Tag: Libri

Mercatino libri di testo usati a Sant’Angela

Se frequentate o frequenterete uno di questi istituti: Liceo statale (G. Bagatta), I.T.C.G. (L. Bazoli), I.P.S.S.C.T. (M. Polo), Istituto Alberghiero (C. De Medici) o l’I.T.I.S. di Lonato (L. Cerebotani), potrebbe interessarvi sapere che ogni anno la p…

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L’ultima corsa per Woodstock

Non riesco a uscire dalla mia libreria con un solo libro di Sellerio, se poi la libraia mi dice che ha appena letto un bel giallo… come resistere? Infatti quato L’ultima corsa per Woodstock di Colin Dexter si legge bene, c’è una bella storia intricata ma non cervellotica e come…

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Il re dei giochi

Anche l’ultimo libro di Marco Malvaldi "Il re dei giochi" è bello come i precedenti (la briscola in cinque, il gioco delle tre carte). Storia gialla ambientata in provincia, un bar e tre vecchietti, una cameriera, un commissario che appare di quando in quando, il tutto in una lingua divertente…

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Prima di morire addio

Erano mesi che non leggevo un libro e qualche amico me lo aveva fatto notare ma ero troppo preso per trovare la giusta condizione per rimettermi a leggere. Come un assetato che esce dal deserto, l’altra mattina mi sono letto tutto d’un fiato l’ultimo libro di Fred Vargas "Prima di…

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Intervista a Umberto Eco

Tramite Mantellini scopro e leggo questa bella intervista a Umberto Eco Una bella lettura da domenica mattina.

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Scelte di evoluzione

Stasera si è tenuta in università la presentazione dell’ultimo libro del prof. Sergio Ortino “La struttura delle rivoluzioni economiche“. Mi aspettavo una cosa molto diversa partendo dal titolo dell’incontro a livello di contenuti, anche se non voglio entrare nel merito di questo in quanto non essendo documentato prima dell’incontro era ovvio che mi aspettavano sorprese. Si è rivelato nonostante ciò una presentazione ricca di spunti. In particolare mi vorrei allacciare al concetto di scelta che il prof. Ortino ha citato senza entrare nei dettagli, cosa che immagino faccia il suo libro.

Egli ha detto che l’uomo, l’ominide a voler essere precisi, ha scelto di abbandonare gli alberi. E nel tempo ha scelto più volte di cambiare paradigmi in concomitanza di crisi. Questo almeno quello che io ho colto nella mia ignoranza sull’argomento. A prescindere dal fatto che io abbia compreso bene o meno, mi viene da fare la seguente considerazione: l’uomo, in quanto specie umana, sceglie? Esistono scelte collettive? L’evoluzione si basa su scelte?
Pensiamo anche solo a queste due settimane, a fronte delle numerose crisi, finanziarie, ambientali e politiche che siano, possiamo dire che stiamo facendo delle scelte? Che la nostre classe politica stia facendo delle scelte?

Il mio parere è che non possiamo osservare delle vere e proprie scelte quando siamo ad un livello macroscopico. Anzi, non esistono scelte se non a livello personale.

Intendo dire che ogni volta che sono avvenuti grandi o piccoli adattamenti, riforme di qualsivoglia genere, rivoluzioni politiche e sociali, non parliamo di scelte collettive, quanto più di manovre di adattamento che una società mette in atto sotto la guida della sua classe dirigente e/o in base alle convinzioni più o meno condivise all’interno di questa società che si diffondono come una moda nelle teste dei suoi membri.
Quando ad esempio in questi giorni si dice che l’UE ha deciso di salvare la Grecia, non si intende che mezzo miliardo di persone in comune accordo ha scelto di aiutare un paese. Semplicemente il cancelliere tedesco e il presidente francese, valutando i fatti, hanno deciso che è la cosa più sensata agire in questa maniera.
Un altro caso, la BCE o la Federal Reserve a fronte della grande crisi finanziaria non hanno fatto delle scelte. Hanno applicato schemi di adattamento a un cambio di condizioni ambientali.
La gente non investe nel privato? Abbassiamo i tassi dei BOT.
L’atmosfera si scalda? Imponiamo leggi e educhiamo le nuove generazioni allo scopo di contrastare e prevenire futuri peggioramenti.
Le auto si schiantano in curva? Abbassiamo i limiti di velocità.

Non sono scelte. Sono adattamenti volti alla sopravvivenza. Sopravvivenza in termini assoluti di vita o di morte, o anche in termini relativi al mantenimento del potere e dell’ordine (politico, economico, sociale…).

L’uomo non ha mai compiuto scelte nella sua storia evolutiva. Ha effettuato adattamenti secondo necessità e istinto. E qui Darwin resta attuale. Smith pure.

Il Cogito ergo sum di Cartesio vale solo per l’individuo. Cartesio non ha detto “Cogitamus ergo sumus”. Il suo assioma vale solo riferito a sé. Tutto il resto, quello che riguarda la collettività, è un adeguamento più o meno guidato da raziocinio che qualunque macchina evoluta in grado di saper percepire e valutare l’ambiente sarebbe in grado di fare. Tanto che appunto è notizia recente quella della creazione di un computer intelligente. Una massa di persone, nelle dinamiche esterne si differenzia appena da un

Una pluralità di persone può condividere una scelta solo se si raggruppa in base a questa a posteriori, dopo che gli individui si sono comunicati le proprie posizioni (vedi partiti, comunità religiose…). Quando osserviamo grandi cambi di mentalità in un popolo nel corso del tempo, non è che un nonno ha fatto una scelta e di generazione in generazione questa si diffonde tra i suoi nipoti moltiplicandosi in un fenomeno di massa. (Se anche così fosse i discendenti non starebbero già più scegliendo, ma assorbendo idee altrui in maniera inconsapevole. E già non parliamo più di scelta.)

L’unica cosa che può mettere d’accordo un popolo intero, una tribù, un gruppo, sono stimoli esterni che impongono un adeguamento individuale omogeneo a quello altrui, che risulta in un cambio di rotta complessivo di massa.
Quando tra il VIII e il VII secolo a.C. i Greci hanno deciso di espandersi nel Mediterraneo, dando inizio alla formazione a quella che oggi definiamo Magna Grecia, non l’hanno fatto mica per scelta. Non è a qualche centinaio di marinai è venuto, sulla base di ponderazioni personali indipendenti le une dalle altre, il desiderio di colonizzare nuovi lidi così di punto in bianco. Alla base di questo fenomeno migratorio (come in ogni altro caso) vi erano contingenze esterne: scarsità di terra, cibo e di risorse in genere. Quello che accomunava tutti gli individui che vi hanno preso parte alla migrazione è stato il comune istinto naturale di allontanarsi da una situazione sgradevole. Nessuna scelta, ma una pura reazione omogenea quanto è omogenea l’umanità al suo interno.

Per concludere, dunque, la mai posizione è che non ha senso parlare di scelte evolutive, ma
o di scelte personali,
o di adattamenti evolutivi.

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Presentazione di Là Qui Là Vite da campo

Di seguito riporto un invito che mi è arrivato via mail relativo a un incontro che si terrà a Desenzano volto alla presentazione di un libro sulla situazione aquilana a un anno dal sisma.

Per continuare a dar voce alle donne aquilane che, ad un anno dal sisma del 6 aprile 2009, chiedono di non essere dimenticate viene messa a disposizione dai circoli del PD e Sinistra, Ecologia e Libertà di Desenzano, la sala in via Gramsci 53, perché alcune donne dell’Aquila possano presentare il loro nuovo libro. L’incontro si terrà sabato 8 maggio alle 17.00.

Il libro si intitola LÀ QUI LÀ Vite disperse (qui la scheda del libro), Edizioni Clanto. Saranno presenti Ivana Trevisani, curatrice del libro, e due autrici da L’Aquila.

«La prima edizione del Premio Letterario “Vita da Campo – Le donne scrivono” rispondeva alla necessità di rendere note, con voci di donne, le reali condizioni del quotidiano e delle sue difficoltà nei “Campi d’accoglienza” del dopo-terremoto a L’aquila e dintorni.
Evacuati i “Campi d’accoglienza” de L’Aquila “Tutto a posto, tutti a posto!”. No: la seconda edizione “LA’ QUI LA’ – Vite disperse”, risponde al bisogno di informare, ancora con voce di donna, del disagio, della sofferenza e fatica del vivere ogni giorno la diaspora seguita all’evacuazione dei Campi. Per correggere la convinzione diffusa che passata l’emergenza “tutto va bene”.»

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Che barba il Giovane Holden!

Il 27 gennaio è morto Jerome David Salinger uno degli scrittori classici della letteratura americana del ’900; i temi principali delle sue opere sono soprattutto i giovani, le loro difficoltà e il disgusto per la società borghese e convenzionale. L’intellighenzia, gli artisti e in particolare i musicisti (De Gregori, Guccini, ma anche Green Day, Guns n’ […]

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Chi siamo

La biblioteca del Comune di Sirmione è dotata di un ampio catalogo di libri e supporti multimediali. Fa parte del Sistema bibliotecario Brescia Est ed offre un servizio gratuito diprestito di libri e DVD.E’ dotata inoltre di una mediateca (8 postazion…

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Musica coelestis

Continua il mio studio/viaggio alla scoperta della musica contemporanea e questo Musica Coelestis di Carlo Boccadoro è stat una lettura perfetta e quindi raccomandabile a tutti quelli che di musica contemporanea sanno nulla (come me) ma vorrebbero saperne (come me). Come ha già fatto con i Racconti Musicali, Carlo non…

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Vele e Cannoni / Tre storie extra vaganti

Ho finito anche gli altri due libri di Carlo M. Cipolla sulla storia economica del medioevo e Vele e cannoni mi è piaciuto in particolare per la sottile analisi dell’influsso di una innovazione tecnologica, i cannoni in ferro e la riduzione del rinculo che permise di montarli sulle navi, nello…

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Altai

Bellissima lettura questo Altai di Wu Ming, il team che aveva scritto Q sotto lo pseudonimo di Luther Blisset. E’ il seguito di Q (e se non lo avete letto non azzardatevi a leggere questo seguito prima di quello, vi perdereste la comprensione profonda della storia) libro magnifico sullo scontro…

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Libri come spuntini: Le macchine del tempo

Mi sono portato alcuni dei saggi che Carlo Cipolla (quello di Allegro ma non troppo) ha scritto partendo dall’analisi di fatti economico sociali che hanno impresso la nostra storia. Oggi ho finito il primo “Le macchine del tempo”, una storia dell’impatto che l’invenzione dell’orologio ha avuto nella storia economica. Si…

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Il tempo che vorrei di Fabio Volo

Un paio di giorni fa, complice l’influenza stagionale che mi ha inchiodato a letto febbricitante ho terminato la lettura dell’ultimo libro di Fabio Volo Il tempo che vorrei.
Certamente sarà un successo vista la forza mediatica di Fabio, ma personalmente rispetto al bellissimo precedente Il giorno in più, il tempo che vorrei non mi ha invece […]

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Mondolibri Servizio Trasparenza

È passato più di un anno da quando ho scritto il post intitolato Euroclub Mondolibri che finora è tra i più visitati del blog. È anche il post relativamente al quale mi sono arrivate più mail dai lettori. 73 i commenti dei lettori, alcuni che chiedevano informazioni su come recedere dall’iscrizione che percepivano come una truffa, altri invece a prendere le difese prese da alcuni impiegati della società o semplicemente per raccontare la loro esperienza. Mi sono sentito in dovere di cancellare solo due commenti finora che ritenevo eccessivamente offensivi, per il resto ringrazio coloro che sono riusciti a spiegare le proprie vedute in maniera civile.

Oggi finalmente interviene Mondolibri stessa per offrire un servizio ai lettori che si trovano con dei dubbi dopo aver apposto la propria firma alle cedole di adesione al Club.

Riporto qui l’intero commento:

Gentili Utenti,
alla luce delle problematiche e delle perplessità emerse dai commenti pubblicati in questo blog, Mondolibri s.p.a. ritiene essenziale intervenire direttamente nella discussione offrendo la propria disponibilità ad affrontare e chiarire tutte le questioni qui rappresentate.

Innanzitutto desideriamo indicare che sui siti Internet di tutti i nostri club è presente la sezione “Come funziona”, dove si possono trovare tutte le indicazioni che riguardano il contratto di associazione, il funzionamento del servizio, le modalità di recesso e quelle di disdetta dall’associazione.

Inoltre, per gli utenti del Web, Mondolibri S.p.a. ha creato un canale di comunicazione dedicato: il Servizio Trasparenza.
Attraverso tale servizio, pensato specificatamente per venire incontro alle esigenze informative degli utenti della blogsfera e del Web, siamo certi di poter soddisfare ogni eventuale dubbio o richiesta di chiarimento sul contratto sottoscritto con Mondolibri s.p.a. nelle sue diverse formule (Euroclub, IlCircolo, Club degli Editori, ecc.), o sull’attività della Società in generale.

Il Servizio Trasparenza Mondolibri è raggiungibile attraverso i seguenti canali:
e-mail: all’indirizzo blogsfera@mondolibri.it
telefono: al numero 030-3179.817
fax: al numero 030-3198.309
posta: scrivendo a Mondolibri S.p.A., “Servizio Trasparenza”, casella postale 100, 25126 – Brescia

Invitiamo pertanto chiunque abbia dubbi o problematiche concrete da esporre a contattarci attraverso i seguenti canali indicando i propri dati anagrafici e, ove in possesso, il codice socio, permettendoci così una risposta concreta e efficace.

In un’ottica di totale trasparenza verso i nostri Soci, o verso chi intenda associarsi ai nostri Club, nell’impegno di offrire un servizio sempre più efficiente e informato, diamo la nostra disponibilità ad un confronto costruttivo, ma al contempo non intendiamo accettare alcun tipo di espressione a carattere diffamatorio nei confronti di un’azienda seria, con circa 200 dipendenti, cinquant’anni di esperienza e più di un milione di soci soddisfatti.

Cordialmente
Mondolibri s.p.a.

Un tentativo dunque di dialogo con i blog e i loro lettori. Nella blogosfera infatti Mondolibri non gode certo di una gran nome. Basta inserire “Mondolibri” in Google e osservare i primi risultati (escludendo il sito ufficiale):
EuroClub, MondoLibri, Lamentele e Soddisfazioni (cliente soddisfatto, insofferente alle numerose lamentele che girano)
Mondolibri ed Euroclub – disdetta del contratto (indicazioni per disdire)
Yahoo!Answer con un’anteprima di 5 domande su come disdire il contratto
moduli (raccolta di moduli per disdire)
ecc.

Insomma, di insoddisfazione ne aleggia parecchia online. Ora questo commento sta girando da circa un mese su tutti i blog in cui si dava spazio alla voce degli insoddisfatti.
Personalmente sono contento che sia stato istituito questo servizio perché di bisogno ce n’era. Spero che in questa maniera molti che firmano il contratto per poi accorgersi che le condizioni non erano proprio come se le immaginavano ora possano uscire dai vincoli contratti.

Un’ultimissima piccola osservazione: perché serve porre vincoli così pesanti quando pare che il servizio sia così buono? Il cliente non dovrebbe essere invogliato a rimanere socio per il semplice fatto di aver provato quanto è bello?

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