L’Oceano, ma anche il mare Mediterraneo, è ormai un luogo insicuro per le tartarughe. Lo dice una relazione presentata in occasione della International Marine Debris Conference di Honolulu che ha evidenziato come la massiccia presenza di materiali plasici nelle acque oceaniche metta seriamente a repentaglio la sopravvivenza delle testuggini marine.
Per rendere ancora più enfatica la relazione, durante la conferenza è stata riportata la storia di una tartaruga che nel 2009 aveva ingerito una tale quantità di plastica da metterci un mese per riuscire a ripulirsi. Palloncini, siringhe, pezzi vari di plastica morbida e dura, un tappeto, delle palle di catrame, questo quanto defecato dal povero animale durante la sua convalescenza.
Ricordiamo che ad oggi l’80% dei rifiuti che si accumula sul pianeta (terra, mare) è costituito da materiale plastico, un dato questo che ci dovrebbe far riflettere.
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