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Fare il Cinema, come, dove e perchè

Quelli del Cineforum Feliciano ne hanno combinata un’altra di nuova.
Fare il Cinema, come, dove e perchè. Qual’è il ruolo delle nuove tecnologie?
Un seminario che si terrà nel splendido Palazzo Cominelli a Cisano di San Felice del Benaco dal 10 al 12 Ottobre 2008.Il Direttore del Seminario e Massimo Nardin, conosciuto docente di Costruzione della scena […]

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http://blog.zuin.info/?p=883

Qualche cenno alla tecnica HDR

HDR sta per High Dynamic Range imaging, è una tecnica fotografica abbastanza recente.

http://it.wikipedia.org/wiki/High_dynamic_range_imaging

Esistono molti tutorial sulla fotografia in HDR quindi non starò qua a spiegarvi come si fa, vi indico alcuni siti:

http://www.ai-net.it/tecnologia/foto_HDR_fotografia_immagine_creare_hdr.html

 

 

Si possono fare foto del genere…

Tuttavia io che non queste grandi capacità di fotografo sono riuscito a fare questi scatti, sul Lago di Garda in una mattina di agosto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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http://carlonicolini.altervista.org/index.php/High-Dynamic-Range-Imaging-HDR/qualche-cenno-alla-tecnica-hdr.html

Le proprietà dell’amido di mais

La ricetta è facile: dite alla vostra massaia preferita di andarvi a prendere una confezione di amido di mais (quello con la scritta Maizena per intenderci) o anche la fecola di patate, 250 gr.

Preparate una terrina, un cucchiaio ed iniziate a mescolare 125 gr di amido di mais con dell’acqua tiepida, mescolando fino a che la consistenza dell’impasto non sia troppo liquida nè eccessivamente solida. Per capirci quando battete con forza il cucchiaio sull’impasto non parte nessuno schizzo.

Fase 1

Continuate e mescolate anche i restanti 125 gr, mettendo acqua in quantità sufficiente da mantenere le proprietà precedenti.

Fase 2 

Ora avete creato un liquido non newtoniano, ovvero un sistema la cui viscosità dipende in maniera non lineare dall’intensità dello sforzo di taglio applicato. Tradotto: se cercate di agitarlo con violenza o imprimete delle forze impulsive il liquido si comporterà quasi come un solido, mentre se cercherete di penetrarlo lentamente, ad esempio con un dito, l’impasto si comporterà come un liquido poco viscoso.

Curva reologica di un liquido non newtoniano

Gli esperimenti che si possono fare con questo impasto sono molteplici, ma forse i più interessanti sono quelli che riguardano le sollecitazioni prodotte prodotte da onde acustiche (preferibilmente pure).

Preparate un cd contenente diverse frequenze sonore pure (onde sinusoidali a partire dai 30 Hz fino ai 150 Hz) e ricoprite un buon subwoofer con un nylon (ho usato il nylon per cucina). Alzate il volume a tutta sperando che il vostro vicino sia sordo e versate il liquido preparato sul woofer.

Fase 3

Inizialmente si creerano delle onde di superficie stazionarie. Ho notato che questo tipo di onde, nonostante il dominio circolare, non creino nodi e ventri rispondenti alla tipica equazione del tamburo vibrante, in breve suppongo che le autofunzioni rappresentate dall’altezza del fluido visibile, appartengano ad una classe di equazioni delle onde con termini di densità fortemente non lineari. I modi normali di questo sistemi NON sono i modi normali della membrana circolare. (come pare anche ovvio in fondo viste le proprietà di questo fluido).

Basti solo considerare che la propagazione ondosa in fluido la cui viscosità dipende dallo sforzo, diventa una funzione non lineare della densità.

Alcuni ricercatori hanno verificato il comportamento reologico di una soluzione di Mazenza 50-50 http://glass.ruc.dk/studentprojects.php .

Fase 4

Oltre una certa soglia di intensità sonora questi modi normali venutisi a creare evolvono in uno stato disordinato, acquisendo la terza dimensione e creando così particolari modi di vibrazioni tridimensionali, vale a dire, delle specie di mostricciattoli che si muovono sul vostro subwoofer.

L’evoluzione dello stato del sistema dipende dal tempo, le onde stazionarie scompaiono ed assistiamo a strani fenomeni, come quello documentato qua sotto e nella figura precedente.

Fase 5

 

 

P.S. Fate questi esperimenti quando i vostri genitori sono fuori casa e provvedete a pulire il tutto. Basta un panno bagnato, l’impasto si scioglie velocemente in acqua ed ovviamente non è tossico, anche se sconsiglio di ingerirlo, chissà che non parta a fare quanto visto durante la peristalsi!

A breve includerò anche il video che ho realizzato!

Stay tuned!

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http://carlonicolini.altervista.org/index.php/News-e-curiosita/le-proprieta-dellamido-di-mais.html

SOUND THRESHOLD Evento parallelo di Manifesta 7 con Carl Michael von Hausswolff e Leif Elggren

Per il calendario degli eventi paralleli alla biennale Manifesta 7 Sound Threshold presenta Come sotto così sopra, una collaborazione con gli artisti svedesi Carl Michael von Hausswolff e Leif Elggren, e il loro progetto The Kingdoms of Elgaland-Vargaland (KREV).
Ipotesi di creazione di un regno al di là degli stati nazionali, Elgaland-Vargaland (KREV) è costituito da […]

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http://www.gardablog.it/?p=591

Darwin e il suo destino

Personalmente non credo che dottrina cristiana ed evoluzionismo siano così compatibili come dicono certi (se seguite il link trovate un’ottima recensione del libro di Mancuso, “l’anima e il suo destino”). No, non si tratta di ingiustificato odio per l’uomo in bianco e i suoi amici, ma di una considerazione piuttosto semplice: come stanno assieme il finalismo cristiano (il mondo è fatto per l’uomo) e la non-direzionalità dei processi evolutivi? per farla breve, difatti, facendo ripartire da capo il giocattolo della vita non è affatto detto che si otterrebbero gli stessi risultati, e questo perchè i fenomeni biologici sono, a un certo livello esplicativo, intrinsecamente storici (non mi piace parlare di casualità, è un termine che ingenera troppi equivoci). Questo non esclude che si possa coniugare un sentimento religioso con la teoria dell’evoluzione, ma si deve prendere la cosa seriamente e rendersi conto delle implicazioni di tale scelta. A mio parere, un Dio potrebbe eventualmente aver dato una scossa al nulla da cui è scaturito il Big Bang (sono un profano di astrofisica, perdonatemi le imprecisioni) e poi aver deciso di gestire la cosa, pretendere che abbia creato la vita mi sembra un po’ troppo. Ora, vi sembra un Dio compatibile con quello cristiano?

Detto questo, pur accogliendo con discreta soddisfazione l’annuncio che la Pontificia Università Gregoriana, dimostrando una salubre refrattarietà alle teorie dell’Intelligent Design, ha indetto un convegno internazionale per dibattere sull’evoluzione biologica (e secondo la Castellacci è, inaspettatamente ,una cosa seria), rimango un po’ così quando mi capita di leggere delle inevitabili discussioni che stanno montando in casa nostra.

Innanzitutto c’è Mancuso, che vuole riabilitare, oltre a Darwin, anche Theilard de Chardin, un personaggio quantomeno controverso che pur essendo gesuita di mestiere era paleontologo e convinto evoluzionista (secondo Gould arrivò addirittura al punto di partecipare alla frode di Piltdown, dove venne trovato un finto “anello mancante” tra uomo e scimmie, S.J. Gould – “The Panda’s Thumb” 1980), tanto da ricevere addirittura un monitum nel 1962. Non vedo sinceramente perchè la Chiesa dovrebbe farlo, quantomeno fino a che non accetterà la teoria evoluzionistica (per inciso, De Chardin era comunque carente da questo punto di vista, poichè nel cercare di unificare le due visioni accettava un finalismo nell’evoluzione biologica, finalismo che non c’è di fatto). A lui risponde monsignor Facchini, curiosamente anch’egli paleontologo, che di Mancuso rifiuta il recupero di De Chardin ma che come lui ammette una validità scientifica alla teoria dell’evoluzione. Entrambi, insomma, credono che Dio e Darwin possano spartirsi a metà la torta della vita, senza rendersi conto di aver capito poco di entrambi: se da una parte la teoria dell’evoluzione non è compatibile con Dio, dall’altra il Dio cristiano (perchè di questo si tratta, non di un’entità divina qualsiasi) fonda la propria religione su alcuni capisaldi presenti nella Bibbia, un esempio su tutti il peccato originale. Non si può, a mio avviso, conciliare questo Dio con la Biologia moderna senza rinunciare a quei capisaldi prima.

Tuttavia discussioni come queste sono stimolanti da un punto di vista ancora intellettuale, mentre le posizioni riportate nel proseguo dell’articolo spostano lo stimolo decisamente più in basso. In un’escalation imbarazzante, difatti, De Mattei sostiene che Darwin è stato complice inconsapevole delle teorie di Marx e Hitler, la Scaraffia proclama che si devono distinguere le teorie scientifiche dall’uso antireligioso che ne fanno loschi figuri come Odifreddi, e che anzi i cattolici meno legati alla lettera del testo biblico le accettano senza problemi (e senza rendersi conto dell’ipocrisia insita nel non fare i conti con le proprie credenze, aggiungo io), e infine Blondet arriva alla sublime vetta del ridicolo:

«La teoria dell’ evoluzione – dichiara – viene tenuta in piedi dalla corporazione dei biologi, ma è smentita di continuo dalle scoperte della paleontologia e della genetica. Il grande merito degli evangelici americani è stato quello di dare coraggio ai numerosi scienziati che non esprimevano i loro dubbi sulla visione dominante per timore di rovinarsi la carriera. Che poi oggi gli anglicani chiedano scusa a Darwin, si deve a quella smania deleteria del politicamente corretto che sta provocando un enorme smarrimento anche all’ interno della Chiesa cattolica»

Il che, per tono e serietà degli argomenti, mi fa pensare che Libero abbia una rubrica sulla biologia e Blondet ne sia assiduo lettore. Per una volta però voglio essere ottimista, e attendere i risultati della conferenza in programma nel 2009, sperando non tanto che dia il via a un rinnovamento della Chiesa (poco probabile) ma, una volta tanto, a un clima più favorevole al discorso scientifico.

p.s. firmate tutti il manifesto antirazzista, una volta tanto una petizione online ben documentata.

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http://paguropagano.blogspot.com/2008/09/darwin-e-il-suo-destino.html

Schmap

Tempo fa Schmap mi ha mandato una mail dove mi chiedeva se poteva utilizzare questa mia foto che avevano trovato su flickr. Oggi mi hanno riscritto dicendomi che quella foto è stata pubblicata.
Due considerazioni. La prima è che è un bel modo di farsi pubblicità. Seconda che questo sito è ben fatto e pieno di informazioni….. per chi avesse un iPhone sarebbe il massimo!

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http://todaymilk.blogspot.com/2008/09/schmap.html

Abbiamo vinto noi !!!

“abbiamo vinto noi”
“era un gruppo di imprenditori che giocavano, non c’era nessuna proposta”
“siamo sereni”
Questo dicono i dipendenti Alitalia dopo il ritiro dell’offerta da parte della cordata di imprenditori costituenti la “CAI”.
Sono basito, totalmente senza parole! Una sola dichiarazione di un sindacalista mi è sembrata sensata: “prima dovevamo discutere delle condizioni di lavoro … ora ci […]

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http://feeds.feedburner.com/~r/Icostantini/~3/397101286/

Leggere lungo il Talvera

Anche oggi ho fatto andare una lavatrice e anche oggi, mentre aspettavo che il lavaggio facesse il suo corso, ho notato nel parco del Lungotalvera un baracchino con delle panchinette e tavoli in mezzo al prato. Mi sono avvicinato per saperne di più e ho visto che c’è la possibilità di consultare gratuitamente i giornali in esposizione. Obviously freschi di giornata. Obviously poi li devi resituire ben ripiegati senza sputacchi sopra.

Si tratta dell’inziativa “Leggere lungo il Talvera” organizzato dalla biblioteca civica di Bolzano. Fino a sabato 20 settembre e ormai da una decina di giorni è possibile sfogliare il proprio quotidiano preferito nella cornice del parco. Ma non solo i quotidiani sono disponibili. Curiosando un po’ sul bancone del baracchino ho visto che c’è anche un libro di Asterix & Obelix in Sidtiroulerisch (= dialetto altoatesino) e qualche Topolino.

L’orario di apertura è da lunedì a sabato dalle 10.00 alle 17.30.
Per più informazioni potete andare sul sito della bibliot… qui! anche se ormai mi pare di aver detto tutto.

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http://danielcolm.blogspot.com/2008/09/leggere-lungo-il-talvera.html

TiRiciclo – Tetra Pak

Non so in quanti si siano mai chiesti come riciclare i Tetra Pak dopo l’uso. Io sì. Anche perché in Germania sono stato abituato a differenziare più o meno qualunque cosa e i Tetra Pak rientrano tra gli scarti riciclabili. In Germania. Adesso però anche in Italia è possibile “ridare vita” ai cartoni del latte con il marchio Tetra Pak che mi pare riportino in cima alla confezione. Basta cercarlo che si trova.

Da qualche giorno sento alla radio la pubblicità del sito e finalmente mi sono ricordato di metterlo sul blog. Allora, se abitate in una delle province indicate dal sito TiRiciclo.it accessibile anche da www.tetrapak.it, non avrete sulla coscienza quei due kg di rifiuti-tetrapak che in media ciascuno di noi produce in un anno (se la mia fonte è affidabile). Riporto dalle FAQ:

“Il protocollo Comieco/Tetra Pak indica le diverse modalità con cui attivare la raccolta differenziata degli imballaggi poliaccoppiati.
La raccolta dei cartoni per bevande nei contenitori destinati alla raccolta differenziata di carta e cartone, può essere fatta laddove le Cartiere di riferimento abbiano dato il loro consenso a Comieco e il Comune abbia attivato una campagna informativa ad hoc.
In alternativa, i cartoni per bevande possono essere conferiti nelle varie tipologie di raccolta differenziata multimateriale, ad esempio insieme a plastica e metalli, per essere poi conferiti ad una Piattaforma di selezione.”

Qualcuno è venuto a conoscenza di campagne ad hoc finora? Io no. Né a Bolzano né a Desenzano ma aspetto e spero.
In ogni caso si può anche fare a meno del Tetra Pak e di ogni altra confezione ricorrendo ai distributori di latte crudo. Clicca qui per consultare la mappa e qui per più informazioni sul latte crudo.

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http://danielcolm.blogspot.com/2008/09/tiriciclo-tetra-pak.html

Oh, by the way, wich one’s pink?

Due anni dopo Syd, un altro pezzo che se ne va.

Non è facile scrivere dei Pink Floyd per chi non li ha vissuti all’epoca, quando se ne uscivano sulla scena mondiale con la loro musica che forse ha solo “geniale” come definizione, col bene e il male che questo comporta. Tuttavia, questi gentili carcerieri di tante menti rapite hanno spacciato le loro opere anche molti anni dopo averle prodotte, e non suonerà così strana la dichiarazione d’amore di uno che i 60 e i 70 li ha visti solo al cinema e gli 80 non li può ricordare.

Dei Pink Floyd ci sarebbero pagine e pagine da scrivere, partendo dalle inconfondibili musiche psichedeliche, passando per il connubio profondo nei loro lavori tra arti visive e musica, tra udito e vista legati assieme in quelle che sono vere e proprie esperienze sensoriali oltre che canzoni, per arrivare alle vicende personali dei membri di una band dalla storia travagliata (e forse proprio per questo, ascoltando Orson Welles, così prolifica). Ci sarebbero, ma questo è il coccodrillo di Richard Wright e il palcoscenico è tutto suo.

Se Syd Barrett è stato il genio fondatore, Gilmour il virtuosista, Mason l’instancabile e imperturbabile metronomo e Waters l’anima creativa, Richard Wright è stato il vero tessitore di buona parte delle canzoni dei Pink Floyd, colui che con la sua tastiera teneva assieme un gruppo così eterogeneo per personalità musicali. Se Mason era l’ossatura, Waters il cervello e Gilmour le mani, Wright era l’insieme di muscoli e legamenti che teneva assieme un corpo capace, probabilmente, delle cose migliori che la musica ha prodotto nel secolo scorso (forse esagero, ma se non si esagera nei coccodrilli non mi viene in mente un altro posto per farlo). Inoltre, la tastiera di Wright è stata capace anche di spiccare in mezzo a questi mostri sacri, e non è certo un’impresa da poco in queste condizioni. Come quasi tutti i componenti del gruppo (eccettuato il solo Mason), anche Wright ha avuto un rapporto turbolento con gli altri, condito da una storia personale problematica (cocaina sempre smentita e un divorzio che gli costò l’esclusione per un lungo periodo), che ha reso così discontinua la sua carriera, come lo è stata quella del gruppo intero. Eppure entrambe sono state così longeve che nessuno potrebbe metterne in dubbio i valore.

Degli altri componenti diceva di essere il collegamento tra Waters e Gilmour, e forse dopo la sua morte la già chimerica reunion è da escludere per sempre. Forse è meglio così, la tristezza che causa lo scorrere del tempo è superata solo da quella che si prova vedendo chi non lo accetta. E i Pink Floyd, tra i tanti miti che sacrificherei senza problemi, vorrei che si lasciassero in pace.

Ah, Richard, would you like to say something before you leave?

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http://paguropagano.blogspot.com/2008/09/oh-by-way-wich-ones-pink.html

I rifiuti non sono mai spariti


Chi nelle ultime settimane accendendo la tv non ha sentito glorificare sansilviopapa per aver risolto l’emergenza dei rifiuti a Napoli? I suoi telegiornali, personali ovviamente, facevano servizi su servizi riguardanti il nuovo padre pio, gli altri pure (anche perchè sono tutti suoi). Giornalisti pronti a dichiarare e a scrivere che i rifiuti avevano seguito questo nuovo pifferaio magico e si erano buttati da soli chissà dove.
La cosa deve aver fatto un po’ incazzare chi abita in zone sommerse di rifiuti, dove la situazione non è mai cambiata, è cambiato solo il fatto che i cameraman non arrivano più lì (misteriosamente). Quindi hanno deciso di munirsi di videocamere e aprire un sito: La Terra dei fuochi, dove riportare quello che effettivamente succede in Campania.
Dateci un’occhiata, e ditemi cosa pensate dell’informazione italiana.
Per fortuna come sempre c’è la rete, e svariati blog stanno cercando di diffondere l’inizativa, come ad esempio:
Teo News
Diego Garcia
Beppe Grillo
e sicuramente molti altri.
Per farlo anche voi mettete questo banner nel vostro blog:

codice:

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http://filisetti.blogspot.com/2008/09/i-rifiuti-non-sono-mai-spariti.html

Airbee: l’ape bresciana non vola più!

 I bresciani rimangono a terra per almeno 3 settimane. Questo è il succo del comunicato stampa che da un paio di giorni è comparso sul sito del vettore bresciano.
Le cause che hanno determinato tale decisione hanno tenuto conto della fase di start-up aziendale in cui versa la compagnia aerea, così come del delicato momento che […]

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http://www.spedale.com/e-life/580-airbee-i-bresciani-rimangono-a-terra/

Metti una sera a cena… senza adsl

Ieri sera sono arrivata a casa dopo l’ufficio, pronta alla mia bella dose di cazzeggio serale con l’aggeggio infernale, ma ancora non sapevo che terribile sciagura mi stesse aspettando.
Ore 19.00 circa. Accendo il pc e attendo. Eh, non è un Mac: devo attendere.
Apro Chrome e non succede nulla. Lancio skype e non succede nulla.
Controllo le […]

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http://www.lapaoly.net/2008/metti-una-sera-a-cena/

Altri quindici minuti, per favore

Trova la stranezza

Roma, 7 set. – (Adnkronos) – ”Quella dell’espulsione e del braccialetto per i detenuti e’ una proposta e come ogni proposta va valutata, pesata e discussa a 360 gradi, tenendo in considerazione ogni posizione, stando attenti, pero’, alle tendenze giustizialiste di una certa opposizione”. Lo dichiara il segretario della Dca-Pdl, Gianfranco Rotondi.

Fatto? avete notato che Gianfranco Rotondi, ministro della Repubblica, viene chiamato per incarico di partito? Esatto, ministro della Repubblica. Già, nemmeno io ricordavo che ministero regge, ho dovuto controllare su Wikipedia. Probabilmente anche quel giornalista ha sofferto della stessa comprensibile amnesia e d’altronde stiamo parlando del Ministero per l’Attuazione del Programma, un ministero dalla quantomeno dubbia ragione sociale fin dalla sua creazione nel 2001 a opera del primo governo Berlusconi.

Entrato nella squadra di governo dopo aver strepitato settimane per un un ministero, Rotondi riflette un po’ lo stereotipo del più becero degli utenti di web 2.0 e di qualsiasi forum: un malato di protagonismo in cerca di costante visibilità, capace di fornire aborracciate opinioni in ogni campo dello scibile umano solo per marcare presenza. Ne sono riprova le sue continue dichiarazioni (peraltro apparentemente l’unico operato del suo ministero, se si eccettua un comitato dagli incarichi fumosi presieduta da Cirino Pomicino), mai più lunghe di 3-4 righe e costantemente in bilico tra l’ovvietà e la stronzata. Rotondi mi da l’impressione di cercare la polemica con la stessa verve con cui la Banda Bassotti cerca di svaligiare il deposito di Zio Paperone, e con gli stessi risultati; d’altra parte come si fa a infierire su Rotondi? è lo stesso motivo per cui la Banda Bassotti alla fine esce sempre dal carcere: gli sfigati vanno compatiti, non presi sul serio.

Eppure, nella sua costante ricerca di attenzioni, Rotondi ha un rivale altrettanto bisognoso di affetto ma decisamente più furbo: Renato Brunetta. Anche il mancato premio nobel per l’economia, chiamato affettuosamente “economico ergonomico” dagli amici più cari, si è buttato a pesce su un’ipotetica folla urlante, ma scegliendo meglio il suo repertorio si è assicurato la presenza effettiva della folla. Potere dei luoghi comuni: Rotondi annaspa cercando di fare l’onnivoro, Brunetta si è specializzato su un tema (scegliendone, sagacemente, uno che non smetterà di essere valido per qualche secolo ancora) e senza nemmeno dover dare un’apparenza di concretezza al suo operato si gode l’amore della gente semplicemente sparando cagate. Oddio, potrebbe anche essere il fascino del freak, ma funziona.

Sarà per questa comunanza di obiettivi che i due stanno preparando un’azione comune sulle coppie di fatto? Sinceramente non mi aspettavo che questo governo prendesse in considerazione il tema (e difatti la ministra deputata a un progetto di legge del genere Mara “competenza” Carfagna aveva più o meno chiuso le porte), quindi in teoria dovrei esserne contento (anche se sono per dare anche agli omosessuali il matrimonio e morta lì senza tante discussioni, Calderoli già che semplifichi pensaci tu!), tuttavia temo che dovrò guardare a questa situazione in chiave cabarettistica, se vorrò godermela davvero, senza false speranze.

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http://paguropagano.blogspot.com/2008/09/altri-quindici-minuti-per-favore.html

Il post annoiato della domenica pomeriggio.

Ciao.
Visto che son qui che mi sto annoiando, ho deciso di annoiare un po’ anche voi, o miei cari 3 lettori, raccontandovi come ho buttato via questa domenica. Ma anche no, direte voi. Ma anche sì, dico io. Non si parlava di Internet=Condivisione? E allora!
Stamattina sono andata all’Ikea, e come ogni ogni buona blogger che […]

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http://www.lapaoly.net/2008/post-domenica/