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Come sono nati il Club degli Editori ed Euroclub

Se qualcuno ha dato una sbirciatina ai libri che sto leggendo (in basso a sinistra nel blog) avrà notato che sto trascinando avanti la lettura di un libercolo “come fare pubblicità a se stessi” di Maxwell Sackheim. Nulla di speciale devo dire, però ormai l’ho iniziato e mi ruga un po’ mollare a metà anche questo. In cambio ieri vi ho trovato un’interessante informazione relativa a Euroclub Mondolibri.

Visto che il post che avevo fatto su Euroclub qualche mese fa sta “andando un casino”, ho pensato di riportare quello che ho trovato alla pagina 39 della mia edizione, nel quarto capitolo senza aggiungere commenti:

[…] Quando mi trovavo a New York usavo la tecnica del pagamento alla consegna per vendere per corrispondenza i libri della Little Leather Library. L’headline dell’annuncio era: «Non inviate denaro». Questa headline più il prezzo – «Tutti e trenta questi classici per soli 2,98 dollari» – attirò l’attenzione e trovai molto più facile vendere con pagamento alla consegna che ottenere il pagamento in anticipo. Credo che fu la prima volta che libri si vendettero per corrispondenza in questo modo. Tutto questo condusse infine all’idea del Book-of-the-Month Club (4) […]

4) Ai soci del club viene offerto mensilmente di acquistare un determinato libro, di solito l’edizione per il club di opere già famose, anche recenti. Qualora essi non rifiutino, il volume viene spedito e fatturato, normalmente a prezzi inferiori a quelli di libreria. In Italia i suoi equivalenti sono il Club degli Editori, Euroclub, ecc. (N.d.T.)

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://danielcolm.blogspot.com/2008/11/come-sono-nati-il-club-degli-editori-ed.html

Mani calde in un clic-clac.

In una fase irrecuperabile di acquisti superflui, ieri mi sono comprata questo cosino.
E’ un cuoricino di plastica con dentro un liquido ed una specie di piccola moneta concava di metallo. Basta premere sulla “monetina” ed ecco che il liquido si cristallizza ed il cuoricino immediatamente si scalda (le istruzioni dicono fino a circa 50 °C).
Curiosa […]

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://www.lapaoly.net/2008/mani-calde-in-un-clic-clac/

Una ricerca su Facebook di Nòva

“Al momento, Facebook è moda. Ma volendo andare più a fondo bisogna fare ricerca. E con gli amici di Nòva ci si vorrebbe provare. Il fatto è che non ci sarebbe nulla di meglio per riuscirci che trovare la collaborazione di chi sta in rete e conosce l’argomento.”

Questo dal blog di Luca De Biase. Ho pensato di scrivere anche io qualcosina che intanto pubblico di seguito (ci si doveva limitare a 500-1000 caratteri, ma…). Arrivo così in ritardo perché utlimamente o ho molto da fare o sono disconnesso.

“Blog Flickr Twitter – inizialmente mi sembrava che il web 2.0 constasse solo di questo genere di servizi dove i contenuti erano per lo più il frutto di un costante impegno ad aggiornare e comunicare. I social network erano roba per gente sprovvista di fantasia, voglia di esporsi e di impegnarsi. Giusto per “essere connessi” senza poi avere nulla di utile da comunicare. Erano ambienti sterili dove il massimo dell’articolazione verbale era commentare foto.

Ora ci sono dentro, perché mi sono fidato dell’opinione di una persona che ritengo sufficientemente intelligente per non esserci entrato per moda e basta. Per certi versi ho trovato quello che mi aspettavo, ma visto dall’interno tutto ciò ha assunto tridimensionalità. Le persone che vicendevolmente si commentano foto e profili chiacchierano senza la presunzione di voler fare notizia o per un pubblico. Lo fanno perché è nella natura dell’uomo. Se prima consideravo i social network dei surrogati di web 2.0, ora penso che si tratti di un altro modo di fare web 2.0 con un potere più inconsapevole.

Facebook si evolve molto rapidamente. Questo è il suo bello. Contiene la maggior parte delle innovazioni della rete degli ultimi anni: foto come su Flickr, video come su YouTube, status come su Twitter, gruppi come nei forum e, se si vuole, il Botta&Risposta come gli SMS. Nulla di nuovo insomma, ma organizzato semplicemente, garantendo la partecipazione anche di quelli che non ne vogliono sapere niente della complessità e dell’impegno richiesto dai blog, tumblelog, YouTube ecc.

Io uso molti altri strumenti per esprimermi in rete. In quanto ai social network. Se si ha FB si ha già tutto. Formalmente sono su altri due sn (StudiVz e Netlog e se vogliamo considerarlo come tale anche W. Live Spaces) ma quasi tutti i contatti che ho lì sono doppioni di quelli che ho su FB.
Se ancora non accedo ad internet col cellulare è per una questione di costi. Se invece connesso dal computer lo uso più di due ore al giorno, nel senso che è quasi sempre aperto in una scheda anche se lavori su altro. Nel peggiore dei casi ci faccio un giro per aggiornarmi una volta al giorno. Le condizioni d’uso le leggo in genere parzialmente andando a controllare in base ai titoli dei paragrafi per accertarmi di quello che sembra più “inghipposo”. Ormai ci sono su così tanto persone che se volessero recar danno quelli di FB di troverebbero contro milioni di persone. Non gli conviene farlo.

Parte della sua popolarità FB la deve alla pubblicità che ne fanno sociologi e articolisti di vario genere che gli ha permesso di soppiantare Second Life. Altrimenti potremmo forse avere ora un SL che offre cose simili a FB.

Una previsione che mi permetto di fare:
Contemporaneamente troppa differenziazione di servizi porterà i suoi utenti a focalizzarsi su diversi approcci al social network. Ci saranno quelli che vedono FB come il proprio spazio in cui inserire foto, aggiornamenti e comunicando con pochi amici veri. Ci saranno quelli che si dedicheranno principalmente a fare quiz e inviare inviti e consigli per giochini poco costruttivi ai contatti. Ci saranno quelli che lo useranno come piattaforma di scambio di opinioni in gruppi e “causes” in forma più istituzionale. Potrebbe dunque verificarsi una spaccatura a breve di queste varie razze di “facebookiani”?”

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http://danielcolm.blogspot.com/2008/11/una-ricerca-su-facebook-di-nva.html

eBay: non ti fidare dei nostri venditori

La responsabile legale di eBay Marilù Capparelli ha affermato
Di solito non ci si fida del venditore che non offre alternative al mezzo di pagamento, che tiene nascosti i suoi dati personali e omette di fornire informazioni sul bene messo in vendita o non garantisce all’acquirente il diritto di recesso
Considerato che eBay non ha alcun interesse a […]

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http://feeds.feedburner.com/~r/PensieriSuRuote/~3/452822914/

POISON DELUXE88 Keys on Fire al Lochness

Prosegue la stagione di concerti al Lochness Pub di Riva del Garda. Venerdì 14 è il turno dell’hard-synth dei Poison Deluxe, formati nel gennaio del 2008 come side project degli Ojm e Chance Medley. Max Ear e Frank Puglie entrambi fondatori degli Ojm, dopo l’abbandono di Frank nel 2004, si rimettono insieme e danno inizio […]

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http://www.gardablog.it/?p=719

Enigmi di proteine: FoldIt, un contributo alla scienza

FoldIt è un progetto nato per incanalare la potenza di migliaia di cervelli umani per una causa nobile: lo studio del folding delle proteine.

Il folding delle proteine, letteralmente, arrotolamento, è il processo per cui la sequenza primaria di aminoacidi, si organizza in date condizioni di temperatura, pH etc in una certa forma. Vale a dire: se le cose dentro il corpo umano funzionano correttamente le proteine si arrotolano nella maniera corretta, fornendo tutte le loro funzionalità, mentre se qualcosa non va, questo processo, il cui studio è molto complesso, va “a rotoli” e la funzionalità di una proteina, che ad esempio è coinvolta nel metabolismo, diviene nullo, creando gravi danni.

Questa è in (molto) riassunto la funzione di FoldIt: supplire alla carenza di potenza di calcolo necessaria a studiare l’arrotolamento di questi polipeptidi o proteine facendo svolgere i calcoli a migliaia di persone, facendole divertire fra l’altro. Dimostriamo una volta per tutte che il cervello umano è meglio di un dannato calcolatore!

Il gioco, i cui risultati saranno poi utili alla riceca di malattie come il morbo di Alzheimer, si presenta molto accattivante ed il gameplay è divertente.

Il gioco è disponibile per Linux (alcun problemi) Windows e Mac. La versione Windows è davvero fluida e i requisiti non sono proibitivi (gira su pentium4 tranquillamente).

Diventate ricercatori, contribuite allo sviluppo scientifico ed alla lotta contro le malattie degenerative ed in contemporanea divertitevi stimolando la vostra mente.

www.fold.it

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http://carlonicolini.altervista.org/index.php/Fisica-e-scienze/News-e-curiosita/enigmi-di-proteine-foldit-un-contributo-alla-scienza.html