}{l} \frac{{\partial S}}{{\partial t}} + \frac{{\left( {\nabla S} \right)^2 }}{{2m}} + V - \frac{{\hbar ^2 }}{{2m}}\frac{{\nabla ^2 R}}{R} = 0 \\ \frac{{\partial R^2 }}{{\partial t}} + \nabla \cdot \left( {R^2 \frac{{\nabla S}}{m}} \right) = 0 \\ \end{array} \]

La prima equazione nel limite h->0 (limite classico) restituisce le equazioni di Hamilton Jacobi (qundi il moto classico-deterministico) mentre la seconda, più interessante si può leggere come una conservazione della probabilità in un “ensemble” di particelle, aventi un movimento normale allo stesso fronte d’onda con una densità di probabilità P=R^2 dove R è l’ampiezza della funzione d’onda (modulo).

Qui sembra emergere la descrizione di particella che conosciamo nella vita di tutti i giorni, senza tutte le ambiguità della meccanica quantistica, principi di indeterminazione, collasso della funzione d’onda etc.

Una particella alla quale `e stata attribuita una “realtà” oggettiva, cioè un corpo mareriale di una certa massa, carica e momento che descrive una traiettoria visualizzabile come una successione causale di punti nello spazio.

Che la visione classica ontologica non si possa estendere al dominio quantistico grazie a questa interpretazione? Ovvero, le equazioni di Hamilton Jacobi possono essere estese alla meccanica quantistica con l’aggiunta di un nuovo termine, detto potenziale quantistico?

Il potenziale quantistico si comporta da tramite per trasportare informazione, come una sorta di onda pilota? Attraverso questa nuova nozione, è possibile interpretare l’esperimento di interferenza dicendo che gli elettroni hanno l’abilità di compiere lavoro sotto l’influenza dell’informazione attiva descritta dal campo quantistico.

Il problema che noto io è che la teoria delle onde pilota si pone come una teoria a variabile nascosta (in questo caso il potenziale quantistico) e proprio Bell ha confermato grazie al suo teorema che le teoria a variabile nascosta sono incompatibili con le predizioni della meccanica quantistica.

http://it.wikipedia.org/wiki/Teorema_di_Bell

 


Referenze:

J.Griffith – Introduzione alla meccanica quantistica.

Schiff – Quantum Mechanics

Cristiano Fidani – L’effetto ahronov Bohm e il potenziale quantistico. http://ulisse.sissa.it/biblioteca/saggio/2007/Ubib070622s001

http://en.wikipedia.org/wiki/Aharonov-Bohm_effect

 
P.S.Un’implicazione è inoltre la quantizzazione del flusso di campo magnetico in multipli di \hbar /2e.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://carlonicolini.altervista.org/index.php/Fisica-e-scienze/Meccanica-quantistica/parliamo-delleffetto-ahranov-bohm.html

II weekend sportivo. Ciclo passeggiata (9/11/08)

L’amico Giancarlo mi ha inviato la seguente locandina che pubblicizza una bellissima iniziativa a scopo benefico che si svolgerà nel secondo weekend di novembre (gli organizzatori sono il comune di Desenzano del Garda – l’Atletica Desenzano – ICARO Onlus: associazione volontariato sport disabili).
L’appuntamento clou sarà per domenica 9 novembre 2008 con una biciclettata in compagnia […]

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://marcorizzini.wordpress.com/2008/10/24/ii-weekend-sportivo-ciclo-passeggiata-91108/

D-u 68,3% – lavatrice 31,7%

Erano due semestri e un cicinìn che D-u non voleva darsi per vinto contro la mostruosa lavatrice a gettoni di via Rosmini. Non poteva credere che non vi fossero possibilità. Che fine avrebbero fatto le certezze e speranze dei bambini se tutto fosse stato vero? Ma qualcosa è cambiato. Il futuro non lo spaventa più! Ecco come ha fregato la lavatrice:

[L’immagine si sfoca, ondeggia un po’ sullo schermo e dopo poco si definisce un’immagine con effetto seppia dagli angoli scoloriti eppure nitida.]

Proprio mentre il nostro paladino stava infilando dei boxer nel cestello, sul limitar dello sportellino srotondetto a oblò, si ferma. Osserva per un breve momento l’indumento e capisce. Capisce come. Capisce come deve. Capisce come deve fare per dare luce e speranza in un mondo buio.

Non poteva più sopportare che al momento di stendere le mutande fossero tutte girate con il dentro fuori, il fuori sopra e il sotto di lato un po’ sghembo. Era troppo umiliante. Ecco cosa pensava mentre stava per infilare le mutande nella lavatrice.

Era semplice ma non gli era mai venuto in mente prima. Avrebbe dovuto sistemare i boxen in maniera tale che il lato fosse sopra, il dentro sotto e l’elastico di traverso, per fare in modo che al momento della stesura dei vestiti questi fossero orientati nella maniera ottimale.

Mezz’ora dopo, in effetti, buona parte delle mutande erano dritte!

Per soddisfare la sua curiosità in termini statistici ha fatto andare la lavatrice altre 9 volte sempre sistemando le mutande nella maniera sopra descritta (senza detersivo che tanto era già tutto pulito) (inoltre con la tessera si risparmiano 50 centesimi a lavaggio) (un affare!). Il risultato in termini percentuali è di 68,3 boxer su 100 dritti e la rimanente percentuale ancora più annodati. Si può fare di meglio, certamente, ma ora… c’è speranza!

(L’immagine rende l’idea di cosa intendo con il dentro fuori e il fuori dentro. Cioè, se non fosse abbastanza chiaro, io che dovrei stare fuori entro e le mutande sono fuori.)

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://danielcolm.blogspot.com/2008/10/d-u-683-lavatrice-317.html

Qui una volta era tutto film

Parte il film, e ci vogliono solo poche scene per capire dalla colonna sonora in palese dissonanza con le scene che stanno passando sullo schermo che qualcosa non va come dovrebbe andare, una sensazione che man mano si fa più concreta finchè, alla fine, si capisce la verità: Burn After Reading è molto più del film comico che ti hanno consigliato. La dissonanza è la chiave del film, e va oltre il suo aspetto più evidente, ovvero la già segnalata colonna sonora che è, ad esempio, da film d’azione in sequenze da commedia. Ma Facciamo un passo indietro.

Il cinema americano, da quando gli statunitensi, più lungimiranti di altri, hanno cominciato a investirci massicciamente (la prima cattedra di cinema ad Harvard è del 1914, per dire), ha un nome e una ragione sociale: “fabbrica dei sogni”, ovvero produttore dell’immaginario di una nazione. Se vi sembra niente, pensate a quanto negli ultimi sessantanni questa fabbrica abbia esportato anche in Europa (senza contare il cinema non-americano e la televisione negli ultimi anni, che perlomeno da noi ha spodestato il cinema), e a quanto abbia contribuito a formare il vostro, di immaginario. Non è un caso se quasi tutti, dittature e non, abbiano investito e investano massicciamente nella propaganda, nel secolo scorso e in questo che sta cominciando; tuttavia non si tratta solo di una questione che riguarda solo film puramente “di propaganda”, ma di un fenomeno più diffuso che contribuisce a stabilire i confini dell’immaginazione. Tolkien si lamentava che gli illustratori castrassero i lettori di buone fiabe con disegni che diventavano una normativa del fantastico personale, mutatis mutandis il “problema” è sempre quello, se di problema, propriamente, si può parlare.

E oggi? se da un lato l’America di oggi non è più un paese per vecchi, dall’altro non è nemmeno più la terra della libertà di sognare (con buona pace di Obama), e i Cohen ci hanno voluto girare un film. I personaggi del film (di cui gli unici realmente comici, i due agenti FBI, sono poco più che comparse) sono difatti ognuno immerso nel proprio film personale, con tanto di dialoghi pesantemente influenzati dalla propria storia di cinefili (al giorno d’oggi siamo tutti, più o meno volontariamente, cineili); il problema è che ognuno sta su un registro filmico diverso e i momenti di attrito sono frequenti e dirompenti: vedi ad esempio la scena del bar, dove lui sta per far partire la tirata da vecchio saggio con tanto di foto di quando era prete e lei risponde con una puntata di Sex & the City (oppure la più clamorosa, quella dove Pitt e Clooney sono uno in una commedia degli equivoci, l’altro in un thriller e…[mi censuro per evitare spoiler]). Il film dei fratelli Cohen è in realtà lo scontro di persone che provano a vivere la vita come nel loro film preferito; oppure, più sottilmente, lo scontro di quel coacervo di immaginari che ha sostenuto l’ideologia americana negli ultimi sessantanni (di qui il tragicomico riferimento alla Guerra Fredda del vendere segreti o supposti tali a un ambasciatore russo che, giustamente, non sa che farsene), per metterli tutti nello stesso calderone e decretarne la decadenza oppure, e a me piace pensarla così, semplicemente giocarci con fare irriverente (ma qui si dovrebbe fare una telefonata ai registi).

Inoltre, dall’inevitabile brutta fine di (quasi) tutti i film personali il messaggio sembra essere: “qui non è più come una volta, che c’era il lieto fine”, oppure se preferite “qui non è un film, è la vita reale dell’America fine anni ’00, adeguatevi”. Tutto questo è chiaro, lampante quasi, quando si vede il film; a patto di non farsi distrarre dalla trama, che qualcuno spaccia ancora come comica (ma le risate si fanno lo stesso, non vi preoccupate).

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://paguropagano.blogspot.com/2008/10/qui-una-volta-era-tutto-film.html

Trafficanti di latte

Stamattina leggo che sono stati sequestrati 10 quintali di latte importato dalla Cina. E poi mi viene in mente che poco fa siamo stati multati a livello nazionale dalla UE per aver prodotto più latte di quanto le nostre quote ci permettessero. (- fonte: Ecoblog.it)

È vero che una tonnellata sfigura rispetto alle 577.240 t di eccendenza prodotta (munta), ma poi scopro che importiamo latte anche da Francia, Germania, Austria, Ungheria e chissà quanti altri. (- fonte: Clal.it)

Ora, se ne produciamo troppo, dov’è il senso nell’importarne ulteriormente?

Nella foto esportatore di latte ungherese colto con le mani nel sacco!

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://danielcolm.blogspot.com/2008/10/trafficanti-di-latte.html

S.C.U.B. is online

Mi chiedevo: “Daniel, perché non fai pubblicità al sito dello S.C.U.B. sul tuo blog?” e mi sono risposto “Giusto! Non ci avevo pensato”. Poi, visto che sono rimasto imbambolato due minuti davanti al computer senza agire mi sono detto “… ehm, non vorrei essere scortese, ma non pensi che adesso che sono d’accordo, non sia il momento di agire?” “Ah, già! Scusa.” “Figurati, sai che puoi contare su di te”.

Sei uno studente dell’Unibz anche nota come Libera Università di Bolzano? E allora cosa aspetti a fare un salto su scub.unibz.it e vedere quali attività sportive sono disponibili per te? E non troverai solo uno sterile sito con un elenco di sport, ma anche un blog aggiornato quasi quotidianamente con informazioni, avvisi e informalità che ti tornerranno sempre utili! (- il sito è in inglese.)

Non sei uno studente dell’Unibz anche nota come Libera Università di Bolzano? Vuoi morire d’invidia e vedere cosa facciamo noi, che voi non fate? E allora cosa aspetti a fare un salto su scub.unibz.it e roderti il fegato? E non troverai solo uno sterile sito con un elenco di sport, ma anche un blog aggiornato quasi quotidianamente con informazioni, avvisi e informalità che ti tormenteranno per sempre! (- il sito è in inglese.)

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://danielcolm.blogspot.com/2008/10/scub-is-online.html

Ripresa di… tutto

I miei “fedeli lettori” che non mi seguono su Twitter penseranno che io sia morto. In realtà morto lo sono solo dalla stanchezza quando arrivo a casa a fine giornata. Per ricapitolare quello che ho fatto dall’ultimo post in poi (non vorrete mica sorbirvi la ventina di twit sgrammaticati degli ultimi quattro giorni!):
sono stato una settimana a Barcellona con R-u che si è digievoluto in Rudi Babà e un altro suo amico da Trento, ho ripreso con il corso istruttori di Kung Fu, ho ripreso con l’Uni e con l’attività legata alle associazioni. Al momento siamo in ballo con il nuovo flyer e ci sono notevoli cambi nella Redazione, dunque il carico di lavoro aumenta, e siamo a pieno regime per quanto riguarda lo S.C.U.B.

Devo dire che sono soddisfatto di come procede il lavoro sul sito (e blog!) dell’associazione sportiva. Dopo la pubblicità che ne abbiamo fatto e i continui aggiornamenti, ormai abbiamo raggiunto la cinquantina abbondante di visite quotidiane negli ultimi due giorni. Poi c’è stato il Rookie Day con annesso party serale a Castel Roncolo dove ho perso il giubbino (ormai a Bolzano vale la pena portarselo dietro la sera). Domani andrò a recuperarlo ché mi hanno già avvisato che è stato ritrovato.

Avessi più tempo avrei moltissime avventure di D-u che però, dati gli impegni, cadranno nel mio proverbiale Dimenticatoio. Magari riprenderò appena si calmano le acque.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://danielcolm.blogspot.com/2008/10/ripresa-di-tutto.html

Unico è meglio

Come avrete sentito dall’anno prossimo alle elementari sarà reintrodotto il maestro unico, come ai tempi di Pinocchio.
I difensori di questo ritorno dicono che psicologicamente è provato che il bambino ha bisogno di un’ unica figura di riferimento.
Per questo ecco gli ulteriori provvedimenti che il governo prenderà per curare la salute psicologica dell’infante in crescita:

  • Genitore unico: è scandaloso come un bambino possa essere traviato da 2 figure, che lo confondono. Per questo il bambino potrà essere cresciuto solo da un genitore, scelto dal governo.
  • Nonno unico: in alcuni casi 4 figure di riferimento possono traumatizzare il piccolo, causando fenomeni di bullismo. Ecco perchè solamente uno dei nonni potrà vedere e interagire con il nipote. Per farlo dovrà avere alcuni requisiti, come non essere stato partigiano
  • Fratello maggiore unico: vedi indicazioni precedenti.
  • Allenatore unico: Gli assistenti allenatori sportivi saranno aboliti per legge, così da salvaguardare l’integrità morale, fisica e mentale del bambino.
  • Animatore unico: è scandaloso che nei campi scuola, nei grest parrocchiali o comunali ci siano svariati animatori, che traumatizzano i piccoli. Da oggi in poi obbligatoriamente un solo animatore sarà responsabile di tutti i ragazzini, provvedendo alla crescita equilibrata degli stessi.
  • Partito unico: perchè confondere la psiche degli elettori con tanti nomi, tante facce e tante dichiarazioni? Solo un partito sarà legale, quello dell’Altissimo salvatore cav. ing. gran cons. prel. figl. di put. perf. stronz. on. nan. Silvio Berlusconi (inchino obbligatorio)
  • Ministro unico: come da sopra, perchè sprecare tante energie quando uno può fare tutto? Oltre al partito unico solo una persona avrà il potere decisionale, escutivo e giudiziario (la magistratura sarà abolita, quindi è inutile il magistrato unico)

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://filisetti.blogspot.com/2008/09/unico-meglio.html