Parole non ci sono. Ma se ne trovano di minori, timide, discrete, imbarazzate anche. Perché la morte di un sorriso sincero è una cesura in un mondo di affetti, rapporti professionali e personali, amicizie, uno sfiorarsi in occasioni diverse che non è stato dimenticato e che reclama uno spazio, una pennellata, un tratteggio leggero in […]
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https://www.giornaledelgarda.info/ricordando-roberto-barucco/