Sul Benaco vacanze a impatto zero compensando la CO2 dei turisti

Ridurre l’impronta ecologica della vacanza e fare del lago di Garda il primo bacino turistico italiano «carbon neutral», per un’ospitalità sostenibile e protagonista della transizione ecologica. Lo chiede il viaggiatore moderno, sempre più attento anche all’aspetto etico della vacanza.

L’obiettivo è ambizioso, ma da qualche parte bisognerà pure iniziare. È quanto ha pensato il team di Garda Outdoors, realtà che dal 2014 si occupa di promozione turistica del Garda, che ora lancia il progetto Garda Outdoors Green Ambassador, programma di compensazione della CO2 prodotta dai turisti.

L’iniziativa parte adesso ma già conta le prime adesioni di aziende turistiche: l’Hotel San Felix e la Nautica San Felice a San Felice del Benaco e Garda Tours a Sirmione sulla riviera bresciana, l’Hotel Alberello a Riva, Fabbris Moto a Verona e Visit Valdadige a Dolcè.

In un mondo in cui le strutture ricettive producono 264 milioni di tonnellate di CO2 equivalente all’anno (dati EY Parthenon e Booking.com) «Garda Outdoors – spiegano i responsabili Silvia Turazza e Walter Sestili – vuole fare la sua parte, incoraggiando i partner a intraprendere un percorso di sostenibilità, con l’obiettivo di fare del Garda il primo bacino turistico a impatto zero sul clima, un’area pilota per la svolta ecologista della vacanza in Italia». Come? Sostenendo progetti di compensazione del carbonio di alta qualità misurabile e certificata. La CO2 si compensa supportando economicamente progetti certificati ad impatto climatico positivo. Ogni tonnellata di gas serra rimossa o ridotta è certificata da un ente terzo e può essere acquistata per compensare le emissioni dello stile di vita di ogni individuo.

«L’intenzione – continuano Turazza e Sestili – è compensare 10mila tonnellate di carbonio nel 2023 e grazie ai nostri partner abbiamo già acquistato le prime 399 tonnellate di crediti di carbonio, per un valore di 3.416 euro, sostenendo il progetto della centrale idroelettrica di Salto Pilão in Brasile, che aumenta la quota di energia rinnovabile nel consumo elettrico del Paese. L’obiettivo sarà coinvolgere direttamente turisti e attività, calcolare l’effettiva produzione di CO2 e, attraverso azioni di informazione e sensibilizzazione, convincere i soggetti coinvolti a comprare quote di compensazione per abbattere l’impatto della vacanza».

Vai articolo originale: https://www.giornaledibrescia.it/garda/sul-benaco-vacanze-a-impatto-zero-compensando-la-co2-dei-turisti-1.3840410

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