Tag: Libri

Il cinese

Cinquecentoottantasette pagine tutte da leggere, questo “Il cinese” di Mankell mi è piaciuto molto, e soprattutto non c’è quella malinconia pessimistica dei gialli dell’ispettore Wallander. Un racconto su diversi piani storici con un bel personaggio, la giudice Birgitta Roslin e l’analisi del ruolo che la Cina sta giocando in Africa…

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http://blog.gigitaly.it/2009/09/il-cinese.html

La fortuna non esiste

Era un po’ che non leggevo, le vacanze dedicate alle parole crociate e a studiare audio e video mi hanno tenuto lontano dalla lettura e il primo libro che riprendo è questo “La fortuna non esiste” di Mario Calabresi, non bello come il suo precedente “Spingendo la notte più in…

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La Mazzantini vince il premio Campiello

Venuto al Mondo è un bellissimo libro di Margaret Mazzantini che ho già consigliato a tutti quelli che mi chiedevano un consiglio per una lettura appassionante. E’ bella la storia, è maestosa la scrittura della Mazzantini, e dato che lo sfondo è quello della guerra nei Balcani ti viene da…

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Dormiveglia

Ogni giorno comincia con la piccola magia del dormiveglia, quando i sogni ancora sono presenti ma già li possiamo vedere “da fuori”. E’ il momento in cui, se riesco a percepire di cosa stavo sognando, me ne ricorderò per tutta la giornata, sprazzi, sequenze, voci, colori (io sogno in technicolor)…

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Noi Valter lo ricordiamo così

Ieri sera è morto Valter. Un tweet di Enrico che gli augurava “buon viaggio” me lo ha fatto capire e oggi ne ho avuto la conferma e sono stato a trovare la sua famiglia per salutarlo un’ ultima volta. Valter ha lavorato in Siosistemi per tanti anni, era uno dei…

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La danza del gabbiano

Anche io come Antonio, non ho resistito, avevo molte altre cose da fare ma come resistere a Camilleri e il suo Commissario Montalbano? Questo nuovo “La danza del gabbiano” si legge velocemente (forse troppo e mi tocca adesso aspettare il prossimo!) con un bell’intreccio tra personaggi e trama. Lidia entra…

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Il pane di ieri

Viaggio di ritorno dalla Sardegna più che sufficiente per leggere questo bel libro di Enzo Bianchi “Il pane di ieri”, una riflessione semplice e affettuosa sul rapporto tra vita di campagna e mondo dei valori, con una accentuata attenzione finale all’essere anziani e come sia un passaggio non meno bello…

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Il mambo degli orsi

Dopo la delusione dell’ultimo libro di Lansdale, come mi ero ripromesso, gli ho dato la prova d’appello con questo vecchio “Il mambo degli orsi” e direi che è decisamente più fresco e originale, come nota anche Dazieri nella presentazione. Bello sì ma siamo lontani dai grandi giallisti moderni europei, Camilleri,…

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Sotto un cielo cremisi

Tanto mi era piaciuto Bad Chili (2005), tanto ho trovato scadente questo nuovo libro (2009) di Lansdale “Sotto un cielo cremisi”. Fiacca la storia, lento il procedere, il linguaggio inutilmente scurrile, mentre nel precedente aveva senso rispetto al ritmo del racconto. In viaggio domani leggerò Il mambo degli orsi, del…

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Prima riunione della Consulta Giovani

Mi intrometto in questo post scritto da Vladimiro solo brevemente per fare gli onori di casa. Il perché della mia scelta di aprire il mio blog ad un secondo autore è spiegata nell’introduzione del post. La mia speranza è di promuovere un po’ di trasparenza istituzionale e magari anche interazione tra chi è dentro la Consulta e chi ne è fuori. Lascio dunque la parola a Vlad.
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Dadi ha deciso di onorarmi con la possibilità di scrivere sul suo blog, visto che faccio parte della consulta giovani del comune mi ha chiesto di tenere aggiornato il blog prevalentemente su questo argomento. Con questo post vi racconto la prima riunione. La consulta doveva riunirsi inizialmente lunedì 4 maggio alle 17.00 ma il giorno stesso sono stato informato che sarebbe stata spostata a venerdì 8 alla stessa ora, per fortuna sono riuscito a riorganizzare i miei impegni, ci tenevo a partecipare.

I membri della consuta giovani sono ragazzi con meno di 30 anni presentati da diversi ambiti quali Università, Lavoro, Sport, Teatro (il sottoscritto), Disoccupati, e i consiglieri comunali aventi diritto.
La prima riunione abbiamo eletto l’Ufficio di Presidenza, nel quale sono stato eletto come membro. Era presente l’assessore alla cultura Giustacchini a guidare un attimo i lavori, era assente Savasi l’unico consigliere con meno di 30 anni dell’opposizione, invece i tre consiglieri di maggioranza aventi diritto, cioè con meno di 30 anni Maiolo (F.I.), Malinverni (A.N.) e Formentini (Lega) erano presenti.

I lavori si sono svolti in un clima cordiale anche se mi sembrava ci fosse poca motivazione, le due cose decise sono state che la consulta si riunirà con cadenza mensile, e che il primo punto all’ordine del giorno (presentato dal sottoscritto) la prossima riunione sarà come rendere agibile la biblioteca agli studenti la domenica e il lunedì.
Una soluzione che ci è sembrata buona è darla in mano a dei volontari che la tengano aperta come aula studio senza il servizio di prestito libri, ne discuteremo meglio.

Una piccola critica che mi sento a buon diritto di muovere all’assessore Giustacchini è questa, la consulta giovani è nata anche perché il comune di Desenzano ha vinto la possibilità di entrare in un programma di finanziamenti volti alla promozione delle attività giovanili. La prima riunione mi sembrava giusto capire la modalità e la consistenza di questi finanziamenti, purtroppo l’assessore ne mi ha saputo dare nessun dato (non li aveva sotto mano). Spero che la prossima riunione sia chiaro quanti sono questi soldi che sarebbero da indirizzare ad attività per i giovani e come sono da utilizzare.

Vi terrò aggiornati.

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Ritorno: Bad Chili

Per il viaggio di ritorno ho letto Bad Chili di Lansdale ed è stata una scelta azzeccata: divertente, strampalato, esagerato e tenero nello stesso tempo. Marina lo aveva letto nel nostro weekend a Sesto e ogni tanto sobbalzava per la sconcezza greve del linguaggio ma a cui, con lo scorrere…

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Andata : Il sonaglio

I miei viaggi in Sardegna sono un’ottima scusa per leggere: l’attesa in aeroporto, il volo, magari qualche ritardo. Mi prendo sempre libri non troppo impegnativi e non grossi perchè so che poi nella settimana al Parco mi è difficile avere il tempo per leggere e vorrei finirli durante il viaggio…

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L’ago n. 2

Tornando a Desenzano mi ritrovo a casa L’ago, il mensile a distribuzione gratuita dell’Associazione Culturale De Benaco di Desenzano, e ovviamente me lo sono letto. Ho saltato solo quei due o tre articoli che dal titolo non hanno attirato la mia attenzione. Al contrario, non ho potuto fare a meno di leggere i due articoli firmati da Vladimiro: l’uno sulla matematica che ovviamente mi ha ricordato il mio ultimo spettacolo del laboratorio di teatro al liceo, l’altro sul world wide web (mi era saltato all’occhio il termine “blogger” nell’occhiello dell’articolo e non ho resistito). Complimenti a Vladimiro. Entrambi gli articoli sono interessanti sia nei contenuti che nello svolgimento del tema.

Altrettanto interessante ho trovato la rubrica liberalamente che parla del libro “Modus Vivendi” di Zygmunt Bauman. Non so se lo leggerò, ma mi manca quel genere di libri. La prossima volta che andrò in biblioteca penso che mi orienterò su qualcosa di simile.

L’articolo che merita però la medaglia d’oro per l’argomento che ha centrato i miei interessi è Si “pescano” più turisti se il Garda va in Rete nella rubrica contrappunto.
Il lago di Garda deve presentarsi come un’area uniforme ai turisti e non solo. Diviso tra Trentino, Lombardia e Veneto con le rispettive province di Trento, Brescia e Verona, in rete può trovare il luogo dove presentarsi unito per fornire agli interessati tutte le informazioni che possono interessarli. E non solo in rete. Fiere internazionali di promozione turistica e interventi per lo sviluppo dell’area esistono e maturano anche fuori dal web.

Nell’articolo vengono citati i seguenti siti/portali per chi si volesse godere il Lago in anteprima, anticipando le vacanze che in questo periodo sono in programmazione:
Visitgarda.com, Gardainforma.com, Rivieradeilimoni.it, Strada dei vini e dei sapori (ora in costruzione).

Complimenti a tutto il team per questo bel secondo numero di L’ago. Aspetto che escano con il loro blog e intanto penso a cosa potrei scrivere per loro, così da alternare allo studio per gli esami, qualcosa di più creativo.

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Twitter, Friendfeed, long tail

Vorrei riprendere un interessante post di Mushin riguardo al successo di Twitter a scapito di Friendfeed. Avrei, infatti, qualche considerazione da fare che a voler essere articolata un poco non ci starebbe tra i commenti al post (e chi mi segue sa che la sintesi non è tra le mie doti quando scrivo).

Riassumo brevemente il post di Techcruch dal quale tutto parte.
FriendFeed is in danger of becoming the coolest application that no one uses.”
In base ai dati forniti da Comscore, Twitter conquista ogni mese più utenti di quanti non ne abbia Friendfeed in totale. Nonostante FF sia un aggregatore in continua crescita che offre servizi molto apprezzati non riesce a convincere gli utenti che con lui possono fare molto più che con Twitter. Cosa tra l’altro vera, tant’è che Facebook e altri network continuano a copiargli le idee (a volte anche male, aggiungo io).
Poi c’è poco altro, ma di scarso rilievo per il post di Mushin.

Ora invece un breve riassunto, attraverso alcune frasi originali, del post di Mushin.
E se fosse la conferma che la Coda Lunga sia solo una bella favola?
“Suggerire che Friendfeed sia peggiore di Twitter perché non ne ha i numeri, significa negare la possibilità di un modello basato sulla Coda Lunga, significa dire che l’importante è avere mercato di massa, non massa di mercati.”
“non credo che la questione sull’utilità di Friendfeed sia legata a quanti utenti usano friedfeed.”

Ora il mio post.
È vero, la qualità di un prodotto non va misurata in base al numero di utenti, ma ai servizi offerti. Eppure se il prodotto nel nostro caso è un social network, come si potrebbe definire Friendfeed, allora il numero di iscritti diventa rilevante. Facebook potrebbe anche essere il migliore SN del mondo, ma se non avessi un’alta probabilità di trovare vecchi amici e colleghi, non ci passerei il mio tempo. Il valore di un SN sta innanzitutto nel numero di partecipanti.

Dov’è la lunga coda? C’è e non c’è. Nel senso che c’è nella misura in cui c’è sempre stata da decenni. Perché i video li cerchi prevalentemente su YouTube? Perché ce ne sono a tonnellate, nonostante Vimeo, ad esempio, offra una qualità migliore. Perché quando voglio un libro posso essere sicuro che Feltrinelli è la scelta giusta? Perché lì ne hanno così tanti che se anche non avessi idea di cosa voglio, uno che mi piace lo trovo (e in genere uno tornerebbe a casa con la valigia piena di libri!). Perché Microsoft Office ha così tanto successo? Perché tutti i miei colleghi lo usano e mi torna utile per via dell’alta compatibilità.

E la coda lunga che fine ha fatto? È mascherata come un frattale. Ogni negozio, sito, social network, impesa, discoteca, bar, biblioteca ecc. avrà due tipi di prodotti: quelli che vanno per la maggiore, di largo consumo, e quelli di nicchia, che non vuole quasi nessuno. In pratica riproduce la coda lunga al suo interno, anche se per forza di cose non può essere poi tanto lunga.
A sua volta, questo piccolo rivenditore o quello che è, rientra in un sistema maggiore, collocandosi, ad esempio, sulla coda lunga dei negozi di una città, e poi ancora la città si colloca nel sistema provinciale, regionale e nazionale.

Con internet la lunga coda di accentua perché la rete riesce ad evitare alcuni vincoli fisici, ma alla fine anche qui i siti, i blog, i social network e altri strumenti si collocano ciascuno nella coda del proprio settore, ciascuna delle quali si aggrega producendone una nuova maggiore. E al loro interno hanno essi stessi delle code lunghe. Si guardi ai tag delle immagini su Flickr, alcuni più frequenti di altri. Si guardi all’elenco di etichette dei post dei blog.

Essendo poi che la qualità effettiva può aiutare ad incrementare il numero di utenti e questi a loro volta (portando risorse) permettono al servizio di crescere in quanto ad offerta, si scatenano continuamente nell’economia globale circoli viziosi e virtuosi che premiano e macellano rispettivamente non i migliori e i peggiori, ma quelli che hanno saputo anche solo presentarsi meglio all’inizio, dimostrando anche deboli vantaggi sui concorrenti, scartando quelli che non erano in cima al podio.

Tutto questo per dire che la coda lunga non compare né scompare. È una semplice necessità di mercato e c’è sempre stata. I numeri restano e saranno sempre dannatamente importanti nella scelta di un social network.

Il vero punto, IMHO, non è che Friendfeed sia meglio o peggio, più frequentato o meno, di Twitter. Io li uso entrambi. FF è molto più di Twitter e per questo motivo non credo che debba preoccuparsi della fetta di utenti in più che ha questo rispetto a sé, ma piuttosto aiutare ad integrare ancora meglio Twitter (con i suo dm… e @…) e promuoversi attraverso di esso. Io non li metterei neanche a confronto, se non fosse per una cosa, intelligentemente osservata da TechCrunch: “FriendFeed may just be too complicated for the average user to quickly understand”. Non che lo sia, ma mi rendo conto che il 95% delle persone che mi circondano (per lo più coetanei) sono restii a voler sperimentare cose nuove. Twitter invece è così facile e intuitivo che anche Britney Spears lo usa : )
E poi FF è fatto per gente che passa davvero le ore online e al momento non sono che una minoranza le persone che passano le giornate al computer. Alle volte sembra addirittura troppo prendere che la gente legga la mail una volta al giorno!

[Nell’immagine vedete un grafico che mostra il numero di utenti di Twitter rispetto a Friendfeed. Me lo sono arrubato da Techcrunch]

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