Studentessa bresciana morta a Madrid, lo strazio di compagni e amiche

I familiari di Guia Moretti sono volati in Spagna. Hanno raggiunto la loro ragazza per riportarla presto a casa: aveva solo 17 anni ed è morta in un terribile incidente stradale, sabato mattina, a un’ora di macchina da Madrid. Sono i momenti dello strazio. In via Gallica, a Rivoltella, non si trovano parole.

Al civico 23, dove Guia viveva con la mamma Chiara Bistoletti, il papà Mauro Moretti e il fratello Luca, il silenzio assoluto. Dietro la porta a fianco abita la nonna. Nessuno da quelle parti ha voglia di parlare: «È accaduta una disgrazia», le sole parole che un vicino ha sentito di voler proferire.

Guia stava trascorrendo nella capitale spagnola il suo anno di studio all’estero. Era ospite di una famiglia e con lei, su quell’auto, c’erano tutti e quattro: padre, madre e altri due ragazzi oltre alla 17enne di Desenzano. La donna, 56 anni, e l’uomo, di 57, sono morti praticamente sul colpo. Gli altri due ragazzi sono stati ricoverati in gravi condizioni nel più vicino ospedale. Guia non ce l’ha fatta, la più giovane delle vittime di quel violentissimo frontale che si è verificato lungo la M-505, all’altezza di Santa Maria de la Alameda, una sessantina di chilometri a nord ovest di Madrid.

Il dolore

La notizia della sua morte ha cominciato a diffondersi domenica pomeriggio, quando ha fatto il giro di chat e social. Guia frequentava la Quarta Linguistico al liceo Bagatta di Desenzano e i suoi compagni di scuola già ieri mattina si sono stretti in un momento di silenzio in suo ricordo. Troppo presto, per il dirigente scolastico Luigi Maria Speranza, per esternare dichiarazioni ufficiali e formali. Troppo grande il dolore.

È così per il sindaco, Guido Malinverno: «Provo un enorme dispiacere per questa ragazza. Da persona di scuola (Malinverno ha un lungo passato da insegnante), sono situazioni che toccano particolarmente. Guia si trovava in Spagna per studiare, per imparare una lingua, per costruire il suo futuro. Alla sua famiglia faremo giungere il cordoglio della nostra comunità».

A unirsi anche la comunità di Capriano del Colle. Guia aveva infatti vissuto per almeno dieci anni nel paese della Bassa e soltanto tre anni fa la sua famiglia aveva fatto ritorno a Desenzano, la città natale di sua madre. Una scelta presa per avvicinarsi alla nonna, vedova e ormai anziana. A Capriano Guia se la ricordano. Lì aveva frequentato le elementari e giocava a tamburello: «Erano tutti maschi e lei era l’unica femminuccia, ed era brava – così la ricorda Franco Casanova, presidente della società sportiva dilettantistica di Pallatamburello -. Ha praticato questo sport per due o tre anni e poi ha deciso di cambiare. La ricordo solare, attiva e molto intelligente. Era una bambina in gamba: leggeva moltissimo e aveva molte passioni». Voleva scoprire il mondo e lo stava facendo.

È costernato anche il sindaco di Capriano, Stefano Sala: «Una tragedia che ci lascia senza parole». Come il parroco, don Domenico Paini: «La nostra comunità non può che stringersi alla famiglia, ai genitori di Guia e al fratello».

Si stanno stringendo anche i suoi tanti amici, che organizzeranno per lei una commemorazione. Intanto, la ricordano con dolore: «Sei stata sorrisi, risate e tanto amore per anni – ha scritto sui social Alessia -. Mi dispiace per chi non ti ha avuto nella sua vita. Rimarrai il ricordo più bello che racconterò ai miei figli».

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