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Prima o poi dovrà succedere, prima o poi qualcuno dovrà usare il buon senso. Forse siamo finalmente più vicini al prima che al poi. Vedetela da questa prospettiva: ci sono un sacco di persone che si amano e vorrebbero dividere la vita nella buona e nella cattiva sorte, finchè morte non li separi. Ora, dovrebbero sposarsi? e in effetti vorrebbero, ma non possono. Sono omosessuali. Prima di sparare un giudizio pensateci bene: sono persone che si amano e non chiedono altro che essere riconosciuti dalla società in cui, purtroppo o perfortuna, hanno il fato di vivere. Una volta si lottava per avere il diritto di voto, ora la lotta si è spostata su altri temi e su categorie più ristrette, ma sempre di diritto al riconoscimento si parla: non facendo sposare gli omosessuali non fate altro che ignorare un fenomeno, convinti (in maniera un po’ infantile) che le cose senza nome non esistano. Non sembra più una cosa molto intelligente, vero?
Ad ogni modo tutto questo era solo per prepararvi al pezzo di oggi, che in realtà non vuole convincere nessuno ma solo riportare un buona notizia a proposito dei matrimoni tra persone dello stesso sesso in Italia. Si, matrimoni. Non Pacs, Dico o quant’altro, tutti provvedimenti approssimativi e, per quello che si è visto, incapaci di superare lo scoglio di una discussione parlamentare che risente di un’aria decisamente viziata, a proposito di etica, da correnti vaticane. Per una volta pare però che la soluzione possa essere molto più semplice; a prendere l’iniziativa (anche in vista del prossimo Bologna Pride di sabato) è l’associazione radicale Certi Diritti, attiva sul fronte delle battaglie per il riconoscimento dei diritti a gay, lesbiche, transgender e chi più ne ha più ne metta (scusate l’orrido doppiosenso). A dare voce a questa iniziativa è per ora (o perlomeno io l’ho trovata qui) questo articolo di Galileo.it, dove viene spiegato a grandi linee il progetto del tentativo di inserire il matrimonio omosessuale in Italia sfruttando il funzionamento stesso della giurisprudenza italiana, che in assenza di direttive precise (come nel caso del mai definito matrimonio) si basa sull’interpretazione delle norme esistenti. Mi spiego? Mi spiego:
Il codice civile, dicono quelli di Certi Diritti, non definisce da nessuna parte il matrimonio in maniera tanto precisa da specificare l’eterosessualità dei contraenti. Perchè fino ad ora non si sono potuti sposare coniugi dello stesso sesso? In parte perchè si segue la “tradizione sociale vigente”, in parte perchè si interpretano alcune norme collaterali che in realtà parlano solo di incapacità a procreare (difatti si può annullare un matrimonio se uno dei due coniugi è impotente o sterile). Pertanto non dovrebbero potersi sposare tutti coloro che non possano avere prole. Capite anche voi che non è il caso di cominciare a ragionare in questa maniera, perciò finora si è vietato ai soli omosessuali di sposarsi, con la solita maniera tutta italiana di chiudere solo (e sempre) gli occhi che ci va di chiudere.
Cosa succede però nei casi in cui la legislazione italiana sia carente? si seguono, in fase di attuazione delle norme, le disposizioni costituzionali. Fateci caso se avete una costituzione sottomano, il famoso articolo 29 recita
La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sulla eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare
e se ci aggiungiamo l’articolo 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuove gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
otteniamo una situazione incredibilmente favorevole ai matrimoni tra omosessuali. Non fatevi ingannare da quel “naturale”, dopotutto non c’è niente di naturale nel nostro attuale istituto matrimoniale (che di fatto è una costruzione sociale risalente a nemmeno troppi secoli fa), s’intende semmai quel bisogno di costruire dei nuclei sociali che in effetti fino a un certo punto possiamo chiamare naturale. Ad ogni modo qui casca l’asino per l’associazione Certi Diritti, e stando così le cose l’iniziativa ha effettivamente qualche possibilità di riuscire
Un “inganno percettivo” molto diffuso in Italia, ha portato le persone omosessuali a non rivolgersi mai alla giustizia nella convinzione infondata che la legge vietasse espressamente a due persone dello stesso sesso di sposarsi. È, invece, arrivato il momento di far valere il proprio essere cittadini di questo Paese, chiedendo ai giudici di riconoscere il proprio diritto di formare una famiglia, modificando un’intepretazione che non è più aderente all’evoluzione del contesto sociale.*
Quello che fattivamente si propongono di fare è presentare una serie di richieste di pubblicazione degli atti (il passaggio precedente alla richiesta di matrimonio, se ho capito bene) da parte di coppie omosessuali e impugnare i rifiuti che seguiranno presso i tribunali competenti (assistiti gratuitamente dagli avvocati della rete Lenford), cercando così di ottenere una nuova interpretazione giurisprudenziale della norma che permetta di estendere il matrimonio civile alle coppie omosessuali.
Pensateci un attimo: sarebbe finalmente riconosciuto un diritto fondamentale per una parte sempre più consistente della società senza infinite discussioni parlamentari, polemiche vaticane o lamentele di Ferrara e compagni, non è un buon motivo per auguarselo? Ecco, perciò se avete qualche amico tra i giudici competenti fategli un fischio e convincetelo a dare una mano alla causa, questa volta ci vuole davvero poco.
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Sabato scorso ho provato l’esperienza del mio primo Salotto Gastronomico, Dolci Acque Gardesane, organizzato a Cisano di San Felice da Slow Food e dal Comune.
Serata iniziata malino, Paola e Camilla erano infatti ko con l’influenza e quindi mi sono detto “perché non andare a provare questa nuova esperienza?“.
Anche se ero solo ho preso lo scooter […]
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Finito il liceo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Finalmente sono finiti questio tredici aanni di sqqqqqqqqqqquola.
Sono sopratutto soddisfatto della prova di matematica, mi è andata molto bene 14 su 15 punti e l’anno scorso avevo il debito in mate!!!!!!
E adesso vacanza e poi si vedrà.
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E’ la terza cosa che mi sono chiesto l’altra sera passando davanti alla mitica casa dalla finestra murata.
Ho guardato e riguardato: dopo la finestra anche la ringhiera del balcone non si vede più!
Ma si vede benissimo che c’è il trucco e se si vede il trucco non può che essere un opera del Mago Casanova!
Col […]
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Io oggi volevo parlare dei giovani che pare stiano assaltando il Pd, volevo scrivere qualcosa sulle varie fondazioni, associazioni, pensatoie (preferisco il femminile, pensatoi sembra una cosa seria mentre così fa tanto bovidi che placidamente s’approvvigionano alla stessa vascata di liquami commestibili) che proprio in questi giorni cercano un po’ di dare il proprio contributo un po’ di assicurarsi qualche bottone nella famosa stanza preposta. E invece ho dato un’occhiata all’articolo di Repubblica sulla conferenza di Veltroni a proposito del “buco” di Roma. Non l’avessi mai fatto.
Ora, già programmare la conferenza praticamente in contemporanea allo show di D’Alema è un po’ come dire “vabbè dai, non serve che venite a sentirmi, non me la prendo, davvero” e sicuramente non fa risaltare nemmeno sui media le tue parole. Ma metti che c’aveva solo sto buco, capiscilo, è uno occupato. E invece era proprio lui a non pensare che l’accusa del “principale esponente dello schieramento a noi avverso” di aver creato una voragine finanziaria fosse importante da smentire
“Veltroni aspetta tre giorni prima di rispondere a tono, cioè numero su numero, all’attacco di Berlusconi. “Avrei preferito – dice – far sgonfiare la cosa da sola, come sta accadendo con la certificazione della Ragioneria generale e di Standard and Poor’s, l’agenzia di certificazione dei bilanci…”
Difatti il bollettino della Ragioneria Generale (ammesso che esista) è la mia lettura abituale al mattino, e quelli della Standard and Poor’s hanno un grande risalto mediatico, in fondo posseggono tre televisioni. Ah no, è vero, quello è Berlusconi. Ma Veltroni è davvero convinto che basti professarsi bravi e onesti perchè la gente ci creda? io credevo fosse più questione di controbattere colpo su colpo e far rimangiare le sparate ai mistificatori. Veltroni no, lui crede nella fiducia della gente, fiducia che sinceramente non ricordo quando avrebbe guadagnato. Fatto sta che sono passati tre giorni e lui dice la sua quando ormai l’idea “Veltroni amministra male i conti” si è cristallizzata in buona parte dell’opinione pubblica, e hai voglia ora a metterla in discussione.
Ed è solo l’ennesima conferma di quella che se Veltroni fosse un giovincello chiamerei ingenuità, di cui l’altro esempio principe è il fiorire delle paracorrenti all’interno del Partito Democratico contro il quale non fa (o non può fare?) niente. Niente a parte affermare che “la leadership non è in discussione”, come se bastasse dire le parole magiche per sistemare la situazione (peraltro a questo punto potrebbe provare con abracadabra). Io non vorrei passare per il disfattista, ma se non si comincia a dare una forma a questo partito non si andrà da nessuna parte, e Veltroni non ha fatto ancora un passo in questa direzione. Oltre alle belle parole, s’intende.
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Vai articolo originale: http://iltempiodelmoralizzatore.blogspot.com/2008/06/possibile-referendum-su-norma-che.html
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Giovedì 19 giugno 2008 si è svolta la serata di premiazioni del campionato di calcio a 5 del Centro Sportivo del Garda edizione 2007/2008.
Presenti per l’occasione due grandi ospiti d’onore: Ciro Corradini e Luana Vollero (volti noti delle programmazioni sportive di Brescia Punto TV). Numerosi anche i giocatori, simpatizzanti e responsabili delle squadre che si […]
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E’ morta a 55 anni la famosa voce di Super Quark, quella voce calda e tranquilla fuori campo che accompagnava tutti i servizi.
Tutti l’abbiamo sentita, infatti aveva anche doppiato Luke Skywalker in Star Wars, Ridge in Beautiful, il reverendo Eric Camden in Settimo cielo, oltre a John Travolta, Chuck Norris e vari attori in alcuni film.
Mi dispiace, mi mancherà Claudio Capone, anonimo di nome e di volto ma famosissimo di voce.
Se non avete capito chi è sentite QUI
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A volte mi lamento un po’ per la scomodità per andare al lavoro, ma vivere sul Lago di Garda in un paese tranquillo come San Felice è proprio una fortuna e ritornare a casa nel tardo pomeriggio e immergersi nel lago ti rimette in pace con il mondo e ti fa passare tutta la stanchezza.
Se poi […]
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Non c’è altra spiegazione (non c’è altra spiegazione rassicurante). Si sta dando così tanto da fare nel battere ogni record di insipienza che qualche creazionista ha cominciato a utilizzare lui e i suoi figli come prova a confutazione della teoria dell’ereditarietà dei caratteri genetici.
Ogni tanto cedo alla tentazione di mettermi a leggere qualcosa che so mi porterà soltanto pentimento, raccapriccio e stridor di denti: Libero a casa dei miei, la Fenomenologia dello Spirito di Hegel e (da ultimo ma primo a suo modo) il blog di Paolo “semprelucido” Guzzanti.Andateci anche voi tutte le volte che credete ormai di aver fatto il callo alle mistificazioni, alle cazzate e al surrealismo più spinto, è sempre meglio rendersi conto per tempo di quanto ci si debba sempre mettere in discussione anche su queste cose. Ad ogni modo, il post che ha suscitato questo rigurgito (o il rigurgito che ha suscitato questo post) è questo, dove l’incredibile Paolone attacca una certa “sinistra furiosa” e dimostra di credere in Veltroni e nelle sue capacità di costruire una nuova sinistra.
La cosa gravissima è che l’ala furiosa della sinistra non ha la minima esitazione a giocare la sua partita delegittimando tutto: il campo, gli arbitri, gli spettatori, ovvero il Parlamento, le cariche istituzionali a cominciare dl Presidente della Repubblica e il popolo sovrano. Questi, il popolo sovrano, non sanno neanche che cosa sia, non gliene importa assolutamente niente e dell’elettorato e pensano che se ha votato Berlusconi è un elettorato da buttare, da vilipendere, da uccidere, non da rispettare. La cosa patetica è che a loro non importa assolutamente nulla del Paese, dei suoi problemi e della gente e cercano – quelli della sinistra furiosa – di riaprirsi uno spazio, di conquistare un passaggio a Nord Ovest, a fare tattica, teatro, manfrina e impedire che si faccia politica.
Esattamente, questo bene del popolo in cosa consisterebbe? nel bloccare processi su processi che hanno l’unica colpa di essere simili (nemmeno troppo, basta stare sotto i 10 anni di pena massima e riferirsi a reati precedenti al 2003) a quello nel quale è indagato Berlusconi? ah già, i famosi reati più gravi da far passare avanti (a scapito di quelli minori che praticamente ottengono la prescrizione, dato che se il blocco è di un anno i tempi per far ripartire il processo sono più lunghi ancora). Peccato che il limite di 10 anni includa reati decisamente gravi, e che in teoria non si dovrebbe poter decidere che alcuni processi sono di serie A ed altri di serie B (per tacere dei cittadini). Facciamo una cosa, visto che il post prosegue coi soliti strilli contro la magistratura che dovrebbe essere sottomessa al parlamento come, secondo Guzzanti, accade in tutte le democrazie (credo si riferisca alle sue partite a Civilization), istituiamo un bel tribunale unico, come si faceva una volta: un tot di ore al giorno il Cavaliere dà udienza e decide caso per caso cosa si fà (dite che a Salomone non si è ancora paragonato? ci arriverà, ci arriverà…). Prendendo qualche scherano per i casi minori (così troviamo un posticino anche per Brambilla & co.) si possono officiare un centinaio di casi al giorno a un quarto d’ora per caso, 365.000 processi all’anno quei comunisti del Csm se li sognano.
Poi il nostro eroe comincia a sproloquiare su Veltroni che, a sentir lui, non sarebbe capace di tenere a bada gli antiberlusconiani con proposte nuove:
E’ chiaro che se al suo popolo gli dai la polpetta avvelenata dell’antiberlusconismo tossico, quello in parte se la mangia, poi vomita, poi piange di disperazione per l’impotenza, ma si sente rincuorato. […] il neogiustizialismo nasce e divampa perché hanno sentito l’odore della paura di Veltroni. Veltroni non ha avuto la forza di dire che le proposte di Berlusconi in materia di giustizia sono giuste perché proteggono la democrazia e si è fatto prendere in contropiede da coloro che muoiono dalla voglia di tornare ai vecchi schemi propagandistici che non portano da nessuna parte, ma saziano l’ego, l’abbuffano di gratificazioni senza storia, come la panna montata.
Ti darò una notizia sconvolgente, Guzzanti: ci siamo tutti rotti le palle di andare contro a Berlusconi. Per questo tra i tanti a credere che sarebbe diventato uno statista ci stava pure qualcuno in buona fede (pirla, ma in buona fede): perchè voleva crederci. Davvero, è sfibrante. Come si può andare avanti anni e anni a contestare una persona che limita le intercettazioni telefoniche (e complica quelle che non limita) in materia di giustizia e ha la faccia tosta di far passare questa cosa per difesa della privacy? Immagina di essere legato a una sedia e chiuso in una stanza assieme a un cieco sordo che continua a raccontare la stessa barzelletta scadente credendo ti faccia ridere ogni volta. Ecco, ci sentiamo esattamente così.
il terreno di gioco si sta ricomponendo secondo vecchi schemi che taglieranno sempre più fuori Veltroni e allontaneranno sempre più il grande obiettivo della pacificazione e della riconciliazione nazionale: a leader debole rispondono mezze tacche infuriate e le mezza tacche infuriate sono assettate di spazio, di visibilità, di sangue, di ghigliottine, di gogne, di Palazzi di Giustizia trasformati in templi della punizione del nemico, sono assetate dalla voglia di togliere al popolo traditore e mascalzone il primato della politica visto che il popolo invece di dare retta a loro vota per Berlusconi, ciò che ai loro occhi delegittima definitivamente il popolo.
Mi sono perso la guerra civile? eppure sono stato attento in questi mesi. La verità è che non c’è nessuna riconciliazione nazionale da fare, la guerra a Berlusconi esiste solo nei vostri vittimismi. A meno che contestare le decisioni e le palesi motivazioni di un leader politico non sia fare la guerra, e sinceramente speravo di salire in montagna per qualcosa di più. Nessuno crede che un voto dato a Berlusconi sia meno valido di un voto dato a chiunque altro, tutti gli oppositori delle politiche berlusconiane credono però di poter far sentire la propria voce anche se non sono dalla parte che ha vinto le elezioni. Soprattutto, credono sia loro dovere esercitare un “controllo” su chi ha vinto le elezioni, e questo accade davvero in tutte le democrazie.
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