Tag: Economia

ALITALIA

Io credo: risorgerò,
questo mio aero vedrà il Salvatore !

Esce allo scoperto la cordata ed è interessante constatare l’abilità dei soliti noti di uscire dalla porta per poi rientrare dalla finestra (di destra o di sinistra non fa alcuna differenza).
La notizia:
I potenziali investitori in Alitalia si sono riuniti ieri per la prima volta sotto la regia […]

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://www.spedale.com/e-life/460-alitalia/

Ricapitolando

In questi giorni, a forza di cercare (con successo) scuse per non studiare, ho fatto parecchie cose, meno che aggiornare il blog. Venerdì scorso sono andato a Sesto in treno portandomi dietro la bicicletta. Lì ho passato quattro giorni ospite di Gigi, Marina e compagnia bella facendo qualche camminata con Giulio e Piero.

Martedì poi ho preso quello che ci stava in uno zaino (e a giudicare dal peso non era poco) e sono partito alla volta di Bolzano con Giulio in bicicletta. Saremo partiti per le 10 e senza troppa fretta, dopo una lunga pausa a Bressanone siamo arrivati a casa mia, dove Giulio mi ha fatto compagnia per due giorni.

Stamattina ha ripreso il treno per tornare in val Pusteria, mentre io, sistemate un po’ di faccende domestiche, ho viaggiato verso i lidi di Desenzano, dove avrò una riunione col don per il catechismo dell’anno alle porte e poi inizierò a organizzarmi per Taizé, intervallando il far le valigie con qualche escursione (domani si parte per il monte Civetta sopra Belluno).

Questo giusto per fare il quadro della situazione visto che non scrivo da una settimana circa sul blog (sul mio, perché ho aggiornato stamattina il blog della FKWI). L’unica cosa che tende ad avere un aggiornamento semi continuo è il mio stato su Twitter, visto che il microblogging ha molte meno pretese del blog normale.

Visto che ormai sono nella scia dell’autogossip, nei momenti liberi leggo I Barbari di Baricco (un libro che si legge anche quando si è stanchi, con un italiano molto scorrevole e colloquiale), traduco un saggio di storia dell’arte incentrato sulla pittura dalla caduta dell’impero romano d’occidente al VII secolo dal tedesco (non chiedetemi perché!), o mi dedico al ripasso di microeconomia, che in fondo non è molto logorante visto che la materia mi piace.

Per le ammiratrici di D-u, devo comunicare che non sarà in servizio più o meno fino a inizio settembre.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://danielcolm.blogspot.com/2008/08/in-questi-giorni-forza-di-cercare-con.html

Io non c’ero, e se c’ero prendevo il sole

Curiosità: lo sapevate che la dicitura “bianco caucasico” per quella che si riteneva essere anche la nostra razza deriva proprio dalla regione che comprende la Georgia? Blumenbach, l’inventore del nome, era convinto che i georgiani fossero i più belli tra tutti gli esseri umani della razza cui facevano parte (ovvero, secondo lui, i più belli in assoluto), pertanto usò il nome di quella regione per definirla. La classificazione blumenbachiana della specie umana in cinque razze si basava difatti su un’ipotetica decadenza estetica da quella caucasica verso modelli più degenerati. Sembra orribile vero? eppure, curiosamente, Blumenbach era a suo modo un uomo di pace, convinto dell’eguaglianza morale e mentale delle diverse razze.

Oggi siamo convinti, o perlomeno la comunità scientifica è abbastanza concorde (e io con lei), che non esistano razze umane, semmai popolazioni più o meno divise da pool genici distintivi. Eppure, popoli diversi continuano a odiarsi e farsi la guerra: forse non sanno di non essere poi così diversi? domanda stupida, come se importasse qualcosa. La guerra, tutte le guerre, hanno sempre una o più motivazioni economiche in fondo agli strati di ideologie sovrapposte, strati che tipicamente vengono gettati sopra i reali interessi a coprirne il lezzo e a rendere più appetibile il martirio. Per questo mi leggerete raramente parlare di guerra, perchè purtroppo non mastico così bene l’economia da risultare interessante. O, più probabilmente, non voglio scrivere interventi che sarebbero perlopiù ricopiati da fonti più autorevoli (il Manifesto ad esempio, o Leonardo e altri blog più bravi di questo). Una sola cosa ci tengo a precisare: ci sarà pure qualcuno convinto di combattere per il ritorno nel seno della Grande Madre Russia, o qualcun altro disposto a farlo per difendere l’orgoglio georgiano, ma quelle persone sono poco più che degli illusi che non sanno di combattere principalmente per un territorio strategico. O, perlomeno, non sanno che se venissero meno alcune circostanze (importanza di un territorio, povertà diffusa, necessità di far girare l’economia bellica) si ritroverebbero in quattro, a spararsi addosso.

Per questo sono intimamente convinto che tutto o la maggiorparte del lavoro da fare per far cessare ogni conflitto sulla faccia della terra sia l’attività diplomatica in primis, e la redistribuzione delle risorse subito dopo (ma subito! non dopo decenni). Capirete che una situazione come quella appena esplosa, e in preparazione da mesi, nel Caucaso mi riempie di apprensione: non solo la zona promette anche troppo male da tempo, ma l’inevitabile coinvolgimento della Russia sta tirando insidiosamente nel mezzo l’America, storicamente la testa più calda tra tutte le teste calde. Vi sembra irreale uno scenario bellico Russia vs America? un poco anche a me, ma l’idea mi fa rimbalzare in testa una vecchia frase: “La Storia è aperta e ha molta più fantasia di noi“. Al di là della fantageopolitica, comunque, la situazione resta tragica per numero di morti ed estensione del conflitto, e l’azione diplomatica per far innanzitutto cessare il fuoco è cruciale. Non so voi, ma io credo che ogni vita risparmiata sia una conquista, e se fossi il ministro degli esteri mi starei battendo come un leone.

Appunto, cosa fa il nostro ministro degli esteri? magari qualcuno di voi è convinto che sia stato in prima linea in questi giorni difficili, che abbia strappato il cessate il fuoco con la rabbia e l’orgoglio di fallaciana memoria. A onor del vero lui sostiene di aver contribuito, al famoso cessate il fuoco (che sembra preso poco sul serio da tutte le parti in causa), fatto sta che mentre Kouchner si sbatteva lui era non dico sul fronte, ma nemmeno alla Farnesina pronto a gestire la situazione. Voi direte “eh, magari c’aveva la zia che stava male, la nonna in fin di vita, l’esame di maturità il giorno dopo…” e invece no, stava alle Maldive. Secondo voi è tornato con la coda tra le gambe facendo a finta di niente? e invece no: Franco “MenteLimpida” Frattini sta ancora alle Maldive convinto di essere il più furbo, e gli altri ministri europei tornino pure a lavorare se non possono permettersi un teelfonino satellitare.

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http://paguropagano.blogspot.com/2008/08/io-non-cero-e-se-cero-prendevo-il-sole.html

La Decrescita

Ho trovato questa definizione di Decrescita Felice di Maurizo Pallante. Credo sia interessanti e quindi ve la propongo.

La decrescita è elogio dell’ozio, della lentezza e della durata; rispetto del passato; consapevolezza che non c’è progresso senza conservazione; indifferenza alle mode e all’effimero; attingere al sapere della tradizione; non identificare il nuovo col meglio, il vecchio […]

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http://blog.zuin.info/?p=801

iPhone 3G in vendita da oggi ma non tutti sono pazzi !

Mentre l’ANSA lancia la notizia  Iphone: coda a Roma per ‘melafonino’ con tanto di foto di alcuni pazzi in coda dalle sei del pomeriggio per essere il primo, scoccata la mezzanotte, ad avere fra le mani l’agognato iPhone di Apple,  c’è chi lancia una Petizione contro le tariffe di TIM  e Vodafone per […]

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http://www.spedale.com/e-life/269-iphone-3g-in-vendita-da-oggi-ma-non-tutti-sono-pazzi/

l’e-commerce è in buona compagnia!

Fra Emma Marcegaglia -presidente Confindustria-, Ennio Doris -Presidente di Banca Mediolanum-, Marco Tronchetti Provera -Presidente Pirelli S.p.A.-, Afef Jnifen, Gianfranco Fini e Elisabetta Tulliani ecco spuntare AICEL e l’e-commerce
La mia intervista rilasciata a Pangora qualche giorno fa è rimbalzata sul quotidiano on-line affaritaliani.it .
Hanno rimaneggiato anche il titolo che adesso è decisamente migliore: e-commerce, la […]

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http://www.spedale.com/e-commerce/266-le-commerce-e-in-buona-compagnia/

I misteri del cinese

In questi giorni sono venuti a Desenzano alcuni miei amici dell’uni e ieri sera siamo stati al ristorante cinese e quando cinque studenti di economia si trovano ad analizzare un menù possono saltare fuori alcuni dettagli che a quanto pare non sono stati colti o non si volevano cogliere dai gestori del ristorante:
mezzo litro d’acqua – € 1,40
3/4 di litro – € 2,20.

Significa che tre litri d’acqua da bottigliette da mezzo litro costano (1,40×6) € 8,40, mentre gli stessi tre litri in bottiglie da 3/4 di litri costano (2,20×4) € 8,80. Quindi converrebbe comprare in bottigliette da mezzo litro, in contrasto alla regola che comprando in quantità maggiori (0,75 l anxiché 0,5 l) si risparmia. In ogni caso abbiamo mangiato un casino e bene.

Un piccolo consiglio: non esagerate con la salsa piccante che è davvero piccante, anche se R-u dice che non è vero.

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http://danielcolm.blogspot.com/2008/07/i-misteri-del-cinese.html

Pangora Blog

Una intervista rilasciata alla redazione di Pangora Blog dove si è parlato di commercio elettronico e vendite estive, della rigidità dei consumatori ad acquistare sempre la stessa categoria di prodotti e generalmente dagli stessi siti e dei passi da compiere per infondere fiducia nel consumatore e portarlo al primo acquisto, del bilancio di questi primo semestre e un paragone con l’andamento dell’economia in generale e della recente condanna inflitta ad eBay e su come questa possa influenzare negativamente l’e-commerce (italiano)

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http://www.spedale.com/e-commerce/262-pangora-blog/

I vantaggi del caro-benzina

Magari quest’estate non avremo le domeniche senz’auto le targhe alterne. Col fatto che è aumentato il costo della benzina, già cambiano le abitudini di molti italiani, soprattutto in città, dove le polveri sottili e l’inquinamento si accumulano maggiormente senza pioggia vento. È appunto in città che l’automobile può essere facilmente soppiantata con i mezzi pubblici, le biciclette e i piedi.

E poi così si liberano anche i parcheggi. Magari poi quello che si spende in più di pullman lo si risparmia in multe. C’è da sperare che adesso si decida di investire in maniera consistente in queste alternative, così che il cambio d’abitudine non sia un effetto passeggero, ma che aiuti le città a crescere in maturità e rispetto per l’ambiente.

Una macchia di questo cambiamento potrebbe stare nell’andamento del mercato dell’auto. Visto che le immatricolazioni sono già diminuite rispetto all’anno scorso, è prevedibile che anche la produzione Fiat ne risenta. Ma in realtà mi pare che l’azienda sia preparata a quest’evenienza e i problemi saranno maggiori per la concorrenza, visto che comunque le auto italiane sono più leggere e quindi consumano di meno.

Sul sito di Repubblica c’è un articolo che descrive i cambiamenti che stanno avvenendo.

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http://danielcolm.blogspot.com/2008/06/i-vantaggi-del-caro-benzina.html

Gente con dei problemi: Fabrizio Cicchitto

Nato a Roma il 26-10-1940, laureatosi a 22 anni in Giurisprudenza e specializzatosi poi in Economia, Fabrizio Cicchitto è uno dei personaggi meno controversi dello scenario politico italiano. Più portavoce che essere umano, alcuni biologi lo propongono da anni alla comunità scientifica come l’anello mancante tra l’uomo e il pappagallo. Altri, più prudentemente, lo classificano semplicemente come pappagallo.

Basterebbe anche solo la splendida e purtroppo breve introduzione flash del suo sito a raccontare la pochezza di un personaggio che gli amici chiamano affettuosamente “sfintere del Cavaliere” per via del suo ruolo in Forza Italia. Ma non volendo farci mancare niente andiamo avanti proprio dal suo sito che propone tra i vari programmi del partito (non c’è quasi niente di suo nemmeno sul suo sito personale!) una gustosa rassegna stampa dove troviamo articoli imperdibili come “La rivoluzione culturale di Craxi” (Cicchitto era socialista nella sua vita passata), “Quello stalinismo di ritorno” e “L’Unione Sovietica era più credibile”. Il sito è un po’ in disuso, ma c’è ancora la sezione “filo diretto con il candidato” dove, in teoria, lo si può contattare. Voglio dire, ammesso che qualcuno voglia farlo.

In quello che è una specie di blog, invece, si trovano tutti gli interventi, le dichiarazioni, le interviste…insomma, tutte le imperdibili uscite di questo parlamentare che per genio creativo è stato paragonato a Moccia. Ad ogni modo è davvero difficile scrivere un pezzo comico su una persona che si fa la satira da solo, credo che lo contatterò per protestare. Provate voi a smascherare gustose bugie nelle dichiarazioni di Cicchitto, è troppo facile! dove uno si aspetta di trovarle lì sono. Ad esempio:

Non dimenticheremo mai le condizioni in cui si svolsero le elezioni politiche nel 1996, all’insegna del caso Ariosto e della pubblicazione sul Corriere della Sera di un avviso di comparizione che fu prima comunicato ai giornali e poi all’interessato

Non è vero che lo sapessero prima i giornali (ovviamente), è stato pure spiegato più volte, ma è inutile perdere tempo per spiegarlo a Cicchitto visto che lo sa già benissimo. E continua imperterrito a mentire. In realtà chi mente è Berlusconi, dato che Cicchitto è semplicemente la seconda (terza, quarta…) bocca di Berlusconi, ma non sottilizziamo: anche lui fa parte della strategia tutta arcoriana (ma che cominciano già a copiare in giro) del dire sempre la menzogna, tanto c’è il principio di autorità a giocare a loro favore.

Ma Cicchitto non è solo questo, è anche uno dei rappresentanti dell’ala ex-socialista di Forza Italia, quelli nostalgici di Craxi per intenderci. Credevate fosse impossibile dare del socialista a Berlusconi? ma allora non avete ancora capito come ha sempre funzionato Forza Italia: si prendono dei transfughi di vari partiti orfani della prima repubblica (su tutti Psi e Dc), li si mette a libro paga, si shakera bene e si fa in modo di comandare tutto in maniera verticistica (non mi risulta abbiano ancora fatto un congresso ad oggi). Sinceramente, credete che a Mr B interessi qualcosa della posizione “ideologica” del proprio partito? tant’è che Cicchitto può scrivere un libro come “Il paradosso socialista: Da Turati a Craxi a Berlusconi” e passare pressochè inosservato. In fondo finchè fa il suo lavoro, omologo a quello che faceva Schifani (transfugo Dc) prima di diventare presidente del Senato, è solo di far girare le dichiarazioni che servono al capo. Poi il tempo libero uno se lo gestisce come gli pare.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://paguropagano.blogspot.com/2008/06/gente-con-dei-problemi-fabrizio.html