Tag: politica

Ha ragione Brunetta!

Il Ministro Brunetta a Omnibus Estate su La7:

Vorrei ricordare che la situazione di Alitalia è il prodotto di cattiva politica certamente, ma anche di cattivo sindacato.

Per una volta ha ragione quando dice che la situazione dell’Alitalia è il prodotto di una cattiva politica. Lo invito ad andare a vedere quanto valeva una azione Alitalia nel […]

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http://blog.zuin.info/?p=841

e-commerce Partito Democratico: mi ha truffato ?!? No, ma ha tradito la mia fiducia

Ad Aprile scorso avevo notato che l’e-commerce attivo sul sito del Partito Democratico non era  ‘conforme’ alla normativa che disciplina la vendita on-line.
Il giorno 5 avevo fatto un ordine di prova, giusto per valutare come una ‘grande’ struttura si muovesse.  Per gioco e per scherzo nel post dell’8 Aprile mi ponevo la classica domanda che […]

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http://www.spedale.com/e-commerce/498-e-commerce-partito-democratico-non-funziona/

America, we cannot turn back

With profound gratitude and great humility, I accept your nomination for the presidency of the United States.Con queste parole Barack Obama ha accettato la candidatura alla presidenza degli Stati Uniti, il primo afro americano, scrivendo quindi un’altr…

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http://iltempiodelmoralizzatore.blogspot.com/2008/08/america-we-cannot-turn-back.html

America, we cannot turn back


With profound gratitude and great humility, I accept your nomination for the presidency of the United States.

Con queste parole Barack Obama ha accettato la candidatura alla presidenza degli Stati Uniti, il primo afro americano, scrivendo quindi un’altra pagina di storia di questo controverso paese.



America, we cannot turn back. Not with so much work to be done. Not with so many children to educate, and so many veterans to care for. Not with an economy to fix and cities to rebuild and farms to save. Not with so many families to protect and so many lives to mend. America, we cannot turn back. We cannot walk alone. At this moment, in this election, we must pledge once more to march into the future. Let us keep that promise – that American promise – and in the words of Scripture hold firmly, without wavering, to the hope that we confess.

(testo integrale qui)

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http://iltempiodelmoralizzatore.blogspot.com/2008/08/america-we-cannot-turn-back.html

America, we cannot turn back


With profound gratitude and great humility, I accept your nomination for the presidency of the United States.

Con queste parole Barack Obama ha accettato la candidatura alla presidenza degli Stati Uniti, il primo afro americano, scrivendo quindi un’altra pagina di storia di questo controverso paese.



America, we cannot turn back. Not with so much work to be done. Not with so many children to educate, and so many veterans to care for. Not with an economy to fix and cities to rebuild and farms to save. Not with so many families to protect and so many lives to mend. America, we cannot turn back. We cannot walk alone. At this moment, in this election, we must pledge once more to march into the future. Let us keep that promise – that American promise – and in the words of Scripture hold firmly, without wavering, to the hope that we confess.

(testo integrale qui)

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Pullman democratico con le ruote sgonfie

Volevo riportarmi con uno scrollone nella nostra cara vecchia politica casereccia: lo faccio con le parole dell’editoriale di Famiglia Cristiana di questa settimana, che dopo aver canzonato il “presidente spazzino”, ora se la prende con le ruote sgonfi…

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://iltempiodelmoralizzatore.blogspot.com/2008/08/pullman-democratico-con-le-ruote.html

Pullman democratico con le ruote sgonfie


Volevo riportarmi con uno scrollone nella nostra cara vecchia politica casereccia: lo faccio con le parole dell’editoriale di Famiglia Cristiana di questa settimana, che dopo aver canzonato il “presidente spazzino”, ora se la prende con le ruote sgonfie del pullman di Topo Gigio.


(dall’editoriale) Su temi che dovrebbero esserle più congeniali, la Sinistra latita e balbetta confusamente. Piuttosto che varare una solida politica familiare, il Pd si “fa male da solo” tra personalismi, incomprensioni e “guerre” tra centro e periferie.
Così da rendere perfettamente inutile (se non imbarazzante) il “giro d’Italia” veltroniano. Il pullman “Salva l’Italia” ha già le ruote sgonfie, è partito senza entusiasmo.
Non è affatto una risposta ai problemi degli italiani, forse potrà servire a Veltroni in cerca di consensi per una leadership mai del tutto accettata dai suoi, e ora tornata ancora in discussione.

E ancora…

In attesa di un colpo d’ala, prima che il Pd imploda per schizofrenia o depressione sia della classe dirigente che dei suoi stessi elettori, è meglio un confronto serrato (congresso?) per una chiara linea comune, che non sia contraddetta ogni giorno. La gente di bizantinismi politici e lotte personali non ne può più, anche quelli che avevano creduto al Pd come a una forza nuova e innovativa, trasformatasi però in una torre di Babele” (in attesa del diluvio).

Nonostante i toni a mio parere relativamente semplicistici (si sa che a noi di sinistra piace individuare sempre una causa sociale e trasformarla in una tautologica sfilza di burocratici paroloni), la situaazione e le impressioni mi sembra ni evidenti e condivise.
E’ questa la concezione di progressismo riformista che hanno i politici italiani?

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Pullman democratico con le ruote sgonfie


Volevo riportarmi con uno scrollone nella nostra cara vecchia politica casereccia: lo faccio con le parole dell’editoriale di Famiglia Cristiana di questa settimana, che dopo aver canzonato il “presidente spazzino”, ora se la prende con le ruote sgonfie del pullman di Topo Gigio.


(dall’editoriale) Su temi che dovrebbero esserle più congeniali, la Sinistra latita e balbetta confusamente. Piuttosto che varare una solida politica familiare, il Pd si “fa male da solo” tra personalismi, incomprensioni e “guerre” tra centro e periferie.
Così da rendere perfettamente inutile (se non imbarazzante) il “giro d’Italia” veltroniano. Il pullman “Salva l’Italia” ha già le ruote sgonfie, è partito senza entusiasmo.
Non è affatto una risposta ai problemi degli italiani, forse potrà servire a Veltroni in cerca di consensi per una leadership mai del tutto accettata dai suoi, e ora tornata ancora in discussione.

E ancora…

In attesa di un colpo d’ala, prima che il Pd imploda per schizofrenia o depressione sia della classe dirigente che dei suoi stessi elettori, è meglio un confronto serrato (congresso?) per una chiara linea comune, che non sia contraddetta ogni giorno. La gente di bizantinismi politici e lotte personali non ne può più, anche quelli che avevano creduto al Pd come a una forza nuova e innovativa, trasformatasi però in una torre di Babele” (in attesa del diluvio).

Nonostante i toni a mio parere relativamente semplicistici (si sa che a noi di sinistra piace individuare sempre una causa sociale e trasformarla in una tautologica sfilza di burocratici paroloni), la situaazione e le impressioni mi sembra ni evidenti e condivise.
E’ questa la concezione di progressismo riformista che hanno i politici italiani?

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Io non c’ero, e se c’ero prendevo il sole

Curiosità: lo sapevate che la dicitura “bianco caucasico” per quella che si riteneva essere anche la nostra razza deriva proprio dalla regione che comprende la Georgia? Blumenbach, l’inventore del nome, era convinto che i georgiani fossero i più belli tra tutti gli esseri umani della razza cui facevano parte (ovvero, secondo lui, i più belli in assoluto), pertanto usò il nome di quella regione per definirla. La classificazione blumenbachiana della specie umana in cinque razze si basava difatti su un’ipotetica decadenza estetica da quella caucasica verso modelli più degenerati. Sembra orribile vero? eppure, curiosamente, Blumenbach era a suo modo un uomo di pace, convinto dell’eguaglianza morale e mentale delle diverse razze.

Oggi siamo convinti, o perlomeno la comunità scientifica è abbastanza concorde (e io con lei), che non esistano razze umane, semmai popolazioni più o meno divise da pool genici distintivi. Eppure, popoli diversi continuano a odiarsi e farsi la guerra: forse non sanno di non essere poi così diversi? domanda stupida, come se importasse qualcosa. La guerra, tutte le guerre, hanno sempre una o più motivazioni economiche in fondo agli strati di ideologie sovrapposte, strati che tipicamente vengono gettati sopra i reali interessi a coprirne il lezzo e a rendere più appetibile il martirio. Per questo mi leggerete raramente parlare di guerra, perchè purtroppo non mastico così bene l’economia da risultare interessante. O, più probabilmente, non voglio scrivere interventi che sarebbero perlopiù ricopiati da fonti più autorevoli (il Manifesto ad esempio, o Leonardo e altri blog più bravi di questo). Una sola cosa ci tengo a precisare: ci sarà pure qualcuno convinto di combattere per il ritorno nel seno della Grande Madre Russia, o qualcun altro disposto a farlo per difendere l’orgoglio georgiano, ma quelle persone sono poco più che degli illusi che non sanno di combattere principalmente per un territorio strategico. O, perlomeno, non sanno che se venissero meno alcune circostanze (importanza di un territorio, povertà diffusa, necessità di far girare l’economia bellica) si ritroverebbero in quattro, a spararsi addosso.

Per questo sono intimamente convinto che tutto o la maggiorparte del lavoro da fare per far cessare ogni conflitto sulla faccia della terra sia l’attività diplomatica in primis, e la redistribuzione delle risorse subito dopo (ma subito! non dopo decenni). Capirete che una situazione come quella appena esplosa, e in preparazione da mesi, nel Caucaso mi riempie di apprensione: non solo la zona promette anche troppo male da tempo, ma l’inevitabile coinvolgimento della Russia sta tirando insidiosamente nel mezzo l’America, storicamente la testa più calda tra tutte le teste calde. Vi sembra irreale uno scenario bellico Russia vs America? un poco anche a me, ma l’idea mi fa rimbalzare in testa una vecchia frase: “La Storia è aperta e ha molta più fantasia di noi“. Al di là della fantageopolitica, comunque, la situazione resta tragica per numero di morti ed estensione del conflitto, e l’azione diplomatica per far innanzitutto cessare il fuoco è cruciale. Non so voi, ma io credo che ogni vita risparmiata sia una conquista, e se fossi il ministro degli esteri mi starei battendo come un leone.

Appunto, cosa fa il nostro ministro degli esteri? magari qualcuno di voi è convinto che sia stato in prima linea in questi giorni difficili, che abbia strappato il cessate il fuoco con la rabbia e l’orgoglio di fallaciana memoria. A onor del vero lui sostiene di aver contribuito, al famoso cessate il fuoco (che sembra preso poco sul serio da tutte le parti in causa), fatto sta che mentre Kouchner si sbatteva lui era non dico sul fronte, ma nemmeno alla Farnesina pronto a gestire la situazione. Voi direte “eh, magari c’aveva la zia che stava male, la nonna in fin di vita, l’esame di maturità il giorno dopo…” e invece no, stava alle Maldive. Secondo voi è tornato con la coda tra le gambe facendo a finta di niente? e invece no: Franco “MenteLimpida” Frattini sta ancora alle Maldive convinto di essere il più furbo, e gli altri ministri europei tornino pure a lavorare se non possono permettersi un teelfonino satellitare.

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http://paguropagano.blogspot.com/2008/08/io-non-cero-e-se-cero-prendevo-il-sole.html

Ottaviano Del Turco Superstar

“Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.” (Matteo 10,32)

Poi uno magari se la prende coi socialisti, ma a guardare bene tutti gli ultimi messia vengono da li. E se Craxi ormai è morto per mondarci dai nostri peccati pecuniari, Del Turco forse riusciamo a tenercelo ancora un po’ sperando in quache miracolo (l’Italia ne ha bisogno, no?).

Sarà per questo che in giro c’è tanta ansia di trovare il messia che nemmeno duemila anni fa a momenti (avete visto Brian di Nazareth?), perchè poi a non riconoscerlo si rischia l’inferno, e magari Dio è uno che ci tiene alle scadenze fighe (vabbè, i duemila sono passati da un po’, ma volendo il calendario lo si modifica poi).

E allora vai Del Turco! vinci, e con te vincerà l’Italia intera!

Hai rubato? hai messo le mani nel sistema sanitario per tornaconto finanziario fregandotene della salute dei cittadini? è pure un vizio di famiglia (politica)? anche fosse vero, a noi non importa. Ci servi pulito per pulire anche noi, per portarci una nuova era di speranza e felicità, e magari vedi pure se Dio mi può allungare i numeri dell’enalotto.

Anch’io voglio gridare che lo amo, l’ho sempre amato e credo in lui e nella sua innocenza, perchè ne va della mia anima! lasciate pure che i giudici facciano le loro sentenze, loro ce l’hanno sempre avuta coi messia, ma questa volta sulla croce ci finiranno loro! Cri…Cribbio!

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Non fate i bambini, tornate bambini

Le Olimpiadi di Beijing 2008 sono belle da vedere, ben organizzate e appassionanti, guardatele. Seriamente, la varietà di discipline presenti, l’insolita passione espressa dagli atleti e certi commentatori (come il mitico Cassani) fanno riconciliare con lo sport, quindi perchè perdersi uno spettacolo del genere? considerata la penuria televisiva (in Estate poi…), sarebbe un vero peccato.

Ah già, il boicottaggio, i diritti umani, il Tibet…(come dire: la borghesia, il proletariato, la lotta di classe, cazzo!) giusto, giusto. Peccato eh? però per i diritti umani si combatte, sennò è inutile che ci mettiamo a fare i pistolotti sulla democrazia. Però è un peccato davvero…ma aspettate, allora dobbiamo fare la stessa cosa verso gli altri paesi trasgressori dei diritti umani, no? Io non sono un appassionato delle serie tv americane, ma la terza serie di Heroes l’avrei vista volentieri…e noi Italiani? intanto vi voglio vedere a boicottare dall’interno, ma ad ogni modo mica scherziamo in quanto a discriminazioni sociali e religiose. Dite che “si vabbè però la Cina di più“? ma questa non era una questione di principio? le questioni di principio mica si pesano sulla bilancia, tali sono sempre e comunque, indipendentemente dalla “quantità”.

O credete che possa servire a qualcosa? Intendo, non vedere le olimpiadi, non mandare rappresentanti istituzionali, addirittura non mandare gli atleti? e invece non serve a nulla di nulla, tranne forse a mettere a posto, non so bene come, una specie di coscienza collettiva del paese. E io sono più per gli atti concreti, le questioni di immagine mi annoiano. Credete che ignorare il bambino cattivo di turno, fare quelli che “io con te non ci gioco”, possa servire a placare le sue malefatte? andiamo, non ha mai funzionato da bambini, figurarsi quando si tratta non di provocazioni infantili quanto di una maniera di portare avanti la prima o seconda Superpotenza mondiale.

Ma allora manifestare le proprie idee non serve a niente?

Ma certo che serve, sciocchini, ma solo quando può cambiare le cose, o perlomeno in una maniera tale da almeno provarci, a cambiare le cose. Per questo ha senso (tanto per fare un esempio un po’ datato) manifestare contro l’invio di contingenti italiani in Irak ma non ne ha il manifestare contro Saddam Hussein: nel primo caso si cerca di influenzare attivamente la politica di un governo che in teoria dovrebbe ascoltare il popolo sovrano (e che è comunque una democrazia, pertanto sensibile, si spera, al sentire della gente), nel secondo è solo una presa di posizione fine a sè stessa, tanto per mettere bene in chiaro a non si sa bene chi che si sta dalla parte dei buoni.

Volete sapere cosa si potrebbe fare di utile per sfruttare queste olimpiadi? Voialtri appassionati difensori dei diritti umani (mi ci dovrei infilare dentro, ma io tengo ancora troppo alla mia pelle, mentre voi parlate come se il martirio fosse una prospettiva allettante, dopotutto) prendete tutti un bel volo e andate a Pechino. Una volta li, visto che grazie alle olimpiadi la Cina ha qualche riflettore in più del solito puntato addosso e non può permettersi tutto quello che presumibilmente si permette di solito, tirate su una gigantesca manifestazione (cinesi scontenti ne trovate a palate, scommettete?), o qualche azione di boicottaggio seria, ma ai danni degli sfruttatori cinesi, non delle olimpiadi. E lasciate in pace chi vuole solo godersi un po’ di sport ad alti livelli, nell’unica occasione in cui sembra ancora una passione e non un mercato.

Anzi, facciamo così: mentre aspettate il giorno della partenza per Pechino, nelle pause tra una seduta di pianificazione e l’altra, seguitevi qualche gara. Ce n’è per tutti i gusti, e sicuramente qualcuno di questi sport lo avete pure praticato (e al massimo c’è sempre il calcio), cosa vi costa sedervi un paio d’ore sul divano tra amici e guardarvi qualche gara? Io oggi sono riuscito ad appassionarmi di tiro con l’arco, ed è tutto dire. Le olimpiadi tirano fuori (e per quanto mi riguarda è l’unico grande evento sportivo che ci riesce) il bambino che c’è in noi, quello per il quale lo sport è davvero solo un grande gioco e alla fine vincono tutti, anche chi non sale sul podio. Ai suoi occhi, già essere li a giocare è un privilegio da vivere con gioia.

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Ignazio, Ignazio…

Oltre ai delinquenti, agli stupratori, a chi fa furti e rapine, sono contrari alla presenza dei militari per garantire la sicurezza solo i post sessantottini
Quando qualcuno dice che questa è un’operazione di facciata o di propaganda dice una cosa poco seria. Questi uomini sono in carne ed ossa e non hanno alcuna intenzione di incutere […]

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Un cerotto

… per chiudergli la bocca.
Dopo il "rompicoglioni", da morto, a Marco Biagi (si proprio quello a cui hanno dedicato una legge che non ha molto delle teorie del Professore) ora il nostro Claudio ci ricasca e fa un’altra micidiale gaffe: La perdita della vita di due operai come effetto collaterale sopportabile per la costruzione di […]

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Prove di follia

Anche questa mattina, mezzo addormentato, ho fatto colazione con il sottofondo delle notizie di RaiNews24 trasmesse da Rai3. Nel dormiveglia mattutino mi è sembrato di sentire una notizia di quelle che ti sembrano assurde a tal punto che credi di esserti immaginato di sentirla: il Governo vuole utilizzare l’esercito per pattugliare le città. Mi è […]

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E’ finita!

Credo proprio che con il devastante congresso di Rifondazione e alla luce del risultato sia definitivamente morta ogni speranza di creare una vera forza di sinistra che miri a Governare questo Paese.
I Comunisti Italiani hanno confermato segretario Diliberto, Vendola dopo il congresso ha fatto un passo indietro rispetto a quanto affermato in precedenza. Sinistra Democratica […]

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