Strumenti preziosi

Una tappa a Cremona a Mondomusica è sempre per me una gioia: trovo spartiti che sono alla mia portata, dischi "strani" a prezzi molto bassi ma soprattutto passo un paio d’ore tra oggetti fantastici di artigianato supremo: violini, viole e violoncelli della grande scuola italiana.

Igor, uno degli amici liutai mi ha corretto una sera a cena: "non sono ‘strumenti’, non sono ‘attrezzi per suonare’, sono opere d’arte".

Grazie a Filippo Fasser, un altro amico liutaio ieri ho provato per la prima volta a mettere le dita su uno strumento davvero prezioso, un violoncello Maggini del 1600 (per i curiosi, valore di mercato un milione e trecentomila euro) ed è sorprendente come dopo 400 anni (quattrocento anni!) lo strumento abbia un suono così possente e dolce nel contempo.

Devo anche dire che prima d’oggi non avrei saputo nemmeno cavare una nota da uno strumento del genere mentre ieri almeno alcune sequenze di note studiate e ristudiate per l’orchestra o per i miei esercizi, ho avuto il coraggio di eseguirle.

Non so bene come o cosa ma ci sono risposte tra le corsie di una fiera come questa alle tante domande sull’economia, sulla qualità, sul talento che incamero nel cuore e nelle orecchie: prima o poi capirò qual’è la domanda a cui si riferiscono.

Per chi non lo conosce ecco qui Filippo Fasser che parla della liuteria attuale d’autore.

Vai articolo originale: http://blog.gigitaly.it/2009/10/strumenti-preziosi.html

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