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3.422 le imprese attive nell’e-commerce ma il Paese non cambia

La Camera di Commercio di Milano ha reso pubblica una elaborazione effettuata sui dati del registro imprese al quarto trimestre 2007.
In Italia siamo ’solamente’  in 3.422 aziende a vendere on-line (commercio al dettaglio – escluso quindi il B2B).  Ancora pochi ma comunque in fortissima crescita: 36,6% in più rispetto al 2006 e il 430% in […]

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http://www.spedale.com/e-commerce/353-3422-le-imprese-attive-nelle-commerce-ma-il-paese-non-cambia/

Primo giorno – Camposcuola

La partenza è la parte più complicata per gli animatori perché i genitori hanno l’occasione di vedere le facce di coloro che accudiscono i loro figli. Superato questo scoglio il viaggio è andato bene. Bene significa che nessuno è stato male sui tornanti nel pullman.

I campi scuola sono organizzati seguendo una guida per contestualizzare il concetto religioso che si vuole trasmettere con qualcosa di già noto ai ragazzi o per renderlo più comprensibile. Nel nostro caso si è scelto Camelot. Sottotitolo: legge e libertà. Nel periodo storico scelto di norma si giunge attraverso una semplice macchina del tempo.

In questi primi giorni il campo è in anarchia e l’unico appiglio per avere u minimo di ordine sono i soldi (che ho taroccato dal Monopoli). Distribuito un tot di denari del regno, da dopo la macchina del tempo tutto è diventato a pagamento: i pasti, i servizi in casa e, data l’adattabilità del denaro, un po’ per tutto.

Un ragazzo (che chiameremo Leader per la sua dote di trascinare i compagni in bans e giochini) a cena (a pagamento) ha avuto la furbizia di mettere da parte il pane che aveva in tavola e di venderlo a metà cena, guadagnando 1.400 denari del regno. Delle ragazze invece si sono ingegnate passando per i tavoli a versare acqua per pochi denari, ma l’idea ha avuto poco successo perché comunque l’acqua la si può prendere gratis.

La sera poi abbiamo imbastito un casinò. Il Black Jack è stato naturalmente un successo grazie alla mia eccessiva capacità di intrattenimento. In parallelo c’era il bar dove i più fortunati potevano spendere i loro denari del regno. Le bevande analcoliche erano acqua e tè. Quelle alcoliche erano Gin Tènic, Amaro Luciano e così via tutti miscugli di acqua e tè e magari qualche schifezza come cacao o caffè in polvere. In breve tempo i ragazzi si sono resi conto che l’unica cosa buona era il tè.

E fu sera, e fu mattina.

Nell’immagine in alto potete vedere 100 denari del regno abilmente taroccati con l’uso incrociato di Paint e Gimp.

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http://danielcolm.blogspot.com/2008/07/primo-giorno-camposcuola.html

wikipedia è credibile ed affidabile? dipende dal marketing!

Qualche giorno fa ho scritto sulla credibilità dei blog. Stamattina leggo un interessante post che mette in dubbio l’affidabilità di Wikipedia .
In Wikipedia gli utenti collaborano democraticamente per la creazione di contenuti portando la loro esperienza, onestà, preparazione e istruzione.  Chiunque può partecipare al progetto e chiunque può modificare un contenuto. E’ solo richiesto di […]

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http://www.spedale.com/e-life/289-wikipedia-e-credibile-ed-affidabile-dipende-dal-marketing/

Farnesina riscopre l’orgoglio italiano! Bravissimi!

Erano anni che l’Italia non alzava la testa e permetteva a chiunque di fare ogni tipo di affermazione.
Pensavo che il caso delle accuse di xenofobia mosse dal ministro spagnolo Maria Teresa Lopez de la Vega e la richiesta di scuse avanzata dalla Farnseina fosse stato un caso isolato.
Invece no…sembra davvero che qualcosa sia cambiato, l’Italia […]

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http://www.spedale.com/e-life/270-farnesina-orgoglio-italiano/

Matrimoni omosessuali, cosa ci vuoi fare?

Prima o poi dovrà succedere, prima o poi qualcuno dovrà usare il buon senso. Forse siamo finalmente più vicini al prima che al poi. Vedetela da questa prospettiva: ci sono un sacco di persone che si amano e vorrebbero dividere la vita nella buona e nella cattiva sorte, finchè morte non li separi. Ora, dovrebbero sposarsi? e in effetti vorrebbero, ma non possono. Sono omosessuali. Prima di sparare un giudizio pensateci bene: sono persone che si amano e non chiedono altro che essere riconosciuti dalla società in cui, purtroppo o perfortuna, hanno il fato di vivere. Una volta si lottava per avere il diritto di voto, ora la lotta si è spostata su altri temi e su categorie più ristrette, ma sempre di diritto al riconoscimento si parla: non facendo sposare gli omosessuali non fate altro che ignorare un fenomeno, convinti (in maniera un po’ infantile) che le cose senza nome non esistano. Non sembra più una cosa molto intelligente, vero?

Ad ogni modo tutto questo era solo per prepararvi al pezzo di oggi, che in realtà non vuole convincere nessuno ma solo riportare un buona notizia a proposito dei matrimoni tra persone dello stesso sesso in Italia. Si, matrimoni. Non Pacs, Dico o quant’altro, tutti provvedimenti approssimativi e, per quello che si è visto, incapaci di superare lo scoglio di una discussione parlamentare che risente di un’aria decisamente viziata, a proposito di etica, da correnti vaticane. Per una volta pare però che la soluzione possa essere molto più semplice; a prendere l’iniziativa (anche in vista del prossimo Bologna Pride di sabato) è l’associazione radicale Certi Diritti, attiva sul fronte delle battaglie per il riconoscimento dei diritti a gay, lesbiche, transgender e chi più ne ha più ne metta (scusate l’orrido doppiosenso). A dare voce a questa iniziativa è per ora (o perlomeno io l’ho trovata qui) questo articolo di Galileo.it, dove viene spiegato a grandi linee il progetto del tentativo di inserire il matrimonio omosessuale in Italia sfruttando il funzionamento stesso della giurisprudenza italiana, che in assenza di direttive precise (come nel caso del mai definito matrimonio) si basa sull’interpretazione delle norme esistenti. Mi spiego? Mi spiego:

Il codice civile, dicono quelli di Certi Diritti, non definisce da nessuna parte il matrimonio in maniera tanto precisa da specificare l’eterosessualità dei contraenti. Perchè fino ad ora non si sono potuti sposare coniugi dello stesso sesso? In parte perchè si segue la “tradizione sociale vigente”, in parte perchè si interpretano alcune norme collaterali che in realtà parlano solo di incapacità a procreare (difatti si può annullare un matrimonio se uno dei due coniugi è impotente o sterile). Pertanto non dovrebbero potersi sposare tutti coloro che non possano avere prole. Capite anche voi che non è il caso di cominciare a ragionare in questa maniera, perciò finora si è vietato ai soli omosessuali di sposarsi, con la solita maniera tutta italiana di chiudere solo (e sempre) gli occhi che ci va di chiudere.

Cosa succede però nei casi in cui la legislazione italiana sia carente? si seguono, in fase di attuazione delle norme, le disposizioni costituzionali. Fateci caso se avete una costituzione sottomano, il famoso articolo 29 recita

La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sulla eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare

e se ci aggiungiamo l’articolo 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuove gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

otteniamo una situazione incredibilmente favorevole ai matrimoni tra omosessuali. Non fatevi ingannare da quel “naturale”, dopotutto non c’è niente di naturale nel nostro attuale istituto matrimoniale (che di fatto è una costruzione sociale risalente a nemmeno troppi secoli fa), s’intende semmai quel bisogno di costruire dei nuclei sociali che in effetti fino a un certo punto possiamo chiamare naturale. Ad ogni modo qui casca l’asino per l’associazione Certi Diritti, e stando così le cose l’iniziativa ha effettivamente qualche possibilità di riuscire

Un “inganno percettivo” molto diffuso in Italia, ha portato le persone omosessuali a non rivolgersi mai alla giustizia nella convinzione infondata che la legge vietasse espressamente a due persone dello stesso sesso di sposarsi. È, invece, arrivato il momento di far valere il proprio essere cittadini di questo Paese, chiedendo ai giudici di riconoscere il proprio diritto di formare una famiglia, modificando un’intepretazione che non è più aderente all’evoluzione del contesto sociale.*

Quello che fattivamente si propongono di fare è presentare una serie di richieste di pubblicazione degli atti (il passaggio precedente alla richiesta di matrimonio, se ho capito bene) da parte di coppie omosessuali e impugnare i rifiuti che seguiranno presso i tribunali competenti (assistiti gratuitamente dagli avvocati della rete Lenford), cercando così di ottenere una nuova interpretazione giurisprudenziale della norma che permetta di estendere il matrimonio civile alle coppie omosessuali.

Pensateci un attimo: sarebbe finalmente riconosciuto un diritto fondamentale per una parte sempre più consistente della società senza infinite discussioni parlamentari, polemiche vaticane o lamentele di Ferrara e compagni, non è un buon motivo per auguarselo? Ecco, perciò se avete qualche amico tra i giudici competenti fategli un fischio e convincetelo a dare una mano alla causa, questa volta ci vuole davvero poco.

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http://paguropagano.blogspot.com/2008/06/matrimoni-omosessuali-cosa-ci-vuoi-fare.html

Paolo Guzzanti è un ologramma

Non c’è altra spiegazione (non c’è altra spiegazione rassicurante). Si sta dando così tanto da fare nel battere ogni record di insipienza che qualche creazionista ha cominciato a utilizzare lui e i suoi figli come prova a confutazione della teoria dell’ereditarietà dei caratteri genetici.

Ogni tanto cedo alla tentazione di mettermi a leggere qualcosa che so mi porterà soltanto pentimento, raccapriccio e stridor di denti: Libero a casa dei miei, la Fenomenologia dello Spirito di Hegel e (da ultimo ma primo a suo modo) il blog di Paolo “semprelucido” Guzzanti.Andateci anche voi tutte le volte che credete ormai di aver fatto il callo alle mistificazioni, alle cazzate e al surrealismo più spinto, è sempre meglio rendersi conto per tempo di quanto ci si debba sempre mettere in discussione anche su queste cose. Ad ogni modo, il post che ha suscitato questo rigurgito (o il rigurgito che ha suscitato questo post) è questo, dove l’incredibile Paolone attacca una certa “sinistra furiosa” e dimostra di credere in Veltroni e nelle sue capacità di costruire una nuova sinistra.

La cosa gravissima è che l’ala furiosa della sinistra non ha la minima esitazione a giocare la sua partita delegittimando tutto: il campo, gli arbitri, gli spettatori, ovvero il Parlamento, le cariche istituzionali a cominciare dl Presidente della Repubblica e il popolo sovrano. Questi, il popolo sovrano, non sanno neanche che cosa sia, non gliene importa assolutamente niente e dell’elettorato e pensano che se ha votato Berlusconi è un elettorato da buttare, da vilipendere, da uccidere, non da rispettare. La cosa patetica è che a loro non importa assolutamente nulla del Paese, dei suoi problemi e della gente e cercano – quelli della sinistra furiosa – di riaprirsi uno spazio, di conquistare un passaggio a Nord Ovest, a fare tattica, teatro, manfrina e impedire che si faccia politica.

Esattamente, questo bene del popolo in cosa consisterebbe? nel bloccare processi su processi che hanno l’unica colpa di essere simili (nemmeno troppo, basta stare sotto i 10 anni di pena massima e riferirsi a reati precedenti al 2003) a quello nel quale è indagato Berlusconi? ah già, i famosi reati più gravi da far passare avanti (a scapito di quelli minori che praticamente ottengono la prescrizione, dato che se il blocco è di un anno i tempi per far ripartire il processo sono più lunghi ancora). Peccato che il limite di 10 anni includa reati decisamente gravi, e che in teoria non si dovrebbe poter decidere che alcuni processi sono di serie A ed altri di serie B (per tacere dei cittadini). Facciamo una cosa, visto che il post prosegue coi soliti strilli contro la magistratura che dovrebbe essere sottomessa al parlamento come, secondo Guzzanti, accade in tutte le democrazie (credo si riferisca alle sue partite a Civilization), istituiamo un bel tribunale unico, come si faceva una volta: un tot di ore al giorno il Cavaliere dà udienza e decide caso per caso cosa si fà (dite che a Salomone non si è ancora paragonato? ci arriverà, ci arriverà…). Prendendo qualche scherano per i casi minori (così troviamo un posticino anche per Brambilla & co.) si possono officiare un centinaio di casi al giorno a un quarto d’ora per caso, 365.000 processi all’anno quei comunisti del Csm se li sognano.

Poi il nostro eroe comincia a sproloquiare su Veltroni che, a sentir lui, non sarebbe capace di tenere a bada gli antiberlusconiani con proposte nuove:

E’ chiaro che se al suo popolo gli dai la polpetta avvelenata dell’antiberlusconismo tossico, quello in parte se la mangia, poi vomita, poi piange di disperazione per l’impotenza, ma si sente rincuorato. […] il neogiustizialismo nasce e divampa perché hanno sentito l’odore della paura di Veltroni. Veltroni non ha avuto la forza di dire che le proposte di Berlusconi in materia di giustizia sono giuste perché proteggono la democrazia e si è fatto prendere in contropiede da coloro che muoiono dalla voglia di tornare ai vecchi schemi propagandistici che non portano da nessuna parte, ma saziano l’ego, l’abbuffano di gratificazioni senza storia, come la panna montata.

Ti darò una notizia sconvolgente, Guzzanti: ci siamo tutti rotti le palle di andare contro a Berlusconi. Per questo tra i tanti a credere che sarebbe diventato uno statista ci stava pure qualcuno in buona fede (pirla, ma in buona fede): perchè voleva crederci. Davvero, è sfibrante. Come si può andare avanti anni e anni a contestare una persona che limita le intercettazioni telefoniche (e complica quelle che non limita) in materia di giustizia e ha la faccia tosta di far passare questa cosa per difesa della privacy? Immagina di essere legato a una sedia e chiuso in una stanza assieme a un cieco sordo che continua a raccontare la stessa barzelletta scadente credendo ti faccia ridere ogni volta. Ecco, ci sentiamo esattamente così.

il terreno di gioco si sta ricomponendo secondo vecchi schemi che taglieranno sempre più fuori Veltroni e allontaneranno sempre più il grande obiettivo della pacificazione e della riconciliazione nazionale: a leader debole rispondono mezze tacche infuriate e le mezza tacche infuriate sono assettate di spazio, di visibilità, di sangue, di ghigliottine, di gogne, di Palazzi di Giustizia trasformati in templi della punizione del nemico, sono assetate dalla voglia di togliere al popolo traditore e mascalzone il primato della politica visto che il popolo invece di dare retta a loro vota per Berlusconi, ciò che ai loro occhi delegittima definitivamente il popolo.

Mi sono perso la guerra civile? eppure sono stato attento in questi mesi. La verità è che non c’è nessuna riconciliazione nazionale da fare, la guerra a Berlusconi esiste solo nei vostri vittimismi. A meno che contestare le decisioni e le palesi motivazioni di un leader politico non sia fare la guerra, e sinceramente speravo di salire in montagna per qualcosa di più. Nessuno crede che un voto dato a Berlusconi sia meno valido di un voto dato a chiunque altro, tutti gli oppositori delle politiche berlusconiane credono però di poter far sentire la propria voce anche se non sono dalla parte che ha vinto le elezioni. Soprattutto, credono sia loro dovere esercitare un “controllo” su chi ha vinto le elezioni, e questo accade davvero in tutte le democrazie.

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