Tag: Riflessioni

Entriamo nella rete

Ultimamente continuo a riflettere sul post di Roberto Venturini “Internet? Dovrebbe essere più stupida” su Apogeonline. In realtà è un pensiero ricorrente, che emerge sempre dopo aver parlato di internet a qualcuno di quel 50% di italiani che non capisce l’utilità di connettere un computer ad una connessione DSL. E non pensate che siano tutti anziani! O magari frequentano internet regolarmente, ma mai oltre al controllo della mail, alla frequentazione di Facebook e poco altro. Spesso si tratta anche di giovani, che semplicemente non c’avevano pensato ad usare internet.

Come può internet diventare più stupida (semplice)?

In realtà credo che sia già semplice da usare. Non dico da capire. Ma l’utilizzo della rete si sta già semplificando nell’utilizzo quotidiano. Penso a Twitter, Dropbox, Friendfeed, Wikipedia, Google, Youtube. Prendiamo ad esempio quest’ultimo. Dato per scontato che uno sappia accendere il computer e muovere il mouse, alla fine basta aprire il browser, scrivere l’indirizzo www.youtube.com sulla barra degli indirizzi, inserire una parola chiave nella barra di ricerca e cliccare sul thumbnail che più ci aggrada. Facile? Sì!

La vera barriera tra i cosidetti utonti e la rete spesso è semplicemente la pigrizia nell’affrontare il nuovo, la scarsa curiosità, l’atrofizzazione del cervello ad una routine di procedure per sbrigare le faccende quotidiane. Per sfondare questo muro serve qualcosa/qualcuno che la gente meno informatizzata già conosce e di cui si fida: Microsoft. Chi ha installato Linux o si è comprato un Mac, in genere ha già qualche anno alle spalle di computeristica. Microsoft invece è nelle case di tutti gli altri, quelli che per la prima volta di affacciano al mondo virtuale. E la gente, checché se ne dica, si fida, perché quelli che si lamentano, lo fanno solo perché conoscono le alternative sul mercato, e dunque rientrano già nella categorie di “esperti”. Come può aiutare Microsoft un paese come l’Italia ad entrare nelle maglie della rete?

Non solo il browser deve essere più semplice, intuitivo e pulito, ma l’intero sistema operativo Windows dovrebbe sbilanciarsi di più. Potrebbe chiederti se il documento che hai appena terminato di scrivere lo vuoi allegare ad una nuova mail. Potrebbe invitarti al termine della visione del film di lasciare un commento su MyMovies.it. Potrebbe sfidarti a pubblicare il tuo risultato ad un videogame su una classifica pubblica.
In questa maniera, volente o nolente, l’utonto si rende conto di quanto è limitato il suo uso del computer e si incuriosisce, pretende di conoscere meglio internet e magari ad abbonarsi ad una connessione più veloce.

L’ultimo numero di Wired (ottobre 2009) in un articolo, descrivendo le mire di Ray Ozzie per il futuro di Microsoft, mi ha fatto sperare che una cosa del genere sia possibile in breve tempo. Vediamo se Windows Azure basterà per trascinare con sé gli scettici nella rete.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/byu09mOexjY/entriamo-nella-rete.html

Perché abbandonare Internet Explorer 6

Blogger mi segnala che sono arrivato al mio millesimo post su questo blog. Il contatore include anche i post non pubblicati, quindi per il lettore questo è il 985° post e dunque non costituisce nessuna ricorrenza particolare. Almeno per la stragrande maggiornaza dell’umanità che usa il sistema decimale per contare. Siccome preferisco considerare come pietra miliare il numero di post pubblicati, rimanderò il post celebrativo, ma colgo l’occasione di questo post per pubblicizzare un’iniziativa degna di nota per la salute del web.

L’upgrade a Internet Explorer 8 comporterà la donazione di 8 pasti agli indigenti negli Stati Uniti d’America!

Per quanto l’atto di beneficienza in sé possa essere un buon motivo per alcuni per aggiornare il proprio browser, trovo che ci sia da fare un po’ di educazione civica internettiana. A meno che non sussistano seri motivi, l’utente medio dovrebbe aggiornare il prima possibile i suoi programmi non solo per migliorare la propria esperienza al computer, che sia online o meno, ma per migliorare quella di tutti gli altri navigatori.

Il fatto che ancora in così tanti viaggino con browser obsoleti, implica che i siti debbano essere compatibili anche con questi, costringendo chi lavora online a incrementare il proprio lavoro e con questo il peso delle pagine, rendendo più lenta la navigazione a tutti gli altri. IE6 deve morire per lo sviluppo del web.

Pensiamo alle automobili: se ciascuno avesse un’auto della larghezza che vuole servirebbero parcheggi di varie dimensioni, incasinando la programmazione dei parcheggi cittadini in maniera notevole. Ecco perché solo auto omologate possono circolare sulle strade pubbliche. Lo svantaggio di avere un’automobile troppo larga non è solo del conducente che non trova un parcheggio sufficientemente grande, ma di tutti gli altri, dato che intralcia il traffico e magari avremmo un sistema multicolore per delimitare i parcheggi lungo i margini delle strade che colpirebbe in primo luogo i poveri daltonoci come me.

In un ambito così permeato dallo scambio di informazioni come quello informatico (da qualche parte l’avrà pur preso il nome “informatico” per un motivo) è indispensabile trovare degli standard comuni ed è bene essere coscienti del fatto che questi standard cambiano col tempo, soprattutto in questo settore, dove lo sviluppo è velocissimo. Non dico che si debba passare necessariamente a Firefox (anche se lo consiglio, rispetto a Explorer), ma almeno aggiornate il vostro Explorer per il bene di tutti! Qui trovate 14 alternative a IE6 proposte da Mashable.

Per quanto riguarda l’upgrade a Microsoft Explorer 8 mi pare che non ci sia altro da aggiungere. Ora riflettendoci trovo interessante notare quante finestre si aprono parlando di omologazine e differenziazione in ambito tecnologico. Non tratterò questi aspetti in questo blog, o almeno non prossimamente, perché mi pare che si potrebbe incentrare un’intera tesi di laurea su questo.

Ah, dimenticavo: passare a IE8 è gratis e potrete travasare bona parte delle vostre impostazioni personalizzate senza problemi!

[L’immagine in cima me la sono arrubata da qui]

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/z0enb1w8bcs/perche-abbandonare-internet-explorer-6.html

Bach e la complessità: il debutto è riuscito

Oggi ho presentato per la prima volta la mia nuova conferenza dopo tanti aggiustamenti, ripensamenti, riscritture e alla fine il risultato è stato quello che speravo. Come ha detto uno dei partecipanti alla fine: “In un primo momento mi sembravano riflessioni semplici, quasi banali, ma poi continuavo a percepire ‘un…

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://blog.gigitaly.it/2009/06/bach-e-la-complessit%C3%A0-il-debutto-%C3%A8-riuscito.html

Da un debutto all’altro

Qualche settimana fa lo spettacolo con l’orchestra, ieri sera il concerto dei Fuoriclasse e delle Stonate ( una magnifica festa sotto tutti gli aspetti) e domani la “prima” della conferenza, a cui sto lavorando da ormai nove mesi, al CEFRIEL e poi ancora a fine mese al Politecnico di Milano….

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://blog.gigitaly.it/2009/06/da-un-debutto-allaltro.html

Internet a sbafo 4ever

Max Trisolino segnala su FriendFeed questo articolo del the New Blog Times che si riassume benissimo nella prima riga dello stesso:

Roma – I tempi della free Internet si stanno avvicinando al capolinea. Secondo Barry Diller, presidente e direttore di IAC

Non solo spero che questo non avvenga, ma credo anche che la previsione non sia azzeccata. Ovviamente la mia posizione è completamente irrilevante e non ho alcun dato ad avvallare la mia tesi. Ho però l’impressione che questa crisi finanziaria e blabla stia facendo perdere la fiducia di tutti in tutto.

Più che per contraddire il tipo sopracitato, il mio interesse è di illustrare brevemente i motivi che, IMHO, sono sufficienti a garantire la sopravvivenza ad un’enorme branca di servizi gratuiti: il web 2.0.

Ora viviamo la crisi di tutto, inclusa la pubblicità, che è il grande magnate oggigiorno di internet. Questa copre, o meglio copriva, principalmente i costi fissi della gestione dei server su cui sono ospitati i contenuti sviluppati dagli utenti. Questi fessi fanno tutto gratis, perché a quanto pare si divertono (io incluso, altrimenti non starei a scrivere questo post). Ora la pubblicità sembra non crederci più, perché è diventata più pessimista sempre a causa della crisi, come tutti gli altri.

Forse già prima non serviva a niente, ma oltre ad avvicinarci alla ripresa economica promessa da tutti i capoccia del mondo, gli stessi sistemi tecnologici di fare pubblicità stanno migliorando e miglioreranno moltissimo in futuro via via che si procede con la personalizzazione dei contenuti che ci vengono sbattuti sullo schermo del computer. Aggiungiamo a tutto ciò un considerevole aumento di persone connesse ad internet (per ovvi motivi di aumento di popolazione mondiale e ricchezza complessiva) e nel giro di qualche anno avremo ancora più investimenti in forma di pubblicità online a coprire le spese necessarie a garantire servizi gratuiti per tutti (o comunque molti).

Ora che abbiamo capito come si coprono i costi del web 2.0, passiamo alla fornitura dei contenuti, che si minaccia divenire a pagamento.
Io, utente generoso e altruista che mi impegno a creare contenuti a gratis in qualità di blogger o scrittore di Wikipedia, col cavolo che continuo a regalare lavoro a chi poi ci lucra direttamente sopra (tipo vendendo un mio post o una spiegazione di Wikipedia)! Sarò anche generoso, ma mica pirla. Ecco che pubblicherò i miei contenuti solo dove so che gli altri potranno leggerli a sbafo, altrimenti andavo a fare il giornalista o lo scrittore (o come si chiama) per la Treccani. Perché comunque io di robe da raccontare ne ho a badilate.

Per concludere e rendere la mia tesi comprensibile e sintetica:
La visione pessimista di Barry Diller non si avvererà. Online troveremo sempre contenuti gratuiti finché persisterà il cosiddetto web 2.0, perché i costi legati ad esso saranno coperti dal ritorno in forze della pubblicità online. Il web 2.0 persisterà, inoltre, perché il mondo è pieno di sfaticati che hanno voglia di metterci del proprio per la creazione di contenuti anche senza retribuzione, a patto che gli altri possano leggerle gratuitamente.

Giusto per citare un esempio a supporto della mia tesi: la radio
E, siccome sono una persona che guarda in faccia al nemico, un esempio a favore di Barry Diller: la (pay-)TV.

Se non siete d’accordo, prendetelo come un semplice esercizio di retorica.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/jzOCSlBkXgY/internet-sbafo-4ever.html

Il cane da guardia del potere

Guardando la cartina in alto si può notare che l’Italia è colorata di giallo, a differenza del resto dell’occidente (compresa l’Australia), del Giappone e di altri paesi che sono verdi.
Quella mappa indica la libertà di stampa nel mondo, ed è stilata dall’organizzazione Freedom House.
Il nostro paese è classificato come semi-libero.
Qualcuno si stupisce? Io no. Basta sentire le domande poste dai giornalisti ai politici: sempre banali, dalla risposta scontata; mai che siano in grado di mettere in difficoltà l’intervistato, mai che siano domande scomode.
Del resto i canali televisivi principali sono 7, di cui 3 controllati dalla politica e 3 di proprietà del presidente del consiglio. Per non parlare di molti giornali…
Bruno Vespa da anni conduce l’unico programma di informazione giornalistica di Rai 1, e lo fa con un livello di servilismo che fa cadere le braccia (ci sarà un motivo se è sempre al suo posto).
Spesso mi chiedo dove saremmo senza Internet. Io mi informo soprattutto attraverso il web, anche perchè molte notizie non vengono date da tv e giornali.
Sicuramente senza la rete sarei molto più ignorante, ci sarebbero una moltitudine immensa di informazioni delle quali non sarei mai venuto a conoscenza. E questo perchè non serve essere iscritti all’ordine dei giornalisti per fare informazione via internet, non serve far approvare l’articolo da un direttore che riceve pressioni su pressioni da politici, industriali e co.
Forse in Italia è il web il cane da guardia del potere, visto che questa funzione non è compiuta in modo soddisfacente dai media tradizionali.
Peccato che la diffusione della banda larga da noi sia deficitaria, e che molti non abbiano nemmeno una connessione…

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://filisetti.blogspot.com/2009/05/il-cane-da-guardia-del-potere.html

Libertà di espressione

Cos’è la libertà di espressione? Qualcuno dice che è quella di andare in mezzo ad un incrocio nella propria città e poter gridare: “in questo paese non c’è libertà!”.
Secondo me le libertà di opinione, espressione e stampa (che sono legate a doppio filo tra loro) sono quelle di poter dire ciò che si pensa, di poter riferire dei fatti se questi sono veri, di fare la satira che si vuole, di prendere per il culo chichessia, senza che qualcuno dopo ti minacci.
La minaccia non dev’essere per forza qualcosa di violento: basta minacciare di oscurarti, o di multarti per compiere un crimine contro quel diritto fondamentale dell’individuo di esprimere le proprie idee, che diamo tanto per scontato ma che non lo è affatto.
Perchè gli stessi che alzano la voce per difendere la libertà di fare satrira su Maometto aggrediscono verbalmente chi la fa sul Papa? Tra l’altro nel primo caso si ride su quello che per i credenti è un profeta, non su un uomo (bisognerebbe paragonarle a vignette su Gesù).
Ma ben vengano le vignette sulle divinità, sui santi e sui profeti!
Un vignettista satirico, un comico e co. devono essere giudicati dal pubblico, non dal primo politico passante con deliri di onnipotenza.
Uno dei principi fondamentali della democrazia non è quello di rispettare le idee altrui?
E’ democratico delegittimare con ogni mezzo chi non è della nostra stessa idea?
Solo chi ha qualcosa da nascondere teme le critiche e la satira.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://filisetti.blogspot.com/2009/04/liberta-di-espressione.html

L’amministrazione comunale di Desenzano non stupisce mai abbastanza

Credo che le pagine si commentino da sole. Forse potreste affittare una palestra e magari fare degli incontro di boxe regolari.Ma per favore, non con i nostri soldi, pensateci da casa.Continua a leggere..

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://iltempiodelmoralizzatore.blogspot.com/2009/01/lamministrazione-comunale-di-desenzano.html

Sempre sul Pd radioattivo

Posto questa divertentissima dichiarazione di Massimo Mezzetti (Sd), a riprova del fatto che per mandare avanti il loro progetto i democratici assumono abbondanti dosi di psicofarmaci.DICHIARAZIONE DI MASSIMO MEZZETTIResp.le Nazionale Enti Locali Sinis…

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://iltempiodelmoralizzatore.blogspot.com/2009/01/sempre-sul-pd-radioattivo.html

Sempre sul Pd radioattivo


Posto questa divertentissima dichiarazione di Massimo Mezzetti (Sd), a riprova del fatto che per mandare avanti il loro progetto i democratici assumono abbondanti dosi di psicofarmaci.

DICHIARAZIONE DI MASSIMO MEZZETTI
Resp.le Nazionale Enti Locali Sinistra Democratica

…questo Pd è ormai in stato confusionale …in Emilia vota a favore, in Toscana permette alla destra di bocciare il no a nuove centrali nucleari….

L’astensione del gruppo PD al Consiglio Regionale della Toscana sulla mozione che prevedeva l’indisponibilità del territorio regionale per l’attivazione di centrali nucleari come presumibilmente previsto dal piano del governo Berlusconi – astensione che ne ha provocato la bocciatura – risulta grave ed inspiegabile. Ed è l’ennesima manifestazione dello stato confusionale che ormai regna sovrano in quel partito.
Lo afferma Massimo Mezzetti, della segreteria nazionale e responsabile Enti Locali di Sinistra Democratica.
Solo poche settimane fa – prosegue l’esponente SD – un identico testo proposto al Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna da SD è stato alla base di una risoluzione condivisa da tutte le forze del centrosinistra al governo della regione, Pd compreso.
L’ambiguità e la doppiezza che su molte questioni sta assumendo il PD rischia di diventare imbarazzante, oltre che per gli elettori di quello stesso partito, anche per le forze politiche che con esso intendono costruire accordi per le prossime elezioni amministrative.
(da sinistra-democratica.it)

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://iltempiodelmoralizzatore.blogspot.com/2009/01/sempre-sul-pd-radioattivo.html

Sempre sul Pd radioattivo


Posto questa divertentissima dichiarazione di Massimo Mezzetti (Sd), a riprova del fatto che per mandare avanti il loro progetto i democratici assumono abbondanti dosi di psicofarmaci.

DICHIARAZIONE DI MASSIMO MEZZETTI
Resp.le Nazionale Enti Locali Sinistra Democratica

…questo Pd è ormai in stato confusionale …in Emilia vota a favore, in Toscana permette alla destra di bocciare il no a nuove centrali nucleari….

L’astensione del gruppo PD al Consiglio Regionale della Toscana sulla mozione che prevedeva l’indisponibilità del territorio regionale per l’attivazione di centrali nucleari come presumibilmente previsto dal piano del governo Berlusconi – astensione che ne ha provocato la bocciatura – risulta grave ed inspiegabile. Ed è l’ennesima manifestazione dello stato confusionale che ormai regna sovrano in quel partito.
Lo afferma Massimo Mezzetti, della segreteria nazionale e responsabile Enti Locali di Sinistra Democratica.
Solo poche settimane fa – prosegue l’esponente SD – un identico testo proposto al Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna da SD è stato alla base di una risoluzione condivisa da tutte le forze del centrosinistra al governo della regione, Pd compreso.
L’ambiguità e la doppiezza che su molte questioni sta assumendo il PD rischia di diventare imbarazzante, oltre che per gli elettori di quello stesso partito, anche per le forze politiche che con esso intendono costruire accordi per le prossime elezioni amministrative.
(da sinistra-democratica.it)

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://iltempiodelmoralizzatore.blogspot.com/2009/01/sempre-sul-pd-radioattivo.html

Il solito pragmatismo porcaro del Pd (anticipo della rubrica Porcate Democratiche)

Inizia oggi una nuova rubrica per svelare, per quanto possibile, tutti gli episodi di natura politica, strani e sconcertanti, che avvengono nel nostro Paese e che hanno per protagonista il PD. Stufo di leggere incoerenze su incoerenze e di vedere Topo …

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://iltempiodelmoralizzatore.blogspot.com/2009/01/il-solito-pragmatismo-porcaro-del-pd.html

Il solito pragmatismo porcaro del Pd (anticipo della rubrica Porcate Democratiche)


Inizia oggi una nuova rubrica per svelare, per quanto possibile, tutti gli episodi di natura politica, strani e sconcertanti, che avvengono nel nostro Paese e che hanno per protagonista il PD. Stufo di leggere incoerenze su incoerenze e di vedere Topo Gigio a Ballarò continuare la litania sul partito riformista, il paese riformista, l’ideale riformista e il suo cane riformista, voglio vedere (e far vedere) le cose da un punto di vista più pragmatico.
Inutile dire che tutto questo non piacerà a chi ancora pensa di essere nel partito della luce dell’avvenire, ma almeno potrò riportare fatti accaduti veramente e quindi difficilmente contestabili anche dai più incrostati “democratici”.


Iniziamo con il primo, ovvero la misteriosa astensione del gruppo regionale del Partito Democratico della Toscana sulla mozione presentata da Sinistra Democratica, Verdi, Rifondazione e PDCI, che proponeva di dichiarare l’indisponibilità del territorio regionale alle procedure di individuazione di siti idonei all’attivazione di centrali nucleari (fonte qui)

Questa assurda posizione é stata fortemente criticata anche da Legambiente.

A questo si aggiungono i particolari della mozione e dell’intera vicenda. Si legge che l’episodio é “Grave e contraddittorio perché tale rifiuto è con chiarezza espresso nel Piano Energetico Regionale 2008/2010 – approvato lo scorso marzo – il quale prescinde totalmente dal possibile apporto dell’energia nucleare e considera invece prioritari investimenti e regole per favorire risparmio ed efficienza nei consumi energetici, fonti rinnovabili e tecnologie efficienti per le produzioni energetiche proseguendo le esperienze di impianti, reti ed iniziative già positivamente avviate sul territorio; indirizzi e obbiettivi che erano parimenti espressi nella mozione bocciata”

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://iltempiodelmoralizzatore.blogspot.com/2009/01/il-solito-pragmatismo-porcaro-del-pd.html