Stop alla pesca del tonno nell’Oceano Indiano

Il prossimo novembre nell’Oceano Indiano sarà proibita la pesca del tonno, intervento questo preso per sostenere la sua riproduzione e scongiurare, per quanto possibile, il rischio di estinzione di questa specie ittica molto apprezzata sulle tavole di tutto il mondo.
Lo stop è uno degli effetti della seconda “Tuna Conference” organizzata da MwBrands e patrocinata dall’International Seafood Sustainability Foundation di cui MwBrands è socio fondatore. L’annucio all’adesione a questa iniziativa è stato dato in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani di cui Aola vi aveva già anticipato i contenuti in un post precedente.

Difendere il tonno dal rischio di estinzione significa non solo preservare una specie ma anche garantire un comparto economico di indiscusso interesse per le multinazionali che si occupano di prodotti alimentari e, nella fattispecie del tonno, di prodotti alimentari in lattina. MwBrands, guidata dall’italiano Adolfo Valsecchi, società tailandese presente in Italia con il marchio Mareblu, ha deciso di aderire oltre che a questa anche ad altre importanti iniziative tra cui la creazione di una riserva marina chiamata ”Pacific Commons” attendendosi alle raccomandazioni della comunità tecnico-scientifica per una pesca sostenibile nei diversi oceani del mondo.

La Tuna Conference è un importante congresso internazionale che si è svolto a Mahè (Isole Seychelles) su iniziativa dell’International Seafood Sustainability Foundation alla quale hanno partecipato oltre che operatori economici e politici anche rappresentanti governativi, scienziati, organizzazioni ambientaliste e tutti quei soggetti che possono intervenire a sostegno della preservazione del tonno.

 

 

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