Tag: facebook

Stoccolma, e Buon Natale

Ci siamo, un mese dopo il viaggio, ecco il post su Stoccolma che bilioni, ma che dico, trilioni di lettori attendevano con la bava alla bocca. Speriamo di non deludere quei prodi.

Le cose da raccontare su questa meravigliosa città però sono davvero tante e ne è uscito un post lunghissimo (no, beh, non lunghissimo issimo […]

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://www.lapaoly.net/2008/stoccolma-buon-natale/

ancora alitalia

Jenzù ha aperto un gruppo su FaceBook (ma che cavolo è ’sto FaceBook?) dal nome "Boicottamo Alitalia".
Per me sarà facile, non ho mai volato alitalia e all’aereo preferisco il treno.
L’alitalia è stato, è e sarà uno dei grandi buchi neri del nostro paese.
 Era meglio chiuderla definitivamente.
Jenzù aderisco!
Tag: facebook, alitalia,

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http://blog.zuin.info/?p=935

basta!

Qualcuno mi vuole spiegare che cavolo è ’sto FaceBook ???
Tag: facebook

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http://blog.zuin.info/?p=932

Teoria dei grafi in Facebook

Ho trovato recentemente un tool per Facebook che permette di tracciare un grafo delle connessioni dei propri contatti nel social network Facebook.

L’applicativo si chiama Nexus e vi si può accedere liberamente.

Si intuisce dal grafo facilmente quali sono gli Hub del proprio grafo ossia quelle persone che intrattengono il maggior numero di relazioni. Una rete sociale come i contatti di Facebook sarebbe interessante da studiare per vedere se mostra alcune proprietà importanti come quella di invarianza di scala.

http://it.wikipedia.org/wiki/Rete_a_invarianza_di_scala

Una rete ad invarianza di scala è una rete in cui sono presenti alcuni nodi che presentano un numero elevatissimo di connessioni e permettono di percorrerla con un numero piccolo di passi. Le proprietà di queste reti sono la robustezza (ovvero l’insensibilità alla improvvisa mancanza di uno dei nodi) e la resilienza ovvero la capacità di supplire alla mancanza improvvisa di un nodo.

Una cosa che manca a questo applicativo, per la mia modesta opinione, è la possibiltà di creare un istogramma che rappresenti la frequenza dei nodi in base al loro numero di connessioni. Se questo grafico fosse rappresentabile da una legge di potenza del tipo  N(k) \propto k^{-\gamma}  si dimostrerebbe l’invarianza di scala della rete sociale umana.

E non sarebbe cosa da poco, potendo verificare anche alcuni aneddoti come la teoria dei 6 gradi di separazione o il numero di Beacon (o Erdos per i matematici impenitenti)

Si vede così anche dal mio umile grafo delle connessioni (non si può dire che ami Facebook) che esistono dei nodi (N) con un basso numero di connessioni (k) rappresentati dai punti bianchi sul raggio esterno, mentre alcuni nodi densamente connessi, rappresentati dai punti bianchi interni.

La rete dei miei amici è molto umile, mostrando un grado di separazione di poco superiore a 2. Questo significa che le persone si conoscono direttamente (grado 1, link diretto) o attraverso un hub.

Poter sfruttare questo grafo permetterebbe di capire come diffondere velocemente informazioni, grazie agli hub, o raccomandazioni.

Suppongo proprio che l’esito di una raccomandazione, intesa nel senso più torbido del termine, dipende proprio dal grado di connessione del “raccomandatore”. Personalità politichedi spicco, celebrità o personalità eminenti, che nutrono diversi contatti in più gruppi, possono mettere in contatto cluster separati di persone favorendo il trasporto dell’informazione.

Ma queste sono solo le mie speculazioni pseudo-scientifiche a cui devo ancora dare una base teorica che forse non darò mai.

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http://carlonicolini.altervista.org/index.php/Fisica-e-scienze/News-e-curiosita/teoria-dei-grafi-in-facebook.html

un Albero di Natale da 1 miliardo di dollari

IL NUOVO RECORD MONDIALE ASSOLUTO PER UN ARTISTA VIVENTE
Il Hanging Heart (magenta/gold) di JEFF KOONS ha rappresentato il nuovo record mondiale assoluto per un artista vivente. Quest’opera, stimata tra i 15-20 milioni, è stata venduta per 23.561.000 dollari, commissione inclusa. L’opere di Koons è stata acquistata dalla GAGOSIAN GALLERY, una delle principali gallerie d’arte contemporanea di Manhattan.
Scriverò una mail a SOTHEBY’S di New […]

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http://feedproxy.google.com/~r/PensieriSuRuote/~3/_QCb1pTtNLw/

Condizioni di Google Friend Connect

Stavo leggendo i termini di servizio di Google Friend Connect e ho trovato questo al punto 4:

When you provide your content through the windows and other gadgets constituting the Services, you give Google a perpetual license to copy, distribute, create derivative works based on, perform, display, and otherwise use the content in connection with the Services.

Significa che qualunque cosa io pubblichi su GFC diventa di Google? Quasi quasi mi verrebbe da controllare se la stessa clausola vige sui termini di Blogger, perché in fondo chi offre il servizio è sempre Google.

E ancora si legge al punto 8:

Google may retain and use, subject to the terms of the Google Privacy Policy, all information you provide, including but not limited to Web site demographics and contact information. You agree that Google may transfer and disclose to third parties personally identifiable information about you for the purpose of approving and enabling your use of the Services, including to third parties that reside in jurisdictions with less restrictive data laws than your own.

In questa maniera non vinceranno quegli scettici di Facebook che tanto sono infastiditi dall’idea che i loro dati personali vengono raccolti indipendentemente dalla loro vonlontà.

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http://danielcolm.blogspot.com/2008/12/condizione-di-google-friend-connect.html

Dall’istant book de ilSole24Ore

Domani esce l’istant book de ilSole24Ore su Facebook in allegato al quotidiano e stamattina ho trovato nella mia mail il pdf della pagina su cui compaio con il mio commento (qui completo), ovviamente accorciato vista la mia tendenza alla logorrea.

In fondo al post c’è l’estratto col mio intervento.

Mi spiace che non sia stata presa in considerazione quest’altra parte però che mi pare più interessante:

Facebook si evolve molto rapidamente. Questo è il suo bello. Contiene la maggior parte delle innovazioni della rete degli ultimi anni: foto come su Flickr, video come su YouTube, status come su Twitter, gruppi come nei forum e, se si vuole, il Botta&Risposta come gli SMS. Nulla di nuovo insomma, ma organizzato semplicemente, garantendo la partecipazione anche di quelli che non ne vogliono sapere niente della complessità e dell’impegno richiesto dai blog, tumblelog, YouTube ecc.


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http://danielcolm.blogspot.com/2008/12/dallistant-book-de-ilsole24ore.html

Monumento alla Vittoria di Bolzano

Bolzano viene spesso classificata una città noiosa, soprattutto per gli studenti. Se però osserviamo quello che avviene al di fuori dell’Alltag, ovvero la routine, ci accorgiamo che, al contrario, ci troviamo in una polveriera di opinioni contrastanti determinate da un passato che spera di essere superato, ma che viene regolarmente richiamato all’attualità da fraintendimenti e malintesi forse legati alle differenze linguistiche.

Ieri sera si è tenuta una conferenza in università sull’architettura mussoliniana nel capoluogo altoatesino. La presentazione del prof. Nicoloso si è incentrata sul monumento alla vittoria costruito nella piazza della Vittoria (che per meno di un anno si è chiamata piazza della Pace) dall’architetto Marcello Piacentini. Il monumento è un arco che richiama esplicitamente alla memoria dell’osservatore gli archi di trionfo dei grandi imperatori dell’antica Roma. (link per chi ha Facebook sulla conferenza)

Il pubblico preferendo dare sfoggio della propria cultura, anziché fare domande ai relatori, tra cui il rettore Lorenz e il professor Prey, ha comunque fatto emergere alcuni interessanti spunti per una riflessione.

L’osservazione più interessante, mossa da una persona di cui mi sfugge purtroppo il nome, sottolineava che il monumento fascista dava forza a coloro che di cultura tedesca pretendono di voler vestire ancor oggi i panni della vittima. All’italiano invece trasmette forse un senso di vergogna e colpa che però oggidì, mi permetto di dire, sono fuori luogo. È vero sì che ci sono ferite ancora da rimarginare, ma la ferita non va toccata bistrattata, se non per disinfettarla o circoscriverla.

Il messaggio che Mussolini desiderava comunicare e che senza dubbio è riuscito a comunicare a suo tempo è di un Italia che non si deve piegare. Una nazione che “vuole la pace ma non teme la guerra”. Oggi il messaggio sembra avere effetti opposti, dove chi prima era pieno d’orgoglio, adesso ritira la coda fra le gambe e abbassa le orecchie.

Il monumento però, è stato sottolineato dal professor Nicoloso, non è dedicato ad una vittoria italiana ma fascista, come aveva commentato lo stesso Piacentini, un particolare che sembrano essersi dimenticati coloro che il 4 novembre in occasione del memoriale dell’Unità italiana depongono una corona d’alloro ai piedi dell’arco. Cosa ne pensino oggi i bolzanini è un domanda interessante che sicuramente va approfondita ma non senza prima aver indagato più a fondo quali altri attriti vi sono in questa bellissima città.

A tal fine spero di potermi avvalere degli studenti oriundi della zona per farmi illustrare cosa resta e cosa è cambiato del Passato che l’Alto Adige alternatamente mostra e nasconde.

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http://danielcolm.blogspot.com/2008/12/monumento-alla-vittoria-di-bolzano.html

Olivetti, eppure…

Ahhh.. i ricordi….il mio primo PC, un Olivetti M24 fosfori verdi… il secondo un Olivetti M200 fosfori bianchi e doppio floppy!
In quegli anni (metà/fine anni 80) avere un PC a casa significava avere un Olivetti! Poi arrivarono i temibili ‘assemblati’…. di colpo tutto svanì, al punto che ero convinto che Olivetti non esistesse più, invece:
“La […]

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http://feeds.feedburner.com/~r/PensieriSuRuote/~3/467358943/

Album delle facce

Oggi pomeriggio alla presenza di mia sorella ho visto i suoi amici su Facebook, visto che mi chiedeva quanti ne avessi (esattamente il doppio al momento: 124 lei – 248 io). In cima al suo elenco ho visto una persona di comune conoscenza che io non avevo tra i miei amici e che mai mi sarei aspettata di vedere su FB e che, per questo motivo, non mi sono mai messo a cercare. Appena ho comunicato che l’avrei aggiunta ai miei amici Chiara si è ribellata dicendo che non era giusto, ma ovviamente non potrà opporsi a ciò.

La cosa interessante l’ha detta la mamma che osservando la scena ha notato che c’era poca differenza con lo scambio di figurine dei calciatori. “Celo, mima” con le fotine degli amici da incollare sull’Album delle facce!

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http://danielcolm.blogspot.com/2008/11/album-delle-facce.html

Facebook meditation

Vai articolo originale: http://blog.gigitaly.it/2008/11/facebook-medita.html

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http://blog.gigitaly.it/2008/11/facebook-medita.html

Una ricerca su Facebook di Nòva

“Al momento, Facebook è moda. Ma volendo andare più a fondo bisogna fare ricerca. E con gli amici di Nòva ci si vorrebbe provare. Il fatto è che non ci sarebbe nulla di meglio per riuscirci che trovare la collaborazione di chi sta in rete e conosce l’argomento.”

Questo dal blog di Luca De Biase. Ho pensato di scrivere anche io qualcosina che intanto pubblico di seguito (ci si doveva limitare a 500-1000 caratteri, ma…). Arrivo così in ritardo perché utlimamente o ho molto da fare o sono disconnesso.

“Blog Flickr Twitter – inizialmente mi sembrava che il web 2.0 constasse solo di questo genere di servizi dove i contenuti erano per lo più il frutto di un costante impegno ad aggiornare e comunicare. I social network erano roba per gente sprovvista di fantasia, voglia di esporsi e di impegnarsi. Giusto per “essere connessi” senza poi avere nulla di utile da comunicare. Erano ambienti sterili dove il massimo dell’articolazione verbale era commentare foto.

Ora ci sono dentro, perché mi sono fidato dell’opinione di una persona che ritengo sufficientemente intelligente per non esserci entrato per moda e basta. Per certi versi ho trovato quello che mi aspettavo, ma visto dall’interno tutto ciò ha assunto tridimensionalità. Le persone che vicendevolmente si commentano foto e profili chiacchierano senza la presunzione di voler fare notizia o per un pubblico. Lo fanno perché è nella natura dell’uomo. Se prima consideravo i social network dei surrogati di web 2.0, ora penso che si tratti di un altro modo di fare web 2.0 con un potere più inconsapevole.

Facebook si evolve molto rapidamente. Questo è il suo bello. Contiene la maggior parte delle innovazioni della rete degli ultimi anni: foto come su Flickr, video come su YouTube, status come su Twitter, gruppi come nei forum e, se si vuole, il Botta&Risposta come gli SMS. Nulla di nuovo insomma, ma organizzato semplicemente, garantendo la partecipazione anche di quelli che non ne vogliono sapere niente della complessità e dell’impegno richiesto dai blog, tumblelog, YouTube ecc.

Io uso molti altri strumenti per esprimermi in rete. In quanto ai social network. Se si ha FB si ha già tutto. Formalmente sono su altri due sn (StudiVz e Netlog e se vogliamo considerarlo come tale anche W. Live Spaces) ma quasi tutti i contatti che ho lì sono doppioni di quelli che ho su FB.
Se ancora non accedo ad internet col cellulare è per una questione di costi. Se invece connesso dal computer lo uso più di due ore al giorno, nel senso che è quasi sempre aperto in una scheda anche se lavori su altro. Nel peggiore dei casi ci faccio un giro per aggiornarmi una volta al giorno. Le condizioni d’uso le leggo in genere parzialmente andando a controllare in base ai titoli dei paragrafi per accertarmi di quello che sembra più “inghipposo”. Ormai ci sono su così tanto persone che se volessero recar danno quelli di FB di troverebbero contro milioni di persone. Non gli conviene farlo.

Parte della sua popolarità FB la deve alla pubblicità che ne fanno sociologi e articolisti di vario genere che gli ha permesso di soppiantare Second Life. Altrimenti potremmo forse avere ora un SL che offre cose simili a FB.

Una previsione che mi permetto di fare:
Contemporaneamente troppa differenziazione di servizi porterà i suoi utenti a focalizzarsi su diversi approcci al social network. Ci saranno quelli che vedono FB come il proprio spazio in cui inserire foto, aggiornamenti e comunicando con pochi amici veri. Ci saranno quelli che si dedicheranno principalmente a fare quiz e inviare inviti e consigli per giochini poco costruttivi ai contatti. Ci saranno quelli che lo useranno come piattaforma di scambio di opinioni in gruppi e “causes” in forma più istituzionale. Potrebbe dunque verificarsi una spaccatura a breve di queste varie razze di “facebookiani”?”

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http://danielcolm.blogspot.com/2008/11/una-ricerca-su-facebook-di-nva.html

Face of Millions: il tuo faccione sul più grande fotomosaico

Rilancio con piacere il post di Roberto Scano: Face of Millions sbarca in Italia  E’ un’iniziativa divertente, gratuita e volta ad aumentare il già esagerato ego dei bloggers.
Face of Millions mira a creare il più grande foto-mosaico mai creato sino ad ora (10 metri per lato) utilizzando 300 poster che conterranno immagini di chi contribuirà al progetto.
Chi vuole […]

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http://feeds.feedburner.com/~r/PensieriSuRuote/~3/454046697/

La Netiquette, per chi non la conoscesse.

Con questo proliferare di Facebook et similia c’è tutta una nuova crocchia di persone che ha fatto di recente capolino nel mondo di internet. Ma c’è ancora una cosa che non sanno, queste matricole 2.0. Ed io adesso mi appropinquo a spiegarcela: si tratta della… Netiquette (coro di oooooooh…).
Caro amico sciallesciallerotibòtibòtibò che da pochi mesi […]

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http://www.lapaoly.net/2008/la-netiquette-per-chi-non-la-conoscesse/

Bufala su Facebook – prossimi all’esplosione?

Ricevo via mail un avvertimento relativo a Facebook, a quanto pare troppo pieno per poter funzionare. Il testo italiano della mail lo trovate completo nella continuazione del post. In sintesi l’avviso è che se non si inoltra la mail a 15 persone nel giro di due settimane l’account di FB verrà chiuso. L’omissione d’inoltramento verrà interpretata come inattività su FB, motivo sufficiente per eliminare l’account, in quanto superfluo.

Ovviamente il discorso non regge, non c’è modo di controllare il traffico di mail per determinare chi manda quante mail a chi e quanti, FB ha tutto l’interesse ad avere più utenti possibili on line perché attirano ulteriori utenti e così la pubblicità, e se proprio volesse comunicare lo farebbe attraverso la propria rete e non via mail.
La firma di
Mark Zuckerb poi è la ciliegina sulla bufala.

Ecco il testo:

Attenzione: a tutti gli utenti di Facebook
Facebook è ormai pieno di utenti. Molti utenti si sono lamentati che Facebook stia diventando molto lento. La ragione di ciò è che ci sono troppi utenti di Facebook che non sono attivi.
Manderemo questo messaggio a tutti gli utenti, per vedere se gli utenti sono
attivi o meno. Se sei un utente attivo per favore invia questo messaggio ad altri 15
tuoi amici, usando il Copia/Incolla, per mostrare che sei attivo.
Coloro che non invieranno questo messaggio entro 2 settimane, si vedranno il
proprio account cancellato senza alcuna esitazione per creare nuovo spazio.
Se su Facebook ci saranno ancora troppi iscritti, chiederemo gentilmente dele donazioni a chi le voglia fare, ma sino ad allora fate circolare questo messaggio a tutti i vostri amici, sia per tenerli informati sia per mostrare che sei un utente attivo cosicché il tuo account non verrà eliminato.

Il fondatore di Facebook
Mark Zuckerb

Aggiornamento del 5/11/08:
Adesso la comunicazione mi è arrivata anche come messaggio diretto in FB.

Aggiornamento del 13/11/08:
Per aver conferma ho scritto a Facebook ed ecco la loro mail di risposta:

Hi Daniel,

The message you received is false and can be safely disregarded. Sorry for any confusion. Let me know if you have any further questions.

Thanks for contacting Facebook,

Eliza
User Operations
Facebook

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http://danielcolm.blogspot.com/2008/11/bufala-su-facebook-prossimi.html