Tag: dio

Giusto per… boh

In questi giorni mi continuano a venire in mente cose che potrei scrivere sul blog e poi, quando finalmente sono seduto davanti al computer mi sono dimenticato tutto. È quasi più aggiornato il blog parrocchiale del mio! (L’ultimo aggiornamento a dire il vero ce l’ho messo io.)

Venerdì ho fatto l’ultimo esame per settembre. Mi sarebbe piaciuto dare anche Statistica, ma me l’hanno spostato al giorno prima di Mate e quindi non sono riuscito a prepararlo. Sta di fatto che ora sono di nuovo in vacanza, se si esclude che il flyer dovrà uscire il prima possibile e che come al solito gli articolisti ignorano la deadline e che c’è da pensare al Rookie Day e alle altre cose da organizzare per lo SCUB.

In cambio ho finito di leggere Il profumo di Süskind e ho iniziato stamattina al parco Il terzo occhio di Lobsang mentre andava la lavatrice di roba biancha a chiara (la tovaglia ha ancora le macchie, ma almeno di capisce che la uso).

Ora dovrei studiare per il corso istruttori di Kung Fu e andare avanti con la traduzione di un testo relativo all’evoluzione della pittura e dei mosaici romani dalla fine dell’epoca romana all’Alto Medioevo. Quando avrò finito dovrò documentarmi se mi sarà possibile attribuire qualche licenza al mio operato e magari anche e magari anche guadagnarci qualcosina, anche se dubito che al mondo siano in tanti ad essere interessati all’argomento…

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http://danielcolm.blogspot.com/2008/09/in-questi-giorni-mi-continuano-venire.html

Carrefour: le scuse arrivano via e-mail

Come altri, ho raccolto l’invito di Luca e contattato il servizio clienti di Carrefour.
Con sorpresa, ho ricevuto una mail dal Servizio Clienti. E’ una mail standard probabilmente inviata a quanti hanno manifestato la propria indignazione, ma è un inizio. 
Buongiorno.
Il Gruppo Carrefour Italia è profondamente sorpreso e sinceramente dispiaciuto dell’accaduto riferito dalla Signora, fatto che […]

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http://www.spedale.com/e-life/598-carrefour-le-scuse-arrivano-via-e-mail/

GARDABLOG ALLA BLOGFEST Audiointerviste a Gianluca Neri, Massimo Mantellini, Matteo Bordone e Vittorio Pasteris

Malgrado il brutto tempo, venerdì 12, sabato 13 e domenica 14 settembre si è tenuta con grande successo a Riva del Garda la prima edizione della BlogFest italiana.
Lo staff di Etymo è stato impegnato attivamente in diverse attività che andavano dalla presentazione dei propri progetti editoriali, alla realizzazione di interviste ed alla partecipazione a conferenze […]

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http://www.gardablog.it/?p=615

AirBee come Alitalia in 3 settimane

Sembra…pare…forse… si dice che… AirBee potrebbe andare in liquidazione fra 3 settimane.

Ben informati fanno sapere che ENAC ha concesso 3 settimane agli imprenditori bresciani per ripartire con capitali freschi e riprendere l’attività di volo. 
Oltre ai problemi della fase di start-up, parebbe che anche la diatriba fra Brescia e Verona per il controllo dell’Aeroporto abbia contribuito a […]

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http://www.spedale.com/e-life/586-airbee-fallimento-vicino/

Ancora tanto rumore, ancora tanto nulla

Finalmente la Lega rompe gli indugi e impone qualcosa a questo governo foriero, per ora, solo di specchietti per le verdi allodole padane. Finalmente si fa per dire, ovvio, ma forse non è tutto oro quel che luccica, nè pallottola quel che esce da bocche di fuoco più metaforiche che reali.

Da capo: finalmente la Lega impone il federalismo fiscale! “basta dar via schei ai teroni che poi i se li magna con quella roba unta che usa lì, zioboia! Da ancoi ognuno se rangia con quel che l’è bon da far su e amen, ziocan!” (il mio dialetto trentino è un po’ claudicante, perdono) basta con l’assistenzialismo, la cassa del mezzogiorno e i soldi a pioggia ai tenutari di clientele politiche varie, anzi, basta soldi fuori dalla regione, no?

Esatto, no.

Bossi ha spiegato ai militanti leghisti radunati in riva dei Sette Martiri che il federalismo fiscale «cerca di mettere a posto uno Stato che non ha un soldo come l’Italia», e poi ha aggiunto che il senso e il principio del federalismo è quello che le regioni più ricche aiutino quelle più povere, perchè «la Costituzione garantisce che scuola, sanità e assistenza siano uguali in tutte le regioni del Paese. L’aiuto va bene ma questo non deve essere fatto attraverso la spesa storica, ma attraverso quella standardizzata. (fonte ilCorriere.it)

Lasciamo perdere che il concetto non dovrebbe essere tanto “le regioni ricche aiutano quelle povere” ma “si deve fare in modo che le regioni povere raggiungano il livello di sviluppo di quelle ricche” (non chiedo tanto alle capacità linguistiche del Senatur), quanto vi suona “leghista” questo periodo? a me, niente. Il testo è passato solo dal consiglio dei ministri quindi non è ancora consultabile, ma azzardo la previsione che sarà decisamente molto poco soddisfacente per un elettorato leghista che si aspetta la Luna, e rischia di vedersi recapitare una forma di grana. Meglio così? certamente, ma sarà interessante vedere come verrà descritta (male) dai media una riforma tanto importante, anche solo da un mero punto di vista elettorale.

Il significato dell’intera vicenda, se le mie previsioni sono azzeccate, è però già abbastanza chiaro: la Lega e il Pdl hanno trovato un nuovo accordo, ovvero un testo ad un tempo spacciabile per la vittoria dell’eterna battaglia leghista e innocuo per le clientele meridionali berlusconiane. Staremo a vedere.

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Metti una sera a cena… senza adsl

Ieri sera sono arrivata a casa dopo l’ufficio, pronta alla mia bella dose di cazzeggio serale con l’aggeggio infernale, ma ancora non sapevo che terribile sciagura mi stesse aspettando.
Ore 19.00 circa. Accendo il pc e attendo. Eh, non è un Mac: devo attendere.
Apro Chrome e non succede nulla. Lancio skype e non succede nulla.
Controllo le […]

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Nessuno vilipendi Caino

Ogni tanto uno se lo scorda che in Italia ci sta il concordato, per fortuna qualche solerte pm ce lo ricorda proprio in questi giorni, chiedendo l’autorizzazione a procedere (senza che vi sia stata querela) contro Sabina Guzzanti per vilipendio alla figura del pontefice Ratzinger. Ve la ricordata la grande offesa? La Guzzanti aveva osato prospettare uno scenario post-mortem nel quale il Papa sarebbe finito all’inferno, girone dei diavoli sodomizzanti (pene nel vero senso della parola insomma), un atto così scriteriato che finora solo quel cialtrone di Dante Alighieri aveva osato. Eppure guardate la foto qua accanto, non vi sembra così angelico il piccolo Joseph? pensate che possa mai peccare, anche solo col pensiero? oddio, forse di omissioni ci da un po’ dentro, in effetti, ma se non si è papi per ricevere un occhio di riguardo dai buttafuori del Paradiso, non mi viene proprio in mente un altro motivo.

Ora, se vi sembra che io mi sia limitato a qualche innocente battuta nello sfottere il papa sappiate che, a mio parere, se è punibile la Guzzanti sono punibile anch’io. Non si tratta di chi punire solo chi la spara più grossa, e nemmeno c’è il criterio del perseguire solo chi riceve querela, poichè a meno che Mr B non intervenga l’azione penale è in questo caso obbligatoria. Un vilipendio è, o dovrebbe essere, un’offesa talmente grave da causare seri danni a un istituzione o a un’edificio dall’alto valore simbolico, tali da ripercuotersi in altri ambiti (è il caso, ad esempio, delle opere d’arte). Ora, è sensato applicarlo alle persone? Possiamo pensare che un insulto rivolto al capo dello stato pregiudichi la sua immagine nel mondo e degradi il ruolo dell’Italia? a me sembra un esagerazione dal sapore ridicolo.

Ammettiamo però che qualche nostalgico voglia mantenere un’aura di sacralità sulle cariche istituzionali, e concediamoli pure (cosa che mi pare un po’ sciocca, ma tant’è) di estendere momentaneamente quest’aura anche ai portatori temporanei delle cariche…ma il papa? cosa dovrebbe rappresentarmi il papa? io capisco che sia scortese insultare il capo di una religione, come è scortese bestemmiare o bruciare una bandiera…ma qui stiamo parlando di vilipendio, ovvero di un reato che di per sè richiede, per essere punito, di sospendere ad hoc la libertà di opinione (si, libertà è anche libertà di insultare, uccidere ecc… per questo ogni paese civile ha un sistema giuridico che stabilisce delle limitazioni di libertà ad uso della convivenza sociale), vale la pena di sospenderlo per salvaguardare l’immagine del capo religioso di una fetta decrescente di italiani?

(E tutto questo senza entrare nel merito dell’opportunità di mantenere un concordato con la Chiesa cattolica nel 2008)

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PESCHIERA INN JAZZ dal 12 al 14 settembre un lago di musica

Arrivata alla sua seconda edizione Peschiera Inn Jazz propone uno spaccato sulla’attualità del jazz italiano con un programma articolato in sei serate e ricco di preziose e uniche performance. Oltre a nuovi gruppi che si stanno facendo notare sempre più nel jazz nostrano (Petrella Tubo Libre, Bearzatti Tinissima) vanno segnalati l’inedito duo sax-chitarra di Claudio Fasoli […]

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Altri quindici minuti, per favore

Trova la stranezza

Roma, 7 set. – (Adnkronos) – ”Quella dell’espulsione e del braccialetto per i detenuti e’ una proposta e come ogni proposta va valutata, pesata e discussa a 360 gradi, tenendo in considerazione ogni posizione, stando attenti, pero’, alle tendenze giustizialiste di una certa opposizione”. Lo dichiara il segretario della Dca-Pdl, Gianfranco Rotondi.

Fatto? avete notato che Gianfranco Rotondi, ministro della Repubblica, viene chiamato per incarico di partito? Esatto, ministro della Repubblica. Già, nemmeno io ricordavo che ministero regge, ho dovuto controllare su Wikipedia. Probabilmente anche quel giornalista ha sofferto della stessa comprensibile amnesia e d’altronde stiamo parlando del Ministero per l’Attuazione del Programma, un ministero dalla quantomeno dubbia ragione sociale fin dalla sua creazione nel 2001 a opera del primo governo Berlusconi.

Entrato nella squadra di governo dopo aver strepitato settimane per un un ministero, Rotondi riflette un po’ lo stereotipo del più becero degli utenti di web 2.0 e di qualsiasi forum: un malato di protagonismo in cerca di costante visibilità, capace di fornire aborracciate opinioni in ogni campo dello scibile umano solo per marcare presenza. Ne sono riprova le sue continue dichiarazioni (peraltro apparentemente l’unico operato del suo ministero, se si eccettua un comitato dagli incarichi fumosi presieduta da Cirino Pomicino), mai più lunghe di 3-4 righe e costantemente in bilico tra l’ovvietà e la stronzata. Rotondi mi da l’impressione di cercare la polemica con la stessa verve con cui la Banda Bassotti cerca di svaligiare il deposito di Zio Paperone, e con gli stessi risultati; d’altra parte come si fa a infierire su Rotondi? è lo stesso motivo per cui la Banda Bassotti alla fine esce sempre dal carcere: gli sfigati vanno compatiti, non presi sul serio.

Eppure, nella sua costante ricerca di attenzioni, Rotondi ha un rivale altrettanto bisognoso di affetto ma decisamente più furbo: Renato Brunetta. Anche il mancato premio nobel per l’economia, chiamato affettuosamente “economico ergonomico” dagli amici più cari, si è buttato a pesce su un’ipotetica folla urlante, ma scegliendo meglio il suo repertorio si è assicurato la presenza effettiva della folla. Potere dei luoghi comuni: Rotondi annaspa cercando di fare l’onnivoro, Brunetta si è specializzato su un tema (scegliendone, sagacemente, uno che non smetterà di essere valido per qualche secolo ancora) e senza nemmeno dover dare un’apparenza di concretezza al suo operato si gode l’amore della gente semplicemente sparando cagate. Oddio, potrebbe anche essere il fascino del freak, ma funziona.

Sarà per questa comunanza di obiettivi che i due stanno preparando un’azione comune sulle coppie di fatto? Sinceramente non mi aspettavo che questo governo prendesse in considerazione il tema (e difatti la ministra deputata a un progetto di legge del genere Mara “competenza” Carfagna aveva più o meno chiuso le porte), quindi in teoria dovrei esserne contento (anche se sono per dare anche agli omosessuali il matrimonio e morta lì senza tante discussioni, Calderoli già che semplifichi pensaci tu!), tuttavia temo che dovrò guardare a questa situazione in chiave cabarettistica, se vorrò godermela davvero, senza false speranze.

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http://paguropagano.blogspot.com/2008/09/altri-quindici-minuti-per-favore.html

“Leggi razziali male assoluto, fascismo no”

Non basteranno mille Fiuggi per far cambiare certe persone.
E’ lo dico io che certe cose le so proprio bene. Io che da anni cerco di disintossicarmi per vedere se il mondo si può guardare da qualche altra anglazione.
Evidentemente c’è qualcuno che una volta eletto si sente in diritto di dire ogni fregnacca che gli passa […]

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http://blog.zuin.info/?p=855

Mio padre

Mio Dio…come mi manca, come vorrei averlo sempre vicino a me e questo sito ha aumentato la voglia di abbracciarlo.
BlogBabel: papà, padre

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http://blog.zuin.info/?p=853

A leggere si impara

Avevo scritto questo e questo.
Poi ho letto  questo e poi questo e poi questo.
E poi mi dite che non devo incazzarmi?
Non che i "Nostri" siano migliori ma almeno queste schifezze, forse, le avremmo evitate.
E voi elettori Leghisti? Dove siete? Siete ancora convinti d’aver fatto la scelta giusta?
 
BlogBabel: Scajola

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http://blog.zuin.info/?p=847

Democrazia in rete

E’ impressionante vedere come la rete possa essere un vero strumento di democrazia e partecipazione. Prendete l’esempio di Rivolta Kulturale, associazione giovanile politica nata da circa un anno, che grazie al suo blog ha potuto farsi conoscere anche in varie parti d’Italia, oltre che a numero maggiore di persone. Oltre ai post quotidiani c’è anche un chat, e per approfondire le discussioni che nascevano in chat è appena nato il forum dell’associazione, un altro canale per comunicare, conoscersi, discutere, anche litigare, tutte cose che permettono di aprirsi agli altri, crescere intellettualmente e conoscere opinioni diverse.
E pensare che c’è chi ritiene che la rete sia frequentata dal peggio del nostro paese. Guarda caso questa persona è un giornalista de Il Giornale e Mediaset, Filippo Facci. Interesse o stupidità? Credo tutte e due.
Certo che se questa volontà di partecipare è il peggio del paese mi aspetto un radioso futuro per l’Italia!

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http://filisetti.blogspot.com/2008/09/democrazia-in-rete.html

Taizé 08

Domenica sera sono rientrato da Taizé ma non ho scritto ancora niente (mica come chi si dà da fare) perché avevo un po’ troppe cose da recuperare prima di potermi mettere a produrre un post. Ora che mi sono liberato dagli impegni più pressanti è venuto il momento di mettere giù due righe su quello che è successo settimana scorsa, ma da dove cominciare? Facciamo che parto proprio dall’inizio inizio e poi vedo un po’ come sviluppare la cosa…

Quest’anno eravamo in 17 a partire da Desenzano. Per le iscrizioni ci avevo già pensato più di un mese prima, escluso per i due che si sono aggiunti più tardi. Ai biglietti del treno non ci ho pensato io. Ha fatto tutto il Cesare al quale vanno dunque i miei ringraziamenti e penso anche quelli degli altri. Nonostante questo lì a Taizé i frati e quelli dell’organizzazione hanno tendenzialmente fatto riferimento a me. Per fortuna però Anna e Micaela sono andate al posto mio al primo incontro con gli altri capi gruppo che me n’ero completamente scordato.

Quest’anno per la prima volta ho anche fatto da contact person, che significa che guidavo un piccolo gruppo di riflessione relativo all’Apocalisse, l’argomento scelto per la settimana. Appena si arriva a Taizé chi ha più di 17 deve scegliere tra due argomenti e la settimana di silenzio. Io ho appunto scelto l’Apocalisse e poi, già che c’ero, ho fatto da traduttore per alcuni italiani dall’inglese e da guida in questo gruppetto di dieci persone in cui abbiamo discusso sul brano biblico presentato da un frate prima. Nel dettaglio abbiamo parlato dei primi tre capitoli del libro della Rivelazione.

Come lavoro (già, perché mica si tratta di una vacanza) ho scelto di fare l’accoglienza alla Casa (così si chiama “l’ufficio” da cui passano quelli che sono appena arrivati a Taizé). Mi sono scelto il turno della mattina che andava dalla colazione alla preghiera di mezzogiorno, e dunque dalle 9.30 alle 12.20. Il primo giorno ci hanno spiegato cosa dire ai nuovi arrivati e i fogli da seguire, ma naturalmente a me nei primi giorni hanno solo dirottato casi non contemplati dalla guida. Almeno si tratta per lo più di italiani, visto che ero l’unico italiano nel gruppo. Il lavoro maggiore comunque l’hanno fatto quelli che parlavano francese, perché mi sono accorto che durante la settimana vengono più persone dai dintorni. La permanenza standard sarebbe da domenica a domenica, come abbiamo fatto noi.

Un po’ per il lavoro che ho scelto, un po’ per il gruppo grandicello, credo, non ho socializzato quanto gli anni scorsi, ma non fa niente, visto che la sera stessa del giorno in cui sono rincasato ho trovato una richiesta di amicizia su Facebook di un ragazzo olandese che avevo conosciuto l’anno scorso.

Poi mi sono informato per l’incontro che sarà a Nairobi in Kenya questo autunno. Sarei quasi intenzionato ad andarci per vari motivi che non spiegherò ora. I giorni dell’incontro sarebbero dal 26 al 30 novembre, ma è possibile presentarsi là anche un settimana abbondante prima per farsi ospitare da una famiglia locale per una decina di giorni prima dell’incontro e capire un po’ meglio come vive e ragiona la gente là. Ma prima devo un po’ vedere come sono messo con i vari impegni parrocchiali, sportivi e, non ultimi, universitari (mi riferisco alle associazioni studentesche, mica allo studio!).

Per il momento chiudo qua e aspetto domande nel caso ce ne fossero. Gli aneddoti arriveranno con le foto fra qualche giorno, senza troppa fretta che mi resta una settimana per preparare due/tre esami.

Nella foto il laghetto del parco di Taizé.

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