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Palermo la Zisa

Piove e nell’attesa del padsaggio del temporale visitiamo la Zisa un gioello normanno

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://blog.gigitaly.it/2009/08/palermo-la-zisa.html

Gli errori sono sempre gli stessi, le soluzioni anche (cosa voglio da questo blog)

E insomma mi sono reso conto che gira che ti rigira si fanno sempre gli stessi errori, e anche questo blog è partito con la stessa piega sbagliata del mio primo (In che senso?). In breve: mi stavo prendendo troppo sul serio, e su un blog non è davvero il caso poichè questi hanno bisogno di nutrirsi del personale, del vissuto di chi li scrive, anche e forse soprattutto quando non parlano mai davvero di chi li scrive. Intendiamoci, questo non sarà mai il mio diario nè racconterà mai i miei tormenti adolescenziali (anche perchè ho 25 anni), ma non deve nemmeno essere una brutta copia di una rivista o di un giornale. Qui, d’ora in poi, ci troverete un ragazzo e (spero) futuro dottorando simpatico che alterna lunghi pezzi “accademici” (ma il meno legnosi possibile, e magari un po’ spiritosi se ci si riesce) di storia della scienza o divulgazione a raccontini, battute, segnalazioni conditi della parte pubblica della mia vita. Ed è così che si scrive un blog, credo (un anno di esperienza a scrivere di politica e attualità, perlomeno, mi dice che è una strategia che piace al lettore e rende più leggero lo scrivere al blogger).

Altrimenti, vi esorto a scrivere nei commenti una frase in dialetto trentino che esemplifica la situazione: “valà valà, vei zò da figher!” (“valà valà, vieno giù dal fico”).

p.s. Visto che, come ho scritto nell’ultimo post, l’Estate è tempo di repliche vi riporto anche un vecchio pezzo che scrissi un anno e qualche mese fa, quando mi resi conto di quello di cui mi sono reso conto oggi; è lungo, non leggetelo se avete di meglio da fare.

Accosta un attimo

Magari qualcuno si aspetta che io mi metta a parlare della manifestazione di Roma, considerato che come un po’ si temeva è stata buttata in caciara sul finire da Grillo. Nemmeno troppo dai, lui e la Guzzanti hanno usato parole un po’ forti, ma importa davvero qualcosa? c’era tanta gente (e questo è positivo), sul palco c’è stato spazio per tutti e non credo dovrebbe importare se qualcuno ha alzato il tono un po’ oltre la buona educazione, io per esempio mi sono un po’ stufato di essere educato (ma poi di fronte a una folla, e alla mamma davanti alla televisione, tornerei un ragazzo a modo non crediate). Ad ogni modo io a Roma non c’ero (gli ultimi esami mi trattengono a Bologna) e di farvi il commentino di quello che si legge in giro, stasera, non mi va.

Oggi volevo scrivere un po’ di questo blog, che circa tre mesi fa ho cominciato ad aggiornare con costanza nonostante la pagina fosse stata creata già qualche mese prima (c’erano un paio di post di prova, ora cancellati). Volevo, ma mi sono reso conto che sarebbe a) noioso per voi b) noioso per me c) Franco d) in controtendenza rispetto a come ho deciso di impostare il blog, e lì per lì non mi sembrava più il caso, finchè non mi sono reso conto di starmi prendendo troppo sul serio. Non so voi, ma a me l’idea di prendermi troppo sul serio (checché ne dica il mio coinquilino, che mi ha esortato a prendere questo blog perlappunto maggiormente sul serio) non piace per niente, sarà per via delle mie origini trentine ma mi sembra di sentire qualcuno che mi urla dietro “vèi zò dal figher!” (“vieni giù dal fico”, per chi non capisse), riportandomi coi piedi ben saldati al terreno. E quindi, ricapitolando, devo parlare del blog. Credo.

Divagazione n.1

Voi ve lo ricordate quando sono usciti i primi blog? ecco, bravi, io no. Ricordo vagamente che mentre a casa mia arrivava l’adsl flat (e finivano le bollette salatissime del 56k) qualcuno ogni tanto tirava fuori questa storia che c’erano i famosi blogger, gente scaltrissima che faceva tremare tutti nelle direzioni dei Grandi Giornali (in Trentino no, se vai da un trentino e gli dici che ci sta gente scaltra che fa tremare i Grandi Giornali quello ti lancia lo sguardo che si riserva ai pazzi e poi riprende a leggere l'”Adige”), ma non si sapeva bene chi fossero, o perlomeno io e i miei amici eravamo troppo occupati a passare da Napster a WinMx, da WinMx a Kazaa e da Kazaa a eMule per preoccuparcene. La rete allora era solo una grande banca dati, e io non avevo ancora la fame di informazioni che mi sarebbe venuta dopo.

Crescendo e passando di classe in classe cominciavo a diventare più colto, i miei voti salivano (non di tanto) ed essendo da sempre portato per le materie umanistiche (anche se con un professore di Scienze che non avesse fatto per buona parte Chimica forse sarei finito a Biologia) saliva in me anche la voglia di scrivere e di tenere uno dei famosi blog (che nel frattempo erano sempre più famosi, parlo del 2002-2003 circa). Il problema però era (è?) che mi mancavano sia gli argomenti sia la capacità di scrivere in maniera piacevole da leggere, e capirete che non sono due cose da niente, perciò il progetto naufragò…una mezza dozzina di volte. Eppure sembrava così facile per gli altri blogger! loro si mettevano alla tastiera e raccontavano le loro vite, apparentemente così interessanti ma a guardar bene molto ordinarie, e io che avevo una vita scoppiettante (a paragone di alcuni di loro, perlomeno), non riuscivo ad aprirmi o a scrivere qualcosa. Più tardi trovai uno sfogo per la voglia di scrivere (un gioco di ruolo testuale on line che mi tenne occupato quasi 3 anni, più un paio di forum connessi, ma è un’altra storia), ma questa cosa del blog che non riuscivo a scrivere mi rimase dentro, come quelle vesciche che si formano in bocca: a un certo punto ti dimentichi di averle, ma prima o poi la lingua ci passa sopra ricordandoti il fastidio che provocano.

Intermezzo

C’è da dire che ho cominciato a seguire seriamente alcuni blog solo da qualche mese, ovvero da quando ho cominciato a seguire quello di un mio ormai ex coinquilino, riscoprendo sia il piacere un po’ morboso di entrare per un poco nella vita degli altri in loro assenza sia quello di crearsi il proprio bar raccogliendo qua e là qualche fonte di dati e opinioni. E poi in tutto questo tempo (i 3 anni di prima) sono cresciuto, ho cominciato a diventare più consapevole del mondo in cui vivo e per il quale posso lottare, ho cominciato e ormai quasi finito l’università. Era forse così banale il problema? mi bastava accumulare qualche nozione e affinare un poco il senso critico? non lo so, ma ha funzionato.

Divagazione n.2

La colpa è di Berlusconi. Voglio dire, da quello che ho capito c’è una generazione che più o meno lo odia, gli attuali trentenni, una che più o meno lo ama, i ragazzini d’oggi, e io sto nel mezzo. Non nel senso che non lo odi, anche se forse lo faccio un po’ più freddamente, ma nel senso che il rapporto che la mia generazione ha con Berlusconi mi è sempre sembrato più complicato. Credo non ci pensi mai nessuno, ma la mia è la prima generazione che ha avuto sempre davanti Berlusconi e che in qualche maniera è cresciuta con lui, ma allo stesso tempo l’ultima che ha ha un vivo ricordo di Mani Pulite e delle monetine a Craxi, della Democrazia Cristiana universalmente riconosciuta come ladra e mafiosa (oggi tira aria di riabilitazione) e con un po’ di sforzo anche della caduta del Muro. In qualche maniera noi abbiamo sempre saputo che Berlusconi è un’anomalia, ma spesso ci sembra un’anomalia tutto sommato inevitabile, è un rapporto strano, che per molti non si risolverà mai in un giudizio vero e proprio.

Cresciuto in un ambiente un po’ ovattato, la mia presa di coscienza politica è avvenuta a scoppio ritardato e alla fine gira che ti rigira sempre perchè Berlusconi stava davvero esagerando, forse un po’ lo dovete ringraziare se vi piace questo blog (ma non fatelo con troppa convinzione). Col tempo ho studiato anche un po’ di teoria politica, e sono arrivato al punto da comprarmi storie del pensiero politico come quella di Chevalier per il solo fatto di averla trovata a metà prezzo (e non costa poco nemmeno scontata), oltre a volumi e volumi di storia e di attualità. Forse sto pure cominciando a entrare nell’età dell’attivismo, vedremo, sarebbe quasi ora. Insomma, da un’entrata nel “mondo degli argomenti da grandi” impulsiva, dettata dal midollo spinale, ora riesco pure a sostenere conversazioni interessanti, credo.

Cosa dovrebbe uscire da tutto ciò?

Confesso che mi sono un po’ perso, dov’ero rimasto? ah si, cosa vuole questo blog dal mondo (o più semplicemente da me). Beh, alla fine mi sono reso conto che non erano le nozioni e la capacità di scrivere a mancarmi, o mancavano ma non era importante perchè quello che mancava era la voglia di mettere la propria vita in rete. Me ne sono reso conto, perlappunto, quando mi sono fermato la prima volta che volevo parlare del blog (e quindi di me), ed è per questo che alla fine mi sono sforzato di fare oggi quello che non sono mai riuscito a fare, forse in una maniera che non avevo mai provato. Fateci caso, questo post parla di me ma non sembra davvero importante, e questo perchè ha anche altro da dire, dietro quella patina personale che sembra avvolgerlo. Per questo credo supererò il “complesso” che finora mi aveva fatto scrivere come se fossi un giornalista stipendiato da qualche testata un po’ faceta, e comincerò a metterci anche un po’ di me in questo blog. Anche per umanizzare una pagina che ha il difetto di sembrare, a volte, un po’ “artefatta”, freddina e forse un po’ legnosa.

Dove voglio arrivare? da nessuna parte in particolare, ma credo che aumentare gli accessi sia sempre piacevole, soprattutto per chi scrive pezzi destinati, idealmente, a essere letti da altre persone. Per questo, forse, ultimamente mi sta prendendo la sindrome da blogger novellino. Ma passerà, passano sempre queste manie, l’importante è che io non perda la voglia di scrivere, perché quello serve soprattutto a me per mettere in ordine i pensieri e costringermi a riflettere su quello che accade, racimolando pazientemente i dati necessari a inventarsi una spiegazione soddisfacente. Ed è una cosa che viene meglio se si ha anche un pubblico, reale o immaginario, da soddisfare.

post scriptum

Siete arrivati fino in fondo? secondo il contatore sono 8524 caratteri, complimenti! io, per esempio, non ho voglia di ricontrollare quello che ho scritto.

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http://scienzology.blogspot.com/2009/08/gli-stessi-errori-sono-sempre-gli.html

Il caso San Felice sui media

Anche i media locali oggi hanno dato ampio spazio al caso dell’acqua dell’acquedotto inquinata a San Felice.
Eccovi i link agli articoli apparsi oggi sul Giornale di Brescia e sul Bresciaoggi con anche alcune voci ufficiali delle autorità competenti.
Inoltre anche i TG della sera di Teletutto e di Brescia Punto TV hanno dato ampia copertura con interviste.
Consiglio […]

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http://garda2o.wordpress.com/2009/06/17/il-caso-san-felice-sui-media/

Confermato dall’ASL inquinamento dell’acqua

Non riuscendo ad avere notizie da alcun ufficio pubblico (tutti hanno terrore di parlare e sembrano camminare sulle uova, oppure sono perennemente in riunioni) in merito all’esito delle analisi dell’ASL sull’acqua dell’acquedotto, ho sentito telefonicamente (il cui interno diretto sono riuscito ad ottenere con le solite tecniche all’italiana) circa 20 minuti fa (vale a dire alle 17.20) direttamente […]

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http://garda2o.wordpress.com/2009/06/17/confermato-dallasl-inquinamento-dellacqua/

Aggiornamento sull’acqua di San Felice

Ho chiamato qualche minuto fa sia l’Ufficio Igiene dell’ASL che l’Ufficio Tecnico Comunale ma purtroppo non ci sono ancora gli esiti delle analisi fatte ieri sull’acqua dell’acquedotto.
Anche se non esiste quindi alcuna conferma, ci sono alcuni indizi che mi fanno temere che qualche problema ci fosse.
Innanzitutto mi risulta che ieri in serata Garda Uno ha “precettato” alcuni […]

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http://garda2o.wordpress.com/2009/06/17/aggiornamento-sullacqua-di-san-felice/

referendum

Domenica 21 giugno dovremo andare a votare nuovamente. Questa volta sarà per i tre referendum sulla legge elettorale.Certamente voterò per il terzo quesito, quello sulle candidature multiple, senza alcun dubbio. Voterò SI.Per gli altri due quesiti ho un po’ di dubbi. L’attuale legge elettorale fa schifo e il fatto che il premio di maggioranza vada alla coalizione piuttosto che al partito che

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http://laltrasanfelice.blogspot.com/2009/06/referendum.html

Da un debutto all’altro

Qualche settimana fa lo spettacolo con l’orchestra, ieri sera il concerto dei Fuoriclasse e delle Stonate ( una magnifica festa sotto tutti gli aspetti) e domani la “prima” della conferenza, a cui sto lavorando da ormai nove mesi, al CEFRIEL e poi ancora a fine mese al Politecnico di Milano….

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http://blog.gigitaly.it/2009/06/da-un-debutto-allaltro.html

Sembra preistoria

Cercavo informazioni su alcuni prodotti di security di cui mi occupavo tre anni fa e scopro che Scure Computing è stata acquisita da McAfee, Aventail è stata acquisita da Sonicwall, Permeo è stata acquisita da BlueCoat. Prodotti scomparsi, acquisiti, diluiti. Scopro che le mie conoscenze di quel mondo sono davvero…

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http://blog.gigitaly.it/2009/06/sembra-preistoria.html

GARDAPANORAMA ALLA 24 ORE MTB DI IDRO 2009

Dopo l’esordio positivo dell’anno scorso, Gardapanorama si ripresenta alla edizione 2009 della 24 ore MTB di Idro. La squadra si propone con 8 elementi, 6 dei quali con l’esperienza dell’anno passato. Gli atleti gireranno su un percorso nuovo, più tecnico e con maggiore sterrato, della lunghezza di circa 5,5km. Oltre all’agonismo, la squadra cercherà innanzitutto l’affiatamento e il divertimento con la partecipazione a questo famoso evento e al clima di allegria che lo contorna.
Claudio T.
LINK SU WWW.GARDAPANORAMA.IT

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http://gardapanorama.blogspot.com/2009/05/gardapanorama-alla-24-ore-mtb-di-idro.html

Stop al consumo di suolo!

Ci sono persone vere e positive che dedicano parte della loro vita a promuovere idee concrete di cambiamento ed utilizzano il loro ruolo politico per portare avanti le loro idee.Al contrario ci sono persone che usano idee buone e positive al fine di promuovere la propria carriera politica.I primi usano la politica come mezzo per conseguire fini nobili, i secondi usano fini nobili per perseguire

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http://laltrasanfelice.blogspot.com/2009/05/stop-al-consumo-di-suolo.html

L’ago n. 2

Tornando a Desenzano mi ritrovo a casa L’ago, il mensile a distribuzione gratuita dell’Associazione Culturale De Benaco di Desenzano, e ovviamente me lo sono letto. Ho saltato solo quei due o tre articoli che dal titolo non hanno attirato la mia attenzione. Al contrario, non ho potuto fare a meno di leggere i due articoli firmati da Vladimiro: l’uno sulla matematica che ovviamente mi ha ricordato il mio ultimo spettacolo del laboratorio di teatro al liceo, l’altro sul world wide web (mi era saltato all’occhio il termine “blogger” nell’occhiello dell’articolo e non ho resistito). Complimenti a Vladimiro. Entrambi gli articoli sono interessanti sia nei contenuti che nello svolgimento del tema.

Altrettanto interessante ho trovato la rubrica liberalamente che parla del libro “Modus Vivendi” di Zygmunt Bauman. Non so se lo leggerò, ma mi manca quel genere di libri. La prossima volta che andrò in biblioteca penso che mi orienterò su qualcosa di simile.

L’articolo che merita però la medaglia d’oro per l’argomento che ha centrato i miei interessi è Si “pescano” più turisti se il Garda va in Rete nella rubrica contrappunto.
Il lago di Garda deve presentarsi come un’area uniforme ai turisti e non solo. Diviso tra Trentino, Lombardia e Veneto con le rispettive province di Trento, Brescia e Verona, in rete può trovare il luogo dove presentarsi unito per fornire agli interessati tutte le informazioni che possono interessarli. E non solo in rete. Fiere internazionali di promozione turistica e interventi per lo sviluppo dell’area esistono e maturano anche fuori dal web.

Nell’articolo vengono citati i seguenti siti/portali per chi si volesse godere il Lago in anteprima, anticipando le vacanze che in questo periodo sono in programmazione:
Visitgarda.com, Gardainforma.com, Rivieradeilimoni.it, Strada dei vini e dei sapori (ora in costruzione).

Complimenti a tutto il team per questo bel secondo numero di L’ago. Aspetto che escano con il loro blog e intanto penso a cosa potrei scrivere per loro, così da alternare allo studio per gli esami, qualcosa di più creativo.

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http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/2h0nU5cFmPQ/lago-n-2.html

Twitter, Friendfeed, long tail

Vorrei riprendere un interessante post di Mushin riguardo al successo di Twitter a scapito di Friendfeed. Avrei, infatti, qualche considerazione da fare che a voler essere articolata un poco non ci starebbe tra i commenti al post (e chi mi segue sa che la sintesi non è tra le mie doti quando scrivo).

Riassumo brevemente il post di Techcruch dal quale tutto parte.
FriendFeed is in danger of becoming the coolest application that no one uses.”
In base ai dati forniti da Comscore, Twitter conquista ogni mese più utenti di quanti non ne abbia Friendfeed in totale. Nonostante FF sia un aggregatore in continua crescita che offre servizi molto apprezzati non riesce a convincere gli utenti che con lui possono fare molto più che con Twitter. Cosa tra l’altro vera, tant’è che Facebook e altri network continuano a copiargli le idee (a volte anche male, aggiungo io).
Poi c’è poco altro, ma di scarso rilievo per il post di Mushin.

Ora invece un breve riassunto, attraverso alcune frasi originali, del post di Mushin.
E se fosse la conferma che la Coda Lunga sia solo una bella favola?
“Suggerire che Friendfeed sia peggiore di Twitter perché non ne ha i numeri, significa negare la possibilità di un modello basato sulla Coda Lunga, significa dire che l’importante è avere mercato di massa, non massa di mercati.”
“non credo che la questione sull’utilità di Friendfeed sia legata a quanti utenti usano friedfeed.”

Ora il mio post.
È vero, la qualità di un prodotto non va misurata in base al numero di utenti, ma ai servizi offerti. Eppure se il prodotto nel nostro caso è un social network, come si potrebbe definire Friendfeed, allora il numero di iscritti diventa rilevante. Facebook potrebbe anche essere il migliore SN del mondo, ma se non avessi un’alta probabilità di trovare vecchi amici e colleghi, non ci passerei il mio tempo. Il valore di un SN sta innanzitutto nel numero di partecipanti.

Dov’è la lunga coda? C’è e non c’è. Nel senso che c’è nella misura in cui c’è sempre stata da decenni. Perché i video li cerchi prevalentemente su YouTube? Perché ce ne sono a tonnellate, nonostante Vimeo, ad esempio, offra una qualità migliore. Perché quando voglio un libro posso essere sicuro che Feltrinelli è la scelta giusta? Perché lì ne hanno così tanti che se anche non avessi idea di cosa voglio, uno che mi piace lo trovo (e in genere uno tornerebbe a casa con la valigia piena di libri!). Perché Microsoft Office ha così tanto successo? Perché tutti i miei colleghi lo usano e mi torna utile per via dell’alta compatibilità.

E la coda lunga che fine ha fatto? È mascherata come un frattale. Ogni negozio, sito, social network, impesa, discoteca, bar, biblioteca ecc. avrà due tipi di prodotti: quelli che vanno per la maggiore, di largo consumo, e quelli di nicchia, che non vuole quasi nessuno. In pratica riproduce la coda lunga al suo interno, anche se per forza di cose non può essere poi tanto lunga.
A sua volta, questo piccolo rivenditore o quello che è, rientra in un sistema maggiore, collocandosi, ad esempio, sulla coda lunga dei negozi di una città, e poi ancora la città si colloca nel sistema provinciale, regionale e nazionale.

Con internet la lunga coda di accentua perché la rete riesce ad evitare alcuni vincoli fisici, ma alla fine anche qui i siti, i blog, i social network e altri strumenti si collocano ciascuno nella coda del proprio settore, ciascuna delle quali si aggrega producendone una nuova maggiore. E al loro interno hanno essi stessi delle code lunghe. Si guardi ai tag delle immagini su Flickr, alcuni più frequenti di altri. Si guardi all’elenco di etichette dei post dei blog.

Essendo poi che la qualità effettiva può aiutare ad incrementare il numero di utenti e questi a loro volta (portando risorse) permettono al servizio di crescere in quanto ad offerta, si scatenano continuamente nell’economia globale circoli viziosi e virtuosi che premiano e macellano rispettivamente non i migliori e i peggiori, ma quelli che hanno saputo anche solo presentarsi meglio all’inizio, dimostrando anche deboli vantaggi sui concorrenti, scartando quelli che non erano in cima al podio.

Tutto questo per dire che la coda lunga non compare né scompare. È una semplice necessità di mercato e c’è sempre stata. I numeri restano e saranno sempre dannatamente importanti nella scelta di un social network.

Il vero punto, IMHO, non è che Friendfeed sia meglio o peggio, più frequentato o meno, di Twitter. Io li uso entrambi. FF è molto più di Twitter e per questo motivo non credo che debba preoccuparsi della fetta di utenti in più che ha questo rispetto a sé, ma piuttosto aiutare ad integrare ancora meglio Twitter (con i suo dm… e @…) e promuoversi attraverso di esso. Io non li metterei neanche a confronto, se non fosse per una cosa, intelligentemente osservata da TechCrunch: “FriendFeed may just be too complicated for the average user to quickly understand”. Non che lo sia, ma mi rendo conto che il 95% delle persone che mi circondano (per lo più coetanei) sono restii a voler sperimentare cose nuove. Twitter invece è così facile e intuitivo che anche Britney Spears lo usa : )
E poi FF è fatto per gente che passa davvero le ore online e al momento non sono che una minoranza le persone che passano le giornate al computer. Alle volte sembra addirittura troppo prendere che la gente legga la mail una volta al giorno!

[Nell’immagine vedete un grafico che mostra il numero di utenti di Twitter rispetto a Friendfeed. Me lo sono arrubato da Techcrunch]

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http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/vxrNqmd9eAs/vorrei-riprendere-un-interessante-post.html

16° Sympatex BIKE Festival di Riva del Garda

16° Sympatex BIKE Festival di Riva del Garda
Da giovedì 30 aprile a domenica 3 maggio, a Riva del Garda

La manifestazione inaugura la stagione europea della mountain-bike si svolgera in quattro giornate, si aspettano a Riva più di 20000 spettatori che potranno visitare lo spazio epositivo dove troveranno più di 130 aziende e in serata ammirare le evoluzioni dei biker in salti acrobatici e spettacolari .

Marco B.

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http://gardapanorama.blogspot.com/2009/04/16-sympatex-bike-festival-di-riva-del.html

27/04/2009 BURRASCA SUL GARDA CON DISAGI

Proprio in queste ore il Garda si sta “arrabbiando”. Al largo il peler, vento da nord, nord/est, crea onde con cavalloni alte oltre 1,50m. Sul lungolago di Gardone Riviera, seppur meno alte, le onde riescono a scavalcare il parapetto a lago e riversarsi sulla passeggiata. Nella zona Rimbalzello si infragono con spruzzi di 7-8 metri. I turisti in attesa dei battellli della Navigarda assistono incuriositi e un pò timorosi alle traballanti manovre di ormeggio. Gli sfiatatoi del lungolago si sono trasformati in geyser con getti d’acqua alti vari metri, e si riesce a percepire la vibrazione della soletta sotto i colpi delle onde. Il livello del lago molto alto fa sì che una normale burrasca crei disagi e preoccupazioni. Il timore è che le piogge di questi giorni mantengano alto se non addirittura incrementino l’altezza delle acque. I valori di erogazione nel Mincio sono sostenuti, ma devono tenere in considerazione la piena del Po, carico di acque raccolte dal Piemonte alla Lombardia, interessate da forti precipitazioni.
Inoltre l’abbassamento delle temperature previsto spesso innesca un rinforzo dell’intensità del peler con conseguente aumento del moto ondoso del Garda.
Claudio T.
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