Tag: polizia

▼ Desenzano, crolla il balcone: 86enne precipita dal secondo piano

Sono ancora da accertare le cause di quanto accaduto questa mattina a Desenzano. Quello che è certo è che una donna di 86 anni è precipitata dal balcone della sua abitazione al secondo piano di una palazzina in via Flaminia 136. Sul posto per soccorrere l’anziana, che ha compiuto un volo di circa 10 metri, […]

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▼ Manerba, ubriaco fugge dagli agenti e semina il panico: 26enne arrestato

Un 26enne marocchino è stato arrestato da dalle forze dell’ordine dopo un inseguimento per le strade di Manerba, sul lago di Garda. L’uomo, residente a Mazzano, era incappato in un posto di controllo nella zona di via Roma. Alla vista degli agenti, ha iniziato a rallentare e poi ha pigiato sull’acceleratore, dandosi alla fuga a […]

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▼ Garda, vincono le istituzioni: il maxiraduno dei facinorosi è un flop

I facinorosi e i violenti se la sono fatta sotto. E il maxiraduno sul Garda, “L’Africa a Peschiera”, che lo scorso anno aveva provocato violenze, vandalismi e molestie si è rivelato un flop. Merito soprattutto dell’imponente schieramento delle forze dell’ordine a presidio delle stazioni e del territorio. Le principali stazioni del Garda (Desenzano e Peschiera), […]

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Desenzano, 19enne cerca di rubare una bici: lo ferma un poliziotto fuori servizio

Anche se fuori servizio è intervenuto e ha assicurato un ladro alla giustizia. E’ successo in stazione dei treni a Desenzano. Un 19enne è stato bloccato mentre tentava di caricare sul treno una bicicletta rubata. Insieme al giovane c’era anche il proprietario della due ruote che accortosi del furto ha rintracciato il ladro impedendogli di […]

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▼ Maxi raduno del 2 giugno sul Garda: treni e stazioni blindate

Lo scorso anno erano in centinaia e la situazione, con atti estremi di vandalismo, era degenerata in breve tempo. Quest’anno il passaparola digitale per un vero e proprio raduno non autorizzato di giovanissimi previsto a Peschiera nella giornata del 2 giugno ha messo in moto in anticipo la macchina dell’ordine pubblico. Forze di polizia ed […]

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Desenzano, troppo alcol al volante: altre 10 patenti ritirate

Sei pattuglie della Polizia di Stato – agenti della Polizia Stradale di Brescia e di Bergamo – sono state impegnate la notte scorsa nella zona di Desenzano del Garda per scongiurare incidenti dovuti all’uso di alcol alla guida. Gli automobilisti sottoposti a controllo sono stati 46 e tra questi 10 sono risultati positivi all’alcoltest, 2 […]

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⚫ San Felice, tragico incidente tra un’auto e una moto: muore ragazza di 19 anni

E’ accaduto attorno alle 8 di questa mattina, 22 marzo, in via Preone a San Felice del Benaco, uno schianto tra un’auto e una moto che non ha lasciato scampo a una 19enne gardesana. Secondo le prime ricostruzioni la ragazza in sella alla moto avrebbe tentato di sorpassare un autobus proprio nel momento in cui dalla […]

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Panico fra i venditori eBay: la Gdf indaga sulle vendite

Mi chiedevo come mai ci oggi ci fossero stati così tanti accessi al mio vecchio post Vende su eBay ed evade 130mila euro: la Gdf però lo ha scoperto (ad ora oltre 1000 accessi)
Ho cercato un po’ in rete e da Answer Center di eBay ho scoperto che il panico sta dilagando fra gli inserzionisti eBay.
Gentile marefrem48,
eBay ha […]

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http://feedproxy.google.com/~r/PensieriSuRuote/~3/mQFGStO_E3I/

Video del Sequestro di VArcoTV

In questo video , le immagini del sequestro della emittente locale VArcoTV , da parte della Polizia Postale avvenuto il 7 febbraio 2008. La causa del sequestro delle attrezzature di trasmissione della Telestreet arcense, era a seguito di un esposto della RAI a causa di interferenze ad uno dei canali della emittente pubblica.
Commento: è da un anno che questa emittente non trasmette, ma in compenso paga per il mantenimento della infrastruttura.
Ma se la RAI invece che procedere per vie giudiziarie avesse fatto una semplice comunicazione a VArco TV di modificare la trasmissione tv, forse il problema si sarebbe risolto velocemente e senza spese giudiziarie… che ricordiamo sono anche a carico di ogni cittadino che paga il canone TV !

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http://feedproxy.google.com/~r/EventiENotizieDellaltoGarda/~3/9zN25Yoat5U/video-del-sequestro-di-varcotv.html

Denuncia vi@ Web

Oggi, passeggiando come mio solito per i corridoi dell’uni, ho casualmente notato un volantinone sulla bacheca dei rappresentanti degli studenti in cui veniva pubblicizzato il servizio online di denuncia di furto o smarrimento offerto dalla Polizia si Stato.

«La Polizia di Stato, per venire incontro alle vostre esigenze e consentirvi il disbrigo di determinate pratiche in maniera più agevole e veloce, ha realizzato il servizio “Denuncia via web”, un progetto che realizza un nuovo rapporto di collaborazione, perché sarete voi ad iniziare il “lavoro”

Per maggiori informazioni cliccare qui.

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http://danielcolm.blogspot.com/2008/11/denuncia-vi-web.html

30/10/2008 – Bologna che manifesta, polizia che prova a guastare la festa

Cerco il più possibile di fare fredda cronaca, ovviamente con qualche concessione alla leggibilità, le impressioni più generali un’altra volta (è già abbastanza lungo così).

Più di quarantamila, non mi interessa cosa può dire la questura, e alla fine della giornata molti sorrisi stanchi, tanta soddisfazione e qualche chiacchiera incredula: “son qui da 11 anni e non ho mai visto una manifestazione simile” sento dire a uno degli ultimi rimasti fino in fondo. E se dopo più di 7 ore rimangono solo gli studenti universitari, la vera bella notizia della giornata è la larga e trasversale partecipazione di tutto il mondo studentesco bolognese alla lunga camminata contro le iniziative sfascia-scuola di questo governo (e dire se sia colpa della Gelmini, di Tremonti, di Berlusconi o di Confindustria ha forse poco senso, al di fuori degli slogan).

Si parte presto la mattina in Piazza Nettuno, e chi arriva tra i primi vede crescere il corteo gruppo dopo gruppo, lo vede prendere dimensioni sempre maggiori finchè non stropiccia gli occhi chiedendosi se per caso per non far tardi non abbia dormito troppo poco. E’ un corteo immenso quello che infila via Indipendenza, e come se non bastasse gli studenti di Veterinaria vi si aggiungono qualche minuto dopo, tanto per rincarare la dose agli increduli e far lavorare sodo i numerosi fotografi e giornalisti. Potrei raccontare ancora di questo biscione eterogeneo e colorato che pacifico ma rumoroso si è snodato per la città per raccontare storie di scuola minacciata e far sentire alla popolazione l’urgenza del caso, ma ho avuto da fare un paio d’ore e mi sono perso la festa, tornando però giusto in tempo per vedere chi la voleva guastare (e non ci è riuscito, per fortuna).

Antefatto: sin dalla mattina un nucleo dei carabinieri stazionava nei dintorni di porta Castiglione, nucleo a cui si è aggiunta la polizia quando il corteo ha cominciato ad avvicinarsi (da quello che ho capito la polizia fin lì ha seguito il corteo) col timore peraltro infondato che una parte dei manifestanti si dirigesse verso il vicino Cafè Pound, luogo di ritrovo dei giovani di destra. Ora, quando il corteo, che aveva in testa gli studenti universitari e solo dietro i ragazzi dei licei, delle scuole medie eccetera, ha raggiunto l’aula santa Lucia di Scienze Politiche (quella ricavata da una chiesa sconsacrata, per intenderci), la polizia si è disposta in maniera da bloccare la strada dove alcuni lavori in corso sulla sinistra formavano una strettoia. Per vedere meglio mi sono arrampicato su un impalcatura (e ho poi chiesto ai vari ragazzi che guidavano oggi il corteo), e lo svolgimento dei fatti è stato questo: dapprima si è fermato il corteo e si sono inviati dei rappresentanti a “trattare”, ovvero a far presente che si voleva semplicemente proseguire a sinistra in via Cartoleria (e il cafè Pound non era quindi un obiettivo), e per qualche motivo la discussione non ha portato a niente per un po’ (non capisco davvero il perchè, mi fa sospettare che la polizia cercasse lo scontro, e probabilmente ci prendo) e la folla ha cominciato a rumoreggiare. Come spesso capita, un movimento improvviso della massa di persone dietro di loro ha spinto qualche rappresentante a contatto con i poliziotti, e subito si è scatenata la reazione violenta: per qualche lungo istante (sembra incredibile quanto possa durare un mezzo minuto) è sembrato che tutto dovesse degenerare, con poliziotti che manganellavano convinti, qualche sporadica reazione di alcuni studenti (saranno volate due-tre bottiglie a far tanto) e i carabinieri che cominciavano solerti ad infilarsi tra i poliziotti. Fortunatamente, la presenza di spirito degli studenti ha evitato che la situazione degenerasse, e nonostante il gruppo di carabinieri si sia poi piazzato all’imbocco di una via laterale pronto a tagliare fuori la testa del corteo se si fossero presentati casini, si è riusciti a imboccare tutti quanti via Cartoleria quando finalmente ci hanno fatto passare una quindicina di minuti dopo. Qualche contuso, molto spavento ma in fondo poteva andare peggio, e sicuramente si è dimostrata la natura pacifica (per quanto incazzata) di questo movimento.

Superata la trappola si raggiunge in fretta la sede bolognese di Confindustria all’incrocio tra via Santo Stefano e via Dante, e li ci si ferma per un lungo discorso a più voci. Giungono notizie incredibili da Roma e Milano: Piazza Affari e il Parlamento assediati da un coro festante di studenti e professori d’ogni età, centinaia di migliaia di persone lì a far sentire la loro voce come noi abbiamo fatto sentire la nostra oggi; ma la più grande soddisfazione è per aver passato tutti assieme la mattinata, senza farci dividere da chi ha provato a usare i soliti vecchi trucchi. Comincia anche a piovigginare, e se pur si riprende fino a raggiungere i viali l’idea è di chiudere la manifestazione a Porta Maggiore (che comunque credevo si chiamasse porta San Mamolo) dopo aver bloccato il traffico per un po’. Nel frattempo i più giovani se ne tornano pian piano a casa, considerato tralaltro che la manifestazione era programmata fin qui, e gli universitari sono praticamente i soli a resistere sotto la gelida pioggia che ormai cade copiosa, una bella giornata che si conclude forse presto, ma sicuramente bene per molti. Però…

…c’è un però: complice forse il clima che si mette inaspettatamente al bello, o la gran massa di gente che comunque rimane e non da segni di stanchezza, la manifestazione continua e si dirige verso la stazione. Ormai i cori e gli striscioni sono queli universitari, contro i tagli e contro le baronie che appestano un sistema universitario tra i peggiori del mondo (con qualche deriva sull’autoformazione, che suona un po’ sessantottina ma suggestiva), e la voglia è quella di osare, di provare a bloccare nuovamente i treni come qualche giorno fa. In apprensione un po’ per l’immagine del corteo, un po’ per l’incolumità di tanti ragazzi (tra i quali c’ero pur sempre anch’io) ho parlato con gli organizzatori, che ancora non avevano ben deciso se valeva la pena di forzare l’inevitabile blocco della polizia; una corsa in stazione per dare un’occhiata e i numeri che ho riportato (3 camionette della polizia per una cinquantina di poliziotti, più alcuni carabinieri pronti vicino al comando accanto alla polizia) sembrano aver fatto decidere definitivamente per la soluzione più cauta: arrivare di fronte alle forze dell’ordine e rimanere lì, senza cercare lo scontro.

Un poco alla volta ci si avvicina e, chi sedendosi chi rimanendo in piedi, si gridano ai poliziotti i propri cori e le proprie idee, si parla ancora e ci si racconta quello che è successo oggi, e quello che continuerà a succedere domani e dopodomani e i giorni dopo ancora. Qualcuno tra la folla vorrebbe portare avanti la prima idea di sfondare, ma un poco alla volta tutti capiscono che oggi non si può, e si rischia solo di compromettere tutto quello che di bello è stato costruito. Ci vuole un po’ per far muovere tutti (circa 3000-4000 studenti universitari), ma dopo un lungo stazionamento ci si incammina un poco alla volta verso la strada, per fermarsi però poco dopo all’incrocio del ponte a bloccare il traffico. Sarà stata la stanchezza a suggerire quest’idea, ma passa una ventina di minuti prima che ci si alzi e si riprenda il cammino (anche se mi è giunta poi voce che una parte degli studenti abbia deciso di non seguire gli organizzatori e di rimanere li per un bel po’ ancora) in direzione di Piazza Maggiore, dove è invece sicuramente la stanchezza a ispirare la chiusura della manifestazione. Non servono più discorsi, ora c’è solo la voglia di tornare alle proprie vite e riposare in vista dei prossimi impegni.

p.s. io Grillo non l’ho visto.

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Una firma per Saviano

Da qualche giorno Repubblica ha lanciato una raccolta di firme a sostegno di Roberto Saviano, il giovane scrittore che con il best seller Gomorra ha denunciato azioni e metodi della camorra, facendo anche nomi e cognomi dei boss, è stato più volte minacciato di morte, e vive sotto scorta.
L’altro giorno ha espresso la volontà di lasciare l’Italia per avere una vita normale.
La raccolta di firme è un sostegno allo scrittore, e un rifiuto che chi si batte per la legalità debba scappare.
Ecco il testo della petizione:

Roberto Saviano è minacciato di morte dalla camorra, per aver denunciato le sue azioni criminali in un libro – “Gomorra” – tradotto e letto in tutto il mondo. E’ minacciata la sua libertà, la sua autonomia di scrittore, la possibilità di incontrare la sua famiglia, di avere una vita sociale, di prendere parte alla vita pubblica, di muoversi nel suo Paese. Un giovane scrittore, colpevole di aver indagato il crimine organizzato svelando le sue tecniche e la sua struttura, è costretto a una vita clandestina, nascosta, mentre i capi della camorra dal carcere continuano a inviare messaggi di morte, intimandogli di non scrivere sul suo giornale, “Repubblica”, e di tacere.
Lo Stato deve fare ogni sforzo per proteggerlo e per sconfiggere la camorra. Ma il caso Saviano non è soltanto un proble
ma di polizia. E’ un problema di democrazia. La libertà nella sicurezza di Saviano riguarda noi tutti, come cittadini.
Con questa firma vogliamo farcene carico, impegnando noi stessi mentre chiamiamo lo Stato alla sua responsabilità, perché è intollerabile che tutto questo possa accadere in Europa e nel 2008.

Vi invito dunque a firmare, per dare un sostegno, seppur misero, a Saviano e a tutti coloro che credono in un’Italia libera dalla piaga della mafia.
Per farlo cliccate QUI

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Lo stato di polizia


Che l’Italia fosse una democrazia imperfetta era noto da decenni. Che la polizia fosse sempre stata usata per reprimere il dissenso pure.
Non abbiamo un’informazione veramente libera, come certificato da osservatori internazionali, non possiamo eleggere i nostri rappresentanti direttamente, ma solo da una lista di nomi scelta dai partiti, e adesso non possiamo più manifestare liberamente senza venire schedati, come è successo ieri ai professori che manifestavano contro la Gelmini.
Del resto perchè aspettarsi che siano garantiti i diritti previsti dalla costituzione se chi è al governo la delegittima, preferendo gli antidemocratici, razzisti, liberticidi, antisemiti, assassini della repubblica si Salò a chi ha contribuito a riportare la democrazia?
Nell’immagine la nuova bandiera italiana, la repubblica delle banane

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chi l’ha detto?

15 Marzo 1990
dobbiamo riconoscere che il vero problema è quello della responsabilità del pm per l’esercizio delle funzioni. Sono convinto che questa risposta istituzionale ai pericoli di deviazione della repressione penale non è coerente coi principi vigenti in regimi liberaldemocratici maturi e, sopratutto, determina concreti pericoli di incoerenza e disorganicità nella repressione penale. Mi sembra […]

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http://www.spedale.com/politica/452-chi-lha-detto/