Prima che la stanchezza, credo legittima, abbia il sopravvento mi
appunto velci pensieri al rientro dalla prima edizione del TED:
– Francois De Brabant e Momo Saibene, ancora una volta dimostrano
grande intuito e sagacia nel portare in Italia un evento che è del
tutto diverso dalle cose viste finora.
– Perfetta la formula secondo me, mettre insieme suggestioni tanto
diverse (dal DNA dei bovini a un rabbino che riflette di etica e di
creazione, alle galassie alla rappresentazione della complessità)
fidando nel fatto che la vera esplosione si ha poi nella testa dei
partecipanti
– Coraggiosa e condivisibile la scelta dell’orario: dalle 18 alle 23 (se hai sonno vai a letto e lascia perdere le conferenze)
– Delusione iniziale per l’uso dei film (io speravo Dudamel in retta, in video ovviamente, ma "live") ma poi in fondo anche quelli, nel contesto hanno funzionato, soprattutto acquistando senso in relazione agli altri interventi
-Qualche oratore più brillante di altri (top a Ciuccarelli e Baharier) qualche bella sciabolata (Capucci che cita Colannino e i suoi con un taglio netto) forse ci voleva qualche secondo in più sul palco dei relatori con Momo e Francois a fare qualche domanda. Un intervento in meno e qualche interazione in più
– Comunque una conferenza di cose su cui riflettere più che sulla spettacolarità dello slideware. Con persone che sanno di cosa parlano per averci speso una vita più che di giovani geek rampanti
– Torno a casa con belle metafore e riflessioni, quella sulle galassie la più suggestiva
– Felice di avere visto Nicoletta e Niccolò De Brabant che ho abbracciato proprio di cuore
– Piacevolissime, come mi aspettavo, le chiacchiere con Gaspar.
– Vediamo ora come se la cavano con la messa a disposizione dei filmati.
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