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Raccontarsela, ma non riuscire a ignorare il calcio

Appena terminata la prima fase dell’europeo, forse non stona se smetto di fare l’intellettualoide noioso e ci scrivo sopra qualcosa (notate che c’è un tag nuovo: “Pianeta bifolchi“, non vi offendete e siatene fieri! di essere bifolchi, intendo), d’altra parte la carne al fuoco è tanta. Credevate che non seguissi il calcio? A parte che sembra obbligatorio per un giovane esemplare di maschio italico (come sembra obbligatorio tifare la nazionale italiana), ho trovato anche per questi europei il mio motivo per farlo: le scommesse. Davvero, non credevo fosse così divertente scommettere sul calcio! peccato solo che io non sia un idiota o continuerei regolarmente, e invece dopo gli europei incasserò la vincita (finora circa 100 euro partendo da 10) e aspetterò la prossima grande manifestazione sportiva per non perdere soldi con singoli eventi, più rischiosi.

A proposito, il trucco sembra proprio essere quello di giocare molte partite con puntate basse ma smanettando con le quote e le scommesse multiple all’interno di una serie di partite collegate (come, perlappunto, in una grande manifestazione). Ad esempio l’altra sera ho giocato in una scommessa Croazia e Germania vincenti e in un altra Croazia e Germania vincenti ma pareggianti nel primo tempo, almeno una delle due era probabile e pagava abbondantemente i costi di entrambe le scommesse, “assicurando” una piccola vincita (in realtà quella sera ho fatto 90 euro). Una serie di piccole scommesse messe in coppia con le loro versioni un poco meno probabili assicura sul lungo periodo un ritorno più o meno assicurato, a patto di imbroccare una delle prime in modo da avere un gruzzoletto da spendere in queste scommessine senza estrarre troppi soldi dal proprio portafogli.

Ma andiamo oltre e parliamo anche di cose che interessano voialtri bifolchi (ormai la fase in cui si poteva scommettere con la sicurezza di uscirne con dei soldi è passata, d’ora in avanti non mi fido), e pure il bifolco che c’è in me, purtroppo sempre più rinnegato in vista di non si capisce ancora bene cosa.

Ma i mondiali li abbiamo vinti giocando così?

Si e no. Di certo non abbiamo giocato solo i supplementari con la Germania in quei mondiali, ma qualcosa di diverso c’era. Per carità, scarpari eravamo e scarpari siamo, ma ai mondiali ne eravamo consapevoli almeno, ed è proprio e su quella consapevolezza abbiamo costruito la nostra vittoria: correndo come degli idioti, sudando, mettendo in campo la voglia di giocare tipica del ragazzino povero che va a giocare al campetto e ci trova il figlio di papà con le nike e il completo dell’Inter. Al mondiale gli avversari li mandavamo a f a n c u l o (o ci mandavamo le sorelle, a seconda): ora i figli di papà siamo noi, e si nota. L’unica speranza della partita con la Spagna sta proprio nel fatto che gli spagnoli sono molto, molto più bravi di noi, e nel fatto che sono i vincitori annunciati (assieme al Portogallo, dai): con un po’ di fortuna i nostri torneranno a essere i giocatori ignoranti che abbiamo visto in Germania, invece che continuare a studiare da primi della classe senza averne le capacità.

A proposito, sto cadendo nel vecchio tranello della prima persona plurale. Esattamente perchè dovrei tifare per la nazionale? no, sul serio, c’è qualche legame metafisico tra me e Buffon o tra me e tutti gli altri italiani quandi ci infiliamo una maglietta azzurra e gridiamo popopopo? Eppure viene dato per scontato. Viene ancora ancora compreso chi non segue il calcio (più compatito che compreso), basta che non si azzardi a vedere le partite o viene automaticamente arruolato tra i supporter della nazionale. E davvero, non ci può fare niente. A meno di tifare un’altra nazionale, ma in tal caso deve esibire il passaporto straniero o rischia il linciaggio (non che sia del tutto al sicuro se lo esibisce).

E nella fallace aritmetica del italiano+partitaazzurro=italianotifaazzurri ci ho visto cadere chiunque, dal più sbrigativo dei supporter da baretto al più colto ed eclettico uomo di cultura, faccio prima a contare le persone che non ci cascano. Perchè dovrei poter scegliere di tifare (come in effetti faccio/facevo) una squadra come l’Inter che è sostanzialmente priva per vocazione di una rappresentanza italiana consistente ma sarei vincolato dall’amor patrio ad amare 23 uomini mediamente stronzi che con me condividono perlappunto solo la nazionalità? Voglio dire, non credo che i giocatori stranieri meritino il nobel, ma i più cafoni (perlomeno tra i Big) sono i nostri.

Misteri della fede, nella Nazionale, s’intende.

Ma allora chi lo vince questo europeo?

Non l’Italia, mettetevi il cuore in pace (e cominciate a scegliere chi tifare). Squadre buone che hanno passato i gironi ce ne sono, squadre che possono vincere qualcuna in più (alla fine quasi tutte possono vincere, se ce l’ha fatta la Grecia), personalmente se mi fidassi punterei soldi sulla Spagna, che è decisamente troppo forte. Tralaltro diciamolo, se vogliamo dare una dimensione simbolica alle grandi manifestazioni calcistiche (non lo farei di mio, ma tanto qualcuno cederà all’irresistibile tentazione) Zapatero e compagnia meritano almeno tre europei e quattro mondiali.

Volete un altro pronostico? la Germania, che sono abbastanza sicuro batterà il Portogallo e planerà facilmente in finale. In effetti è l’unica scommessa che potrei ancora fare, devo trovare un’altra partita da accoppiarci. Non che la Germania sia una squadra particolarmente forte, ma una volta in finale (e fidatevi, in finale questi ci arrivano) non si sa mai.

Voi direte, e perchè il Portogallo no? andiamo oltre:

– il Portogallo non ha ancora trovato un attaccante centrale, e ormai siamo alla barzelletta: cosa vi costa naturalizzare a forza un tedescaccio qualsiasi? un bel marcantonio alto due metri e ignorante come un Bratwurst a cui affidare il compito di mettere in rete qualsiasi palla scagliata da uno dei tanti geni del calcio lusitani ci sarà pure, nascosto in qualche Birreria di Monaco magari. Stonerebbe un po’ con quell’aria da eterni depressi tipica dei portoghesi, ma per una coppa si fa questo e altro.

– l’Olanda non vince perchè…oddio, non sarebbe nemmeno male come squadra, ma finora ha incontrato tre squadre che non sono di certo composte da fulmini di guerra. A occhio e croce non mi sembra all’altezza delle altre, e i migliori giocatori sono reduci da infortuni. E poi c’è ancora Van Bronckhorst sulla fascia, insomma, a tutto c’è un limite.

– La Russia ha pur sempre Hiddink in panchina, ma ci giocano dei comunisti atei materialisti. E a un certo punto un interventuccio divino non guasta, soprattutto quando si è la Russia e si deve giocare contro certe squadre.

Croazia e Turchia fanno a gara a chi fa più ridere, oltre che a chi va in semifinale, mentre dell’Italia ho già parlato e no, non credo davvero che possano ricominciare a pensare da ignoranti. Quando uno diventa figlio di papà lo resta a vita.

Insomma, il calcio il calcio ma poi lo segui lo stesso

Mah, devo dire che belle partite non è che ne abbia viste tante finora (c’è da dire che le più belle, come la rimonta della Turchia, me le sono perse) e grandi stelle pochine. Sarà che l’europeo mi è sempre parsa una versione scolorita del mondiale , ma nemmeno questa volta mi sono entusiasmato nel seguirlo. Sto crescendo io o sta implodendo anche questo sport? Più probabile che stia crescendo io, rigettando forzatamente anche quelle cose buone dell’essere bifolchi, come l’entusiasmarsi sinceramente per un gol.

E mentre decido se questo post è più radical chic o più finto nostalgico, in pratica mentre decido per quale motivo odiarmi, rispondo anche alla domanda sottintesa dall’inizio del post: Si, l’ho scritto per aumentare gli accessi.

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ItaliaDati: l’Italia a confronto con l’Europa

Marco Camisani , insieme al Prof. Diego Martone dell’Università di Trieste e alla società Demia, ha creato ItaliaDati che simula l’andamento in tempo reale di alcuni dati in forma aggregata per milione di abitanti e fa un confronto fra Italia e Europa.
Le fonti sono varie (ISTAT, Eurostat, Banca d’Italia, Banca Mondiale .. ) e sono […]

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Giustizia ’spot’

Mi è piaciuto l’intervento del direttore di Panorama Maurizio Belpietro a ‘Graffi Quotidiani’ su Radio 101. Ha parlato di giustizia ed evidenziato come la nostra sia una giustizia che funziona a spot….  della TV!
E’ partito dall’obbligatorietà dell’azione penale (i reati penali vanno tutti perseguiti senza distinzione) e l’indignazione di molti all’intervento della politica nel stabilire […]

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http://www.spedale.com/e-life/248-giustizia-spot/

Il caso Mosaico Arredamenti

Che dire? L’unica cosa che mi viene in mente è Il Cluetrain Manifesto
I mercati online cominciano a organizzarsi da soli molto più rapidamente delle aziende che tradizionalmente li rifornivano.
Grazie alla rete, i mercati diventano più informati, più intelligenti e più esigenti rispetto alle qualità che invece mancano nella maggior parte delle aziende

I […]

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http://www.spedale.com/e-life/243-il-caso-mosaico-arredamenti/

PagineIT ci riprova => elencotelefonico.info

“agli atti della Presidenza della Provincia di Brescia non esiste alcuna richiesta di patrocinio presentata dalla società PAGINEIT, nè tantomeno la Presidenza ha mai concesso il patrocinio alla menzionata società.” Con queste parole la Provincia di Brescia prende le distanze dall’iniziativa lanciata da PagineIT S.r.l. e il portale DENTROLANOTIZIA.COM e ELENCOTELEFONICO.INFO

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Auguri blog

Non mi ero neanche accorto che il 3 giugno questo blog ha compiuto un anno di vita.
Avevo iniziato a scriverci grazie all’insistenza di Daniel, anche se in effetti l’avevo aperto nel 2005, senza mai guardarlo.
Adesso questo spazio può testimoniare una parte dei miei pensieri e delle mie riflessioni in un anno, un anno dove sono cambiate tantissime cose.
E’ strano rileggere i vecchi post, a volte mi sembra che siano stati scritti per forza da un’altra persona, perchè a me in questo momento non verrebbe in mente di scrivere certe cose…
Invece questa cosa sta lì a dimostrare un’evoluzione, un cambiamento.
Scripta manent, e grazie a questo posso rivedermi a distanza. Non ho mai amato scrivere, non ne sono un maestro, però il blog aiuta ad allenarsi, a ordinare i pensieri, e tutti possono digitare i tasti, indipendentemente dalla bravura.
Auguri blog dunque, sperando di poter festeggiare ancora altri anni passati.

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Ubuntu 8.04 sul Mac


L’altro giorno spinto dalla voglia di avere la nuova versione di Ubuntu, la 8.04, mi sono deciso a partizionare il Mac. E’ leggermente più complicato rispetto a un Pc, ma neanche tanto.
Ecco come fare:
Da Mac/Os usando l’assistente boot camp partizionate il disco come preferite. Il programma sarebbe per installare winzozz, ma non cambia quasi niente. Io ho dato al nuovo sistema operativo circa 30 giga lasciando a Leopard circa 120 giga.
Fatto questo inserite il cd di ubuntu e riavviate il computer. L’installazione partirà come in un qualsiasi computer. Completate i primi passi (come tastiera selezionate Italy, non Italy machintosh) finchè non arrivate al partizionamento. Selezionate modalità manuale, e tra le partizioni troverete quella delle dimesioni che avete creato con boot camp. Selezionatela e cliccate su edit partition. Definitela del tipo EXT3. Create anche una partizione del tipo SWAP, di almeno 256 mega, ricavandola dai “free space”. Fatto questo tornate sulla partizione precdente, selezionatela e cliccate su edit come prima, e montatela su “/”, che trovate nel secondo menu a tendina (sotto quello del tipo di partizione).
Ora salvate, lasciate che si creino le partizioni e proseguite l’installazione normalmente.
Quando si sarà installato Ubuntu potete riavviare il computer.
All’avvio tenendo premuto il tasto Alt potrete scegliere che sistema operativo far partire, se Mac/OS o quello salvato nel disco che purtroppo ha nome di default windows, dove però ci sarà Ubuntu.
Per far partire in automatico Mac/OS all’avvio, una volta che lo avete aperto cliccate su Mela in alto a sinistra, selezionate “preferenze di sistema”-“disco di avvio” e selzionate Mac/Os X

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Senza parole


Non ho ancora scritto un commento su Le fenicie, e intendo rimediare, dato che l’altro ieri ho assistito a qualcosa di bellissimo.
Era veramente inaspettato, non immaginavo proprio di vedere un lavoro del genere, anche perchè in effetti è la prima volta da 5 anni a questa parte che vedo lo spettacolo del Bagatta, dato che gli altri anni ero sul palco, e sul palco lo spettacolo non si vede…
Giulio qualche tempo fa mi aveva annunciato uno spettacolo noioso, evidentemente lo faceva per stupirmi!
La narrazione è stata abbastanza veloce, e molto ritmata, in puro stile faustiano. Non c’erano intervalli tra una scena e l’altra, non c’era neanche tempo di applaudire!
Ogni scena era curata, dai movimenti e dal comportamento del coro che legavano le varie scene, ai costumi veramente originali e azzeccati.
I ragazzi sono stati tutti bravissimi! fantastiche le 4 ragazze, Micaela, Giulia, Lucia e Martina nel ruolo di Giocasta, divini Giulio e Andrea nel ruolo dei due fratelli Polinice ed Eteocle; in particolare quest’ultimo aveva un’espressione da folle mentre parlava del suo potere che era assolutamente geniale.
Adesso la smetto con i nomi, altrimenti rischierei di dimenticare qualcuno, ma ripeto che sono stati tutti bravissimi.
Alla fine dello spettacolo io ed altri ex teatranti siamo andati con i teatranti attuali a mangiare e bere, ed è divertente scoprire tutti i retroscena, che quando partecipi conosci, ma quando sei un semplice spettatore ignori.
Per concludere non vedo l’ora di assistere alla replica in castello il 30 maggio, e devo dire che non è così male essere un ex se si può assistere a certi capolavori!

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Le Fenicie

Oggi per la prima volta vivrò da spettatore lo spettacolo messo in atto dalla compagnia teatrale del liceo Bagatta, che quest’anno è Le fenicie.
Purtroppo il tempo è molto incerto, e se fino a poco fa sembrava sicuro lo svolgimento al castello, adesso il cielo si è coperto e tira un brutto vento, quindi è probabile lo spostamento al chiuso del Paolo VI.
Mi dispiacerebbe se fosse nel teatro, perchè molte persone resterebbero fuori (200 posti contro i 700 e rotti del castello), inoltre lo spettacolo è stato preparato per un palco ben più ampio.
Per fortuna c’è la replica il 30 maggio, che chiuderà la settimana iniziata oggi della quindicesima edizione di inventari superiori, che vedrà esibirsi a Desenzano varie scuole, oltre che uno spettacolo professionale e uno quasi visto che sarà presente la scuola teatrale di Milano.
Sarà molto strano dopo 4 anni assistere da esterno allo spettacolo teatrale della mia ex compagnia…
Anche se gli attori non mi possono leggere prima dello spattacolo gli auguro:
MERDA!!!

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Gita a….

Ieri Micaela ed io siamo andati a Milano.

Abbiamo visitato Palazzo Reale, la Pinacoteca di Brera e girato per le vie di Milano.

Gita bellissima

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