Tag: Libri

Sotto un cielo cremisi

Tanto mi era piaciuto Bad Chili (2005), tanto ho trovato scadente questo nuovo libro (2009) di Lansdale “Sotto un cielo cremisi”. Fiacca la storia, lento il procedere, il linguaggio inutilmente scurrile, mentre nel precedente aveva senso rispetto al ritmo del racconto. In viaggio domani leggerò Il mambo degli orsi, del…

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http://blog.gigitaly.it/2009/05/sotto-un-cielo-cremisi.html

Prima riunione della Consulta Giovani

Mi intrometto in questo post scritto da Vladimiro solo brevemente per fare gli onori di casa. Il perché della mia scelta di aprire il mio blog ad un secondo autore è spiegata nell’introduzione del post. La mia speranza è di promuovere un po’ di trasparenza istituzionale e magari anche interazione tra chi è dentro la Consulta e chi ne è fuori. Lascio dunque la parola a Vlad.
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Dadi ha deciso di onorarmi con la possibilità di scrivere sul suo blog, visto che faccio parte della consulta giovani del comune mi ha chiesto di tenere aggiornato il blog prevalentemente su questo argomento. Con questo post vi racconto la prima riunione. La consulta doveva riunirsi inizialmente lunedì 4 maggio alle 17.00 ma il giorno stesso sono stato informato che sarebbe stata spostata a venerdì 8 alla stessa ora, per fortuna sono riuscito a riorganizzare i miei impegni, ci tenevo a partecipare.

I membri della consuta giovani sono ragazzi con meno di 30 anni presentati da diversi ambiti quali Università, Lavoro, Sport, Teatro (il sottoscritto), Disoccupati, e i consiglieri comunali aventi diritto.
La prima riunione abbiamo eletto l’Ufficio di Presidenza, nel quale sono stato eletto come membro. Era presente l’assessore alla cultura Giustacchini a guidare un attimo i lavori, era assente Savasi l’unico consigliere con meno di 30 anni dell’opposizione, invece i tre consiglieri di maggioranza aventi diritto, cioè con meno di 30 anni Maiolo (F.I.), Malinverni (A.N.) e Formentini (Lega) erano presenti.

I lavori si sono svolti in un clima cordiale anche se mi sembrava ci fosse poca motivazione, le due cose decise sono state che la consulta si riunirà con cadenza mensile, e che il primo punto all’ordine del giorno (presentato dal sottoscritto) la prossima riunione sarà come rendere agibile la biblioteca agli studenti la domenica e il lunedì.
Una soluzione che ci è sembrata buona è darla in mano a dei volontari che la tengano aperta come aula studio senza il servizio di prestito libri, ne discuteremo meglio.

Una piccola critica che mi sento a buon diritto di muovere all’assessore Giustacchini è questa, la consulta giovani è nata anche perché il comune di Desenzano ha vinto la possibilità di entrare in un programma di finanziamenti volti alla promozione delle attività giovanili. La prima riunione mi sembrava giusto capire la modalità e la consistenza di questi finanziamenti, purtroppo l’assessore ne mi ha saputo dare nessun dato (non li aveva sotto mano). Spero che la prossima riunione sia chiaro quanti sono questi soldi che sarebbero da indirizzare ad attività per i giovani e come sono da utilizzare.

Vi terrò aggiornati.

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Ritorno: Bad Chili

Per il viaggio di ritorno ho letto Bad Chili di Lansdale ed è stata una scelta azzeccata: divertente, strampalato, esagerato e tenero nello stesso tempo. Marina lo aveva letto nel nostro weekend a Sesto e ogni tanto sobbalzava per la sconcezza greve del linguaggio ma a cui, con lo scorrere…

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Andata : Il sonaglio

I miei viaggi in Sardegna sono un’ottima scusa per leggere: l’attesa in aeroporto, il volo, magari qualche ritardo. Mi prendo sempre libri non troppo impegnativi e non grossi perchè so che poi nella settimana al Parco mi è difficile avere il tempo per leggere e vorrei finirli durante il viaggio…

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L’ago n. 2

Tornando a Desenzano mi ritrovo a casa L’ago, il mensile a distribuzione gratuita dell’Associazione Culturale De Benaco di Desenzano, e ovviamente me lo sono letto. Ho saltato solo quei due o tre articoli che dal titolo non hanno attirato la mia attenzione. Al contrario, non ho potuto fare a meno di leggere i due articoli firmati da Vladimiro: l’uno sulla matematica che ovviamente mi ha ricordato il mio ultimo spettacolo del laboratorio di teatro al liceo, l’altro sul world wide web (mi era saltato all’occhio il termine “blogger” nell’occhiello dell’articolo e non ho resistito). Complimenti a Vladimiro. Entrambi gli articoli sono interessanti sia nei contenuti che nello svolgimento del tema.

Altrettanto interessante ho trovato la rubrica liberalamente che parla del libro “Modus Vivendi” di Zygmunt Bauman. Non so se lo leggerò, ma mi manca quel genere di libri. La prossima volta che andrò in biblioteca penso che mi orienterò su qualcosa di simile.

L’articolo che merita però la medaglia d’oro per l’argomento che ha centrato i miei interessi è Si “pescano” più turisti se il Garda va in Rete nella rubrica contrappunto.
Il lago di Garda deve presentarsi come un’area uniforme ai turisti e non solo. Diviso tra Trentino, Lombardia e Veneto con le rispettive province di Trento, Brescia e Verona, in rete può trovare il luogo dove presentarsi unito per fornire agli interessati tutte le informazioni che possono interessarli. E non solo in rete. Fiere internazionali di promozione turistica e interventi per lo sviluppo dell’area esistono e maturano anche fuori dal web.

Nell’articolo vengono citati i seguenti siti/portali per chi si volesse godere il Lago in anteprima, anticipando le vacanze che in questo periodo sono in programmazione:
Visitgarda.com, Gardainforma.com, Rivieradeilimoni.it, Strada dei vini e dei sapori (ora in costruzione).

Complimenti a tutto il team per questo bel secondo numero di L’ago. Aspetto che escano con il loro blog e intanto penso a cosa potrei scrivere per loro, così da alternare allo studio per gli esami, qualcosa di più creativo.

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Twitter, Friendfeed, long tail

Vorrei riprendere un interessante post di Mushin riguardo al successo di Twitter a scapito di Friendfeed. Avrei, infatti, qualche considerazione da fare che a voler essere articolata un poco non ci starebbe tra i commenti al post (e chi mi segue sa che la sintesi non è tra le mie doti quando scrivo).

Riassumo brevemente il post di Techcruch dal quale tutto parte.
FriendFeed is in danger of becoming the coolest application that no one uses.”
In base ai dati forniti da Comscore, Twitter conquista ogni mese più utenti di quanti non ne abbia Friendfeed in totale. Nonostante FF sia un aggregatore in continua crescita che offre servizi molto apprezzati non riesce a convincere gli utenti che con lui possono fare molto più che con Twitter. Cosa tra l’altro vera, tant’è che Facebook e altri network continuano a copiargli le idee (a volte anche male, aggiungo io).
Poi c’è poco altro, ma di scarso rilievo per il post di Mushin.

Ora invece un breve riassunto, attraverso alcune frasi originali, del post di Mushin.
E se fosse la conferma che la Coda Lunga sia solo una bella favola?
“Suggerire che Friendfeed sia peggiore di Twitter perché non ne ha i numeri, significa negare la possibilità di un modello basato sulla Coda Lunga, significa dire che l’importante è avere mercato di massa, non massa di mercati.”
“non credo che la questione sull’utilità di Friendfeed sia legata a quanti utenti usano friedfeed.”

Ora il mio post.
È vero, la qualità di un prodotto non va misurata in base al numero di utenti, ma ai servizi offerti. Eppure se il prodotto nel nostro caso è un social network, come si potrebbe definire Friendfeed, allora il numero di iscritti diventa rilevante. Facebook potrebbe anche essere il migliore SN del mondo, ma se non avessi un’alta probabilità di trovare vecchi amici e colleghi, non ci passerei il mio tempo. Il valore di un SN sta innanzitutto nel numero di partecipanti.

Dov’è la lunga coda? C’è e non c’è. Nel senso che c’è nella misura in cui c’è sempre stata da decenni. Perché i video li cerchi prevalentemente su YouTube? Perché ce ne sono a tonnellate, nonostante Vimeo, ad esempio, offra una qualità migliore. Perché quando voglio un libro posso essere sicuro che Feltrinelli è la scelta giusta? Perché lì ne hanno così tanti che se anche non avessi idea di cosa voglio, uno che mi piace lo trovo (e in genere uno tornerebbe a casa con la valigia piena di libri!). Perché Microsoft Office ha così tanto successo? Perché tutti i miei colleghi lo usano e mi torna utile per via dell’alta compatibilità.

E la coda lunga che fine ha fatto? È mascherata come un frattale. Ogni negozio, sito, social network, impesa, discoteca, bar, biblioteca ecc. avrà due tipi di prodotti: quelli che vanno per la maggiore, di largo consumo, e quelli di nicchia, che non vuole quasi nessuno. In pratica riproduce la coda lunga al suo interno, anche se per forza di cose non può essere poi tanto lunga.
A sua volta, questo piccolo rivenditore o quello che è, rientra in un sistema maggiore, collocandosi, ad esempio, sulla coda lunga dei negozi di una città, e poi ancora la città si colloca nel sistema provinciale, regionale e nazionale.

Con internet la lunga coda di accentua perché la rete riesce ad evitare alcuni vincoli fisici, ma alla fine anche qui i siti, i blog, i social network e altri strumenti si collocano ciascuno nella coda del proprio settore, ciascuna delle quali si aggrega producendone una nuova maggiore. E al loro interno hanno essi stessi delle code lunghe. Si guardi ai tag delle immagini su Flickr, alcuni più frequenti di altri. Si guardi all’elenco di etichette dei post dei blog.

Essendo poi che la qualità effettiva può aiutare ad incrementare il numero di utenti e questi a loro volta (portando risorse) permettono al servizio di crescere in quanto ad offerta, si scatenano continuamente nell’economia globale circoli viziosi e virtuosi che premiano e macellano rispettivamente non i migliori e i peggiori, ma quelli che hanno saputo anche solo presentarsi meglio all’inizio, dimostrando anche deboli vantaggi sui concorrenti, scartando quelli che non erano in cima al podio.

Tutto questo per dire che la coda lunga non compare né scompare. È una semplice necessità di mercato e c’è sempre stata. I numeri restano e saranno sempre dannatamente importanti nella scelta di un social network.

Il vero punto, IMHO, non è che Friendfeed sia meglio o peggio, più frequentato o meno, di Twitter. Io li uso entrambi. FF è molto più di Twitter e per questo motivo non credo che debba preoccuparsi della fetta di utenti in più che ha questo rispetto a sé, ma piuttosto aiutare ad integrare ancora meglio Twitter (con i suo dm… e @…) e promuoversi attraverso di esso. Io non li metterei neanche a confronto, se non fosse per una cosa, intelligentemente osservata da TechCrunch: “FriendFeed may just be too complicated for the average user to quickly understand”. Non che lo sia, ma mi rendo conto che il 95% delle persone che mi circondano (per lo più coetanei) sono restii a voler sperimentare cose nuove. Twitter invece è così facile e intuitivo che anche Britney Spears lo usa : )
E poi FF è fatto per gente che passa davvero le ore online e al momento non sono che una minoranza le persone che passano le giornate al computer. Alle volte sembra addirittura troppo prendere che la gente legga la mail una volta al giorno!

[Nell’immagine vedete un grafico che mostra il numero di utenti di Twitter rispetto a Friendfeed. Me lo sono arrubato da Techcrunch]

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Come and meet Africa

Il 9 maggio 2009, all’interno dell’edificio centrale della Libera Università di Bolzano, avrà luogo la prima manifestazione dedicata alla cultura del continente africano: artisti, scrittori, musicisti e gli studenti africani stessi offriranno spettacoli, musica, cibo etnico, e presenteranno il proprio Paese d’origine, con l’intento di creare un incontro culturale fra l’Alto Adige e questo enorme continente. Verrà esposta una raccolta di fotografie e verrà offerto un rinfresco a base di specialità etniche.

Tra i relatori che descriveranno la propria esperienza nel continente africano c’è lo scrittore Fernando Biague, autore e co-autore di numerosi articoli e libri sul tema dell’immigrazione, Don Mario Gretter, referente diocesano per il dialogo interreligioso, e una studentessa di Verona, che racconterà la propria esperienza di volontariato in Benin.

Gli studenti hanno organizzato uno spettacolo teatrale che verrà messo in scena su un palco montato all’interno del corridoio; sullo stesso palco si esibiranno gruppi musicali africani provenienti da diverse parti del Nord Italia e delegazioni di comunità africane di diverse città.

Un artista africano, che presenterà le proprie opere nel corridoio accanto all’esposizione fotografica, ha preparato i costumi degli attori e due studenti indosseranno l’abbigliamento tipico di un re e una regina africani. I partecipanti all’evento avranno inoltre la possibilità di farsi fare dei tatuaggi temporanei all’inchiostro hennè.

Programma:
Ore 10.00 Discorso di benvenuto
10.00 – 12.30 Incontro con i relatori
12.30 – 14.00 Rinfresco al buffet
14.00 – 16.00 Musica e spettacoli

Per maggiori informazioni potete rivolgervi direttamente all’Associazione studentesca kikero che organizza l’evento:
Tel: 0471/012182
Mail: kikero[AT]unibz.it

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Elezioni S.C.U.B. – 04 maggio 09

Il 4 maggio si tengono le elezioni per il nuovo direttivo dello S.C.U.B. il che significa che finisce il mio mandato di Responsaibile per la Comunicazione, nonché l’attività più divertente che ho fatto finora all’uni (se non si contemplano gli Snowdays). Per quanto possa in alcuni momento essere un po’ stressante avere le deadlines per l’invio di newsletter, cambiare i contenuti del sito, aggiornare il gruppo su Facebook, promuovere questo o quell’altro sui media locali direttamente o tramite l’Ufficio Stampa dell’uni, è pur sempre un’attività che ti dà enormi soddisfazioni.

Essere membro allo S.C.U.B. significa veramente lavorare in un team, quindi integrare il lavoro di un altro, sincronizzare il proprio impegno con i colleghi, trovarsi per programmare o valutare le nostre attività. Dopo un anno insieme sono cose che procedono con maggiore facilità.

Se non fosse che ho in mano il giornalino, mi ricandiderei senza dubbi. Tecnicamente pensavo anche di andarmene in Erasmus per un semestre, ma per come si sono messe le cose, ora devo vedere come organizzarmi al meglio. Visto che per il momento però sono qui continuerò a impegnarmi finché non me ne andrò effettivamente. In ogni caso dovrei insegnare come funzionano certe cose a chi mi succederà.

Veramente invito chiunque rimanesse qui in università fino ad aprile/maggio 2010 di candidarsi per lo S.C.U.B., perché quello che si impara facendo andare le mani è irraggiungibile stando solo sui libri. Quindi se avete intenzione di lavorare in un futuro, di dimostrare che non vi impappinate la prima volta che dovrete scrivere un comunicato stampa, contattare giornalisti e reporter di qualche medium o anche solo redarre una newsletter (questi alcuni compiti di chi si occupa della comunicazione), non fatevi sfuggire questa chance!
Se poi davvero vi occupaste delle comunicazione, sappiate che l’80% del lavoro potete farl direttamente dal visto computer, dunque se avete internet a casa, non dovrete muovervi molto, a meno che non lo vogliate voi. Se aveste domande chiedete a un qualunque membro del direttivo o scrivete allo S.C.U.B.

Lunedì, 4 maggio, alle 18.00 all’F6, di fronte agli uffici delle associazioni.

Nel dettaglio, i ruoli nel direttivo sono Acquisti, Contabilità, Sport, Comunicazione e Presidente. E da quest’anno sarà dedicata con ogni probabilità una poltrona a chi coordinerà gli Snowdays.

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L’effetto Kaye

“Non so fornire spiegazioni su questo fenomeno”.
Questo fu il lapidario commento dell’ingegnere britannico Arthur Kaye quando, nel 1963, notò che facendo colare un getto di shampoo su una superficie piana, per un brevemomento (circa 300 millisecondi) dal liquido che si era già posato sul ripiano iniziava a schizzare un nuovo getto.

 

I primi studi del fenomeno

Quello che fu denominato “Effetto Kaye” era tuttavia altamente instabile, in quanto il getto fuoriuscente –di maggior spessore e di minor velocità di quello entrante- aumentava rapidamente d’inclinazione, fino a divenire verticale ed interferire con il getto originario.

Da allora, il fenomeno è stato sottoposto all’attenzione di numerosi ricercatori; i vari studi hanno portato innanzitutto ad isolarne la veridicità per i soli fluidi non-newtoniani.

Questi fluidi sono piuttosto rari in natura, in quanto aria, acqua, e quasi tutti i tipi di olio sono newtoniani, vale a dire che la loro viscosità rimane costante al variare della velocità; al contrario, per un fluido non-newtoniano, la viscosità sarà diversa a seconda che il fluido sia in quiete o in moto.

L’esempio più comune di questa tipologia è lo shampoo: molto viscoso quando è in quiete, ma diventa più liquido (quindi diminuisce la sua viscosità) quando viene frizionato sui capelli.

In seguito, si e scoperta anche la causa innescante l’Effetto Kaye: il getto in ingresso resta separato dalla pellicola di fluido sottostante tramite un sottilissimo strato di aria (dello spessore di pochi micron); le alte velocità di deformazione createsi all’interfaccia favoriscono una diminuzione di viscosità del fluido; le particelle poco viscose quindi scivolano via dal resto del fluido, creando lo spruzzo (Immagine – 1).

Nel frattempo, il getto in ingresso continua a cadere sempre sullo stesso punto, incrementando le dimensioni del grumo viscoso alla base; aumentando la lunghezza della zona di contatto (costituita dal grumo stesso), aumentano l’intensità del getto in uscita e la sua angolazione, finchè quest’ultimo non va ad interferire con il flusso entrante, interrompendo il fenomeno (in fondo a questa pagin a è disponibile il link al filmato dell’intero processo).

Le ricerche olandesi

Studi successivi condotti nel 2001 da un team di ricercatori olandesi dell’Università di Twente, guidato dal fisico Michel Versluis, hanno portato ad una stabilizzazione dell’Effetto Kaye, utilizzando come superficie d’impatto un piano inclinato su cui scorresse lo stesso fluido del getto d’ingresso.

In questo modo, il flusso in uscita si dirige automaticamente verso la parte “in discesa” del piano inclinato, impattando una seconda volta sul sottile strato fluido; questo a sua volta genera un Effetto Kaye secondario e così via, creando una cascata il cui getto ha una portata via via decrescente (Immagine – 2).

La serie di rimbalzi risulta stabile, in quanto la potenza del getto in ingresso (che, per l’equilibrio, deve essere pari a quella in uscita) non viene più bilanciata solo da quella dell’unico getto uscente, ma da tanti contributi quanti sono i rami della cascata, con una sensibile diminuzione degli effetti dissipativi.

Le ultime ricerche all’università del Texas

Tutto ciò è stato realizzato sempre basandosi su fluidi non-newtoniani, quasi completamente assenti in natura, quindi ottenibili prevalentemente in laboratorio; il mese scorso tuttavia al Centro sulle Dinamiche Non Lineari del Dipartimento di Fisica (Center for Nonlinear Dynamics and Department of Physics) dell’Università del Texas sono riusciti a rimuovere questa limitazione.

Utilizzando una vasca rotante, contenente un bagno di olio di silicone in movimento ed un getto dello stesso fluido, si è dimostrato che anche i fluidi newtoniani possono rimbalzare su una superficie della medesima composizione.

Il getto verticale entra nel bagno, restandone separato da un sottile strato di aria, viene trascinato dal moto circolare del bagno, per poi schizzare oltre la superficie (Immagine – 4). Il tutto ovviamente avviene solo in un determinato intervallo dei parametri controllati: velocità di rotazione del bagno e velocità, altezza e portata del getto.

L’operato dell’Università del Texas ha quindi in qualche modo allargato il fenomeno dell’Effetto Kaye anche ai fluidi newtoniani.

 Immagine - 5 - Matthew Thrasher
Immagine – 4 – Matthew Thrasher ©utexas.edu

Possibili Applicazioni

Le possibili applicazioni proposte sono molteplici, prima fra tutte quella riguardante il campo dei combustibili liquidi, argomento importante, fra le altre cose, in ambito motoristico; la frammentazione di un getto in una moltitudine di schizzi incontrollati (fenomeno visibile anche con la pioggia che cade su una pozzanghera) è sorgente di numerose preoccupazioni, quando si ha a che fare con liquidi infiammabili come i carburanti.

Il gruppo di ricerca statunitense, alla cui testa c’è Matthew Thrasher, considera la scoperta di poter controllare stabilmente un getto per prevenire o incentivare l’unione con il fluido circostante “un nuovo esempio di separazione stabile ed un nuovo esempio di flusso fluido con molteplici stati stabili”.

Esperimento “casalingo”

Nella loro pubblicazione “The Bouncing Jet: A Newtonian Liquid Rebounding off a Free Surface”, Thrasher ed il suo team propongono inoltre un facile esperimento casalingo, realizzabile con una teglia rotonda per dolci riempita di 4 cm di olio da cucina: sarà sufficiente imprimere al contenitore un moto rotatorio ad intervalli di circa 2 secondi, mentre si fa colare dell’altro olio da un’altezza di 3-6 cm, per constatare con esperienza diretta i risultati ottenuti ad Austin – Texas.

 

Fonte:

www.lswn.it/fisica/articoli/effetto_kaye_ed_i_fluidi_newtoniani

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http://carlonicolini.altervista.org/index.php/Fisica-e-scienze/News-e-curiosita/leffetto-kaye.html

Video TG Regione “Il Pc in tasca”

Servizio trasmesso da TG Regione che riporta l’esperienza dell’uso di una memoria USB in una classe di Quarta Elementare di Arco. L’esperimento è stato promosso grazie al lavoro di Maurizio Zambarda ed ha permesso di risparmiare il trasporto di libri a scuola e conseguentemente la diminuzione di peso dei zaini dei ragazzi.

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http://feedproxy.google.com/~r/EventiENotizieDellaltoGarda/~3/AqSQ78ExiZM/video-tg-regione-il-pc-in-tasca.html

Video del servizio TG1 “Zaini più leggeri con la chiavetta Usb”

Servizio trasmesso dal TG1 riguardante il progetto che riguarda l’uso all’interno di una scuola di una memoria USB in sostituzione dei libri.
Questa interessante e lodevole iniziativa è stata promossa da Maurizio Zambarda presso la classe 4A elementare di Arco (Trento).

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Una giornata a Cles

Uffffff … Questo post era già scritto ed anche bello lungo … Ma Wordpress x iPhone è andato in crash 2 volte … E alla seconda non l’ha recuperato.
In breve: siamo stati a Cles a trovare Lorenza (compagna di appartamento di Silvy a Pd durante l’università) col marito Gianni e la piccola Giada, di 3 […]

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http://feeds.feedburner.com/~r/Icostantini/~3/497118691/

pomeriggio catastrofico

Ieri pomeriggio catastrofico!
Prima "L’inferno di cristallo" (1974) con Steeve McQueen e Paul Newman. Subito dopo "Terremoto" (1974) con Chalton Heston e Ava Gardner.
Mi mancava solo "Airport ‘75" per completare un fantastico pomeriggio catastrofico.

Tag: Linferno di cristallo, terremoto, Airport ’75, Steeve McQueen, Chalton Heston, […]

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http://blog.zuin.info/?p=928

FILMFESTIVAL DEL GARDA 17 film in un Weekend

Al Cinema Cristal di Salò dal 5 al 8 dicembre torna il FilmFestival del Garda che ha come tema “spazio/umano” e propone 17 film in concorso, di cui 6 lungometraggi e 11 corti, oltre ad un corredo di incontri con l’autore, mostre, libri, retrospettive e concerti. Il tema di questa edizione di occupa di sezionare […]

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http://www.gardablog.it/?p=765

EILEEN Incontro con la la scrittricie Elena Maria Pietra

Per la rassegna Corsi e incontri culturali, dalle 9.30 alle 11.30 di martedì 2 dicembre alla Biblioteca comunale di Sirmione si tiene l’incontro con la scrittricie Elena Maria Pietra, autrice di Elieen. Eileen è una ragazzina di dodici anni, come tante. Capelli rossi ribelli, un mare di lentiggini sul viso e la curiosa particolarità di […]

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http://www.gardablog.it/?p=754