E’ di pochi giorni fa la notizia apparsa sul sito dell’Ansa che riporta una sentenza storica di un Tribunale del Sudafrica che ha condannato il pescatore Leon Bekker ad un anno di carcere con la condizionale ed al pagamento di una salata multa di 120.000 rand (circa 10.000 euro) per aver pescato ed ucciso un grande esemplare di squalo bianco, catturato ed esibito come trofeo di pesca.
La sentenza ha fatto esultare sia gli ambientalisti sia il ministro dell’Agricoltura e delle pesca perché segna il passo nella tutela e protezione di questa specie che come tutti gli squali è a rischio per le pratiche di finning (la crudele amputazione delle pinne) ma anche per gli sbocchi commerciali che hanno altre parti anatomiche di questi pesci come le guance, i denti, la pelle, la carne, l’olio di fegato.
“Il fatto che le autorità abbiano assunto una posizione chiara è un’eccellente indicazione del loro impegno in difesa delle specie protette”, ha commentato Eleanor Resa-Hutchings, portavoce per il WWF Sud Africa, auspicando che la storica sentenza costituisca un deterrente verso il bracconaggio di questa specie. Il Sud Africa è stata la prima nazione ad adottare una legge per proteggere i grandi squali bianchi, specie che prospera al largo della costa del KwaZulu-Natal (est).
Nessun tag per questo post.
Vai articolo originale: http://www.aolamagna.it/2013/02/sud-africa-un-anno-di-carcere-a-un-pescatore-per-aver-ucciso-uno-squalo-bianco/