Tag: sorpresa

Auguri… con sorpresa! Ma si può?!?

Che nelle uova di pasqua ci sia la sorpresa è cosa nota a tutti. Forse meno noti sono gli auguri con sorpresa come questo: A tutti i clienti, come ben sapete in questo periodo la materia prima sta nuovamente subendo rincari significativi e pertanto ci ha costretti ad aggiornare tutti i nostri listini. Tutte le offerte in […]

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Acqua: i Parlamentari PD non hanno presentato le interrogazioni annunciate?

Per chi fa politica seriamente la coerenza deve essere la priorità principale.
Il 29 giugno era venuto a San Felice l’On. Pierangelo Ferrari accompagnato da altri esponenti del Partito Democratico bresciano annunciando delle interrogazioni parlamentari (co-firmatario l’On. Paolo Corsini) sul “grave caso acqua“ a Ministro della Salute, Ministro delle Attività produttive, Ministro del Turismo.
La scelta dei tre ministeri […]

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io voto PD

“Io voto PD – dichiara il cantautore modenese Francesco Guccini – continuerò a votare PD anche se per il momento facciamo una certa fatica ad andare avanti“. E alla domanda sorpresa dell’intervistatrice sul perchè di questa scelta, il grande Francesco risponde candidamente: “Perchè sono coerente, perchè non credo in nessun altro mondo”.Oggi i sondaggi danno il PD attorno al 28% mentre il PDL

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Trovato il mare!

Su suggerimento di un venditore ambulante siamo andati oltre l’hotel (500 mt) a cercar riparo dal ventone che oggi sferza la spiaggia e … Sorpresa: abbiam trovato il mare, quello vero! Una piccola e riparata spiaggetta pubblica di spiaggia finissima con un’acqua meravigliosa! Che spettacolo! Passeremo sicuramente lì i prossimi giorni!

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Bugie

Me lo ricordo come fosse ieri, il 20 gennaio di 3 anni fa.
C’era quella nuova palestra da provare, il corso di yoga dinamico, la mia voglia di sperimentare, la curiosità. Aveva nevicato qualche giorno prima, ed agli angoli delle strade erano rimasti piccoli cumuli di neve ghiacciata, sporca di fango e di inquinamento.
“allora io vado, […]

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Wishlistr – la tua lista dei desideri online

A casa mia qualche anno fa abbiamo inventato il Desiderometro, ovvero una tabella con una colonna per membro familiare in cui ciuascuno poteva inserire quello che era un suo desiderio in qualunque momento. In pratica una lista dei desideri. L’indubbio vantaggio di un simile strumento è che quando chiamava il nonno a poco prima di Natale ad indagare cosa ci sarebbe piaciuto ricevere bastava leggere l’elenco di cose segnate durante l’anno.

Beh, ma così non c’è la sorpresa, si potrebbe obiettare. Chi mi conosce sa che nel mio caso non c’è rischio, vista la carenza di spazio nella mia memoria a breve termine. E poi, voglio dire, piuttosto che ricevere a sorpresa (o a tradimento) un delizioso soprammobile inutile, preferisco ricevere una cosa bella senza sorpresa. Al di là di questo, a me la cosa piaceva un sacco. Poi però quest’usanza è andata perdendosi, perché nessuno ha più avuto voglia di fare un nuovo foglio dopo che il primo era stato riempito di appunti e numeri telefonici (vedi ad appenderlo vicino al telefono?).

Dopo un po’ di ricerche ho trovato Wishlistr.com, la soluzione ad ogni mio problema! Ora il mio bucato è bianchissimo e il mio cane non perde più peli, i bambini sono educati e il grasso più ostinato se ne va via con una passata! Mi sono fatto il mio account, ho inserito le cose che mi piacerebbe ricevere con qualche nota e il gioco è fatto. Ora devo solo preoccuparmi a tenere la lista aggiornata e garantirle un’adeguata pubblicità (ecco il perché di questo post! Ora corro a tapezzare Desenzano di volantini coll’indirizzo della mia Wishlist!).

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Via A&O, arriva Despar

Ieri andavo a pallavolo e camminavo tutto tranquillo lungo le vie di Bolzano. Percorro via Goethe, attraverso piazza delle Erbe e mi immetto in via Museo quando noto che qualcosa non tornava. Un uomo sulla quarantina accompagnato da una donna sulla trentasettina, lui con un po’ di calvizie, capelli ancora scuri però, lei con un piumino beige e il pelo di animale morto sul collo escono dal supermercato A&O con una sportina del Despar. Ma non una sportina qualunque!

Era una sportina che si capiva che era nuova, appena presa, proprio come se gliel’avessero data al supermercato quando tu ti sei dimenticato di quella di stoffa a casa. E io mi sono detto: “Non è possibile!”

Voi certamente, lì seduti davanti allo schermo del vostro computer, vi chiederete: “Embè? Eannoi cehccefrega?” Un attimo e ci arrivo.
Io ovviamente non potevo mica andare all’allenamento con un dubbio del genere. Mi sarei sconcentrato alla battuta, pensando a questa incongruenza brand-spaziotemporale. Così appena noto il misfatto mi fermo e osservo con attenzione tutti i dettagli e… TADAHHH! (Vorrei che sia chiara la mia sorpresa quindi ripeto) TADAHHH!

A&O durante le vacanze è proprio diventato Despar. Quali vantaggi comporta tutto questo ad uno studente di economia che si interessa di entomologia e marmitte di motorino? Nulla! L’interessante è osservare quali vantaggi comporta questo per uno studente di economia che beve latte fresco parzialmente scremato riscaldato per un minuto nel microonde misto a caffè ogni mattina.

Despar vende il latte fresco parzialmente scremato da un litro a 74 centesimi! Quello che c’era da A&O prima della Mila, costava ben € 1,22. Vuol dire che ora, per risparmiare ben 48 cent per litro non dovrò più andare fino in piazza Walther! Figurarsi poi quando Despar farà la raccolta punti a fine anno.

Se mi chiedessero come descriverei il mio studentato in dieci parole incluse preposizioni direi: “Con ogni comfort a portata di 21 rampe di scale”.

[Nella foto si noti come le vecchie insegne A&O sono state coperte ma non ancora rimosse dalla parete]

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tangentopoli rossa, una sorpresa mai stata tale

Non credo che ci sia nessuno in quest’aula, responsabile politico di organizzazioni importanti che possa alzarsi e pronunciare un giuramento in senso contrario a quanto affermo: presto o tardi i fatti si incaricherebbero di dichiararlo spergiuro.
Craxi – 3 luglio 1992

Di seguito la trascrizione dell’intervento:
In quest’aula e di fronte alla Nazione io penso che si debba […]

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Olivetti, eppure…

Ahhh.. i ricordi….il mio primo PC, un Olivetti M24 fosfori verdi… il secondo un Olivetti M200 fosfori bianchi e doppio floppy!
In quegli anni (metà/fine anni 80) avere un PC a casa significava avere un Olivetti! Poi arrivarono i temibili ‘assemblati’…. di colpo tutto svanì, al punto che ero convinto che Olivetti non esistesse più, invece:
“La […]

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Chirurgia pediatrica all’ospedale civile di Brescia …

L’ospedale civile di Brescia è, a tutti gli effetti, un manicomio!
Abbiamo, ahimè, un’esperienza piuttosto prolungata dei loro servizi (e disservizi) ed oggi ho deciso di rendervi partecipi dell’ultima bestialità che abbiamo subito!
Nicolò viene operato per il testicolo ritenuto destro a dicembre dell’anno scorso. Ci dicono di tenerlo tranquillo fino al controllo (fissato dopo 6 giorni) […]

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4 Film Festival

Ieri sera, su invito di Irene, sono andato con la mia neighbourgroup al Film Festival. Il 4 Film Festival o anche 4FF per la precisione. Come potete vedere anche dal programma ieri abbiamo visto FERESHTEGAN DAR KHAK MIMIRAND, un cortometraggio iraniano in iraniano con sottotitoli in inglesi risottotitolato, un po’ più sotto, con sottotitoli, dunque sottosottotitoli, in italiano. Dopo i trenta minuti di questo, è stata la volta di ARABIAN NIGHTS, prodotto lussemburghese parlato con dialoghi in francese, dialetto lussemburghese (non sapevo manco che esisteva) e algerino, sottotitolato a seconda del caso con francese, inglese e italiano.

I film fanno parte della selezione Borderlands – Terre di confine. Il primo infatti trattava delle guerra tra Iran ed Iraq, mentre il secondo era ambientato un po’ in Lussemburgo e un po’ in Algeria. Le altre categorie presenti al festival sono Rimusicazioni, add a new soundtrack to an ld silent movie, Shortland, concorso regioanle (Trentino Alto Adige) e infine Indieland, Milano che emigra: la linea lombarda del cinema.

Al contenuto cinematografico si aggiunge la possibilità di mangiare “a gratis” dalla mezzanotte (ieri sera c’era il birmano, tra l’altro cucinato da uno studente di Economia del secondo anno, come abbiamo scoperto una certa sorpresa), poi ci sono mele offerte dalla Marlene un po’ ovunque e poi c’è il concorso che ogni sera estrae un vincitore di un iPod Shuffle. Per parteciparvi basta compilare la scheda di valutazione dei film che poi a caso verrà estratta la sera seguente. A giudicare dal numero di spettatori di ieri sera le probabilità di tornare a casa con un iPod sono abbastanza alte.

Alla proiezione di norma sono presenti anche i registi e segue un dibattito che purtroppo ieri non c’è stato, anche se a dire il vero io non avrei saputo cosa dire, soprattutto del secondo film, visto che manco avevo capito che il protagonista poco prima della fine moriva… Ops! (L’informazione non vale come spoiler, ma, semmai, come indizio su una chiave di lettura!)

Per gli studenti dell’università di Bolzano membri dell’associazione kikero (quota associativa € 6,00 per tutto l’anno) si entra gratis, altrimenti sarebbero € 3,00 per l’ingresso (di film se ne possono vedere quanti se ne riescono).

Le proiezioni partono nel tardo pomeriggio e proseguono fino a notte inoltrata. La sala delle proiezioni è al Videodrome di via Roen di Bolzano.

Non mi resta che lasciare di nuovo il link alla homepage ufficiale e sperare di riuscire ad andarci anche stasera dopo il debating in uni (stasera in italiano, tutti invitati!).

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Lo zen e l’arte di raccogliere le castagne

Premessa: questo non è un post ironico.
Ci tengo a precisarlo perché ultimamente la mia credibilità è scesa qualche metro sotto il livello del mare e quando mi accingo a dire qualcosa di serio tutti mi guardano come se si aspettassero la battuta da un momento all’altro. Ragàs (detto in bresciano), ogni tanto qualche riflessione la […]

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Contro quale Natura?

Tormentone tra i tormentoni, la condanna di “innaturalità” è da sempre (o perlomeno da che io ricordi) una delle più efficaci armi d’offesa nel dibattito pubblico. Chissà poi perchè, in fondo non c’è in giro molta gente così determinata a tornare nel proprio Eden ideale. È probabile che, più o meno consciamente, la Natura tirata in ballo sia in effetti una costruzione narrativa, mitologica, una maniera per raccontarsela ed evitare di affrontare direttamente ciò che sfugge alla propria manichea versione del mondo, a ciò che è ambiguo e in quanto ambiguo da sempre tabù.

Il motivo della tirata di qua sopra è che dal 7 ottobre 2008 al 7 gennaio 2009 Genova (dove peraltro si terrà il Gay Pride 2009) ospiterà la mostra “Against Nature”, dove prevalentemente per mezzo di cartelloni esplicativi (ma si sa mai che si riesca a vedere anche qualche filmato, cari lettori zoofili) verrà trattato in maniera decisamente esaustiva il tema dell’omosessualità nel mondo animale.

“Dalla pletora di casi portati si deduce che l’atto sessuale negli animali sociali esuli dalla mera riproduzione e sia piuttosto praticato per trarne piacere. Più gli animali sono sociali più questi presentano varietà di comportamenti sessuali, di cui l’omosessualità è il più diffuso. La causa dell’omosessualità, probabilmente, non è univoca e può risiedere sia in componenti genetiche che ambientali. In entrambi i casi si tratterebbe di processi che avverrebbero normalmente in natura.” (dal già linkato articolo di Pikaia)

Ricordo che quando ero alle scuole medie un amico mi disse che di tutti gli animali apprezzava soprattutto umani e delfini, poichè unici a godersi l’amplesso (non conosceva la famosa storiella sui maiali, pare), a quanto sembra sbagliava per difetto se i casi documentati di “specie omosessuali” (e che quindi praticano il sesso anche al di fuori di logiche riproduttive), in continuo aumento, sono oltre 1500.

Ora, appurato che l’omosessualità non è “contro natura” nel senso più letterale del termine (ovvero: prodotto di una o più culture umane, in questo caso “deviate”), sono andato in cerca delle critiche di routine che eventi come questi suscitano per trovare eventuali altre fandonie da sfatare. Ho scoperto, con mia sorpresa, solo questo articolo dell’Occidentale che porta tuttavia avanti le sue argomentazioni in una maniera interessante, vediamo:

è il termine ‘natura’ che viene equivocato dai nemici-di-tutti-i-pregiudizi. Per il giusnaturalismo classico, natura non è tutto ciò che è oggetto di esperienza […] ma ogni vita che si svolge nel segno della conservazione della specie e che, pertanto, adempie tanto meglio al suo fine quanto più cresce sana e gagliarda. Il problema non sta nel registrare quel che c’è ma nello stabilire se quel che c’è è sano o patologico.[…]Il vero contenzioso tra modernisti e tradizionalisti sta in ciò che per i primi la distinzione tra il normale e il patologico è molto problematica se non arbitraria mentre per i secondi vi è una ‘recta ratio’ iscritta ‘in rerum natura’ che consente di affermare che certi prodotti sono ben conformati mentre altri presentano evidenti difetti. Entrambe le posizioni stanno nel regno dei ‘giudizi di valore’ e, pertanto, non possono esibire il lasciapassare della scienza.[…] basta, però, che non si pretenda di imporre a tutti le stesse ‘concezioni del mondo’( o meglio le stesse ‘filosofie della natura’) attraverso una mirata riforma morale e intellettuale dell’insegnamento e, quel che è peggio, di farlo in nome della Scienza

L’argomentazione è più sottile di quella che mi aspettavo (già, non mi aspettavo granchè) ma come al solito in questi casi denota un’ignoranza di fondo, o perlomeno una cattiva fede sottesa (se non entrambe). Innanzitutto non coglie l’importanza di documentare l’incredibile diffusione di una pratica che prima si credeva, al di fuori del genere Homo e dei bonobo, quantomeno episodica (perlomeno per quanto riguarda l’opinione pubblica, e di una mostra stiamo parlando): se un comportamento del genere è così diffuso è probabile, difatti, che banalmente “serva” a qualcosa. È questo a smontare l’argomentazione di Cofrancesco (il giornalista dell'”Occidentale”), perchè proprio questa diffusione esclude la possibilità che l’omosessualità sia un comportamento patologico e la pone nel novero delle strategie disponibili per l’organizzazione della vita animale. Se volete è un po’ lo stesso motivo (qui però potrei attirarmi le antipatie anche di qualche scienziato più dawkinsiano di me) per cui la ricerca sulle supposte cause dell’omosessualità brancola tanto nel buio: non si tratta tanto di un’eccezione alla norma, quanto di una delle carte che si possono pescare nel mazzo, e pertanto è probabilmente correlata biologicamente solo a fattori di “preferenza” (che sono stati più o meno individuati a più riprese), un po’ come la passione per le bionde e statuarie nordiche o per le focose e tascabili latine.

Certo, se fosse scelta dalla totalità di una specie questa non supererebbe la prima generazione, ma questo ha importanza? In qualche maniera il comportamento omosessuale si protrae presumibilmente da sempre in un numero vertiginoso di specie, questo dovrebbe bastare ad assicurargli la patente di comportamento non-patologico e probabilmente utile (ad esempio ad assicurare cure parentali aggiuntive in un eventuale threesome animalesco, tanto per fare un esempio fantasioso). Questa è semmai l’unica “recta ratio inscritta in rerum natura” tanto sbandierata da Cofrancesco: la conservazione della specie va oltre la semplice equazione xx+xy=andate, moltiplicatevi e morta lì.

Per chiudere (sperando di continuare nei commenti come nel pezzo su Darwin), vorrei far presente quanto poco sopporti chiose conclusive come quella di Cofrancesco. Chi impone ad altri le proprie concezioni del mondo è proprio quella schiera di “naturalisti fai-da-te”, che nel nome della propria libertà limitano quella altrui, arrogandosi il diritto di decidere cosa sia giusto e insegnabile e cosa sia sbagliato e perlomeno da nascondere, visto che per generosa concessione hanno smesso (a parole) di vietare e perseguitare.

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Un furto legalizzato !!!

Ma lo è davvero? O è una truffa bella e buona?
Mi riferisco al nuovo modo di pagamento del bollo auto: modulo online sul sito della Regione Lombardia, pagamento via carta di credito … mi dico: bene, proseguiamo, io non mi muovo da casa, nessun operatore della regione deve lavorare, tutto è automatico …
Sorpresa-furto: guardate la […]

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