Tag: Nera

Desenzano, camion contro moto: un 35enne è grave

Grave incidente, nel pomeriggio di oggi, a Desenzano. La dinamica esatta di quanto accaduto intorno alle 15 in via Gramsci (all’altezza del parcheggio, a pochi passi dal lungolago) non è al momento nota.

La certezza è che a scontrarsi sono stati un camioncino che trasportava materiale edile e una moto custom che viaggiavano in direzione del lago. Ad avere la peggio è stato ovviamente il centauro, un 35enne di origine albanese residente in paese, caduto rovinosamente a terra.

Per soccorrerlo sono intervenute in codice rosso automedica e ambulanza, che ha portato il ferito – in codice rosso – all’ospedale di Desenzano: le sue condizioni sono gravi. Illeso il conducente del camion, un giovane residente in città. I rilievi sono stati effettuati dalla Polizia locale.

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Malore in A4: code fino a 5 chilometri sul Garda

Ancora pesanti disagi, oggi, per chi viaggia lungo l’autostrada A4. Intorno alle 15, infatti, un incidente causato da un malore ha provocato lunghissime code tra i caselli di Sirmione e Peschiera.

Mezz’ora dopo, nelle corsie che viaggiano in direzione di Venezia, il sito Automap segnalava incolonnamenti fino a cinque chilometri.

Il ferito è un uomo di 60anni soccorso dall’eliambulanza in codice rosso. Si attendono aggiornamenti sulle sue condizioni.

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Lonato, ladri si aggirano per il paese e fuggono alla vista dei Carabinieri

Ladri in azione a Lonato del Garda. Ma i loro piani si sono dovuti scontrare con i controlli straordinari del territorio effettuati dai Carabinieri tra il 13 e il 14 di novembre.

Stando a quanto si apprende, i militari stavano pattugliando il paese, quando hanno identificato un’auto che – dall’analisi dei database – è risultata essere già stata segnalata perché utilizzata a soggetti coinvolti in furti nel Bresciano. I malviventi – informa una nota dell’Arma – erano a piedi, pronti a entrare in azione. Ma alla vista dei Carabinieri si sono subito dati alla fuga facendo perdere le proprie tracce.

Le indagini proseguono per dare loro un nome e assicurarli alla giustizia.

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Video con la pistola e le munizioni sui Whatsapp: denunciato 51enne

Di certo non stiamo parlando di un genio del crimine. Ma ora dovrà fare i conti con la Giustizia. Un 51enne residente a Manerba (e già noto alle forze dell’ordine), infatti, è finito nei guai dopo aver diffuso un video in cui maneggiava una scacciacani.

Stando a quanto riporta Bresciaoggi, che per primo ha dato la notizia, l’uomo si sarebbe ripreso mentre armeggiava con la pistola (inoffensiva) e avrebbe diffuso poi su Whatsapp il filmato, che  – di condivisione in condivisione – è arrivato velocemente fino alla Locale.

Gli agenti, quindi, hanno deciso di procedere al controllo per verificare che tutto fosse secondo legge.  Nessun problema per l’arma, che poteva essere detenuta, ma insieme a quella sono stati trovati cartucce e munizioni per armi da caccia per il cui possesso sarebbe servito invece il porto d’armi.

L’uomo è stato così denunciato in stato di libertà per detenzione abusiva di armi, come previsto dall’articolo 697 del Codice penale, secondo cui chiunque detiene “armi o caricatori soggetti a denuncia, o munizioni senza averne fatto denuncia all’autorità” può essere punito con una pena da 3 a 12 mesi o con un’ammenda fino a 371 euro.

+ L’IMMAGINE E’ D’ARCHIVIO +

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Video con la pistola e le munizioni sui Whatsapp: denunciato 51enne

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Pozzolengo, furbetti dei rifiuti e vandali in azione: il Comune promette sanzioni

Incivili e vandali, nei giorni scorsi, sono entrati in azione nel territorio di Pozzolengo, sul Garda. E il Comune ha annunciato la linea dura.

La scorsa settimana, infatti, ignoti – il faro dei sospetti è puntato su un’azienda di un comune limitrofo – sono entrati in azione in località Cobue Sotto (verso San Martino) rovesciando un carico di rifiuti in un bosco. Mentre poco dopo, nel centro storico, un gruppo di giovani teppisti ha danneggiato l’arredo urbano (cestini e fioriere), sparpagliando i rifiuti sulla strada.

Di fronte a queste azioni, su cui indagano i Carabinieri e la Locale, l’amministrazione guidata da Alex Franzoni ha promesso interventi mirati per prevenire il fenomeno e sanzioni per pure i colpevoli.

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Pozzolengo, furbetti dei rifiuti e vandali in azione: il Comune promette sanzioni

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https://bsnews.it/2024/11/04/pozzolengo-furbetti-rifiuti-e-vandali-in-azione-il-comune-promette-sanzioni/

Altra tragedia sui monti: il 52enne Giovanni Pillitteri (Padenghe) precipita nella scalata e muore

Ancora un incidente di montagna e, purtroppo, stavolta non si è evitata la tragedia. Un alpinista bresciano di 52 anni, Giovanni Pilliteri di Padenghe, ha infatti perso la vita mentre si trovava sulle Tre Cime di Lavaredo.

La dinamica del dramma, avvenuto intorno alle 11, è ancora da chiarire nei dettagli. Ma, stando alla prima ricostruzione, l’uomo  era impegnato nell’ascesa della vetta della Ovest insieme ad altre quattro persone, quando – durante una pausa – sarebbe scivolato, facendo un volo di diverse centinaia di metri (forse addirittura 700).

Sul posto è arrivato l’elisoccorso, con il personale che è sbarcato in loco tramite un verricello. Purtroppo i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso del 52enne. Il corpo è stato poi trasportato al Rifugio Auronzo, dove successivamente sono stati portati anche i quattro compagni di cordata della vittima.

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Altra tragedia sui monti: il 52enne Giovanni Pillitteri (Padenghe) precipita nella scalata e muore

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https://bsnews.it/2024/10/30/altra-tragedia-monti-52enne-precipita-nella-scalata-e-muore/

Dossieraggio, tra gli spiati bresciani c’era anche Marcell Jacobs

Si aggiunge un altro nome all’elenco dei cittadini bresciani che sarebbero stati illegalmente spiati da un gruppo di persone indagate ora dalla Procura di Milano. E’ quello di Marcell Jacobs.

Stando a quanto riportano diverse fonti, infatti, l’atleta desenzanese, il suo manager e il suo allenatore/nutrizionista sarebbero stati “controllati” su richiesta dell’ex superpoliziotto Carmine Gallo, che a sua volta sarebbe stato incaricato da un avvocato padovano ancora da identificare.

I tecnici (non è noto se abbia avuto un ruolo attivo anche il 36enne di Rodengo indagato) avrebbero intercettato le comunicazioni dei tre (e fra i tre) a partire dal 2021, pochi giorni dopo la vittoria di Jacobs alle Olimpiadi di Tokyo. Resta da capire a chi fossero destinati i dati e i colloqui recuperati e con quale finalità sarebbero poi stati utilizzati.

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Dossieraggio, tra gli spiati bresciani c’era anche Marcell Jacobs

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https://bsnews.it/2024/10/30/dossieraggio-tra-gli-spiati-bresciani-cera-anche-marcell-jacobs/

Salò, già arrestato uno degli autori della tentata rapina in hotel

È durata poco la fuga di uno dei due responsabili della tentata rapina avvenuta nella serata di sabato ai danni dell’hotel Rivalta a Salò.

L’attività investigativa avviata dai Carabinieri subito dopo il blitz ha già portato i suoi frutti: i militari sono riusciti a individuare e rintracciare un ventiduenne di origini etiopi. Il giovane, insieme ad un complice, avrebbe fatto irruzione nella hall dell’albergo poco dopo le 20:00. I due, con le teste coperte da cappuccio e cappellino (uno pare indossasse anche il giubbotto della Vecchia Guardia della FeralpiSalò, la tifoseria da sempre vicina ai Leoni del Garda) e armati di una pistola, avrebbero minacciato il personale dell’albergo per farsi consegnare il denaro tenuto nelle casse. I dipendenti dell’hotel sono riusciti a mantenere i nervi saldi e a mostrare i cassetti vuoti: ciò non ha fermato i due malviventi che si sono lanciati alla ricerca del denaro convinti di poterne trovare dietro il banco della reception. Messa alle strette dalla minaccia di chiamare i Carabinieri e da un paio di forbici brandite dal portiere dell’hotel, la coppia ha così abbandonato l’azione, mettendosi in fuga. 

Attraverso le immagini del sistema di videosorveglianza i Carabinieri sono riusciti a dare un volto a uno dei due complici, che è stato trovato in possesso di due pistole giocattolo. Il ventiduenne è stato deferito in stato di libertà. Intanto proseguono le indagini dei militari.

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Salò, già arrestato uno degli autori della tentata rapina in hotel

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https://bsnews.it/2024/10/29/salo-gia-arrestato-uno-degli-autori-della-tentata-rapina-in-hotel/

Salò, si presentano armati di pistola all’hotel del centro: rapinatori in fuga

Tentativo di rapina a mano armata in un albergo del centro storico di Salò. E’ accaduto sabato sera, intorno alle 20, all’hotel Rivalta di Salò, in pieno centro storico.

I malviventi – con i volti solo parzialmente coperti dai cappucci delle felpe e da cappelli – si sono presentati al portiere del quattro stelle con una pistola in mano e gli hanno intimato (con accento bresciano…) di consegnare tutto il denaro contenuto nella cassaforte. L’uomo, però, ha mantenuto la calma e temporeggiato, scoraggiando i rapinatori e convincendoli ad andarsene.

I due, quindi, si sono dileguati per le strade del centro. Il sospetto è che non si trattasse di professionisti del crimine, ma di sbandati. E anche anche l’arma fosse una semplice riproduzione. A indagare sono i carabinieri della compagnia di Salò, che sperano di dare velocemente un nome ai due rapinatori grazie alle telecamere di videosorveglianza.

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Salò, si presentano armati di pistola all’hotel del centro: rapinatori in fuga

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https://bsnews.it/2024/10/28/salo-si-presentano-armati-di-pistola-allhotel-del-centro-rapinatori-in-fuga/

Il finto alpino truffatore si “autodenuncia” in tv: “Ma sono stato truffato anch’io”

Nei giorni scorsi la presenza di un finto alpino che chiedeva soldi alle attività commerciali era stata segnalata a Salò. Ma nelle settimane precedenti diversi altri raggiri erano stati messi  segno, tutti con lo stesso copione, in diversi Comuni di Veneto e Trentino.

A rintracciare il presunto colpevole, prima delle forze dell’ordine, è stata la trasmissione televisiva Pomeriggio 5 (in onda sulle reti Mediaset e condotta da Myrta Merlino). L’inviata Ilaria Dalle Palle, infatti, ha intervistato un 40enne bresciano che si è autoaccusato dei raggiri, ma si è definito “a mia volta truffato”.

Come? L’uomo, da mesi senza lavoro e stipendio, ha riferito di essere stato agganciato in un bar di Conegliano da un giovane di nome Simone che gli avrebbe promesso aiuto e lo avrebbe introdotto alla vendita-raggiro. A lui – della cui esistenza il 40enne ha ammesso di non avere prove – il 40enne ha spiegato di aver versato circa 6mila euro in tre mesi, tenendone per sé 1.300.

Una versione che ha suscitato qualche dubbio da parte dell’intervistatrice e che ora spetterà ai Carabinieri verificare. Stando a quanto si apprende, l’uomo chiedeva denaro affermando di aver organizzato una lotteria per sostenere progetti dedicati ad anziani e disabili e promettendo in cambio della donazione omaggi (vino e olio del Garda) che poi non venivano mai consegnati (circostanza di cui il finto alpino ha spiegato di non essere a conoscenza).

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Il finto alpino truffatore si “autodenuncia” in tv: “Ma sono stato truffato anch’io”

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★ Chiari, Salò, Brescia: a novembre tre eventi per il libro-indagine sul femminicidio di Carol Maltesi

Triplice appuntamento con il giornalismo d’inchiesta e con le riflessioni sul tema (purtroppo attualissimo) del femminicidio, a novembre, in provincia di Brescia. Le date sono domenica 10 novembre a Chiari (ore 16, rassegna della Microeditoria), giovedì 14 novembre a Salò (ore 20.30, biblioteca comunale) e martedì 26 novembre a Brescia città (ore 10, biblioteca di Buffalora).

Nelle tre occasioni il direttore di BsNews.it Andrea Tortelli presenterà il libro “Sulla tua pelle” e racconterà l’indagine giornalistica che, nel marzo del 2022, lo ha portato a dare per primo un nome al cadavere fatto a pezzi della 26enne Carol Maltesi (brutalmente uccisa tre mesi prima), chattando con l’assassino (Davide Fontana) e aiutando le forze dell’ordine a incastrarlo. Un caso di cui hanno parlato i media di tutto il mondo, citandolo ad esempio di buona pratica giornalistica. > QUI TUTTE LE NOTIZIE PUBBLICATE DA BSNEWS SUL CASO. La storia di Carol Maltesi e dell’inchiesta è diventata appunto un libro pubblicato nel 2023 da Giunti editore (qui il link per acquistarlo su Amazon).

L’EVENTO DI CHIARI

L’evento di Chiari si terrà domenica 10 novembre, dalle 16, all’interno della rassegna della Microeditoria (sala Giunchi), la rassegna dedicata ai libri ospitata nella prestigiosa cornice di Villa Mazzotti. A intervistare l’autore sarà Anna Giunchi. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti.

L’EVENTO DI SALO’

L’evento di Salò si terrà dalle 20.30 nella biblioteca comunale (via Leonesio 4) e a dialogare con l’autore sarà Marjkal Tomasi. L’ingresso è libero fino all’esaurimento dei posti. PER INFO: 0365.20338 – biblioteca@comune.salo.bs.it

L’EVENTO DI BRESCIA

La presentazione di Brescia si terrà alla biblioteca di Buffalora (via delle Bettole 101) nell’ambito di “Storie di vita / sguardi in alto”, evento che punta a sensibilizzare i cittadini sul tema della violenza contro le donne. L’appuntamento (a ingresso libero)  è dalle 17 (a precederlo un dibattito con l’assessore Marco Fenaroli e Marisa De Fazio, responsabile servizio sociale territoriale est). L’iniziativa è promossa da Comune di Brescia, N.e.t e Casa delle associazioni.

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★ Chiari, Salò, Brescia: a novembre tre eventi per il libro-indagine sul femminicidio di Carol Maltesi

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https://bsnews.it/2024/10/23/novembre-salo-chiari-brescia-presentazione-libro-indagine-omicidio-carol-maltesi/

Omicidio Bozzoli, ecco perché Giacomo è colpevole e deve scontare l’ergastolo

Nelle scorse ore sono state depositate, e sono dunque pubbliche, le motivazioni che il primo luglio 2024 hanno portato la Cassazione a confermare l’ergastolo a carico di Giacomo Bozzoli (una sentenza che ne determinò poi la rocambolesca fuga, di cui trovate il riassunto cronologico qui).

Stando a quanto riportato dai giudici nelle trenta pagine del dispositivo, non ci sono dubbi circa la responsabilità “concorsuale” del 39enne e dell’operaio Oscar Maggi (per cui la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per concorso in omicidio) nell’uccisione di Mario Bozzoli, avvenuto l’8 ottobre del 2015 all’interno della fonderia di Marcheno, di cui la vittima e la famiglia del condannato erano soci.  Anche se non ci sono prove del fatto che tra Giacomo e Maggi sia intercorso un “previo accordo criminoso”.

Il nipote, in particolare, avrebbe avuto il “ruolo di mandante di istigatore della condotta delittuosa” di Giuseppe Ghirardini (morto suicida pochi giorni dopo, ndr) e sarebbe stato “presente sul luogo dell’esecuzione dei crimini”.

Anche l’assenza del cadavere non può incidere sulla sentenza, chiariscono i giudici, perché le telecamere non hanno mai ripreso la vittima uscire dall’azienda e – smentendo la consulente del pm – “durante l’esperimento giudiziale e l’introduzione della carcassa di un maiale già deceduto nel forno di una fonderia simile a quello della Bozzoli, i periti avevano verificato la completa carbonizzazione dell’animale e la polverizzazione dei resti”. Così sarebbe successo al povero Giacomo, bruciato vivo in quel forno.

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Omicidio Bozzoli, ecco perché Giacomo è colpevole e deve scontare l’ergastolo

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Salò, attenzione al finto alpino che chiede soldi ai negozianti

Un finto alpino si aggira per le strade di Salò e dei paesi limitrofi. E cerca di approfittare del buon nome del corpo per ottenere denaro. E’ quanto denunciato dal locale gruppo dell’Ana, che avrebbe già raccolto una decina di segnalazioni da privati e, soprattutto, attività commerciali contattate dal presunto truffatore.

Stando a quanto si apprende, si tratterebbe di un uomo di 30-35 anni, vestito con abiti civili, che si presenta alle porte di ristoranti e negozi chiedendo denaro per l’acquisto di un pulmino adibito al trasporto disabili. Quando riceve la donazione, quindi, rilascia una ricevuta compilata a penna.

Un modo di fare che ha evidentemente insospettito molti, arrivando fino agli alpini veri (che in queste ore sono impegnati nelle celebrazioni di Montichiari e devono far fronte al lutto di Tecla Pluda, morta nella notte in un incidente) e alle forze dell’ordine.

Il truffatore, stando alle ipotesi, potrebbe essere la stessa persona che nelle ultime settimane è entrata in azione in altre zone del Nord Italia, in particolare nelle province di Belluno e Treviso, dove avrebbe raggirato un centinaio di persone.

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Salò, attenzione al finto alpino che chiede soldi ai negozianti

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Leone di Lonato, scoperto a rubare reagisce con calci e pugni: 28enne arrestato

Si sono vissuti momenti di tensione, nella giornata di sabato, al centro commerciale Il Leone di Lonato. La dinamica di quanto accaduto non è nota dei dettagli, ma – stando a quanto si apprende – tutto sarebbe partito da un tentativo di furto all’interno di un negozio.

Qui, infatti, un 28enne di origine rumena sarebbe stato sorpreso mentre cercava di andarsene – “ovviamente” senza pagare – con oltre mille euro di merce. Ma il personale lo ha sorpreso e ha cercato di fermarlo.

A quel punto il giovane ha reagito con calci e pugni (più d’uno sarebbe rimasto leggermente ferito), ma il ladro è stato comunque arrestato poco dopo. Il giovane, nelle cui tasche è stata trovata anche una modica quantità di droga (hashish), è accusato di rapina impropria.

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Leone di Lonato, scoperto a rubare reagisce con calci e pugni: 28enne arrestato

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Incidente con il trattore, Toscolano (e non solo) piange il Cavalier Giacomo Usardi

Tragedia ieri mattina a Toscolano Maderno, dove un uomo di 82 anni – Giacomo Usardi – ha perso la vita in un incidente con il trattore.

E’ accaduto intorno alle 11.30, in località Folino Cabiana (frazione Gaino), sulle colline che sovrastano il paese. Stando a quanto si apprende, Usardi era impegnato nel taglio dell’erba all’interno del proprio terreno, quando il trattore che stava conducendo avrebbe perso aderenza e sarebbe scivolato lungo un pendio, ribaltandosi.

Inutile, purtroppo, l’intervento dei Vigili del fuoco (che lo hanno liberato dal mezzo) e dell’eliambulanza arrivata da Verona. L’anziano sarebbe molto sul colpo.  Sulla dinamica esatta dell’incidente indagano i carabinieri.

Giacomo Usardi, classe 1948, era stato nominato prima Cavaliere (a sua insaputa) e poi Ufficiale della Repubblica su proposta del senatore Natale Carlotto di Cuneo. Di origini umili, lavorò come operaio nella Cartiera di Toscolano e poi divenne commerciante di abbigliamento. Fu anche pugile professionista nella scuderia di Nino Benvenuti. Ma ciò che gli valse le onorificenze civili fu l’impegno per gli altri. Usardi, infatti, avviò un’attività agricola con giovani affetti da problemi psicologi e disagio sociale in un terreno abbandonato e, successivamente, fu tra i fondatori dell’associazione “Amici dello sport e della natura nel Parco alto Garda”.Una vita davvero intensa la sua, raccontata anche in un libro (“Costruire la vita”).

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